Recensione

Silent Hunter 4 - U-Boat Missions

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a cura di Batiza

Questo pacchetto di espansione per il già apprezzato Silent Hunter 4 – Wolves Of the Pacific, si inserisce in una cornice piuttosto accogliente. Passati alcuni mesi dall’uscita del gioco “base” e, quindi, ormai finite tutte le missioni possibili con un’unica possibilità di sollazzarsi in multiplayer assieme ad altri aficionados della saga, ecco arrivare U-Boat Missions. Di Mission Pack se ne sono visti sempre tanti, nel mondo Pc. Generalmente ne sono destinatari gli sparatutto, che con una manciata di mappe ed un paio (quando va bene) di armi, se la cavano e riescono a lucrare su giochi, altrimenti, obsoleti. Nel nostro caso, invece, pur trattandosi di una espansione (che peraltro richiede il gioco originale, quindi attenzione, perchè dovete averlo!), le novità sono poche ma di rilievo significativo.In questo episodio, ci troviamo a dover comandare (finalmente!) i sottomarini tedeschi, il cui scopo sarà, nell’Oceano Pacifico, sconfiggere le devastanti flotte americane. Simulazione tra le più accurate, la saga di Silent Hunter è, da molti anni, leader incontrastata dei giochi tematicamente orientati al mondo dei sottomarini. Una grafica curata, ma non per questo meno funzionale allo scopo, ed una profondità di gioco notevole, senza però scadere in prolisse sessioni di apprendimento, rappresentano il suo punto di forza.

Il gameplay: le modificheSH4, pur rappresentando il miglior episodio della serie, presentava comunque dei difetti e, di questi, il più fastidioso era sicuramente un’intelligenza artificiale degli alleati (quella nemica, invece, se la cavava decentemente) che faceva sì che, questi, più che un supporto, rappresentassero soltanto un contorno ad una attività che non avrebbe potute definirsi, certo, gioco di squadra. Ora, invece, grazie alle due missioni della campagna U-boat, si avrà la sensazione di poter contare su qualcuno che ci affianchi nelle estenuanti battaglie marittime e ci darà anche l’impressione di essere una piccola unità di un conflitto ben più grande di noi, lasciando così percepire che la vittoria alla fine delle (due) battaglie arrivi, soltanto, quando ogni unità (compresa la nostra) faccia la sua parte. Credo, tra l’altro, che questo sistema di gestione delle varie componenti navali (ed aeronavali) della nostra flotta, possa essere un buon auspicio per un futuro SH5 presentandosi, di fatto, come un beta-testing di quest’ultimo. La campagna è unica, le battaglie sono due: una ambientata nel 1943 ed una nel 1944. In entrambe, ci sarà consentito invocare aiuti aerei e navali per tirarci via d’impaccio. Da notare come il nuovo sistema di gestione delle flotte non sia stato implementato nel gioco completo di SH4: peccato.

Dal punto di vista tecnicoMi sento di spendere davvero poche parole su questo punto, per una visione più approfondita del quale, rimando alla recensione di SH4. In ogni caso, esteticamente, SH4 è “vestito” piuttosto bene, dando il meglio di sè nelle rivisitazioni degli interni del sottomarino e nelle textures facciali dei membri dell’equipaggio. Le “riprese” in esterna fanno il loro dovere, ma se teniamo presente che il gioco è ambientato interamente nell’acqua (unico elemento “cosmico” da gestire, quindi), possiamo certamente dire che si sarebbe potuto fare di più. U-Boat Missions non apporta alcuna miglioria al quadro appena delineato. Non sfigura, quindi, ma neanche fa gridare al miracolo.Il comparto audio, fa anch’esso il suo dovere: il doppiaggio (in inglese) è di buona fattura ed abbastanza comprensibile, le musiche sono ottime e gli effetti sonori ben si adattano al contesto di gioco. Anche da questo punto di vista, vale quanto detto sopra: nessuna modifica rispetto al gioco di partenza.

LongevitàTutto sommato buona. La campagna è complessivamente impegnativa e porterà via non poco tempo per essere portata a termine, in entrambe le missioni. Forse la cosa più macchinosa è, per i meno avvezzi, l’apprendimento dei controlli, tuttavia semplificati rispetto ai capitoli precedenti, dopo cui l’esperienza di gioco saprà portare le sue soddisfazioni. Le missioni, ambientate nel 1943 e nel 1944, riescono a coinvolgere e sarà difficile staccarsi dal monitor prima di averle portate a termine. L’unico campanello d’allarme, in questo frangente, che sento di dover segnalare, riguarda l’incombente monotonia, sempre in agguato, che potrà attanagliare i meno pazienti, con una conseguente ed esponenziale perdita di interesse. Inizialmente, questo tipo di gioco, può sembrare molto ripetitivo: abbiate pazienza e ne trarrete il meglio.

Soldi buttati?Il neo principale di questa espansione sta nel fatto che non sia acquistabile esattamente ad un prezzo budget, oltre a richiedere il gioco originale di SH4 installato sul PC. Da acquistare soltanto se possedeste già SH4 e foste in crisi d’astinenza da battaglie sottomarine. Personalmente ritengo che le innovazioni apportate da U-Boat Missions meritino, ma alla Ubisoft non sarebbe costato molto inserire il gioco originale nella confezione, magari facendolo pagare cinque euro in più.

HARDWARE

Windows Xp/Vista only; Pentium 4 (2 Ghz) o AMD equivalente; 1024 Mb RAM; Scheda video con 128 Mb Ram con supporto per pixel shader 2.0; directx 9.0c; lettore dvd-rom 4x; 6 Gb di spazio su disco.

MULTIPLAYER

Supportato: fino ad 8 giocatori in Lan; stesse modalità di Silent Hunter 4

– Innovazioni consistenti in termini di I.A.

– Prodotto apicale, nel suo genere.

– Simulazione sempre pregevole.

– Serve il gioco originale.

– Graficamente soltanto discreto

7.0

A conti fatti un buon expansion pack. Certo, il prezzo non proprio competitivo (19,90 Euro sono troppi, calcolando che non è compreso il gioco originale) ed il fatto che si tratti di un genere normalmente avverso al grande pubblico, fanno di Silent Hunter 4 – U-Boat Missions un prodotto soltanto per gli appassionati.

Voto Recensione di Silent Hunter 4 - U-Boat Missions - Recensione


7

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