Recensione

Silverfall

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a cura di Darkzibo

Silverfall vide la luce su Pc circa un anno e mezzo fa, guadagnandosi recentemente una buona espansione. Purtroppo l’episodio originario non riesce a farsi ricordare per la bontà del risultato, ma resta un gdr di stampo occidentale di buona fattura. Vediamo come è stato sviluppato da Monte Cristo questo adattamento per il portatile Sony.

Un mondo da salvareChi ha avuto modo di giocare il titolo per Pc ed è in procinto di testare questa conversione, si accorgerà che la software house non si è limitata a un porting ma ha cercato di adattare il gioco alle caratteristiche della console Sony. Un adattamento che, però, non perde le caratteristiche fondamentali del genere: la grandezza delle terre esplorabili e l’evoluzione del personaggio, punti cardini degli rpg. Il mondo di Silverfall si situa in una commistione di tecnologia e ambiente naturale, ben lungi dalle ambientazioni tipicamente fantasy dei vari Dark Alliance cui questo titolo si ispira. Questa unione di generi si traduce con mostri ideologicamente situati in ambienti di stampo medievale a bordo di macchinari moderni. Durante lo svolgersi del gioco il nostro personaggio ha la possibilità di evolversi seguendo la via ‘naturale’ o ‘tecnologica’ che si delineeranno grazie alla risoluzione delle quest proposte dai personaggi non giocanti che incontrerete durante il vostro percorso. Le conseguenze della scelta sulla via da seguire ricadono strettamente sul vostro armamentario: ovviamente seguendo la strada tecnologica avrete armi più devastanti e nemici motorizzati e spietatamente armati a loro volta. Questa conversione risulta simile a quella PC ma, a differenza di quest’ultima, risulta più povera di quest e quelle che sono presenti sembrano prive di una sostanziale elaborazione. La superficialità di questa conversione si fa sentire sin dai primi passi: non viene garantita una grandissima libertà (che risulta comunque di tutto rispetto), però il tutto è stato ridotto per il portatile Sony, in maniera simile a Dark Alliance. Vi accorgerete che il tutto non funziona in maniera troppo meccanica come quello che riguarda il titolo prima menzionato: zona colma di nemici, eliminazione degli stessi e passaggio all’area successiva. In Silverfall avrete a che fare con uno o due oppositori contemporaneamente, ma poi vi si porrà di fronte un ambiente da visitare privo di alcuna sfida e, in questo caso i giocatori che hanno apprezzato la versione PC potrebbero rammaricarsi della mancanza di azione frenetica. Nonostante questo, la giocabilità si adatta perfettamente alla console che ospita Silverfall, impiegando in maniera intuitiva l’insieme dei tasti di PSP. Avrete a vostra diposizione attacchi corpo a corpo, magici e un pulsante per l’utilizzo delle pozioni. Purtroppo non tarderete a notare una certa imprecisione negli impatti durante i corpo a corpo, la quale potrebbe danneggiare di non poco l’esito degli scontri. Oltre a questo, c’è da notare che la giocabilità risulta inficiata anche da una telecamera non sempre all’altezza capace di nascondervi i momenti principali di uno scontro. Spesso, nel caso il vostro personaggio dovesse cambiare direzione, la telecamera tarderà nel seguirlo e anche il tasto dorsale impiegato per centrare la sua posizione avrà dei tempi di spostamento piuttosto lenti. In vostro aiuto accorre la possibilità di inquadrare il nemico, anche se il tutto risulta ancora piuttosto limitato. Da denotare una certa facilità nell’impostazione dei menù che permette di accedere agevolmente agli inventari in modo da potenziare il personaggio con poche rapide pressioni dei tasti. A proposito dell’armamentario si può tranquillamente affermare, almeno per quanto ho potuto trovare nel gioco, che sono presenti tantissimi oggetti con in quali potenziare le caratteristiche del vostro alter ego virtuale. La longevità si attesta su buoni livelli, aggiungendo anche l’opzione di giocare in quattro con struttura ad hoc scegliendo tra due diversi tipi di modalità: un’opzione per due che consente di affrontare la storia insieme a un altro amico, mentre il seconda permette di far sfidare quattro giocatori in arene dedicate.

In una terra di fantasiaPer quanto riguarda la grafica, il gioco ha subito sostanziali cambiamenti rispetto alla conversione per PC, anche se mantiene intatto il carisma che lo ha caratterizzato. Purtroppo i personaggi non sono composti da molti poligoni e questi sono coperti da texture sgranate di dubbio gusto. Sicuramente lo spirito è rimasto inalterato però si sarebbe potuto realizzare qualcosa di meglio con l’hardware di PSP, alla luce di altri titoli presenti su questa console. Le ambientazioni, pur discretamente ricche di particolari, hanno subito un netto restyling e, se non esistesse un termine di paragone con la versione PC, si potrebbe parlare di un buon lavoro, ma la continua dissolvenza genera continuamente un senso di smarrimento. Altro punto dolente è rappresentato dalla già citata telecamera che tende a non seguire in maniera precisa il protagonista. La colonna sonora si adatta bene allo spirito che il titolo propone ma purtroppo le tracce, seppur in qualche caso grandiose, si propongono in maniera troppo martellante, facendole diventare, in breve tempo, noiose. Gli effetti sono ben inseriti soprattutto per i rumori prodotti dalle armi.

– Giocabilità intuitiva

– Storia ben sviluppata

– Comparto tecnico poco curato

– Telecamera lenta

7.0

Appena preso tra le mani mi sono chiesto come questo Silverfall potesse ricalcare e far rivivere al giocatore le gesta provate su PC. L’operazione è riuscita in parte, nel senso che i comandi sono stati adattati alla perfezione sulla console Sony mentre, dal punto di vista tecnico, sono presenti diverse lacune. Il titolo è adatto a tutti coloro che cercano un buon gioco di ruolo dalla trama originale ma che però non debba essere per forza un capolavoro.

Voto Recensione di Silverfall - Recensione


7

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