Recensione

Sid Meier's Pirates!

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a cura di pWi

Pirati e civilizzazione Fare una presentazione di Sid Meier non è certo facile. Non lo è perché da una parte il suo “curriculum” è talmente ampio che è difficile riassumerlo in poche righe, dall’altra perché è difficile, anzi impossibile, dire qualcosa sul suo conto che non è già stata detta. Insomma, la saga di Civilization è talmente popolare che una sola parola in più risulterebbe superflua. Invece, probabilmente, meno conosciuto è Alpha Centauri, grande capolavoro che personalmente considero, a buon diritto, tra i primi 10 migliori giochi di tutti i tempi. In realtà la struttura di gioco non era molto dissimile rispetto a quella dei Civilization, ma l’ambientazione, sistemi leggermente più complessi riguardo i rapporti internazionali e, più in generale, una più grande profondità facevano di quel gioco, appunto, un capolavoro incontrastato. Per il resto, Meier ha sempre dimostrato di preferirgli Civilization, probabilmente perché ha da sempre portato un sacco di soldi. Sarà per questo che in futuro vedremo Civilization IV e non Alpha Centauri 2, ma un seguito di quel giocone lo aspetto ancora con grande ansia. Tuttavia, dobbiamo concentrarci su Pirates! Si tratta di un altro grande successo di Sid Meier. In effetti, il gioco originale uscì ben 17 anni fa, quindi quello che stiamo per recensire è, a tutti gli effetti, un remake. Anche la struttura di gioco, come vedremo, non è molto diversa, anche se ovviamente sfrutta tutta una serie di feature assolutamente impensabili nel 1987. Riuscirà un gameplay vecchio di 17 anni ad appassionare i giocatori moderni abituati ad Halo 2, Grand Theft Auto e The Sims? Sid Meier ci spiega come…

Non vorrei essere nei panni di quel pirata La storia di Pirates! ha inizio quando il nostro alter ego è ancora un bambino. Mentre tutta la famiglia è riunita per una piccola e sobria festa, un energumeno pirata senza scrupoli irrompe nella piccola casa e rapisce tutti i membri della famiglia. Solo noi riusciremo a scappare, ma nella nostra infanzia coveremo un grandissimo odio per quell’uomo, tanto che il nostro chiodo fisso sarà diventare proprio come lui, un pirata, e di salvare tutti i membri della nostra famiglia. Col passare del tempo scopriremo che il losco figuro risponde al nome di Montalban e che, un altrettanto losco figuro, il barone Raymondo, è il suo braccio destro. Nel corso del gioco dovremo inseguirli per tutti i mari dei Caraibi, batterli in sanguinosi duelli e cercare di cavar loro delle fondamentali informazioni riguardanti i luoghi dove sono tenuti in prigionia i nostri familiari. Se questo può sembrare il canovaccio principale, c’è però da dire che Pirates!, come vedremo, è molto vario. Insomma, di missioni diverse ce ne saranno tantissime, solo una parte saranno quelle relative al ritrovamento dei nostri familiari. Potremo dire che il fine giustifica i mezzi, e che quindi diventare il pirata più temuto dei Caraibi sarà il mezzo per il fine di salvare la famiglia. Non abbiamo fin’ora dato un nome al pirata che sullo schermo impersonerà il nostro alter ego semplicemente perché non ha un nome. Come nel più classico dei giochi di ruolo, Pirates! di elementi da gioco di ruolo ne ha moltissimi, prima dell’inizio della nostra partita potremo decidere il nome del pirata, le sue attitudini, con quale fazione stare e altro ancora. Per quanto riguarda le fazioni nel gioco ve ne sono quattro: inglesi, francesi, spagnoli, olandesi. Queste quattro potenze hanno colonizzato il Centro America, la zona del mondo nella quale si svolgeranno le nostre avventure. Tra mille viaggi e mille pericoli dovremo quindi vedercela anche con queste forze, cercando di non scontentarne nessuna. Un altro degli scopi del gioco di cui prima parlavamo è appunto legato al conquistarsi la benevolenza di tutti i governatori, cercando di compiere missioni per tutti e cercando di equilibrare gli attacchi, distribuendoli quindi a tutte le fazioni. Insomma, attaccare dieci navi olandesi di fila e nessuna inglese porterà gli olandesi all’odio nei nostri confronti, impedendoci di accedere alle loro città e non facendoci più quel genere di favori che saranno fondamentali per proseguire nel gioco. Favori che vanno ad inquadrarsi nella concessione di terre, nel favorire gli incontri con le proprie avvenenti figlie, in promozioni riguardo al grado che occupiamo all’interno della flotta reale, in regali e altro ancora. D’altra parte, quando ci saremo conquistati la fiducia dei governatori essi ci affideranno incarichi molto importanti, come quelli che prevedono lo scortare particolari navi nel loro tragitto verso una determinata città. Ad esempio, se un governatore decide di fare la pace o dichiarare guerra contro una determinata fazione, deciderà di inviare nella città più vicina di quella fazione una nave con l’ultimatum o il trattato di pace. A noi quindi toccherà scortare la nave, evitando che finisca in mani di altri pirati, in quelle degli indiani o, peggio ancora, dei corsari. E’ ovvio che, se per un motivo o per l’altro, decidiamo che ci conviene che quel trattato o quell’ultimatum non arrivi a destinazione, potremo noi stessi attaccare la nave del governatore.

Un giro per i mari dei Caraibi Pirates! è molto vario che riunisce al suo interno diversi approcci di gioco, anche molto diversi l’uno dall’altro. Potremo dire che, fondamentalmente, è un gioco di pianificazione, nel senso che saremo chiamati a prendere tutta una serie di decisioni riguardanti il come e il se raggiungere un determinato posto o come e se affrontare un determinato avversario. Superata questa prima fase prettamente decisionale, entreremo davvero nel vivo dell’azione. A seconda, quindi, del nostro obiettivo, un tipo di sotto-gioco ci verrà messo di fronte piuttosto che un altro. Fondamentalmente, quello che faremo più spesso in Pirates! è condurre la nostra nave. In questa fase solcheremo i mari dei Caraibi e decideremo in quali direzioni andare. Potremo avere fino ad otto navi nella nostra flotta, le altre sette ci seguiranno pedissequamente in qualunque posto ci dirigeremo. E’ ovvio che avere più navi comporta un dispiego di forze più grande, per cui dovremo avere più uomini a disposizione e, consequenzialmente, più cibo. Tuttavia, ci garantirà più spazio nelle nostre stive e quindi il trasporto di una maggiore quantità di merci. Dicevamo del navigare. Si tratta di una delle componenti meglio realizzate in Pirates! Insomma, la nostra barca subirà con grande realismo il vento. In basso a sinistra una comoda bussola ci indicherà la direzione e l’intensità del vento stesso: a seconda di queste dovremo, quindi, dirigere la nostra nave. Insomma, spesso ci converrà prendere una determinata rotta piuttosto che un’altra proprio per la direzione del vento. Questo inoltre soffia spesso da est ad ovest, cosa che renderà molto lenti gli spostamenti contrari a questa direzione e agevolerà quelli favorevoli. Chiudendo questo punto, voglio ancora sottolineare la spettacolarità delle animazioni della barca, la quale si inclina, impenna, ondeggia, annaspa a seconda del vento: insomma tutto questo dà carisma al gioco, rendendo molto “viva” l’atmosfera marinaresca di Pirates!

Le città, d’altra parte, sono uno degli elementi più importanti del gioco. Una volta entrati in una di esse potremo decidere di visitare diversi posti. Uno di questi è proprio quello del governatore con le modalità che abbiamo descritto nel paragrafo precedente. Nella città vi sono anche la taverna, il mercante, il maestro d’ascia e la possibilità di dividere il bottino con i nostri uomini. Esaminiamo tutti questi aspetti perché ci consentono di vedere nel dettaglio quali sono le meccaniche di gioco di Pirates! Nella taverna potremo assoldare nuovi uomini dell’equipaggio ovvero parlare con tutta una serie di importanti personaggi: loschi figuri che ci proporranno di volta in volta degli affari, avvenenti donzelle che ci racconteranno dei pettegolezzi che si diffondono per la città, il proprietario della taverna che ci ragguaglierà dei movimenti dei pirati più importanti dei Caraibi. Ognuno di questi personaggi è fondamentale per proseguire nel gioco. Ad esempio, coloro che ci proporranno degli affari potranno chiederci soldi in cambio di particolari oggetti. Per capire l’importanza di questi ultimi è però fondamentale dare un accenno della natura da gioco di ruolo di Pirates! Sostanzialmente, nei vari combattimenti con la spada, i pirati di turno saranno via via sempre più forti. Se non possediamo degli oggetti che ci proteggono bene o che ci permettono attacchi più veloci, sarà sempre più difficile sconfiggere i pirati di turno. Se considerate che, una volta battuti, il pirata avversario catturerà la nostra barca e tutti gli uomini, capirete che perdere anche un solo duello è assolutamente deleterio. Ma di duelli ne parleremo più approfonditamente tra un attimo, per il momento ci preme sottolineare l’importanza degli altri personaggi della taverna. Ad esempio, sono molto importanti i pettegolezzi perché ci capiterà sovente di dare la caccia ad un determinato pirata. Dovremo raccogliere le informazioni, da porto in porto, relative agli spostamenti del pirata in questione. Una volta avvistatolo dovremo compiere le giuste manovre per avvicinarlo e per attaccarlo, sfruttando il vento nelle modalità che prima descrivevamo. Sono molto importanti anche gli uomini del nostro equipaggio. Avere molti uomini a bordo ci faciliterà l’arrembaggio delle navi nemiche. Tuttavia, più uomini avremo più cibo consumeranno più soldi dovremo spendere per sfamarli. Nella schermata principale del gioco, quella che vedremo durante la navigazione per capirci, in basso a sinistra una faccina ci indicherà se i membri dell’equipaggio sono felici o meno. Sostanzialmente, se guadagneremo (mmm…forse dovremmo usare il termine “ruberemo”) tanti soldi essi saranno felici, se attraverseremo un periodo di stanca cominceranno ad arrabbiarsi. Ad ogni modo, a lungo andare il loro morale inevitabilmente calerà, perché vorranno la parte del bottino che spetta loro. Ed è in questo che si colloca l’opzione che prima accennavamo relativa al dividere il bottino. Insomma, quest’ultimo sarà diviso in parti uguali, comprese eventuali navi oltre a quella ammiraglia e le merci a bordo di esse. Ogni tanto, quindi, saremo costretti a ricominciare praticamente dall’inizio per quanto riguarda le navi conquistate, i soldi e le merci. Tuttavia, ovviamente i traguardi relativi alla fama, agli amori e al ritrovamento dei membri della famiglia permarranno. Un ruolo prioritario è costuito dal mercante, il quale ci permetterà di comprare o vendere alcuni tipi di beni. Potremo quindi acquistare cibo, merci, zucchero, armi e quant’altro, ma potremo anche venderle. Quindi, sarà utile, per guadagnare ancora più soldi, comprare determinate merci dove costano molto poco e trasportarle, magari in un posto molto lontano da quello di partenza, dove vengono pagate bene. Molto utile è anche il maestro d’ascia che ci permette di riparare o aggiornare con determinati potenziamenti (a dire il vero non moltissimi) la nostra nave.

Descritti i meccanismi di base di Pirates! cominciamo a vedere i vari sotto-giochi. Li chiamiamo così, ma in effetti si tratta di parti consistenti della struttura di gioco che, come abbiamo detto, non si può ben definire entro un unico genere. In particolare, i duelli si ripeteranno con grande frequenza. Una volta abbordata una nave avversaria, vedremo il nostro alter ego salirci sopra e affrontare il capitano nemico per il possesso della nave stessa. Se vinciamo avremo la nave e tutto quello che vi è sopra, se perdiamo dovremo consegnare la nostra. I duelli si distinguono soprattutto per la necessità di dare massimo sfogo ai nostri riflessi. Sostanzialmente avremo tre tipi di attacco e tre di difesa. A seconda del movimento del nemico di turno dovremo scegliere un tipo di attacco o uno di difesa. Se, ad esempio, egli esegue un attacco lento, noi potremo usare lo stocco, il quale, essendo molto veloce, ci permetterà di raggiungere il corpo del capitano prima di quando lui possa fare con noi con la sua mossa. Invece, se egli eseguirà lo stocco non potremo fare molto altro che parare o schivare il colpo. Inoltre, a colpi rapidi susseguono vantaggi meno importanti, a colpi lenti vantaggi più consistenti. Il fine ultimo del duello è, infatti, spingere l’avversario verso la parte opposta rispetto a quella iniziale, per cui il discorso dei vantaggi in termini di spazio conquistato diventa fondamentale. Durante i combattimenti saranno quindi utilissimi quegli oggetti raccolti nelle varie taverne di cui dicevamo prima. Una tuta di cuoio diminuirà i danni subiti, una spada ben calibrata aumenterà la nostra velocità negli attacchi. Nei duelli sono molto importanti anche gli uomini dei rispettivi equipaggi. Durante il duello, sullo sfondo, vedremo infatti combattere anche loro, uccidendosi quindi a vicenda. Se un capitano, che magari ancora è impegnato nel duello, si ritroverà senza uomini dovrà arrendersi e concedere la nave al nemico. Quindi, capite bene che il numero degli uomini dell’equipaggio è molto importante.Ma prima del duello dovremo avvicinare la nave avversaria. Per farlo, dalla solita schermata principale entreremo in quella della battaglia. In questa fase, a seconda del numero di uomini che avremo a disposizione, ci converrà attaccare o avvicinarci subito al nemico. Se, ad esempio, avremo molti uomini in più ovviamente ci converrà eseguire manovre di avvicinamento cercando di evitare i colpi del nemico, in caso contrario ci converrà attaccare sperando di far fuori il maggior numero di uomini possibile dell’equipaggio avversario. Avremo, anche qui, tre diversi tipi di attacco. Potremo attaccare con palle normali, con palle a mitraglia e con palle incatenate. Le prime hanno un più grande raggio di fuoco ma producono meno danno agli avversari, le altre vanno sparate da vicino ma producono grandi danni. In queste fasi dovremo inoltre specializzarci in movimenti di evasione dai colpi avversari. Insomma, è molto deleterio concedere la parte più ampia della nostra carenatura all’avversario: è, invece, sempre meglio schierare la parte meno ampia contro i cannoni nemici. In tutto questo dovremo sfruttare ancora una volta il vento e le caratteristiche della nostra nave. Una nave molto grossa sarà molto resistente ma si sposterà con grande lentezza, mentre i brigantini saranno velocissimi e agilissimi, ma poco resistenti.Un’altra sequenza molto sfiziosa è quella dei balli di corte. Come abbiamo detto, i vari governatori potranno presentarci le loro figlie, il nostro obiettivo diventa quindi quello di conquistare i cuori di queste simpatiche pulzelle. Questa fase di gioco, a lungo andare, è una delle più divertenti, anche perché per conquistare le fanciulle dovremo sottoporci a diverse missioni. Dovremo fare loro regali raccattati per i sette mari, dimostrare che siamo più bravi dei rispettivi fidanzati con la spada, salvarle quando saranno (inevitabilmente!) rapite, dimostrare che balliamo bene. Ora, l’ultima delle cose che abbiamo elencato è di gran lungo la più difficile. Una volta accettato di ballare ci ritroveremo nella sala da ballo reale. Qui dovremo raschiare fino in fondo il barile con etichetta “riflessi”. Sostanzialmente, la nostra partner, prima di eseguire un determinato movimento di danza, ci indicherà con la mano quale sta per eseguire. Noi, in una piccolissima frazione di secondo, dovremo capire qual è il movimento ed eseguirlo con il nostro tastierino numerico. Il ballo, man mano che si fa avanti, diventa sempre più frenetico e noi sempre più esausti dai forsennati ritmi. Il tutto risulta comunque molto divertente, anche se abbastanza ripetitivo. Insomma, proprio come per i duelli, le sequenze relative ai balli sono sempre uguali: balleremo sempre nella stessa stanza, dovremo seguire i movimenti della partner sempre nello stesso modo, anche gli invitati saranno sempre gli stessi! Sono uguali le procedure relative al ritrovamento dei parenti perduti e dei tesori. Praticamente, dovremo raccattare le quattro parti della mappa girando per le taverne o sconfiggendo i vari pirati. Una volta completata la mappa, su di essa ci saranno le indicazioni necessarie per ritrovare il parente o il tesoro. Innanzitutto, ci verrà indicata la città più vicina. Una volta individuatala scenderemo a terra con i nostri uomini. Qui l’interfaccia di gioco cambia nuovamente in maniera radicale. Potremo spostarci sempre con il mouse o la tastiera, ma avremo a disposizione anche un cannocchiale per spiare le lontananze e soprattutto la nostra mappa. Nel terreno saranno, infatti, dislocati particolari avamposti quali baracche abbandonate, alberi secchi, templi, totem e altro ancora. Seguendo la mappa e gli avamposti potremo finalmente raggiungere l’agognatissima X. Anche qui una simpatica, ma ancora una volta ripetitiva, animazione ci terrà conto del ritrovamento del tesoro o del parente. Potrà capitare di perdere dei duelli anche con delle autorità. In questi casi saremo arrestati e condotti al carcere della città più vicina. Qui potremo decidere di scontare tutta la pena o tentare di evadere. In queste circostanze, un altro sotto-gioco ci verrà proposto, stavolta di genere stealth. In poche parole dovremo sgattaiolare per le vie della città cercando di uscirne passando inosservati. Delle robustissime guardie, infatti, perlustreranno le varie vie dotati di un’enorme lanterna. Se entriamo nel fascio di luce delle lanterne saremo scoperti, quindi dovremo starne alla larga sfruttando i muri e i nascondigli che la città stessa ci offre. Sequenze come questa ci saranno proposte anche quando tenteremo di entrare in una città dalla quale siamo stati banditi. L’ultimo mini-gioco è quello legato all’attacco delle città. Infatti, potremo decidere di impossessarci di un’intera città ma, per farlo, dovremo accadervi attaccando con i nostri uomini. In questi frangenti il terreno sarà composto da una griglia e i nostri uomini, così come quelli avversari, saranno delle vere e proprie pedine. Ogni gruppo di uomini ha una determinata caratteristica: c’è chi è più forte negli attacchi ravvicinati, chi negli attacchi dalla distanza. In base a queste caratteristiche dovremo eseguire le giuste mosse con obiettivo ultimo quello di sconfiggere tutte le forze avversarie. Insomma, anche questo è un sotto-gioco appagante che, stavolta, richiede più che altro doti strategiche.

Le animazioni dei pirati Venendo al discorso relativo alla grafica, bisogna dire che Pirates! eccelle anche da questo punto di vista. Essendo molto variegato, non è stato certamente facile per i ragazzi di Firaxis Games creare un motore grafico che potesse gestire tutto con grande naturalezza. Tuttavia, ci sono riusciti. Vedremo così ottimi spazi chiusi come le taverne o le navi con un ottimo dettaglio grafico, con stupendi effetti di illuminazione e, soprattutto, stratosferiche animazioni. I pirati appaiono così in tutto il loro splendore, spesso nella loro goffaggine, la quale spesso ci strapperà rilassate risate. Per quanto riguarda gli enormi spazi sul mare, inoltre, il gioco si difende ancora una volta egregiamente. Gli effetti di pixel shader che ricoprono l’acqua sono molto belli da vedere, soprattutto perché ricreano riflessioni di grande spessore. Ottimi anche i vertex shader delle vele o delle bandiere: tramite essi i programmatori ci rendono conto dello spostarsi del vento che, ovviamente, agisce su questi elementi. Ma la cosa che ci ha colpito di più è l’effetto di high dinamic range (HDR) che rende molto splendenti e realistiche le illuminazioni di tanti oggetti del gioco, in particolar modo delle realisticissime vele delle barche. Sono deludenti, invece, le parti a terra dove pochissimi poligoni e tantissime anacronistiche sprite costituiscono uomini, fogliame e quant’altro incontreremo nel nostro cammino. D’altra parte, Pirates! non richiede requisiti elevatissimi, girando bene anche su macchine non proprio di ultimissima generazione.Un discorso a parte merita senz’altro il comparto audio, questo sì su livelli stratosferici. Quelle che ci hanno colpito in particolar modo sono le musiche. Queste sono veramente spassose e, soprattutto, d’atmosfera. A musiche di classico stampo marinaresco, ve ne sono altre tipiche dei videogiochi anni ’80. Queste ultime sono presenti soprattutto nelle corti di re e governatori e devo dire che realizzano una miscela esplosiva con quelle marinaresche veramente efficace. Aggiungiamo anche ottimi effetti sonori relativi alle urla dei vari pirati o allo stridere delle spade, completando così un aspetto del gioco sicuramente molto riuscito. Concludiamo la nostra recensione, dicendo che Pirates! è commercializzato in Italia in una versione completamente localizzata nel nostro idioma per quanto riguarda i testi. D’altronde il parlato non è in nessuna lingua conosciuta, in quanto nei Caraibi del gioco di Sid Meier si parla una lingua più vicina a quella sentita nei vari The Sims che a qualsiasi altro idioma terrestre.

– Atmosfera perfettamente ricostruita

– Ritmo di gioco rilassante

– Molto variegato

– Ottime musiche

– Spostamenti troppo lenti

– Alcune seguenze risultano eccessivamente ripetitive

8.9

Da Pirates! ci aspettavamo grandi cose e, da buona parte del gioco, non siamo rimasti delusi. Il gioco di Sid Meier ha un grande spessore in termini di longevità, è allegro, rilassante e molto variegato. Potrebbe però dare fastidio a qualcuno l’eccessiva ripetitività di alcune sequenze. Come abbiamo detto nella recensione, infatti, le sequenze dei duelli o dei balli saranno sempre identiche per qualsiasi pirata si affronterà o per qualsiasi fanciulla che ci inviterà al ballo di corte. Un’altra cosa poco convincente è legata ai lenti spostamenti ai quali saremo sottoposto qual ora volessimo raggiungere con la nave un luogo molto lontano rispetto a quello nel quale ci troviamo. Soprattutto, navigando verso est dovremo tenere conto del vento contrario, il quale rallenterà di molto le varie navi, producendo così spostamenti lenti e, talvolta, noiosi.

Per il resto, Pirates! ci ha convinto da tutti i punti di vista, compresi quelli legati alla grafica con le sue ottime animazioni e, soprattutto, all’audio. Quest’ultimo è condito da ottimi effetti sonori e da azzeccatissime musiche, le quali ricreano l’atmosfera marinaresca in grande stile. Insomma, gli appassionati dei giochi di strategia e di pianificazione che strizzano l’occhio ad elementi da gioco di ruolo, i fan del gioco originale, quelli dei giochi di Sid Meier e tutti coloro che si aspettano un gioco spassoso e rilassante non possono non comprare Pirates! Per gli altri…mmm, ma ci sono giocatori che non rientrano in queste categorie?

Voto Recensione di Sid Meier's Pirates! - Recensione


8.9

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