Il buon successo del mobile gaming, con tutte le limitazioni del caso, ha spinto, negli ultimi anni, moltissimi team di sviluppo a portare i loro prodotti, inizialmente dedicati a smartphone e tablet, su console da salotto (o portatili, come gli ultimi episodi di Ace Attorney e della saga della famiglia Layton), sperando nell’enorme base installata e nella vivacità degli store digitali Sony e Microsoft, cui, negli ultimi mesi, si è aggiunta Nintendo con Switch.
Sky Force Reloaded ha compiuto esattamente questo percorso, e noi lo abbiamo giocato per voi nella sua incarnazione PS4: se siete curiosi di sapere cosa ne pensiamo, non avete che da continuare a leggere.
Alla fatidica domanda “vuoi sapere prima la brutta o la bella notizia?”, che tutti si sono sentiti porre almeno una volta nella vita, noi siamo di quelli del partito del “prima le brutte notizie”, cosicché in bocca rimanga il sapore di quelle belle, e così faremo anche per l’analisi delle qualità e dei difetti di questo Sky Force Reloaded, partendo da ciò che impedisce al titolo di diventare un instant classic nella libreria di Playstation 4, che di certo non abbonda di sparatutto verticali.
Il grande colpevole dietro i problemi del gioco è la sua origine mobile, e non ci stiamo riferendo alla grafica o alla longevità complessiva, entrambe più che degne, quanto piuttosto alla struttura di gioco e alla sua godibilità per periodi superiori alla mezz’ora.
Ci spieghiamo: quando debuttò su dispositivi mobili, nel corso dell’anno passato, il titolo Infinite Dreams era sorretto dalla classica struttura a tempo, nella quale si inserivano delle microtransazioni (in verità non troppo invasive) che consentivano di bypassare le altrimenti lunghe attese che seguivano alla sconfitta in battaglia o al montaggio di nuove parti sul nostro velivolo.
In quell’ambito la scelta era sensata, e, non a caso, è quella maggiormente in voga tanto nello store Android quanto in quello Apple per prodotti simili, ma su console i tempi di fruizione e la natura delle sedute di gioco sono molto (troppo?) differenti per non creare antipatici intralci.
Se è vero, da un lato, che le microtransazioni sono sparite, a fronte di un costo iniziale che è l’unico da sostenere per il giocatore, dall’altro il grinding necessario per affrontare i livelli avanzati è diventato molto più difficile da digerire perché la durata media di una partita si è estesa dai pochi minuti (se non secondi) che normalmente si dedicano ad un gioco su smartphone alle lunghe ore passate sul divano in compagnia di una home console.
Ecco che, allora, la struttura alla base di Sky Force Reloaded, che si basa su un sistema che oseremmo definire quasi ruolistico (si uccidono nemici, si raccolgono le stellette che essi lasciano esplodendo e le si usa per potenziare i parametri di attacco, difesa e velocità della navetta), diviene il suo tallone d’Achille più grande, costringendo a rigiocare decine di volte i livelli già portati a termine per potersi permettere una potenza di fuoco sufficiente ad avanzare.
Ripetere uno stage in attesa della metro, chiudere l’applicazione e tornarci sopra diverse ore dopo (se non di più) è una cosa, ma sedersi dinanzi alla propria console con due ore libere da spendere e ripetere in quel lasso di tempo lo stesso stage per tre o quattro volte non è esattamente una pratica edificante, tanto che ci sentiamo di consigliare il gioco solamente a spizzichi e bocconi, a condizione di riprodurre artificialmente sessioni molto brevi anche sulla vostra console da salotto.
Se l’analisi si fermasse a quanto scritto finora, però, non si renderebbe giustizia né al lavoro svolto dal team di sviluppo né ai nostri lettori: Sky Force Reloaded si adatta a fatica alla fruizione tipica delle console casalinghe, ma può comunque disporre di numerose frecce al suo arco.
La prima, e più evidente, è rappresentata dalla manovrabilità della navicella e, conseguentemente, dalla soddisfazione che deriva da manovre azzardate fatte all’ultimo secondo, dal salvataggio di civili inermi (soffermandosi sulla loro icona per qualche secondo) o da una schivata che sfida le leggi della fisica.
Qui il passaggio ad un pad fisico ha giovato notevolmente alla reattività e alla precisione dei controlli, che pure si difendevano egregiamente su mobile: durante le nostre prove non siamo mai riusciti a dare la colpa di un nostro fallimento ad un ritardo nella lettura dell’input o a rallentamenti del motore: quando abbiamo perso è stato per nostre responsabilità, o, come già evidenziato, per il brusco innalzamento del livello dei nemici di stage in stage.
La corsa al potenziamento è continua: non solo tra un livello e l’altro sarà possibile, come anticipato, potenziare la navetta in molti modi, ma anche durante gli stage, buttando un occhio agli obiettivi secondari (fino a quattro per ogni livello), è possibile incrementare il proprio bottino di stelle e guadagnare power up temporanei capaci di rovesciare le sorti delle battaglie in un batter di ciglia.
La discreta varietà degli obiettivi secondari rende un po’ meno opprimente la sensazione di deja vu che attanaglia il giocatore al decimo giro nello stesso livello, e, indubbiamente, la soddisfazione che si ricava dall’abbattere un boss che sembrava insormontabile solo un paio di ore prima è notevole.
Come detto, le somiglianze con una certa tipologia di giochi di ruolo sono evidenti, anche se la natura stessa del genere di riferimento rende Sky Force Reloaded meno vario di quanto sia un RPG, con tutto ciò che ne consegue.
Un altro punto a favore del prodotto Infinite Dreams è la cooperativa locale, che non ci stancheremo mai di elogiare e che garantisce un ulteriore strato di rigiocabilità e di divertimento: non solo il motore di gioco non sembra accusare il peso del player two, ma l’aiuto di un amico può rivelarsi salvifico nel tagliare un po’ del grinding necessario per abbattere alcuni dei boss più tosti.
Volendo quindi tirare le somme sul versante della giocabilità, Sky Force Reloaded passa l’esame con buoni voti, senza reinventare la ruota ma offrendo solidità, precisione e divertimento, merce rara nel corso dell’ultimo decennio per tutti gli amanti degli sparatutto a scorrimento verticale.
Pulizia, velocità e co-op
La presenza di una modalità cooperativa in locale rappresenta uno dei punti più alti della produzione, a nostro avviso: il piacere dimenticato di coinvolgere un amico sullo stesso divano e dividersi oneri, onori e stellette torna in splendida forma, e ricorda a tutti coloro con qualche anno in più sulle spalle come e quanto i videogiochi possano rappresentare un veicolo di forte socialità.
Certo, il bilanciamento della difficoltà va un po’ a farsi benedire in compagnia di un amico, e le performance del titolo, altrimenti inattaccabili, mostrano rari segni di incertezza, ma volete mettere la soddisfazione di organizzare una serata a base di sparatutto verticale, birra e snack altamente chimici?
Il framerate è ancorato ai sessanta frame per secondo, da cui in solitaria il titolo non si discosta mai, e questa fluidità non è stata trovata né a spese del del livello di dettaglio, notevolmente migliorato rispetto alla versione originale, né della quantità di particolari a schermo, tra civili, basi militari e lussureggiante vegetazione.
Sky Force Reloaded, insomma, non riscrive nuovi standard per il genere di riferimento (sarebbe d’altronde stato un po’ ingenuo aspettarselo da un titolo proposto a questo prezzo), ma di certo non sfigura se confrontato alla concorrenza, quantomeno sulla piattaforma Sony.
I cacciatori di trofei e di achievements, poi, saranno felici di sapere che nel passaggio da dispositivi mobile a console casalinghe il prodotto iDreams ha guadagnato una lista completa di obiettivi per saziare la loro fame.
Veloce e difficile al punto giusto
Buon rapporto qualità/prezzo
Rigiocabile e longevo…
La struttura da gioco mobile funziona maluccio su home console
Colonna sonora un po’ anonima
…a patto di digerire parecchio grinding
Se amate gli shoot’em up verticali come non ne fanno più e possedete PS4 o Xbox One, la ridotta possibilità di scelta rappresenta solo uno dei motivi che potrebbero spingervi al download di Sky Force Reloaded: ci sono anche una buona giocabilità, un livello di sfida sempre stimolante e una quantità di contenuti più che adeguata al prezzo richiesto.
Cionondimeno, il prodotto Infinite Dreams non è esente da difetti, alcuni congeniti (l’artificioso grinding richiesto) altri derivanti dalla sua natura di titolo mobile portato su console casalinga (la ripetitività e l’inadeguatezza su sessioni di gioco molto lunghe).
Nel complesso, comunque, un esordio incoraggiante per il piccolo team polacco, di cui speriamo di vedere altri sparatutto a breve.