Shaman King: Master of Spirits 2
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a cura di rspecial1
Qualche mese fa abbiamo recensito la prima versione per la console portatile della Nintendo del tie-in della famosa serie animata di Shaman King e, a qualche mese di distanza, siamo già qui ad occuparci del sequel. La cosa non è positiva, perché se da un lato fa capire che il successo del primo Shaman King: Master of Spirits è stato sufficiente a spingere Konami a proporne un seguito, una distanza di tempo cosi esigua non può che farci sospettare che si tratti di un semplice update e non di un vero nuovo episodio. Con quest’aria di sospetto ed un po’ prevenuti andiamo quindi a vedere se Amidamaru è ancora il più potente tra gli spiriti shamani oppure è stato soppiantato da un nuovo guerriero.
Tutti per uno!!Ancora una volta il mondo è in pericolo e, come sempre, toccherà all’eroe di turno sventare i piani dei malvagi e riportare la pace e l’amore ovunque; nel caso di Shaman King il prescelto è l’onnipresente Yoh accompagnato dal suo spirito guerriero Amidamaru. Tralasciando la storia principale, che vede il solito Zeke come antagonista, andiamo a vedere cosa ci propone nel gameplay il nuovo titolo di Konami. Come da tradizione ci ritroveremo con un classico action a scorrimento in cui, nei panni del protagonista, dovremo attraversare vari livelli, la cui scelta ci verrà chiesta attraverso una specifica mappa ogni volta che ci troveremo di fronte a dei bivi, correndo, saltando di piattaforma in piattaforma ed ovviamente tirando fendenti a destra e manca. Come nel precedente episodio, anche qui le capacità del nostro personaggio aumentano man mano che accumulerà esperienza. Oltre ad esso, però, avrete la possibilità di scegliere diversi spiriti da utilizzare, ognuno con delle caratteristiche peculiari che, come in Shaman King: Master of Spirits sarà limitato a quattro contemporaneamente. Ogni volta che sconfiggerete un boss di fine livello o cercando per i livelli, verrete in possesso dello spirito, e di conseguenza delle capacità di questo; proprio come in Megaman per dirla in breve. Grazie al pulsante R, avrete la possibilità di attivare un determinato aiuto, che può andare dal semplice colpo potente di Amidamaru, alla visione del livello per intero che vi fornirà Magnescope, allo spostare pesi pesanti grazie a Tokageroh ecc. ecc. Attacchi e difese poste a farvi andare avanti nell’avventura e senza le quali rimarreste bloccati, giusto per dare quel pizzico di strategia al gioco e variarlo un po’ dal solito “tram tram” del ‘picchia tutti i nemici fino alla fine del livello’. Altra cosa importante per il gioco, sarà l’arma ed i vari item: se infatti inizierete con una semplice spada di legno andando avanti ottenette potenziamenti e nuovi oggetti che fortificheranno ulteriormente il vostro personaggio, proprio come in un classico gioco di ruolo o, visto che stiamo parlando di Konami, Castlevania. Come si poteva prevedere il nostro Yoh non avrà a sua disposizione tutte le mosse e colpi effettuabili sin dall’inizio ma dovrà guadagnarseli lungo il suo peregrinare, proprio come dovrà raccogliere soldi ed altri oggetti da vendere ed usare nel negozio per comprare cibo, utile ad aumentare l’energia vitale, od altri item. Ultima nota sul level design, che, sebbene libero, spesso ci costringerà a tornare sui nostri passi se non avremo nel nostro deck lo spirito adeguato; cosa comunque non fastidiosa vista anche la brevità dell’avventura.
Castlevania EngineL’aspetto grafico del gioco non può che essere all’altezza delle produzioni Konami, visto che il motore grafico del celebre Castlevania è qui utilizzato nuovamente, come nel primo capitolo. Peccato che non ci siano miglioramenti per le animazioni, che, seppur fatte adeguatamente, risultano sempre limitate nel numero, mentre gli effetti speciali sono rimasti invariati, quindi sempre di buona fattura. Resta un po’ di perplessità per i fondali, che seppur realizzati ottimamente, lasciano a desiderare per il loro design e per la collocazione delle varie piattaforme, non sempre convincente: purtroppo danno la sensazione spiacevole del “messe li tanto per”. Il sonoro è rimasto invariato e ripreso a piene mani dal prequel, giusto per riciclare e, insomma, per risparmiare. Il risultato è più che soddisfacente per le musiche mentre per gli effetti sonori siamo rimasti su livelli mediocri, ma qualche musichetta nuova non avrebbe guastato.
– Ottimo per i Fan
– E’ un Update
– Dura poco
6.5
Shaman King: Master of Spirits 2 è un titolo che riprende il proprio prequel senza modificarne nulla, un update, insomma, che non accontenterà gli appassionati della prima avventura vissuta da Yoh e che, per il valore che esprime, non consigliamo a chi già la possiede. Come titolo a sé, sicuramente è più che sufficiente e gli amanti di Amidamaru e compagni rimarranno soddisfatti nel rivivere le vicende dei loro eroi. Resta il rammarico di un’ occasione sprecata e la consapevolezza che il primo rimane superiore, anche per la trama e che per il terzo ci attendiamo qualcosa di nuovo.
Voto Recensione di Shaman King: Master of Spirits 2 - Recensione
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