Recensione

Sega Rally

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a cura di Tsubasa

Difficile parlare di Sega Rally quando da poco è uscito Gran Turismo 4 per PS2 e Ridge Racer per PSP. Difficile guardare e ri-guardare sul mio 21 pollici quei modelli di Lancia e Toyota così squadrati, se paragonati alle produzioni odierne, e con quelle texture così granulose senza che venga alla mente il paragone implicito con Toca 2 o Gran Turismo 4.All’inizio ti scappa un sorriso, dici “mmmh, bruttino”, poi dopo la prima partita dici “forse l’ultima curva del primo tracciato potevo farla un po’ meglio, quasi quasi mi faccio un altro giro” e ne fai un’altra. E poi un’altra ancora, e poi un’altra ancora…

Questo Sega Rally ha un fascino difficilmente descrivibile. E’ uno dei testimoni della Sega del passaggio dalle due alle tre dimensioni. E’ un gioco arcade dove una partita intera, nella modalità appunto Arcade con le sue 3 piste più quella bonus, ti porta via meno di 10 minuti. E’ un gioco dove lo stimolo a migliorare il proprio tempo e a superare tutte le 15 auto (perché sì è un rally però con gli avversari da superare) ti porta continuare a rigiocarci.Graficamente è quello che è. Un fondale piatto incollato sulla parete di fronte a noi, delle macchine un po’ cubettose ma che ricordano molto le controparti reali, e delle piste abbastanza varie, il bad clipping c’è ma, a differenza di Daytona, quasi non si vede.Correremo nel deserto, in montagna e in città affianco a strapiombi, in mezzo a gallerie e su pavè cittadini. Noteremo effetti, magari banali per i giorni nostri, ma suggestivi per l’epoca: ci saranno colombe che spiccheranno il volo poco prima del nostro passaggio e elicotteri che, per vedere più da vicino il nostro passaggio, si avvicineranno così tanto alla strada che sembreranno appoggiarsi sul nostro parabrezza.

Sega Rally è un gioco da giocare col senno di poi. Con la coscienza che se oggi vediamo giochi di guida fotorealistici è perché prima ci sono stati Sega Rally, Ridge Racer e Virtua Racing.Su una console che stentava a gestire il 3D come la concorrente PSX, Sega è riuscita a dare il massimo. E’ riuscita a trasporre l’emozione di un volante e una pedaliera da sala in un misero joypad (per giunta neppure analogico). E’ riuscita a convertire un gioco dalla potentissima scheda da sala Model 2 al povero (si fa per dire) 32 bit Saturn.E il risultato è pienamente positivo. Un Arcade difficile e adrenalinico dove ogni curva va studiata, provata e riprovata alla perfezione, dove bisogna sterzare e controsterzare di brutto per tenere in carreggiata il nostro bolide e dove, nonostante la penuria di circuiti, bisognerà sudare sette camice per arrivare davanti a tutte le altre macchine. Non aspettatevi che le modalità di gioco siano moltissime: oltre all’Arcade c’è la modalità di prova a tempo dove possiamo sfidare la ghost car generata dai nostri migliori tempi e dove possiamo customizzare, seppure in maniera limitata, la nostra macchina. Da segnalare anche la possibilità di giocare in due tramite uno split-screen orizzontale.

Questo è Sega Rally. Il gioco di corse Arcade della Sega, veloce, adrenalinico e breve: o vi piace o non vi piace. Io personalmente lo adoro.

-grafica bella per l’epoca

-regge bene il confronto con Ridge Racer per PSX

-immediato e adrenalinico

-poco longevo: 4 piste e 2 macchine selezionabili

-a volte si nota del bad clipping

-difetti tipici di un Arcade Racing

8.8

Sega Rally appartiene a quel genere di gioco che piacerà molto ai fan della Sega e del gioco da sala ma che probabilmente risulterà indifferente, oltre che ai giocatori di nuova generazione, agli estimatori dei giochi di guida intesa in mariera simulata. Considerando però che sia il gioco che la console sono reperibili a prezzi ridicoli costa veramente poco farsi una cultura…

Voto Recensione di Sega Rally - Recensione


8.8

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