Sim City 4: Deluxe Edition
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a cura di il Fed
Diciamocela tutta: l’affascinante idea di poter fondare e gestire una città, dove noi decidiamo quanto costruire, quando e dove farlo, avrà sicuramente sfiorato i pensieri dei più, restando, però, solo un sogno irrealizzato. EA e MAXIS ci aiutano un po’ in questo senso, grazie al loro gestionale, famoso oramai per la sua completezza ed il divertimento che un concept del genere può procurare. Riuscirà questa volta Sim City a darci la possiblità di realizzare, almeno virtualmente, la nostra città dei sogni?
Benvenuto, Sig. Sindaco! Inserito il cd e finito di installare il gioco, ci si presenta una schermata con una sorta di mappa mista, suddivisa in blocchi, dove si notano delle città in cui è possibile svolgere i vari Tutorial inerenti. Una volta terminati – sono tutti molto semplici e si portano a conclusione tramite l’attuazione di alcuni obbiettivi – si può passare alla fondazione della prima città. Innanzitutto, bisogna scegliere il luogo in cui fondarla. In questa fase, bisognerà valutare diverse situazioni, quali ad esempio la lontananza o la vicinanza dal mare (che potrebbe favorire i commerci marittimi ed il turismo), i monti presenti, ed altro legato all’aspetto prettamente ambientale. In alternativa, si può modellare a piacimento un terreno già creato tramite le opzioni DIO: avremo dunque la facoltà di innalzare il livello del terreno o del mare, alzare monti, creare vallate, spiagge assolate e addirittura vulcani spenti. Una volta scelta la località, arriva il momento di scegliere il nome del sindaco e della città, e la fondazione, accompagnata da una serie di fuochi d’artificio, può dirsi conclusa. Dopo queste prime battute iniziali, l’interfaccia di gioco si presenta con tre bottoni che ricordano molto quelli di un altro titolo Maxis, The Sims e che rispettivamente rappresentano la modalità DIO, la modalità SINDACO e la modalità MIO SIMS.
Ci sarebbe da firmare l’autorizzazione per la discarica… Se la modalità MIO SIMS serve solo a caricare i Sims creati nell’omonimo gioco, e nella modalità DIO si ha la possibilità di configurare a nostro piacimento un territorio della mappa – chiamate Regioni – è nella modalità SINDACO che il gioco si sviluppa e prende forma. In sostanza, una volta fondata la città, il giocatore è tenuto ad apportare le modifiche necessarie per rendere popoloso il terreno brullo che ci si para davanti. Il giocatore è libero di scegliere cosa costruire e dove costruirlo, in maniera tale da poter pianificare l’eventuale sviluppo della città stessa. Sarà dunque possibile, con un occhio di riguardo per il budget cittadino, scegliere le aree che verranno adibite alle abitazioni, alle industrie e ai quartieri commerciali. Queste zone sono a loro volta suddivise per bassa, media ed alta densità. Come ogni buon sindaco sa, non c’è sviluppo senza acqua ed energia elettrica, che prontamente dovranno essere messe a disposizione delle zone interessate, se vorremmo vedere le prime case nei quartieri da noi creati. A questo punto, i cittadini presenti decidono se intraprendere un’attività commerciale, un’attività industriale o se dedicarsi alla coltivazione dei campi. Tutte queste attività si svilupperanno se i cittadini avranno la possibilità di spostarsi dalla loro casa al luogo di lavoro e, ovviamente, se i requisiti fondamentali come acqua e luce sono soddisfatti appieno. La creazione di aree e la loro “popolazione” diventa, quindi, il tema portante di questo gioco.
Consiglieri serpenti Rappresentando una carica pubblica di così alto rilievo, il sindaco è letteralmente attorniato da consiglieri di ogni tipo, che non lesineranno di avvisarvi se si renderà necessario aumentare i fondi cittadini a favore di edifici quali scuole, caserme, ospedali o, anche, la possibilità di incentivare dei tagli alle tasse, la creazione di nuove aree, e porti di fronte ai problemi più disparati, quali le difficoltà viabilistiche, gli incendi o i disastri “umani” in generale, questi ultimi presenti grazie all’espansione Rush Hour. C’è da dire che mantenere positivo il budget cittadino è davvero un’impresa titanica, in quanto la grossa mole di lavoro del sindaco non viene ripartita in maniera semplice ed intuitiva, viene anzi soppressa dalla paura che, sviluppando troppo le aree e disincentivando, ad esempio, l’industria sporca aumentando le tasse per quel tipo di lavoro, questo conduca i Sims a trasferirsi verso altri lidi, magari con meno pressione fiscale, facendo cadere vertigionasamente le entrate del budget cittadino e portandoti alla bancarotta. Insomma, il divertimento intrinseco di poter decidere quanto devono pagare i cittadini per il tipo di servizio, la creazione delle strade e, più in generale, la creazione e gestione della città fondata, viene a mancare una volta che il meccanismo si spacca. Purtroppo queste cose, in Sim City 4, sono la normale routine, rappresentando un difetto per i giocatori occasionali che vogliono anche solo sviluppare una città modesta, piuttosto che la megalopoli iper tecnologica, portandoli ad abbandonare definitivamente il gioco, una volta che la bancarotta si tramuta da semplice presagio a triste realtà.
Presto Sig. Sindaco! C’è un incendio da domare! Grazie a Rush Hour, questo senso di noia pare affievolirsi leggermente, implementando delle missioni dove sarà possibile guidare i mezzi della polizia per arrestare un malvivente, oppure il camion dei pompieri per domare un incendio. Oltre a questo, l’espansione offre la possibilità di costruire maggiori vie di comunicazione rispetto a quelli standard di Sim City: la ferrovia, suddivisa per industriale e turistica, i porti, gli aeroporti.
HARDWARE
Processore Intel Pentium III / AMD Athlon 500 Mhz128 Mb RAMSpazio Libero su Hard Disk 1,6 GbScheda Video 32 Mb con supporto Direct 3DScheda Audio compatibile Direct X 7Windows 98/2000/ME/XPMULTIPLAYER
Non presente.
– Molto divertente all’inizio…
– Grafica buona
– …ma stanca drasticamente con l’avanzare del tempo!
– A tratti frustrante
6.0
La Maxis ritorna con questa nuova edizione del suo più famoso simulatore, a cui riunisce la sua espansione, Rush Hour. Il risultato è quello di avere un prodotto divertente solo all’inizio, essendo nel complesso discreto e poco longevo. L’originalità dell’idea di base viene sostenuta da un motore che produce una grafica colorata ed essenziale, ma alcuni piccoli difetti ed una curva di apprendimento molto ripida, scoraggiano il giocatore a continuare l’opera intrapresa. Rush Hour offre un’esperienza di gioco abbastanza varia rispetto al gioco vero e proprio, e gli consente di guadagnare un punto in più per quel che riguarda la longevità anche se, una volta finite le missioni relative o costruito tutti gli edifici, difficilmente ci rigiocherete.
Voto Recensione di Sim City 4: Deluxe Edition - Recensione
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