Recensione

Sega Superstars

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a cura di Blade

Quando Sony annunciò lo sviluppo di una nuova periferica interattiva in occasione dell’E3 2002, fu un duro colpo per la concorrenza. L’EyeToy, una telecamerina in grado di far entrare il giocatore nello schermo, era qualcosa di veramente rivoluzionario per il mercato casalingo ed infatti, alla sua uscita datata autunno 2003, ottenne vasti consensi da parte del pubblico e fu apprezzata anche dalla critica.Ma dopo tutto questo polverone, il prodotto finì quasi nel dimenticatoio, con solo due titoli all’attivo (“Play” ed il discreto “Groove”).Adesso pare che l’aria si stia di nuovo surriscaldando e mentre aspettiamo le ultime fatiche dei London Studios, possiamo divertirci con “Sega Superstars”, un gioco uscito senza tanti clamori, ma sicuramente in grado di allietare l’attesa.

The best ofDopo essersi ridotta a semplice produttore di videogames, sovrastata dai colossi Sony, Microsoft e Nintendo, la leggendaria Sega è la prima casa “indipendente” a sviluppare un titolo compatibile con l’EyeToy e lo fa in un modo che farà felice soprattutto il pubblico più “vecchio”, perchè propone una compilation dei giochi che la resero celebre, reinterpretati in chiave interattiva. Diamo quindi uno sguardo generale alle dodici sfide che dovremo affrontare.

.Sonic the Hedgehog: come tutti sappiamo, al porcospino simbolo della software house giapponese piace macinare chilometri ed a noi non spetterà altro che controllarlo con l’ausilio delle braccia. Muovendole a 360°, potremo spostare Sonic all’interno delle gallerie colorate ed aiutarlo a raccogliere gli anelli e le gemme (prenderle tutte ci consentirà di trasformarci nell’invincibile Super Sonic), passando sulle pedane nere per accumulare velocità ed evitando le sfere con gli aculei.

.Virtua Fighter: in questo storico videogame dovremo confrontarci con i migliori lottatori a suon di pugni e calci. Posizionandoci sulla sinistra dello schermo, colpiremo e stopperemo l’avversario dove ci verrà richiesto (compare un simbolo ad indicarci dove attaccare o difendere). La vittoria verrà assegnata dopo un solo round e dipenderà dall’energia indicata in alto.

.Samba de Amigo: al ritmo di cinque canzoni latino-americane, come “Livin’ la vida loca”, “La bamba” o un’esclusivo remix di “Gonna fly now”, dovremo muoverci a tempo e cercare di arrivare almeno alla fine della canzone. Sullo schermo ci saranno sei cerchi, da colpire ogni volta che saranno attraversati dalle sfere.

.Super Monkey Ball: come in “Sonic”, dovremo guidare la scimmietta Aiai grazie al movimento delle braccia in alcuni incredibili percorsi, dove raccogliere più banane nel minor tempo possibile.

.Crazi Taxi: un pazzo che urla “Hey, taxi!” ed agita le mani come in balia di un terribile sciame di api…chi è? Siete voi, intenti nell’attirare l’attenzione del tassista distratto!!! Una tipica scena metropolitana che diventerà il peggior incubo del vostro vicinato.

.The House of the Dead: salviamo il mondo dagli zombi e sconfiggiamoli coi nostri pugni. Nella tetra atmosfera del gioco, dovremo colpirli (anche ripetutamente per quelli più corpulenti), facendo attenzione alle damigelle, che se provocate non ci penseranno due volte prima di mollarci un ceffone. E se riuscirete ad arrivare integri alla fine del livello, comparirà anche il mostruoso boss, vulnerabile solo quando comparirà su di esso il “segno obiettivo”.

.Space Channel 5: un altro gioco di danza, che ci permetterà di indossare i panni di Ulala ed imitare i passi di ballo dei Moroliani, gli alieni. Ma attenti: ad ogni nostro errore corrisponderà una perdita di “cuori” che, se esauriti, porterà alla fine della partita.

.Chu-chu Rocket: gli strambi Chu-chu devono scappare verso le navicelle che li porteranno lontano dai nemici e dovremo aiutarli nel loro percorso irto di ostacoli. Infatti, per passare in alcuni punti avranno bisogno di noi per rendere stabili le piattaforme colorate. Secondo il loro croma, agiteremo le mani sui simboli appositi raffigurati ai lati dello schermo ed agevoleremo il passaggio dei simpatici protagonisti.

.Billy Hatcher: entro un tempo limite, dovremo aiutare Billy a rotolare il suo uovo. Comparirà la sagoma delle nostre mani al centro dello schermo e toccandole ripetutamente sposteremo il nostro amichetto per fargli prendere i bonus e farlo sbattere ai nemici per ucciderli.

.Virtua Striker: cadono palloni dal cielo e noi dovremo colpirli di testa come il miglior Trezeguet (si vede che sono juventino?) ed indirizzarli verso dei palloncini colorati, ognuno rappresentanti dei punti. Ovviamente scopo del gioco sarà totalizzare il miglior punteggio.

.Puyo Pop Fever: come un vigile che dirige il traffico, smisteremo i Puyo, delle simpatiche goccie con gli occhi, a seconda del loro colore all’interno degli appositi contenitori. Attenzione però alle bombe ed a lasciarle cadere per non rovinare il “lavoro” svolto!

.Nights: seguendo le schema dei movimenti di “Super Monkey Ball”, ci libreremo in volo per arrivare agli Ideya Palace. Per raggiungerli, dovremo attraversare gli anelli magici e cercando, inoltre, di prendere le gemme.

Istruzioni per l’usoAnche se diversificato nei gameplay, il titolo Sega ha, ovviamente, un’unica impostazione, simile a quello che già abbiamo visto in “Play”. Oltre al canonico uso del joystick, ci si muove all’interno dei menù agitando le mani sui tasti prescelti. Prima di iniziare un gioco, possiamo scegliere la difficoltà, tra tre ed i quattro livelli non tutti subito accessibili: bisogna superare il “facile” e via via si sbloccheranno gli altri. Superato questo step, prenderà il via il caricamento (un po’ lungo a dir la verità), in cui potremo leggere le istruzioni relative alla sfida da affrontare. Partirà quindi il gioco, che ci chiederà inizialmente di posizionarci nella sagoma disegnata su schermo e controllare lo spazio attorno per evitare spiacevoli conseguenze a noi o altri, oggetti compresi; per interrompere, potremo sempre oscurare la telecamerina con la mano. Alla fine di ogni nostra “fatica”, compariranno i punti raggiunti ed in caso di miglior punteggio, avremo modo di inserire le nostre iniziali e farci una bella foto da sfoggiare nella classifica della schermata di selezione. Quando compariranno i punti sapremo anche quanti “ring” avremo accumulato di conseguenza. Questi anelli saranno utili per mantenere il nostro personale Chao, la “distrazione” sotto forma di Tamagotchi da coccolare con le carezze o comprandogli al negozio virtuale gli oggeti più curiosi, dalla carambola alla televisione.Ah, quasi dimenticavo: nel gioco ci sono diversi e simpatici segreti (come l’utilizzo di Shadow al posto di Sonic o una nuova canzone in “Samba de Amigo”), che sicuramente aumenteranno la scarsa longevità, invoglaindoci a proseguire per scoprirli.

Tecnicamente parlandoNella sua semplicità, la grafica è impressionante. Personaggi ed ambientazioni risultano puliti e ben disegnati, con colori scintillanti che di sicuro esalteranno i vostri occhi. Ogni gioco ha la capacità di coinvolgere del tutto, adattandosi alle proprie caratteristiche: in pratica, con “Sonic” sembrerà di partecipare davvero ad una frenetica corsa, in “Night” rimarremo stupiti dalla sensazione di volare, in “House of the dead” potremmo anche spaventarci per l’atmosfera terrificante e così via. Unica pecca è forse l’eccessiva presenza di elementi su schermo a rendere difficoltoso il ritrovamento dei tasti su cui agitari le mani. L’audio è anch’esso splendido, capace di trascinare con sè il nostro divertimento. I temi musicali riprendono quelli storici dei titoli Sega per far contenti tutti i vecchi videogiocatori, mentre i tanti effetti sonori risultano ben campionati ed inseriti nel momento giusto.

– Finalmente si sfrutta l’EyeToy

– Gradito omaggio agli eroi Sega

– Realizzazione tecnica

– Scarsa longevità in solitario

– Tutto già visto

7.0

Il concetto di EyeToy si evolve e non si rivoluziona con questo “Sega superstars”, il quale riprende le idee già viste in “Play”. Infatti, i vari giochi che lo compongono sono (quasi) del tutto uguali al predecessore, con l’unica variante dell’ambientazione. E’ comunque un buon prodotto, simpatico ed in grado di mettere a dura prova la resistenza fisica, i riflessi, il senso del ritmo e la velocità del giocatore, totalmente coinvolto dall’esplosione di colori e di suoni ed appagato dal ritorno degli eroi del passato marchiato Sega. Unica macchia è la longevità: purtroppo ci si diverte solo in compagnia, mentre in solitario, malgrado i vari segreti, i ben calibrati livelli di difficoltà e l’inconsistente diversivo del Tamagotchi, è la noia a farla da padrone già dopo la prima entusiasmante settimana di prova.

Un’ultima annotazione: il gioco è venduto in due versioni una normale ed una con l’aggiunta della telecamerina, un’occasione interessante per chi ancora non l’ha comprata per trovarla ad un prezzo contenuto.

Voto Recensione di Sega Superstars - Recensione


7

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