Serious Sam 2
Advertisement
a cura di Stefo
In un panorama videoludico sempre più alla ricerca del realismo esasperato e della simulazione estrema, (anche negli FPS, come per esempio Half Life2) è tempo di lasciare un po’ di spazio alla frenesia e all’istintività più pura. Croteam ritorna a calcare le scene con il seguito vero e proprio di Serious Sam, uno shooter in soggettiva fatto “come una volta”. Vediamo di cosa si tratta.
BackgroundChi di voi non conosce sparatutto del calibro e della tipologia di Doom, clicchi istantaneamente sulla X che si trova in alto a destra sullo schermo e si dedichi ad altri hobby… sarebbe un vero e proprio delitto essersi persi una tale pietra miliare della storia dei videogiochi; anche perché chi non ha mai giocato a FPS di questo filone (che chiamerei senza esito “spara su tutto quello che si muove”) faticherà non poco a trovare un “perché” a Serious Sam 2, un gioco che lascia poco al ragionamento, e punta tutto sul massacro totale (proprio come avveniva nei primi FPS). Se vi aspettate qualcosa di ragionato o solo minimamente “tattico” avete sbagliato strada: per giocare degnamente e proseguire nei quasi 40 livelli che SS2 ci offre (suddivisi in 7 diverse ambientazioni) è necessaria rapidità di riflessi incredibile, tensione alle stelle, reattività ed un dito molto, ma molto caldo! Così come era accaduto per il primo capitolo della saga (quello che ha suscitato più clamore, proprio per la sua impostazione “retrò”) e nel secondo (o è meglio dire la versione “The Second Encounter”, una sorta di 1 e mezzo), il giocatore vestirà i panni di un eroe per caso, un energumeno tutto muscoli, rozzezza, battute sarcastiche e metodi non proprio diplomatici, chiamato a difendere (suo malgrado) l’universo dall’ennesimo cattivane di turno.Che ci crediate o no, SS2 ha un minimo di trama, un piccolo filo logico che unisce tutte le missioni che saremo chiamati ad affrontare: dovremo, infatti, recuperare i 7 frammenti di un medaglione magico che, ricomposto, potrà neutralizzare il cattivo nemico della pace galattica. Non sto qui a dilungarmi oltremodo, perché la componente “trama” è davvero talmente marginale da passare quasi del tutto inosservata. Ciò che conta è correre, correre, correre, sparare, sparare, sparare!!!
Elementi di giocoCome vi ho ormai detto circa 1000 volte ci troviamo a dover fronteggiare un FPS convenzionale, senza velleità di realismo e senza troppi fronzoli. Nel nostro peregrinare tra le 7 diverse ambientazioni, saremo chiamati a scontrarci con ben 45 diverse tipologie di nemici, che tenderanno ad attaccarci sempre in gruppi ben forniti e numerosi. Capirete bene come in situazioni simili è praticamente impossibile pianificare una mossa o pensare a dove andare: bisogna andare avanti dritti e spazzare via tutto ciò che ci si para davanti.Tale modalità di gioco risulta sicuramente frenetica e divertente, ma mancante di un po’ di spessore. Il gioco forse soffre di troppa linearità e regolarità: è praticamente impossibile non raccogliere un oggetto utile, così come sbagliare strada o trovarsi in un punto morto dello scenario. In linea di massima, dove ci sono nemici da distruggere, c’è la strada giusta: non è proprio possibile imbattersi in zone “disabitate” per più di 10 secondi.Certo, alcune sezioni del gioco richiedono la risoluzione di alcuni elementari puzzle, ma qualsiasi essere umano datato di più di un neurone potrà risolvere le situazioni problematiche in pochissimi istanti. Anche la componente esplorativa è presente nello svolgimento del gioco, ma prende più le fattezze di “tempo morto” per rifiatare che non quelle di un elemento determinante. Gli oggetti di cui avremo bisogno durante il viaggio (come munizioni, health pack o nuove armi) sono facilmente reperibili senza dover necessariamente girare in lungo ed in largo per ore. Solo ai livelli di difficoltà più elevati, si farà un po’ più di fatica a reperire munizioni ed armi. Proprio le armi sono uno degli elementi che ha caratterizzato maggiormente il primo capitolo della saga, con la loro prorompente personalità ed originalità. In questo nuovo capitolo, le armi godono di una buona caratterizzazione ed efficacia: l’arsenale a nostra disposizione varierà dalle armi più convenzionali (come le pistole, il fucile a pompa o la sega circolare), ad armi più grosse e devastanti, utili per i nemici più ostici, veloci e mobili.Uno degli elementi che ha subito i miglioramenti più consistenti, è proprio la lista dei nemici: ben 45 nuovi nemici garantiscono un livello di sfida particolarmente elevato, vario e differenziato. Si passa senza problema da stupidi cavernicoli armati solo di mazza e scudo, a simil rinoceronti membri di una squadra di football americano (davvero enormi e con un lancio da quarterback devastante), senza tralasciare gigantisti aracnidi cybernetici e nemici che arrivano su vari mezzi di trasporto. Gli sviluppatori hanno cercato di caratterizzare il più possibile ogni tipo di nemico, ottenendo ottimi risultati: se da un lato l’IA non è delle più evolute, dall’altro ci accorgiamo che per creare la carneficina promessa, i nemici arrivano in gruppi di almeno 10 alla volta… e vi assicuro che (per quei pochi secondi di respiro che si anno) fermarsi a guardare le facce, le buffe corporature ed i metodi d’attacco dei nemici, regala risate a go-go.Purtroppo chi è abituato alle mirabolanti evoluzioni ammirate nei titoli che sfruttano il motore fisico Havok 2.0, rimarrà lievemente deluso: la morte dei nemici avviene in maniere “legnosa”, poco elaborata e non del tutto convincente. Anche l’interazione con il mondo circostante si limita a poter raccogliere pochi oggetti e lanciarli contro i nemici… ma niente di più: forse, per il tipo di gioco di cui stiamo parlando, è sufficiente così, ma ammetto che un po’ più di “scenicità” non avrebbe guastato. In alcune situazioni sarà necessario parlare con alcuni personaggi non giocanti (come nel primo scenario di gioco), ma i dialoghi sono più che altro informativi, non interattivi ed utilizzati per permettere a Sam di sparare la sua serie infinita di parole “dure” e battutine al fulmicotone; in più il comodo sistema di aiuto in tempo reale, chiamato Netricsa, segue costantemente “il Serio”, dandogli preziosi consigli su come uscire dalle situazioni più intricate (con tanto di voce femminile quasi suadente). Anche in questo caso, il nostro eroe, non si cura troppo dell’etichetta e risponde sempre utilizzando frasi poco gentili…. Ma va bene così, a noi Sam piace così!
TecnicaVeniamo ad analizzare quello che è il comparto tecnico del titolo Croteam: fin dalla sua prima incarnazione, Serious Sam ha goduto di una realizzazione tecnica di tutto rispetto; il motore grafico (denominato Serious Engine II) riesce a gestire ampi spazi aperti e dettagli di buon livello. In generale gli sviluppatori garantiscono un dettaglio grafico “100 volte superiore” rispetto al vecchi motore di gioco… Il tutto risulta ben scalabile, e fruibile anche da chi non utilizza un PC di ultima generazione. Il mio macinino (orami prossimo al pensionamento) è riuscito a far girare fluidamente il gioco a 800*600, con i dettagli ALTI. Ovviamente senza alcun filtro attivato. Gli elementi grafici godono tutti di colori molto brillanti, e risultano ben definiti. Utilizzando computer più potenti, la qualità globale sale ancora, e di molto. Sono presenti alcuni effetti speciali, ma non si tratta di nulla di “spaziale”. Gli scenari sono ben realizzati, profondi ed immersivi. Particolarmente azzeccate le rappresentazioni degli “esterni”, dove il motore di gioco da il meglio di se.In generale, però, ci troviamo di fronte ad un titolo che colpisce più per la fantasia nella realizzazione di certi elementi, che non per il realismo.A livello audio, direi che non c’è nulla di particolare da dire: dialoghi ridotti all’osso, effetti delle armi buoni, e musiche di sottofondo incalzanti. Nulla risulta essere eccellente, e nulla risulta essere mediocre. Il gioco gode del supporto per l’EAX, per garantire un’esperienza più coinvolgente con l’ausilio dell’audio multicanale.
Giocabilità e LongevitàNon c’è dubbio sul fatto che SS2 faccia dell’immediatezza il suo principale cavallo di battaglia, così come facevano lo stesso i giochi da cui ha tratto ispirazione.Niente comandi allucinanti o sezioni frustranti: si tratta di premere pochi tasti, sparare molto ed andare alla velocità della luce contro i nostri nemici. Se questo garantisce un ottimo impatto iniziale, rende però il gioco poco sfruttabile sulla lunga distanza: la struttura è troppo lineare, impedisce di fatto al giocatore di “improvvisare”, di scoprire, di esplorare. La strada risulta quasi obbligata, i puzzle quasi inesistenti: il tutto si traduce in qualcosa di spettacolare, frenetico, ma poco longevo. Per chi cerca azione istantanea, frenetica e poco ragionata si tratta sicuramente del non plus ultra.Alla lunga, però, la voglia di giocare diminuisce, e surclassa il livello di curiosità di “vedere cosa c’è oltre”. Dopo averlo finito a pochi verrà voglia di spendere altro tempo (salvo il voler provare un livello di difficoltà più elevato) sul gioco.Il multiplayer aggiunge poco al gameplay originale, e poi si sa: per il gioco in multi, i mostri sacri sono altri!
HARDWARE
Sistema operativo: Windows 2000 o Windows XPProcessore: AMD Athlon o Intel PentiumRAM: 512 MBScheda video: scheda con supporto hardware per pixel shaders (compatibile DirectX 8 o superiore); Driver: i driver più recenti per l’hardware in uso; DirectX 9.0c. ATTENZIONE: il gioco non supporta Windows 95/98/MESistema di Prova: AthlonXP 2000+, 512Mb Ram DDR 266Mhz, HD 120Gb 7200Rpm, GeForce4 Ti4200 64Mb, Sound Blaster Live! 5.1
MULTIPLAYER
– Azione immediata e frenetica
– Buona realizzazione grafica
– Eccessiva linearità nel gameplay
– Poco longevo
7.8
Come in ogni review che si rispetti, eccoci pronti a tirare le somme di quanto detto nel corso dell’articolo: è indubbio che Serious Sam 2 fosse un titolo abbastanza atteso, in quanto successore di una pagina parecchio importante per la storia videoludica. E’ altrettanto indubbio che oggi, nel 2005, è sempre più difficile trovare giocatori che “si accontentano”. SS2 non è assolutamente un brutto gioco, in quanto gode di una realizzazione tecnica buona, di quella sana dose di ironia che fa sempre bene e di un’azione frenetica davvero esaltante… ma… tutto qui! purtroppo il gioco non si rivela essere particolarmente “profondo”, e la giocabilità alla lunga distanza ne risente parecchio. Mi riferisco alla scarsa interazione con gli scenari, ai dialoghi quasi inutili, ai puzzle messi “pro forma” ed ingenerale ad una linearità esasperata che compromette il tasso di coinvolgimento. Per giocare “senza pensieri”, è comunque un ottimo titolo, e di fatto l’unica vera alternativa agli shooter ultra realistici ed immersivi che il mercato ed il trend ci offrono. Per “menti libere”…
Voto Recensione di Serious Sam 2 - Recensione
Advertisement