Shadow Hearts Covenant
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a cura di Chomog
Shadow Hearts Covenant si inquadra nel panorama attuale dei Japan-RPG come uno dei suoi migliori esempi, l’unicità di ogni personaggio e la particolare ambientazione in stile dark-gotico lo rendono unico nel suo genere continuando quel particolare stile narrativo tipico di Aruze iniziato con Koudelka su Playstation.
Le ambientazioni gotiche francesiSono passati ormai diversi anni da quando Aruze propose su Playstation quel carismatico titolo dalle ambientazioni dark-gotiche che portava il nome di Koudelka. Il gioco di ruolo su 4 cd, distribuito da SNK in America e Giappone, proponeva un comparto grafico in stile Resident Evil (con personaggi in 3d che si muovevano su ambientazioni renderizzate) ma una meccanica classica del gioco di ruolo. Il prodotto, egregiamente confezionato, purtroppo non riuscì ad avere quel successo sperato sulla grande massa.Qualche settimana prima della commercializzazione di quel capolavoro che porta il nome di Final Fantasy X su Playstation 2, Aruze propose Shadow Hearts, un originale gioco di ruolo, spin-off di Koudelka, che mostrava una visione del mondo tutta sua ed alimentava le novità in questa categoria con il judgement ring durante i combattimenti. La sfortuna di questo titolo fu la sua commercializzazione durante gli ultimi giorni di attesa per l’RPG Squaresoft che lo fece scomparire nel buio dell’indifferenza più totale con tutta la sua storia di alto spessore e le sue idee originali. Questo suo seguito però ha tutte le carte in regola, anche commercialmente parlando, per esser apprezzato e soprattutto diffondersi tra gli amanti dei giochi di ruolo.Shadow Hearts Covenant è ambientato due anni dopo il fatidico 1913, anno nel quale il primo Shadow Hearts si era concluso con la vittoria di Yuri su Albert Simon ed il suo dio che era riuscito ad evocare, salvando (momentaneamente) Alice dalle sue grinfie.Il mondo intanto vede l’arrivo della Prima Guerra Mondiale, che sconvolgerà non poco le sorti dell’intero pianeta. Parte dell’esercito tedesco guidato da Karin Koenig è intenzionato ad occupare il villaggio francese di Donremy, dimora, secondo le voci locali, di un misterioso demone alato. Sarà di grande stupore per l’ufficiale tedesco veder annientare immediatamente sotto gli occhi suoi e dell’esorcista che si sarà unito a lei, tale Nichelai Conrad, il suo plotone ed ancor più notare che il demone alato, una volta posatosi a terra, prende forma umana.
Amici vecchi e nuoviLa produzione Aruze offre una schiera di personaggi tutti unici tra loro e dall’innato carisma. È molto piacevole incontrare sia nuovi eroi da conoscere pian piano nel gioco che facce già note e vedere la loro evoluzione in questi “anni virtuali” trascorsi. In Shadow Hearts Covenant troveremo:Yuri Hyuga, protagonista del primo capitolo di questa saga. Di madre russa e padre giapponese, incarnazione dell’anti-eroe e denominato dalle società segrete l’ammazza-dio, è in grado di trasformarsi nei mostri che combatte e replicare le loro caratteristiche in battaglia;Karin Koenig, l’ufficiale tedesco a capo delle truppe che invadono il villaggio di Donremy. Unica superstite del suo plotone si aggregherà a Yuri innamorandosene segretamente;Nicholai Conrad, un esorcista inviato dal Vaticano per annientare il demone ubicato a Donremy. Capo di un gruppo di cavalieri ecclesiastici, in passato fu incaricato di assassinare Albert Simon ma non riuscì a portare a termine la missione perché qualcuno lo precedette. È alla ricerca del misterioso killer di Simon;Joachim Valentine, un vampiro devoto alla giustizia pronto ad intervenire in soccorso della povera gente. Pratica il professional wrestling ed ha un innata resistenza alle magie;Gepetto & Cornelia, reduce dei passati successi ricevuti nei teatri di Parigi, questo maestro burattinaio si ritirò per ritornare alle sue origini con la sua ultima creazione, il pupazzo Pinoc…ehm…Cornelia solcando le strade delle regioni francesi;Lucia, italiana di origine, ammalia la gente con la sua parlantina spiccata e le sue danze sensuali. Danzatrice e veggente utilizzerà l’arte dei tarocchi e del ballo in battaglia per aiutare il party;Blanca, a differenza del giallognolo bestione di Street Fighter, questo lupo bianco addestrato e cresciuto da Jeanne protegge il villaggio di Donremy insieme a Yuri. Freddo ed intelligente è uno dei personaggi più carismatici del gioco;Anastasia, principessa russa della dinastia Romanov, determinata a salvare la sua terra di origine, non è assolutamente da sottovalutare nonostante il suo aspetto aggraziato e minuto;Ouka, stilisticamente simile a Voldo di Soul Calibur, è “figlia” di Kato creata dal DNA di Yoshiko Kawashima che morì nella città di Shangai. Rivelerà durante la storia che anche gli esperimenti genetici hanno un cuore;Hien, macchina da guerra, fa parte come Ouka degli esperimenti genetici atti a creare il guerriero perfetto senza sentimenti. È equipaggiato con due terribili spade lungo gli avambracci in grado di tagliare come burro anche il metallo più resistente e meglio lavorato;Raiden, un Frankestein dal cuore tenero, anch’esso macchina da guerra come Hien e Ouka. Utilizza la sua particolare caratteristica nel generare campi elettromagnetici per donare “gentilmente” ai suoi avversari migliaia di volts tutti insieme;Lenny Curtis, capo dell’oscura società assassina degli Steel Claws. Devoto alla sua missione fino in fondo è rispettato sia per la sua enorme presenza fisica che per la sua crudeltà e spietatezza;Pierre & Gerard Magimel, fratelli gemelli e viaggiatori incalliti dal grande senso degli affari. Girano il mondo in cerca del pollo da spennare e degli artefatti magici più rari, non disdegnando di intraprendere le più rischiose spedizioni pur di portare a termine la più conveniente (per loro) compravendita;Veronica Vera, dal risibile nome per noi italiani, questa maga della società segreta non si fa scrupolo ad usare le sue particolari qualità estetiche per attirare i guerrieri più forti (e stupidi) fra le sue braccia, per poi farli dormire per sempre;Kato, un agente segreto giapponese alle dipendenze del ministro Ishimura. Impassibile dinanzi a tutto, anche alla morte, dopo aver perduto il suo punto di riferimento nella vita, il suo amico e diretto superiore in quelle terre di guerra a Shangai;Gama, leggendario lottatore di wrestling, acclamato in India. È il maestro del vampiro Joachim, amante dei piatti piccanti, farebbe di tutto per far divenire il wrestling lo sport nazionale di ogni paese che si rispetti;Roger Bacon, leggendario mago che vive nel Wales. Ha l’apparenza di un vecchietto scheletrico, ma nasconde un enorme potenziale invisibile alla massa ignorante;Jeanne, un fantasma che guida Yuri verso la sua missione, consigliandogli la scelta giusta e facendogli vedere la strada da intraprendere per risolvere ogni problema. Era una bambina ma fu uccisa dalla società segreta, divenendo il rimpianto per Yuri e Blanca che non hanno saputo proteggerla;Kurando, come Rurouni Kenshin, appare come un ragazzino ma in realtà è un saggio maestro della tecnica di spada denominata Mugairyu. Ha la particolarità di trasformarsi in demone ed è uno dei personaggi più completi del gioco;Questi sono i personaggi principali di questo stupendo RPG. Descrivere minuziosamente tutte le loro caratteristiche e personalità significherebbe anticipare molti dei colpi di scena che il gioco propone, cosa che preferiamo lasciare scoprire al videogiocatore; per lo stesso motivo abbiamo tralasciato anche personaggi chiave che farà piacere (o dispiacere) ritrovare.
Tanta Computer Grafica in 2 dvdFin dai tempi di Koudelka, l’Aruze Team ha sempre preferito realizzare in computer grafica le parti più importanti del gioco, quelle insomma più spettacolari che dovevano rimanere vive nella mente del giocatore. Anche qui ritroviamo da tradizione della casa questa forma di realizzazione. Presenti comunque anche scene di intermezzo fatte con il motore grafico del gioco stesso, realizzato con estrema cura e che ricorda le atmosfere viste in Chaos Legion di Capcom. Le architetture stilisticamente gotiche sono curate in ogni dettaglio, con giochi di luce tra le vetrate e gli archi acuti. Le ambientazioni che ci troveremo ad esplorare, e che fanno da sfondo alle nostre battaglie, spaziano dalle foreste nebbiose ai dungeons più intricati, dalla città sotto assedio dell’esercito tedesco ai luoghi perduti nello spazio dimensionale.Ottimamente realizzati i modelli poligonali dei personaggi, pieni di particolari e gadget estetici di ogni tipo, basti vedere i guanti con effige religiosa di Karin, il costume di Yuri pieno di borchie e cuciture o l’equipaggiamento da “Holy Knight” di Nicholai (la sua stupenda spada ed il suo scettro che sembra uscito dai manga di Kentaro Miura). Ma non sono da meno neanche i nemici: le skin degli insettoidi, ad esempio, sono magistralmente arricchite di striature e macchiette di vario tipo, le armature dei golem sono piene di decorazioni e le ali delle arpie sono colorate con stupendi colori bluastri.A questo sia aggiungono le ben realizzate animazioni che riportano alla mente l’ultimo capitolo di Wizardry, proposto da Atlus anni fa sempre per Playstation 2, e gli effetti luce che accompagnano le trasformazioni, gli attacchi speciali (stupendo il Soul Comet di Blanca, quasi a voler richiamare un dragone sacro che solca il cielo come un lampo) e le magie. La lucentezza dell’immagine è qualcosa di divino ed armonizza tutto l’insieme del comparto estetico, dando maggior valore agli effetti luce. Durante i dialoghi fantastici avatar in stile anime affiancano le caratteristiche maschere che accolgono il testo. Nella versione PAL da noi testata erano presenti, in forma media, anche le solite bande nere (nessun selettore 50/60hz), buona ottimizzazione è però stata fatta sul testo (purtroppo il gioco presenta solo l’inglese, francese e tedesco e non l’italiano) che non appare flickeggiante come in Crimson Sea 2 di Koei, ma chiaro e leggibile; leggermente diminuita invece, se confrontata con la versione americana, la velocità del gioco. Ritornano le musiche di Yoshitaka Hirota e Yasunori Mitsuda che avevano già ammaliato il videogiocatore del primo Shadow Hearts.Ottimamente realizzati gli effetti sonori, particolarmente azzeccati quelli dell’anello del fato piacevolissimi da ascoltare. Il parlato digitalizzato è presente nelle scene di intermezzo fatte con lo stesso motore grafico del gioco, mentre è assente durante i lunghi filmati in computer grafica che presentano solo urletti, pianti e risate quasi a voler dire “non vi sono parole per descrivere quel che accade”. Da standing ovation la canzone Getsurenka, davvero ricca di fervore.
Judgment Ring ed evoluzione dei personaggiCovenant sviluppa ancor più l’originale sistema di combattimento presente nel prequel; nemici ed alleati, infatti, agiranno secondo la rispettiva velocità di azione e non prima un gruppo e poi l’altro come avveniva, ad esempio, nei primi episodi di Final Fantasy. Rilevante importanza ha poi lo schieramento dei nostri compagni che, se ben organizzato, ci permetterà di performare ulteriori combo. La possibilità di “morpharsi” nelle circa 20 bestie a disposizione aumenta magicamente il numero di personaggi racchiusi nel solo Yuri; è bello evolverli ed il tutto appare realizzato con maggior spessore del poco riuscito e simil tentativo di Capcom per il suo Chaos Legion.La particolarità del sistema è che rimane praticamente sempre customizzabile da parte del giocatore e può esser configurato in qualsiasi momento, come ad esempio tramite le “crest”, identificabili come libri di magie contenenti alcuni incantesimi che donano al personaggio che le equipaggia particolari bonus, a volte estesi anche a tutto il party.Se a questo poi aggiungiamo che ogni personaggio ha alcune sue proprie caratteristiche, come le carte dei tarocchi di Lucia, un suo determinato tipo di arma ed una propria affinità con gli elementi (oscurità, vento, ecc) possiamo ben comprendere la ricchezza di tale titolo.Presente anche il già conosciuto Judgment Ring, disponibile sia in modalità automatica, per non affliggere eccessivamente il videogiocatore di vecchia data che potrebbe trovare questo sistema troppo fuori dagli schemi classici del J-RPG, che in modalità manuale. Questo metodo per determinare gli attacchi, oltre che esser particolarmente originale, focalizza ottimamente l’attenzione sui combattimenti senza che prenda il sopravvento il tenere premuto il pulsante attacco continuamente quando i nostri personaggi sono ormai di livello elevato (un po’ come accade nei Final Fantasy). Come con una ruota della fortuna, dovremo calcolare il giusto tempo per far fermare il puntatore sulle zone da noi interessate: l’anello è infatti marcato con settori che identificano la tipologia dell’azione, al cui estremo vi è una zona rossa (meno ampia per un attacco di più elevata potenza); durante il gioco potremo espandere le dimensioni di questi settori ritrovando particolari oggetti.
– Personaggi unici tra loro
– Un futuro alternativo tutto da conoscere
– L’evoluzione massima di Koudelka
– Bandere nere
– Assenza dell’italiano nella versione PAL
– Lievissimi cali di frame
8.5
Shadow Hearts Covenant è un gioco di ruolo tipicamente giapponese che ricorda il mai arrivato in Europa Suikoden 3.
La caratterizzazione unica dei personaggi, le loro abilità così differenti, le loro storie che si intrecciano in una intricata e fitta maglia che rappresenta la storia principale, coinvolgono al limite dell’immaginabile il giocatore.
Il consiglio che possiamo darvi per gustare al massimo questo gioco è giocare prima (se non lo avete già fatto) Koudelka per PsOne e Shadow Hearts, così da comprendere sia l’aspetto e l’evoluzione di alcuni personaggi della serie che, soprattutto, la realtà alternativa nella quale ci troviamo.
Senza Final Fantasy XII e con Dragon Quest VIII ancora in giapponese, non potete che fare la scelta giusta; oh voi Rpg-gamers, il titolo Aruze è quello che cercate.
Voto Recensione di Shadow Hearts Covenant - Recensione
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