Shanghai Second Dynasty
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a cura di umbojami
Immagino che per molti di voi il culmine delle vacanze estive sotto il profilo video ludico sia, arrivati nell’abituale località di villeggiatura, il tour presso la più vicina sala giochi, nella speranza di trovare ghiotte novità che possano magari anticiparvi qualche uscita invernale su console. La marcia di avvicinamento presso questo luogo di attese e speranze è sempre mediata dalla certezza di trovare titoli classici, che da anni sono presenti e che nonostante l’età risultino sempre godibili e sui quali dirottare i gettoni in eccesso. Tra questi non può certamente mancare Shanghai, best seller di Activision, che ci porta nel mondo di uno dei passatempi più in voga in oriente, da secoli, in cui il compito è quello di eliminare tutte le coppie di tessere presenti su schermo, nel minor tempo possibile e con il punteggio massimo. La novità consiste nel fatto che per la prima volta in Italia potremo giocarci sempre, sul nostro PC dato che è stata da poco rilasciata la sua edizione più recente, Shanghai Second Dynasty, che unisce oltre al suddetto anche il Mah – Jongg, altro passatempo, questa volta solo per più giocatori. Elemento assolutamente di primissimo piano per tutto questo è il prezzo al di sotto dei dieci euro.
Un mondo di modalitàIniziamo con il descrivere l’offerta proposta sul versante dello Shanghai: oltre alla modalità classica ne sono state pensate diverse altre per soddisfare tutte le esigenze e i desideri, dai neofiti fino ai giocatori più smaliziati. Nell’arcade potremo scegliere tempo a nostra disposizione e postille sul regolamento, con il semplice obbiettivo di completare tutti i livelli, di crescente difficoltà; il compito sulle prime risulta nella norma ma cresce esponenzialmente dopo non molto. Bisogna inoltre sempre tenere presente che fondamentale è accumulare il maggior numero di punti possibili evitando di chiedere aiuti alla CPU, mischiare le tessere nel caso finiscano le combinazioni e far scadere il timer. Normalmente le caselle che si possono coinvolgere sono quelle libere a destra o a sinistra, così non è conveniente scegliere Windstorm, qui delle foglie sul fondale ci suggeriranno con il loro moto quali sono le direzioni che possiamo adottare costringendoci a prestare doppia attenzione ma aprendoci nuove vie e un’esperienza più completa. Altra variante sul tema è il Dragon’s Eye che va giocato in due, contro un avversario umano, on – line con Win95, o contro la CPU: uno sfidante cercherà di costruire una scacchiera molto complessa provando ad impedire all’altro di svuotarla. Nel caso disponiate di altri tre amici e di una connessione a Internet potrete gustarvi a pieno, farlo contro l’intelligenza artificiale è molto meno bello, anche Pandemonium e Dynasty. Nel primo sarete tutti contro tutti sullo stesso schermo contemporaneamente, ne usciranno vere e proprie risse virtuali in cui l’attenzione sarà più volta a limitare le combinazioni altrui che a farne. Nel secondo il concetto è simile ma ciascuno dovrà confrontarsi con un diverso campo di gioco ma con in più alcuni bonus che vi aiuteranno o recheranno danno ad altri. Per i più piccoli o quelli che incontrassero maggiori difficoltà c’è Kids, versione rivisitata e corretta con un regolamento semplificato e delle agevolazioni nel completamento.L’aspetto della personalizzazione di ogni singolo evento è ragguardevole, potremo decidere che set di tessere usare, da quelli classici fino a quelli dedicati ai mostri passando dalla fantascienza. Questo vale anche per la disposizione degli elementi, ci sono un centinaio di possibili combinazioni predefinite a cui si aggiungono le potenzialmente infinite combinazioni che dipendono solo dalla nostra fantasia e voglia di spremere le meningi.Come avrete intuito il materiale per gli appassionati è davvero molto, il problema della longevità è stato arginato dall’inserimento di molte modalità innovative e dal gioco on – line, il responso definitivo sotto questo punto di vista però è davvero molto soggettivo perché non può essere scisso dal vostro grado di coinvolgimento e dalla relativa voglia di proseguire la sfida.
L’oggetto del misteroPiù complesso mi risulta parlare del Mah – Jongg poiché la comprensione di tutte le regole e le tecniche, anche solo di base, richiede davvero uno sforzo incredibile; in aiuto vi verrà il manuale virtuale consultabile in qualsiasi momento che offre una documentazione completa, ma un po’ complessa, su tutte le possibili curiosità e domande, presentandone prima la storia per poi dare i consigli e le dritte su tutte le quattro varianti proposte: Americana, Cinese, Giapponese e Occidentale. Tanto per introdurvi alla competizione sappiate che si gioca in quattro con lo scopo di accrescere il nostro bottino, espresso in $. Dopo una fase iniziale di scarto in cui potremo cambiare la nostra “mano” fino ad un massimo di tre elementi alla volta, potremo scartare sul campo una tessera per turno e rimpiazzarla con una nuova, i punti si fanno mettendone da parte due o più accomunate da legami di tipo stilistico, ad esempio le combinazioni di fiori, oppure con delle scale di valori. Visto che ogni variante ha delle regole esclusive e presenta una terminologia differente non vi resta che cercare di specializzarvi su una ed approfondirne l’uso per poi, nel caso ne sentiate la necessità, spostarvi su di un’altra. Consiglio di iniziare con quella Americana perché più snella nella dinamica e quindi adatta ad un apprendimento a tentativi che si rende quasi obbligatorio in virtù della totale assenza di un tutorial diretto, vero unico grande difetto. Lodevole il lavoro portato a termine nella creazione di un’intelligenza artificiale difficile da battere perché capace di variare la gestione della sfida a ogni nuova partita senza dare punti di riferimento certi, tutto quindi è stato fatto come se fosse previsto che solo gli esperti potessero accedere a questa esperienza, rendendo la learn curve davvero ripida. Mai è stato così utile il multiplayer: giocando assieme potrete fare una serie di partite “a mani scoperte” con il solo scopo di capire.
Grafica e sonoroNella maggior parte dei casi i puzzle game, per motivi piuttosto comprensibili, non eccellono sotto il profilo tecnico, facendo convergere tutte le risorse sul piano della giocabilità e dell’innovazione. Nel caso dell’ultima fatica Activision, questa tendenza viene in parte smentita e nella sua semplicità presenta un buon risultato finale complessivo. Gli sfondi durante ogni partita sono generalmente statitici salvo poche eccezioni, ma le immagini scelte sono moltissime ed accativanti con colori vivi e brillanti. Lo stesso vale per le figure sulle tessere che specialmente nei set di stampo meno tradizionale, denotano una certa originalità. Ogni qual volta eliminerete una coppia appariranno brevi animazioni a tema che saranno in grado di strapparvi qualche sorriso.Il sonoro passa per una serie di effetti abbastanza irritanti, quasi scelti di fretta, che vi spingeranno a mettere a zero il volume in una manciata di minuti; simile il discorso per la musica tutta volta all’oriente dai toni eccessivamente melodici e lenti. La perla però ci viene proprio dalla parte più controversa del gioco, il Mah – Jongg, in cui nel caso giochiate contro il computer i vostri avversari faranno commenti sempre appropriati ed aderenti allo svolgimento della partita.
HARDWARE
Processore 166 Mhz; Spazio su HD 160 Mb; Memoria sistema 32 Mb; Lettore CD 4x; Scheda video 2 Mb.MULTIPLAYER
E’ possibile giocare fino a quattro contemporaneamente on – line, stranamente il gioco del Dragon’s eye supporta solo Win95 ma per il resto potete stare tranquilli.
– Ottima longevità
– Prezzo contenuto
– Il non plus ultra per gli appassionati
– Se odiate il genere stateci alla larga
– Sonoro a tratti irritante
7
Second Dynasty sta allo Shanghai e al Mah – Jongg come Chess Master sta agli scacchi: sono assolutamente il massimo nel loro genere e risultano un acquisto obbligato per gli appassionati, che da anni immagino aspettassero una conversione di questo genere. Se non rientrate in questa immagino non vastissima categoria dovete considerare se avete voglia di imbarcarvi in una nuova esperienza che nella sua iniziale complessità garantisco sia appagante; bisogna provare e se dopo pochi giorni capirete che non fa per voi tutto sommato non vi dovreste rodere eccessivamente le dita visto che avrete speso una cifra davvero bassa.
Voto Recensione di Shanghai Second Dynasty - Recensione
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