Recensione

Secret Files: Tunguska

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a cura di SAH

Lo sviluppo di avventure grafiche è stato quasi completamente abbandonato dalle più importanti software house. Per fortuna questo genere di giochi continua ancora oggi a sopravvivere grazie agli sforzi di sviluppatori minori che, seppur con un budget limitato, riescono a realizzare prodotti innovativi e divertenti. Secret Files: Tunguska ha già riscosso un inaspettato successo in Germania, balzando al primo posto delle charts di vendita e già sul forum ufficiale del gioco si comincia a parlare di un seguito. Sarà veramente tutto oro ciò che luccica?

C’era un volta in SiberiaAlla base della storia di Secret Files c’è un catastrofico evento che avvenne il 30 giugno 1908: in una regione quasi completamente disabitata della Siberia, Tunguska appunto, un violentissimo impatto con un meteroite distrusse oltre 60 milioni di alberi e i pochi animali residenti. L’evento di Tunguska ha portato a numerose ipotesi implicanti UFO, l’antimateria, i buchi neri ed altri fenomeni fantascientifici. In questo contesto prende avvio il gioco con il rapimento del padre di Nina Kalenkov ad opera di sconosciuti. Dopo numerosi e vani tentativi di coinvolgere la polizia nelle indagini, Nina trova un aiuto insperato in un giovane collega del padre, Max Gruber, che si offre di aiutarla nella sua disperata ricerca.

Avventura per tutti!Titoli come Gabriel Knight, Broken Sword e Siberya sono stati le principali fonti di ispirazione per Fusionsphere Systems nello sviluppo del loro progetto. Chi ha avuto modo di provarli almeno una volta non avrà problemi a padroneggiare Nina e Max nel corso del loro giro del mondo alla ricerca del padre scomparso. I neofiti delle avventure grafiche invece potranno trovare in Tunguska un valido motivo per avvicinarsi ad un nuovo genere videoludico. La vera novità infatti risiede nello Snoop Key che si attiva semplicemente premendo il tasto predefinito oppure attivandolo tramite mouse: in questo modo qualunque oggetto, con il quale sarà possibile interagire, verrà evidenziato da una comoda lente d’ingrandimento evitando così di frustrare ulteriormente il giocatore nella ricerca dei piccoli oggetti che potrebbero sfuggire ad un occhio poco esperto. Consultando il diario, oltre a verificare i progressi ed analizzare più approfonditamente gli indizi trovati, sarà possibile ottenere alcuni informazioni extra sugli enigmi più difficili. I fans più estremi però non devono preoccuparsi dato che sarà possibile completare le dieci ore di gioco senza ricevere alcun indizio. Si tratta di una scelta molto ben ponderata da parte degli sviluppatori che, se adottata in futuro anche da altre software house, potrebbe aprire le porte delle avventure grafiche ad un numero di appassionati molto più ampio di quello attuale. Rispettando i canoni classici, il giocatore non potrà né morire né commettere azioni sbagliate, come mostrarsi inappropriatamente di fronte al nemico. In alcuni livelli sarà richiesta la collaborazione tra Nina e Max e pertanto capiterà di dover cambiare più volte il controllo del personaggio per superare alcuni ostacoli. Gli enigmi si basano soprattutto sulla combinazioni degli oggetti presenti nell’inventario, che è sempre presente nella parte bassa dello schermo, anche se in alcuni casi andranno risolti alcuni piccoli puzzle o trascritte password. Il livello generale si attesta su livelli medio-bassi anche se abbiamo trovato alcune scelte eccessivamente forzate, come nel caso della costruzione di un retino molto artigianale o della preparazione di una particolare ricetta culinaria. In altri casi invece abbiamo avuto difficoltà a capire il funzionamento di alcune combinazioni nonostante i suggerimenti forniti dal gioco.

Tecnicamente parlandoGraficamente il titolo regge il confronto con la concorrenza: i modelli dei personaggi sono ben realizzati anche se difettano nei movimenti che si rivelano fin troppo meccanici. Un plauso invece per la realizzazione dei numerosi ambienti: Nina nel corso del suo viaggio attraverserà l’ Irlanda, la Russia e arriverà anche sull’ Himalaya prima di giungere a Tunguska. Tutti i 110 sfondi sono renderizzati e bidimensionali e sono impreziositi da numerosi effetti visivi qualitativamente eccellenti. Le poche musiche presenti ben si adattano alla situazione soprattutto nelle fasi di gioco più concitate quando il ritmo cresce notevolmente. Il doppiaggio si attesta su livelli più che discreti ad eccezione della protagonista femminile Nina: la voce stridula della doppiatrice inglese mal si adatta al personaggio carismatico che interpreta e speriamo vivamente in un ridoppiaggio per la versione italiana.

HARDWARE

Per giocare a Secret File: Tunguska bastano:

Pentium 3 con processore a 800 MhzScheda video da 32mb256mb di ramscheda audio compatibile con WindowsXP

MULTIPLAYER

Assente

– Storia appassionante

– Buon doppiaggio

– Adatto anche ai neofiti

– Alcuni enigmi forzati

– Indizi non sempre chiari

– Voce di Nina orribile

7.5

In un periodo avaro di avventure grafiche, il titolo di Fusionsphere Systems riesce finalmente a portare una ventata d’aria fresca ad un genere in carenza d’ossigeno. Grazie ad una trama avvincente, ad una grafica curata ed ad un sistema di controllo user-friendly, Secret Files: Tunguska riuscirà a mettere d’accordo sia i veterani del genere sia i giovani appassionati alla ricerca di un titolo in grado di iniziarli al meraviglioso mondo delle avventure grafiche.

Voto Recensione di Secret Files: Tunguska - Recensione


7.5

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