Recensione

Shrek Terzo

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a cura di Alex90

La tipicità dei suoi personaggi, e l’atipicità del modo in cui essi vengono giostrati ha da sempre contraddistinto la saga della Deamworks, Shrek, e gli ha permesso di divenire un marchio conosciuto in tutto il mondo, specialmente tra i giovanissimi. Quest’anno è stata la volta del terzo capitolo dell’avventura dell’orco verde più famoso di sempre. L’industria cinematografica ha fatto del suo meglio per conservare intatto lo spirito brioso e coinvolgente degli esordi, riuscendo anche a migliorare il design grafico. Purtroppo non si può essere dello stesso avviso quando si parla dell’immancabile tie-in del titolo, uscito in concomitanza con il lungometraggio, che, come di solito accade, non è riuscito a dare continuità alla storia della controparte cinematografica né tanto meno a consolidare il connubbio tra humour e originalità che caratterizza la pellicola.

Dal film al videogiocoIl trend dei tie-in è sempre più in ascesa negli ultimi anni nonostante raramente questi titoli si siano rivelati degli acquisti indispensabili per i videogiocatori. Di solito si sono rivelati titoli mediocri palesando difetti dovuti a un’insufficiente attenzione e cura da parte degli sviluppatori. Nemmeno il gioco Shrek Terzo, purtroppo fa eccezione a questa sorta di regola non scritta, e finisce come gli altri per essere catalogato come il solito tie-in, senza troppe pretese. Ciò nonostante, il titolo, indirizzato principalmente verso un target giovanile, potrebbe regalare qualche ora di svago ai fan che desiderano dare un seguito alla shrek-mania, dalla sala del cinema vicino casa, al salotto di casa propria.

Nel regno di molto molto lontano…Shrek Terzo, il videogioco, si attiene abbastanza fedelmente al plot principale della pellicola, anche se è sbagliato considerarlo un lavoro pedissequo. Difatti, tra i venti livelli ivi confezionati, alcuni presenteranno ambientazioni e avvicendamenti non presenti nel film, volti ad incrementare la longevità e a dare quel tocco di originalità al gioco, che non guasta mai. Nonostante i venti livelli, la durata del gioco è ancorata intorno alle 5-6 ore, sufficienti, comunque per mostrare la semplicità e la monotonia delle azioni di gioco. I personaggi del racconto vi saranno tutti, e i principali passeranno almeno una volta tra le vostre mani, al fine di aiutare Shrek nella sua missione.Il nostro orcone verde ‘rischia’ seriamente di diventare re, carica che non si sente in grado di occupare, e l’unico artificio per evitare il trono è scovare un certo Arthur (Artie per gli amici), appartenente alla discendenza del suocero. A tale scopo, parte in cerca dell’erede prescelto, ma i guai devono ancora cominciare. Fiona, infatti, nel periodo di interregno, sarà alle prese dell’infido Principe Azzurro, che cova desideri di vendetta e di potere. Componente principale della meccanica di gioco è l’azione, ossia l’affrontare e il battere i nemici, e il trovare tesori sparsi qua e là durante il cammino. In sostanza, nulla di trascendentale o di mai visto. Onestamente, la difficoltà dei vari livelli sarà trascurabile, anche nella modalità più dura, e col passare del tempo a furia di ripetere le stesse operazioni si finirà per annoiarsi. Questo succederà perché gli scenari, i nemici e i personaggi varieranno man mano, ma non ciò che ruota intorno a loro. Analizzando la versione pc, segnaliamo che il sistema di controllo tramite la tastiera appare senz’altro scomodo pertanto consigliamo vivamente di utilizzare un pad. Il gioco inoltre non aiuta certo il giocatore a memorizzare i tasti nelle azioni di gioco, visto che al momento di consigliare le mosse da compiere, non apparirà in sovrimpressione il tasto specifico da pigiare, ma un simbolo di difficile interpretazione. Una scelta che è in contrasto con le intenzioni di 7 Studios di indirizzare il titolo verso un pubblico di giovanissimi. Fortuna (si fa per dire) che i comandi si limitino all’ essenziale, come tutto del resto. Ciascun personaggio presenterà tecniche di combattimento analogamente efficaci ma esteticamente differenti, e una mossa speciale in conformità alla loro dimensione e personalità. La gestione delle telecamere non è certo da oscar, ma nemmeno da biasimare. Un via di mezzo insomma.

Le marionette… bella idea!Tra i vari capitoli, troveranno spazio degli spassosi filmati di intermezzo, nei quali un teatro di marionette, raffiguranti i personaggi del racconto, e una voce narratrice si prenderanno la briga di spiegare man mano le avventure che lo (s)fortunato orco dovrà affrontare con i suoi fedeli amici. Bisogna ammettere che l’idea è semplice e al tempo stesso geniale, e che si sposa perfettamente con lo spirito umoristico del film. I bambini, insomma, apprezzeranno sicuramente di buon grado l’iniziativa. Passando al gioco vero e proprio notiamo un buon design per i personaggi principali quali Shrek, Ciuchino, Fiona, ombre ricreate in tempo reale e scenari che rendono abbastanza bene l’idea del mondo fatato nel quale ci stiamo avventurando. Peccato, però, che manca una elevata cura per i dettagli che si concretizza ad esempio in una scarsa modellazione dei nemici, realizzati con un insignificante numero di poligoni, ed un confuso impiego di textures inadeguate. Sul fronte sonoro notiamo che nessuna versione del gioco, di qualunque lingua, ha proposto i doppiatori originali della pellicola, ma tutte hanno utilizzato voci simili a quelle originali senza però replicarne la qualità. Le musichette di sottofondo svolgono bene la loro parte seppur rivestano un ruolo marginale nel contesto del gioco.

– E’ Shrek…e questo per molti basta

– Filmati di intermezzo spassosi

– Gestione di molti personaggi del racconto

– Alcune ambientazioni non sono presenti nel film

– Meccanica di gioco ripetitiva

– Longevità limitata

– Poca attenzione al comparto tecnico

– Mancanza di novità

– Non ci sono i doppiatori del film

5.7

Activision, dopo il successo del secondo episodio che ha venduto oltre trecentomila copie nel territorio italiano, propone un terzo capitolo che non sfrutta a dovere l’appeal dei personaggi del film. Shrek Terzo si è rivelato un titolo troppo semplice e privo di idee originali. Il vero punto di forza del gioco è il nome del brand che probabilmente spingerà molti giovani ad avvicinarsi a questa produzione. Se tuttavia all’inizio sarà facile farsi catturare dall’atmosfera del regno di molto molto lontano, presto la ripetitività del gameplay potrebbe spingere i più ad abbandonare le avventure del simpatico orco verde.

Voto Recensione di Shrek Terzo - Recensione


5.7

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