Recensione

Shin Megami Tensei Devil Survivor 2 Record Breaker

Avatar

a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In una sinergia che ha sempre generato frutti gustosissimi (dal Game Boy Advance in poi, soprattutto) le console portatili Nintendo e i giochi di ruolo di stampo strategico hanno sempre convissuto piacevolmente, come due amanti di lungo corso che, di generazione in generazione, hanno saputo rinnovare il proprio amore ed adeguarlo ai tempi.Nintendo DS ha segnato probabilmente il picco di uscite e di qualità media, laddove, invece, 3DS ha un po’ segnato il passo, non tanto in termini qualitativi (Fire Emblem Awakening e Codename Steam sono solo due esempi), quanto in quelli quantitativi.Ecco perché, dopo aver amato e premiato con un ottimo voto Shin Megami Tensei Devil Survivor 2 all’epoca della sua uscita sulla prima console a due schermi della grande N, aspettavo con un mix di ansia e curiosità questo Record Breaker, remake per 3DS di quel titolo.

Giappone e demoni, altro che Messico e nuvoleNiente dell’appassionante intreccio narrativo è stato ritoccato, quantomeno se si fa riferimento alla prima parte dell’avventura: l’eroe senza nome e il suo migliore amico Daichi si preparano ad affrontare un altro giorno di scuola come tanti nella Tokyo contemporanea, ma una serie di eventi cambierà non solo il programma della loro giornata ma le loro intere vite.Gli agenti narrativi all’opera sono innumerevoli, e comprendono misteriose organizzazioni filo governative, un sito web, denominato Nicaea, che mostra, ad intervalli regolari, la morte in cui incorreranno i suoi iscritti e, soprattutto, folte schiere di demoni, che, come da tradizione per la serie, si riveleranno presto come i veri protagonisti delle vicende.Come per il titolo che l’ha preceduto e tutti gli altri che portano il nome di Shin Megami Tensei, Record Breaker sembra voler stuzzicare l’istinto collezionista del giocatore, toccando le corde che la Pokemon Company pizzica da anni con grande successo, per poi partire per la tangente, rivelandosi molto più complesso e legato ad un plot assai meno banale e prevedibile.A differenza del predecessore, al giocatore sarà lasciata la possibilità di sfuggire all’isolamento cui la capitale giapponese viene sottoposta dopo una serie di devastanti terremoti, così da muoversi, usando mezzi assai poco convenzionali, tra diverse città del Giappone, con un apprezzabile cambio di scenari e prospettive.Alle tradizionali dinamiche legate al reclutamento dei demoni e all’esplorazione della mappa di gioco, se ne aggiungono altre dettate dall’urgenza: spesso il giocatore, dopo aver visionato un video che predice la morte di uno dei suoi compagni, si trova costretto a tenere d’occhio l’orologio interno al gioco, dovendosi trovare in un dato luogo ad una data ora.Mancare gli appuntamenti può significare, a seconda dei casi, la perdita di comprimari (che incontrano una morte permanente), di dettagli ulteriori sulla trama o di missioni secondarie, sempre utili a racimolare qualche Macca (la valuta di gioco) extra.A metà tra teen drama e thriller soprannaturale, l’intreccio di Record Breaker si lascia seguire con piacere, pur non raggiungendo i picchi del predecessore, fino a sfociare nel pezzo forte di questa riedizione, ovvero la seconda avventura extra appositamente aggiunta.

Due avventure al prezzo di unaEh sì, perché, non contenti di aver prodotto un JRPG tra i più longevi e profondi della libreria di 3DS, doppiando interamente i dialoghi principali, peraltro riscritti in molti casi, i ragazzi di Atlus hanno deciso di includere una seconda avventura giocabile, che prosegue gli avvenimenti del gioco alla fine della storyline regolare.Sebbene il consiglio sia, quindi, di giocarla solo dopo aver completato il gioco, anche a causa di un livello di difficoltà medio più consistente, tutti coloro che, al tempo, avevano già portato a termine l’avventura, potranno selezionarla sin dall’inizio dal menu principale, accedendovi immediatamente.La quantità e la qualità dei contenuti aggiuntivi potrebbero sorreggere, da sole, una ulteriore pubblicazione, a testimonianza del grande lavoro svolto e dell’amore del team di sviluppo per la propria creatura: completabile in una trentina di ore scarse, che vanno ad aggiungersi alle circa quaranta dell’avventura base, questa avventura inedita riannoda brillantemente tutti i fili narrativi, dando vita ad un continuum che farà impazzire di gioia tutti i fan del titolo uscito sul finire del ciclo vitale di Nintendo DS.Se la quantità di contenuti si rivela quindi strabiliante, la qualità del gameplay non è affatto da meno, tanto da non aver necessitato di alcuna modifica a distanza di qualche anno: le battaglie avvengono su una mappa isometrica, con il consueto movimento su griglia e la visuale che si sposta in prima persona dopo aver ingaggiato un nemico.A questo punto, gli scontri si svolgono nel classico stile Shin Megami Tensei, con attacchi fisici e magici, debolezze elementali da sfruttare al meglio, e una turnazione rigida e sincopata, che lascia spazio al ragionamento e alla strategia.Al di fuori dei combattimenti, il giocatore può (e deve) dilettarsi con l’applicazione che consente di fondere i demoni ottenuti essenzialmente in due modi, e cioè negoziando con loro in battaglia o vincendoli all’asta, puntando un determinato quantitativo di denaro per aggiudicarseli.Darsi all’eugenetica demoniaca, selezionando accuratamente quali skill fare ereditare e quali perdere nel processo di evoluzione rappresenta, di fatto, un gioco a sé, che porterà via al giocatore un monte ore di poco inferiore alle fasi giocate più classiche.A capo di tutto questo, come anticipato, diventa una necessità padroneggiare bene anche le meccaniche di time management, in modo da non perdere nessuno degli appuntamenti fondamentali per la trama e, nel contempo, trovare lo spazio per qualche battaglia libera, assai utile per far crescere di livello i demoni o sperimentare soluzioni inedite nella composizione del proprio party.

(3)DSQuesta riproposizione , oltre alle già citate aggiunte contenutistiche, propone anche un discreto lifting visivo, per quanto permesso dal budget e dalle limitate capacità dell’hardware ospite: la direzione artistica, a firma del maestro Yasuda, si difende ancora benone, così come la colonna sonora, curata da un altro grande nome dell’industria videoludica nipponica come Kenji Ito.Peccato, allora, che l’aumento di risoluzione non eviti la presenza di qualche blocco di troppo, e che lo schermo superiore, che durante il ciclo vitale di 3DS ha sempre rivestito un ruolo di importanza maggiore che su DS, sia relegato a mera comparsa, a conferma di quanto le origini della produzione siano radicate nella scorsa generazione di hardware.Chiudiamo la nostra disamina con una nota sulla difficoltà di gioco, che ci è parsa leggermente ritoccata verso il basso per quanto concerne l’avventura base, e che, invece, si impenna lungo le ore necessarie a portare a termine la storyline inedita: siete stati avvisati.

– Trenta ore buone di contenuti aggiuntivi

– Doppiaggio di grande qualità ed estensione

– Piccole finiture alla difficoltà complessiva

– Lo stesso, coinvolgente RPG del 2012

– Richiede un buon inglese per essere goduto appieno

– Comparto tecnico ancorato alla scorsa generazione

8.5

Può una riproposizione di un titolo vecchio di quasi quattro anni meritarsi un voto più alto del titolo originale? Sì se dietro c’è un lavoro certosino e la reale volontà di proporre ai videogiocatori (sì, anche agli acquirenti della prima stampa del gioco) qualcosa di ulteriore rispetto a quanto offerto in precedenza.

Ecco che, allora, Shin Megami Tensei Devil Survivor 2 Record Breaker, grazie al doppiaggio integrale e alla longeva campagna aggiuntiva, si erge non solo a manifesto per tutte le operazioni di questo tipo, ma anche ad acquisto quasi irrinunciabile per tutti gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi che possiedano un 3DS.

A condizione, ovviamente, di disporre di un’ottantina di ore libere e di essere disposti a ricaricare un salvataggio precedente di quando in quando.

Voto Recensione di Shin Megami Tensei Devil Survivor 2 Record Breaker - Recensione


8.5

Leggi altri articoli