Recensione

Serious Sam: Next Encounter

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a cura di Mirai Trunks

Ed eccoci a parlare di un gioco che potrebbe tranquillamente riassumersi in una parola: viuleeeeenza. E capisco come i precedenti capitoli della serie (su PC, per la cronaca) non fossero simulatori d’appuntamento ma questo Serious Sam: Next Encounter è l’estremizzazione più totale del concetto. Ciò che dovrete fare sarà accoppare tutti i nemici in un’area per sbloccare una porta e presguire nel cammino. Stop. Gli unici diversivi saranno alcune sezioni platform ed una gitarella a bordo di una jeep munita di lanciamissili; nulla che vi possa distrarre per più di qualche minuto dalla mattanza, tranquilli. E dunque niente guardie che appena ci vedranno faranno scattare 300 allarmi, niente ostaggi da liberare, niente necessità di lavorare nell’ombra; niente telecamerine nascoste, silenziatori, flashbangs, lacrimogeni, visori notturni e termici ed amenità del genere. Fucili, pistole, chain guns, uzi, lanciamissili, motoseghe ed altro ancora saranno gli unici vostri compagni d’avventura. E vi verran buoni, ah se vi verran buoni! I mostri arriveranno a getto continuo teletrasportandosi da ogni dove ed il problema principale sarà proprio evitare di venir colti alle spalle. E perciò cosa buona e giusta sarà tenersi in costante movimento ed aver sott’occhio ogni centimetro della zona d’azione: dove 1 secondo fa non c’era nulla, ora potrebbe essere apparsa la Morte in persona. Si diceva dei nemici… sono tanti, però. E sì, c’è un però. Nel senso che questo gioco non prevede altro che l’uccisione di mostri, giusto? Giusto. E allora senti, avrei proprio preferito che si presentassero in orde pressoché infinite (un po’ in stile Gauntlet, per intenderci) piuttosto che, al massimo, 10-12 per volta: credo che Blastare un’intera legione di schifezze senza testa che si lanciano barbaramente all’attacco sia maggiormente gratificante che non distruggere 4 o 5 tori tanto scatenati quanto stupidi. Chiaramente un gioco del genere, che per sua stessa natura risulta essere ripetitivo come pochi altri, deve puntare tutto sul divertimento e sulla frenesia dell’azione ed un numero spropositato di mostri avrebbe fatto solo del bene.Se strutturalmente non è certo nulla di eclatante, c’è da dire come nel complesso SSNE risulti un prodotto alquanto divertente, piacevole diversivo ai complessi prodotti d’oggigiorno, il problema è che dopo 5 minuti avrete già visto tutto ciò che ha da offrire e la spinta a continuare, salvo che non siate fanatici del genere, potrebbe esaurirsi dopo pochissimo tempo. Tra l’altro la mancanza di una storyline degna di questo nome senza dubbio non aiuta. Di per sé il gioco offre svariate ore di violenza prima di poter essere terminato ma non so in quanti avranno perizia di farlo. Ciò che è certo è che i 4 livelli di difficoltà presenti difficilmente saranno motivo di rigiocabilità giacchè differenti solo per resistenza del nemico e vostra ai rispettivi colpi. Se qualcosa da salvare c’è, beh, quello è la modalità multiplayer, capace di regalare gioie sicuramente maggiori di quella singleplayer a patto chiaramente di avere amici disposti a farsi massacrare. Ma anche qualora siate soli come dei cani bastonati potrete sempre rivolgervi alla Grande Rete e provare a mazzolare qualcuno in un bel deathmatch online.

La vita dà, la vita toglieC’è un’altra cosa che m’ha deluso parecchio ed è stata l’involuzione complessiva della serie. Su PC, cari ragazzi, era tutta un’altra storia. SSNE è una semplificazione eccessiva del concetto di “Serious Sam” e non è difficile accorgersi di comecome Climax Ent. abbia svolto un lavoro del tutto insufficiente, puntando forse molto sul fatto d’essersi fatta portatrice di un brand che garantisce buone vendite anche a qualità di prodotto scarsa. Croteam, torna tra noi! Ma la vita, come si diceva, dà anche. O meglio, anche in questo caso toglie, ma al prezzo del gioco: invece dei canonici 50-60 euro SSNE ha un prezzo al pubblico di 29 euro. E vabbè, non lo regalano con le patatine, ma di questi tempi direi che è già tanto.

Al peggio non c’è mai fineDal punto di vista grafico SSNE è ‘na traggedia. I poligoni sono tristemente pochi tanto che quasi tutti gli elementi del gioco mostrano interessanti protuberanze spigolose e le textures paiono messe lì a casaccio, senza la benché minima cura o attenzione nella distribuzione e mescolanza dei colori. Per di più le aree sono alquanto povere di particolari (sia gli interni che gli esterni); di finezze e tocchi di classe neanche l’ombra. L’unica cosa che si salva è la caratterizzazione dei mostriciattoli, spigolosi sì ma curiosi alla vista. Le musiche si rivelano apprezzabili solo per il cambio di tono nel momento dell’azione (quando il nemico ci si fa incontro scatta la musica tamarra); di effetti invece se ne trovano di belli (le urla dei kamikaze, ad esempio) e di brutti (un mitra capace di falciare intere orde di nemici che pare un frullatore non è granchè realistico…) in quantità bene o male pari. Nulla che possa farci urlare al miracolo, ahimè.

– Divertente ed immediato

– Prezzo clamorosamente basso

– Grafica da PS1 / N64 (a seconda dei punti di vista; il dramma è lo stesso)

– Il buio oltre l’assassinio

– Serious Sam è un’altra cosa

6.5

Pane quotidiano nonchè manna dal cielo per i fanatici di giochi alla Doom, dubito che SSNE possa fare la felicità di chi cerca prodotti complessi che prevedano l’uso, oltre che della pistola, del cervello (ovvero il 90% dei videogiocatori d’oggi). Il gioco non è altro che un massacro di mostri ad oltranza divertente per un’ora, forse due, poi chissà. La modalità multiplayer, online e non, ci viene prontamente in soccorso ma non riesce a salvare SSNE dall’oblio della mediocrità. Il prezzo al pubblico stranamente conveniente potrebbe convincere qualche indeciso all’acquisto ma a mio parer codesto è un gioco più adatto al noleggio: un sano e tranqullo weekend all’insegna della violenza tra uno Zelda, un Final Fantasy ed uno Splinter Cell ogni tanto può anche far bene.

Voto Recensione di Serious Sam: Next Encounter - Recensione


6.5

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