Shaun White Skateboarding
Advertisement
a cura di U MastrU
Shaun White Skateboarding è un coraggioso titolo targato Ubisoft Montreal e dedicato alla spericolata disciplina dello skating. Perché coraggioso? Semplice: tenta un approccio alternativo ad un genere, quello delle simulazioni di skateboarding, già abbastanza di nicchia. E se ciò non bastasse, vi trovano posto anche un mondo trasformabile, un orwelliano partito totalitario, un approccio arcade.
Il mondo non ti piace?…Lo stratagemma narrativo (ebbene sì, c’è anche una trama) che da il là a tutte le variazioni del folle gameplay è il dominio sulla città Nuova Armonia di un governo totalitario di assai lontana memoria orwelliana. Volendo il partito imporre a tutti i cittadini mediocrità, alienazione, standardizzazione e altri valori similari, ha restaurato la città in modo consono ai suoi progetti. Questo si tradurrà in un curioso stile visivo, al punto che potrà sembrarvi di giocare su una TV in bianco e nero degli anni ’50. Palazzi, strade, persone: tutto sarà avvolto dal più triste e deprimente dei grigi. La gente abbigliata in modo identico, grigi tailleurs per le donne, grigi abiti per gli uomini. Come se non bastasse tutta questa situazione è vissuta in modo inconsapevole dai cittadini di Nuova Armonia, le cui menti sono istupidite e tenute sotto controllo da quei cattivoni del ministero. Inutile dire che la disdicevole pratica dello skating non è affatto gradita con la sua carica di energia e anticonformismo. Non a caso il gioco si apre con la cattura del più pericoloso criminale della città: il famosissimo skater Shaun White.
…allora trasformalo!Come tutto quello di cui sopra possa apparire rilevante lo si capirà a breve. Il vostro compito sarà nientemeno che liberare Shaun dalla sua prigionia, nonchè salvare gli abitanti e la città stessa dalle grinfie del Ministero. Per farlo avrete una sola e potentissima arma: il vostro skate. Le folli menti degli sviluppatori hanno infatti infarcito la pratica dello skating di un numero di significati simbolici con dirette conseguenze sul gameplay. Parlare della barra del Flow è imperativo a questo punto: essa non è altro che un indicatore che si riempirà di pari passo al salire del vostro punteggio e che è diviso in tre segmenti di colore diverso. Il potere del vostro skate di modificare il mondo e la gente è legato a doppio filo a questa barra e quindi al punteggio. Se la barra non raggiunge neanche il primo segmento il vostro potere sarà abbastanza limitato: ad ogni trick eseguito da voi si diffonderà un’onda d’urto che avrà il solo potere di colorare e riempire di murales ciò che rientra nel raggio d’azione dell’onda, unitamente ad un ottimo effetto grafico. Ben presto le cose cambieranno; imparerete a riconoscere parti dello scenario e individui attorniati da un’aura che, guarda caso, è dello stesso colore di uno dei segmenti della barra del Flow. Per trasformare le suddette parti dello scenario dovrete eseguire un trick nelle vicinanze previo riempimento della barra al livello richiesto. Lo sforzo sarà in questo caso ben premiato: non solo l’oggetto in questione uscirà dal grigiore e dalla tristezza che lo avvolgeva, ma si trasformerà in un qualcosa di molto più adatto allo skating (una cunetta, un vert, e via dicendo). Eseguire questa procedura su interi quartieri della città li renderà irriconoscibili e coloratissimi, oltre che molto più divertenti da esplorare. Se credete che sia questa la follia visionaria degli sviluppatori cui ci si riferiva, vi sbagliate: siamo ancora alle basi. Con un’apprezzabile progressione le cose si faranno via via più complesse, ma anche intriganti. Grind (strisce di terreno sottili su cui eseguire l’ omonimo trick) e Vert (ossia le rampe) costituite da una surreale sostanza verde translucida compariranno sulle porzioni di mappa che avete liberato. Basterà che vi saltiate sopra e come per magia i Vert si costruiranno sotto il vostro skate, permettendovi di acquistare velocità con il salto, mentre quelle simpatiche frecce verdastre che sono i grind vi condurranno autonomamente in luoghi impensati: su cornicioni, tetti, automobili e quant’altro. Non è finita: nel prosieguo dell’avventura diventerete capaci di decidere dove orientare le suddette trasformazioni il tutto mentre vi siete sopra. Molto originale!
Arcade è belloSi sarà vagamente intuito che realismo non è la parola d’ordine. Ma chi ha detto che ciò sia un male? Il gioco, nei suoi aspetti puramente simulativi è molto semplice e immediato. Eseguire i trick, che tra l’altro vanno sbloccati spendendo i punti esperienza ottenuti in seguito al completamento delle missioni, sono in genere molto semplici da eseguire: i due grilletti e le due levette analogiche nelle varie combinazioni, mai complesse peraltro, vi permetteranno di eseguire anche i salti più elaborati. Eseguire male un atterraggio inoltre non comporterà la rovinosa caduta del vostro alter ego, se non quando precipiterete da altezze siderali oppure di testa o di schiena, ma solo l’annullamento del moltiplicatore di punteggio. Sembrerebbe che il gioco sia non solo poco profondo ma anche estremamente semplice. In parte è così. Per la prima metà infatti il gameplay è quello di un canonico gioco di skate, senza molte pretese peraltro, ed il fatto che il punteggio decresca a un ritmo sostenuto se non si eseguono trick non cambia molto la situazione. Acquisiti i poteri di cui nel paragrafo precedente il titolo tuttavia si trasforma, e quello che si vedeva solo in forma abbozzata sboccia definitivamente. Come la parola Flow suggerisce, la progressione si trasfigura in un flusso continuo e potenzialmente infinito di trick e grind, reso possibile dai poteri di cui sopra, e da altri di cui abbiamo taciuto per non rovinarvi tutta la sorpresa. Cercare quale sia strada per arrivare in quel punto apparentemente irraggiungibile, che sia l’obiettivo di una missione o qualcuno dei bonus e sbloccabili di cui sono infarcite le ambientazioni, sarà spesso e volentieri un’attività divertente e appagante. Il level design è raramente meno che ispirato e studiato attorno alle vostre abilità, l’acquisto di nuovi poteri e il conseguente fiorire di possibilità in aree della città che pensavate di conoscere a menadito, creerà un “effetto Zelda” appagante, verso la fine vi verranno scagliati contro addirittura mini-dirigibili che dovrete riuscire a distruggere prima che vi trasformino in grigi automi che disprezzano lo skate e lo giudicano disdicevole. Possibilità di skatare infinite insomma.
Non è tutto oro quello che è colorato!Se Shaun White Skateboarding in grado di regalare momenti di godimento esplorativo-skatistico, tuttavia non è esente da pecche. Il preludio al suddetto godimento sono svariate ore in cui il gameplay semplicemente non decolla, ancorato com’è a meccaniche inizialmente troppo semplici e poco soddisfacenti. Parimenti le missioni della storia sono, specialmente all’inizio parecchio noiose e le miriadi di sfide che si rendono disponibili nelle varie location si ripetono spesso e sono assai poco ispirate. I collezionabili (abiti e accessori vari) che danno in premio semplicemente non giustificano il tempo necessario a completarle. La trama è ovviamente risibile e pretestuosa, ma almeno riesce a legare in maniera plausibile le missioni l’una all’altra. Quelle veramente memorabili si contano sulle dita di una mano. I dialoghi messi in bocca agli sgangherati comprimari vi strapperanno un sorriso, ma per i motivi sbagliati. I tempi di caricamento tra un quartiere e l’altro della città sono geologici. Il comparto multigiocatore, seppur presente, è una mera aggiunta e ve ne dimenticherete presto. Le modalità sono quattro tra cui una non davvero competitiva, cioè la skate libero. Le altre prevedono che si sconfigga il team avversario o in base al punteggio (Segui il flow) o alla trasformazione dello scenario (Ministero vs La Rinascita e Battaglia di deformazione). Potete giocare sia in locale che online, ma quest’ultima modalità sembra non aver goduto della dovuta attenzione, risolvendosi nella sola disputa di match privi di un qualsiasi elemento di contorno che possa favorire l’addensarsi di una community di appassionati e assidui frequentatori delle arene on-line.
Grafica e sonoroTecnicamente il titolo è tutt’altro che superbo: texture povere e pochi poligoni non sono certamente quello che ci aspettiamo da un gioco del 2010, che tra l’altro supporta il 3D su PS3. Meglio invece la direzione artistica: i colori sgargiati e le decorazioni di cui si ricoprono le strade emergono in un efficace contrasto sul grigiore imperante. Anche gli effetti grafici che condiscono la nostra opera di liberazione di Nuova Armonia sono ben realizzati, come ad esempio l’effetto onda d’urto che sposta oggetti e fronde degli alberi.Le cut scene soffrono della pochezza della grafica in modo particolarmente pesante: i volti dei personaggi sono poco curati e male animati (taciamo sulla sincronizzazione labiale e sul doppiaggio, entrambi da dimenticare). Più riuscite e raramente lacunose sono le animazioni del nostro skater. Il sonoro è appropriato: ovviamente presente il roster di canzoni rock che piacevolmente accompagneranno le vostre sovversive scorribande in skate, cui da contrappunto faranno i commenti dei passanti, molto poco memorabili.
– Esplorazione ambienti divertente
– Ottimo level design
– Non si prende troppo sul serio
– Parte troppo in sordina
– Tecnicamente sottotono
7.5
Shaun White Skateboarding è un titolo sicuramente valido. Va tuttavia compreso in ciò che davvero vuole essere e quindi apprezzato per i punti di forza che indubbiamente ha: trasformare un gioco di skateboard in qualcosa d’altro, un’esperienza esplorativa fluida e folle allo stesso tempo, in grado di offrire grande libertà al giocatore. In sostanza, una scommessa tanto per i creatori quanto per l’acquirente. Non è certamente un capolavoro per i giochi di skating, ma vale la pena dargli una chance per l’indiscutibile carica innovativa.
Voto Recensione di Shaun White Skateboarding - Recensione
Advertisement