Recensione

Scudetto: Stagione 02/03

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a cura di Pacman

Tra tutti i pubblicizzatissimi titoli presenti sul mercato, ce n’è uno in particolare che pare non aver alcun collegamento con gli altri e, anzi, sembra capitato per caso su una piattaforma di gioco che fa della potenza il suo cavallo di battaglia. Si tratta di Championship Manager 02/03, da noi noto con il nome di Scudetto, ennesima edizione del gioco manageriale di calcio più famoso del pianeta. Credete che per l’occasione il gioco della Sports Interactive si sia rifatto il look? Milioni di poligoni, effetti di luce e texture ad alta risoluzione? Niente di più sbagliato, del resto Championship Manager non ha certo bisogno di simili “ritocchi” per attirare i possessori di XBox. I punti di forza del titolo prodotto dalla Eidos sono infatti ben altri e vanno ricercati nella completezza delle opzioni disponibili e nello sconfinato database che è alla base del gioco. Ma andiamo a scoprirli da vicino…

Una storia lunga 10 anniI più giovani tra voi sicuramente non lo ricorderanno, ma CM (Championship Manager) fu rilasciato per la prima volta nel lontano 1992 su piattaforma PC per mano di uno sconosciuto team inglese denominato Sports Interactive. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, direi tanta. Anno dopo anno, release dopo release, il gioco riuscì ad aggiungere alla sua schiera sempre nuovi adepti tanto da macinare record su record nelle chart europee (sopratutto britanniche). Da anni quel titolo è diventato l’emblema stesso dei manageriali calcistici e quei ragazzini sconosciuti sono stati contesi a suon di miliardi da vari publisher prima di accasarsi con Eidos Interactive. Nonostante le buone intenzioni e il desiderio di una nicchia di consollari, gli sviluppatori non riuscirono mai a convertirlo per console per varie ragioni, prima fra tutte l’impossibilità di implementare l’enorme database all’interno di console limitate dal punto di vista ram. Ma il tempo passa e tutto si evolve… E dopo la versione 01/02 sbarcata in Italia sulla scatola nera poco prima dei mondiali tenutisi in Korea, Championship Manager torna alla ribalta con la versione 02/03 ancora su Xbox!

Qualche numero…Championship Manager 02/03 è mostruoso! Questa è l’impressione che ho avuto appena ho iniziato a giocare. La mole di dati inseriti nel gioco è davvero incredibile, del resto sembra che ben 500 persone abbiano collaborato per raccogliere e costruire i profili di 100.000 tra calciatori, allenatori e dirigenti. Lo scopo di questo gioco è offrirci la possibilità di gestire totalmente qualsiasi aspetto connesso alla vita di un qualsivoglia club calcistico del mondo. I seguenti numeri servono a fornirvi solo una idea del lavoro che c’è alle spalle di questo videogioco. Ben 27 campionati nazionali tra i più prestigiosi e competitivi (da quello italiano a quello brasiliano), ciascuno dei quali composto dalle sue tre leghe maggiori (ad esempio in Italia troveremo Serie A-B-C1 e C2).

Una volta selezionata la squadra da allenare inizierà il gioco vero e proprio che vi porterà a gestire quotidianamente il team attraverso rinnovi di contratti, acquisti e cessioni, allenamenti, scelta della formazione e della tattica, disponibilità verso i giornalisti, adesione ai piani societari e tantissimo altro. Come potete notare dalle immagini (completamente localizzato in italiano), il gioco è composto unicamente da videate al cui interno potremo muoverci sia tramite le levette e i comandi del pad (ogni tasto è associato a una determinata funzione come esaustivamente spiegato nella sezione Guida presente nel gioco), sia tramite il comodo menù disposto ai lati dello schermo. Una piacevole innovazione viene dall’introduzione delle selezioni Under 21 e delle seconde squadre (la Primavera) in cui potremo inserire i nostri campioni reduci da infortuni così da riabilitarli in maniera soft o promuovere alla Prima Squadra i giovani più talentuosi. Proprio sul fronte della gestione dei giocatori troviamo la maggiore complessità. Uno dei primi problemi da affrontare sarà proprio quello dei rinnovi del contratto. Sfogliando la rosa, oltre alle varie caratteristiche tecniche, troveremo tutti i dati relativi al compenso percepito e alla data di scadenza del contratto, e in base a questi dovremo decidere se rincofermarlo, se darlo in prestito, se venderlo… Inoltre nel corso del gioco riceveremo spesso offerte da parte di società rivali e starà a noi decidere se accettare, rifiutare o temporeggiare.

Altro fronte caldo è quello degli acquisti. Grazie ai nostri esperti potremo mettere sotto osservazione determinati giocatori, potremo confrontare le schede di due professionisti o contattare direttamente il nostro asso preferito sperando che una lauta offerta lo convinca a passare sotto la nostra bandiera. Proprio a questo proposito dovrete stare particolarmente attenti a non infierire troppo sui bilanci societari visto che ogni trattativa ha un prezzo consigliato proposto dal responsabile marketing. Tutte queste operazioni saranno impreziosite dalla presenza della stampa che spesso cercherà di carpire i segreti delle nostre mosse di mercato e starà a noi, come dei novelli Luciano Moggi, depistare i giornalisti assetati di scoop. E questa è solo una minima parte delle operazioni che dovremo compiere per gestire al meglio la nostra squadra e rispettare l’obiettivo che la dirigenza ci pone a inizio campionato, sia esso la salvezza o la conquista dello scudetto.

Il verdetto del campoQuando è il momento di scendere in campo si scelgono i giocatori, incluse le riserve, e si passa ad una schermata di gestione della singola partita. Da qui è semplice avere statistiche in real-time relative alla nostra squadra o a quella avversaria; in base a come si muove il gioco vengono assegnati dei punteggi ad ogni giocatore, punteggi consultabili alla relativa pagina dei voti. Chiaramente maggiori saranno i contributi di ogni singolo e maggiori saranno le possibilità di vedere fiorire sulla stampa del giorno dopo lodi ed elogi sul nostro lavoro di allenatore.Prima di iniziare l’incontro si può pianificare veramente tutto quello che ci passa per la mente. Possiamo ordinare alla squadra di essere più o meno difensiva o aumentare l’intensità dei contrasti con il rischio di infortuni e squalificazioni. Il gioco permette di avere una visuale complessiva della squadra controbilanciata dalla possibilità di dare ordini ben precisi ad ogni singolo giocatore. Si può decidere chi tirerà le punizioni e i rigori, chi dovrà tenere maggiormente la palla e chi invece dovrà preoccuparsi di fare passaggi filtranti, chi dovrà tirare da fuori area e chi invece dovrà fare cross in area. Ce n’è veramente per tutti i gusti.Quando le decisioni sono state prese, la partita ha inizio. Le azioni sono commentate da una stringa a centro schermo che si colora a secondo di chi sta toccando la palla: ogni squadra ha un suo colore caratteristico e nel commento scritto della partita, lo sfondo prende il colore della squadra che sta giocando la sfera. Sotto il commento si trova la barra del possesso di palla che ci da la statistica degli ultimi 5 minuti di gioco.Durante il gioco si possono modificare i parametri per eventuali contrattacchi offensivi per poi riprendere in tutta comodità quando siamo pronti con le impostazioni.

Finora abbiamo messo in risalto le caratteristiche manageriali del gioco che di fatto ne sono le colonne portanti. Non troviamo un filmato, né un’immagine di gioco; il sonoro è praticamente inesistente se non fosse per qualche folla urlante durante le partite. Anche se qualche multimedialità in più non avrebbe assolutamente guastato, nel complesso non disturba la mancanza di grafica e sonoro perché è una management game e non un simulatore di calcio. Per chi non ama il calcio alla follia e non ci capisce molto di tutti gli aspetti legati ad esso, il gioco potrebbe essere un po’ noioso senza il sonoro e senza immagini di macchie colorate in movimento su uno sfondo verde chiaro.

Xbox o PC?Questo paragrafo cerca di essere di aiuto a coloro che posseggono sia Xbox che PC e sono indecisi su quale versione di Championship Manager investire i propri risparmi.Nella sostanziale omogeneità sono riscontrabili alcune piccole differenze:– A causa della limitatezza del processore centrale di Xbox, non è stato possibile rendere gestibili piu di tre squadre di diversa nazionalità nel corso della medesima stagione, al contrario di quanto avviene nella versione PC in cui teoricamente (ma chi sarà quel pazzo???) ognuno di noi può mettersi alla guida di ben 27 team diversi contemporaneamente. – Purtroppo nella versione Xbox manca la possibilità di editare le statistiche dei calciatori come, invece, può avvenire nella versione PC. L’assenza di una tastiera e la differente tipologia dell’utente console hanno scoraggiato gli sviluppatori nell’implementare questa utile opzione, anche in virtù del fatto che il database è pressochè perfetto. – In assenza del mouse dovremo muoverci tra i menù mediante l’utilizzo della levetta del pad oppure tramite i tasti direzionali che ci faranno shiftare di opzione in opzione. Sinceramente avrei immaginato molto più traumatico questo passaggio, invece nel giro di pochi minuti il tutto è diventato davvero intuitivo grazie anche alla possibilità di muoverci nei menù mediante la pressione di un tasto associato ad una determinata funzione.

Un titolo per tutti?Difficilmente titoli di questo genere riescono a diventare prodotti di massa. Se già i titoli calcistici, come Fifa o ISS, trovano spesso ostacoli nel popolo dei videogiocatori, figuriamoci un titolo che esaspera all’ennesima potenza il concetto di football fan. Investire centinaia di ore per finire una sola stagione potrebbe diventare il più grosso impedimento all’acquisto del prodotto. I videogiocatori occasionali, quelli da 5 minuti e via, non riuscirebbero nemmeno a superare la fase precampionato (sinceramente troppo lunga visto che è suddivisa in due momenti per ogni giornata), così come i non ultra calciofili si ritroverebbero impauriti di fronte alla marea di opzioni disponibili. Inoltre tutti gli amanti degli effetti grafici 3D e delle colonne musicali iper raffinate storceranno il naso di fronte ad un prodotto che, dal punto di vista grafico-sonoro, potrebbe girare comodamente sul nostro Commodore 64. Ma il punto è proprio qui! Questo è il re dei manageriali calcistici e quindi o si odia o si ama!

– Database immenso.

– Il miglior manageriale calcistico disponibile su console.

– O si ama o si odia.

– I neofili lo troveranno macchinoso e statico.

– O si odia o si ama.

8

Championship Manager mantiene intatte le prerogative che lo hanno reso leader indiscusso in campo europeo rivelandosi senza ombra di dubbio il migliore manageriale calcistico disponibile su console. Un titolo complesso e inizialmente macchinoso che fa dello sterminato database e della completezza di opzioni i suoi cavalli di battaglia. Consigliato agli amanti della saga ed a tutti coloro che cercano un prodotto in grado di trasformarli nei vari Moggi e Capello standosene comodamente seduti in poltrona.

Voto Recensione di Scudetto: Stagione 02/03 - Recensione


8

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