Recensione

Shark Dash

Avatar

a cura di ghigghi

Il Verdetto di SpazioGames

8

Shark Dash è disponibile su App Store al prezzo di 0,79 euro e può essere giocato su qualsiasi device iOS con firmware 4.0 o superiore, con la sola esclusione di iPhone 3G e iPod Touch prima e seconda generazione.
Se è vero che Gameloft non ha mai brillato per l’originalità dei suoi giochi, spingendo a volte i suoi più fieri detrattori a parlare di veri e propri “plagi” (e l’imminente N.O.V.A. 3 non farà eccezione), è altrettanto vero che il producer e sviluppatore francese ha sempre mantenuto una media realizzativa molto alta. Così quando abbiamo visto il primo trailer di Shark Dash, eravamo convinti che questa volta la compagnia avesse preso di mira Angry Birds facendone un’ennesima variazione per iOS, con l’unica differenza dei personaggi diversi (gli squali al posto dei volatili) ma con un gameplay pressoché identico.
Le terribili paperelle
Invece, dopo qualche ora di gioco, ci siamo dovuti ricredere. Certo, la somiglianza con il bestseller da Guinness dei primati di Rovio continua ad esserci, ma gli sviluppatori sono comunque riusciti a trovare una via piuttosto personale e alternativa alle meccaniche da rompicapo “fisico” tipiche di Angry Birds. Tanto per cominciare Shark Dash è ambientato in un contesto acquatico sempre molto colorato e dal look leggero e sbarazzino. Lo scopo del gioco, che ci vedrà nei panni di quattro squali in altrettanti stage per circa un centinaio di livelli in totale, è mangiare le paperelle gialle e raccogliere più monete possibili, utilizzando il minor numero di lanci possibile. Già perchè il nostro squalo deve essere lanciato in lungo e in largo tirandone la coda con il dito, decidendone la direzione e la forza del lancio. Lo stesso funzionamento di Angry Birds e anche qui dobbiamo tenere conti di alcuni elementi fisici tanto elementari quanto intelligenti e mai banali. Le barrette di sale ad esempio si sciolgono al contatto con l’acqua facendo cadere saponette o altri oggetti che a loro volta fanno muovere leve e ripiani, mentre i tubi con aria compressa sparano letteralmente il nostro squalo a grande velocità e le mine esplodono se toccate con una certa forza. Questi e altri elementi sparsi per i livelli (palline, spugne, catenelle ecc.) rendono il gioco sempre molto vario e mai troppo ripetitivo, nonostante la grande quantità di livelli ci avesse fatto temere il contrario. Se infatti in alcuni casi basta anche un minuto per completare il tutto, in altri livelli anche con cinque o sei mosse non riusciremo a mangiarci tutte le paperelle, mentre in altri casi siamo riusciti nell’impresa un po’ a casaccio osservando stupiti le conseguenze delle nostre azioni in pieno effetto domino.
Squali a passeggio
Il bello di Shark Dash non è però il mero completamento dei livelli, ma come ciò avviene. Per guadagnare il massimo punteggio per ogni quadro di gioco (che poi equivale a tre stelle), dobbiamo infatti rispettare i tre parametri descritti prima (monete, numero di lanci e paperelle), ma riuscirci sempre non è per nulla semplice. Basta infatti anche un solo lancio sbagliato di poco o di molto per rovinare l’intero livello e incominciare tutto da capo, anche se c’è la possibilità di acquistare nello shop del gioco alcune pozioni per ripetere l’ultima mossa sbagliata. La ripetitività insita nel genere è aggirata in parte anche grazie ai quattro diversi squali che controlleremo nel corso del gioco, ognuno con precise caratteristiche; Spady ad esempio può mordere le catene facendo cadere oggetti in acqua, mentre Marty può eseguire un doppio salto e in alcuni livelli dovremo controllare due squali, cosa che aumenta non poco il tasso di sfida. La presenza di così tanti livelli permette poi di fare anche partite di pochi minuti mentre si è in viaggio, in piena assonanza con l’origine mobile del gioco e con una longevità dei singoli livelli molto breve e adattissima a un gaming mordi e fuggi. Non pensiate però che Shark Dash sia una passeggiata. 
Il rompicapo che non ti aspetti
Ottenere sempre le tre stelle costringe a rigiocare i livelli anche quattro o cinque volte finchè non si indovina la giusta sequenza di salti, mosse e traiettorie e per i gamer più hardcore c’è sempre la possibilità di sbloccare achievement e obiettivi (una cinquantina in tutto). Gameloft ha inoltre promesso di rilasciare al più presto dei livelli aggiuntivi con un futuro aggiornamento, anche se al momento non si sa ancora se i nuovi contenuti saranno gratuiti o a pagamento. Non dimentichiamo poi il prezzo di soli 0,79 euro, che per un titolo così completo, graficamente curato e divertente rappresenta una spesa davvero ridicola. Dovendo segnalare i difetti, che comunque sono pochi e non intaccano più di tanto la piena riuscita del gioco, avremmo preferito qualche altro squalo per diversificare ancora di più i vari stage del gioco, una maggior ampiezza e complessità dei livelli finali e qualche tocco di originalità in più, visto che a tratti la somiglianza strutturale con Angry Birds si fa sentire. Nonostante ciò Shark Dash rimane uno dei titoli Gameloft con più personalità, nonchè uno dei rompicapo “fisici” più stimolanti apparsi ultimamente su App Store. Lasciarselo sfuggire (soprattutto a questo prezzo) sarebbe un vero peccato.    

– Gameplay intrigante

– Tantissimi livelli

– Grafica piacevole

– Costa pochissimo

– Struttura di gioco non molto originale

– Qualche somiglianza di troppo con Angry Birds

– Avremmo preferito due o tre squali in più

8.0

Temevamo che Shark Dash sarebbe stato troppo simile ad Angry Birds, ma pur con le inevitabili somiglianze non siamo affatto di fronte a un clone. Il gioco di Gameloft vanta infatti una discreta personalità nella concezione dei rompicapo fisici, offre un’ottima longevità, costa pochissimo e mette addosso una grande allegria non risultando mai frustrante o troppo impegnativo. Un classico titolo mordi e fuggi certamente non originale ma con tutti gli elementi al posto giusto per piacere ai fan degli “uccelli arrabbiati”.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.