Recensione

Scrapland

Avatar

a cura di Luke79

I ragazzi della Deep Silver ci propongono su Xbox la versione robotica di GTA in chiave più umoristica con un titolo che fà dello stile di American McGee la sua arma vincente per cercare di conquistare uno spazio tra i grandi nomi del panorama videoludico.

Il ritorno di American McGeeAmerican McGee ritorna e questa volta ci regala un gioco lontano dai suoi amati temi cupi che hanno trovato in Alice la loro massima consacrazione. In questa sua nuova fatica ha creato per noi un mondo fantastico e futuristico, abitato da soli robot, dove gli uomini sono visti come uno tra i peggiori mali esistenti.

Un mondo a misura di robotScrapland è una vera e propria discarica spaziale dove i “bullonati” abitanti, divisi in fazioni che si contendono il potere, si sono costruiti una nuova vita, escludendo dalla loro società gli odiati esseri umani. Negli anni hanno creato una città vivente e pulsante: i banchieri ladri più che mai (anche qui!!!!!!!!!) amministrano ed i preti, guidati dall’arcivescovo, predicano pace e serenità, ma con un occhio al proprio tornaconto (che strano!!!!!!).In questo scenario si colloca lo squattrinato D-Tritus giunto nella capitale, Chimera, in cerca di una fonte di guadagno. Assunto come fotoreporter per il quotidiano della colonia si accorgerà ben presto che ci sono diversi modi per fare i soldi e non sempre legali. E qui il gioco entra nel vivo, ma manca ancora una cosa… una nuova, fiammante astronave con cui girare per la città!

A bordo. Si parte!La necessità di utilizzare un’astronave è uno degli aspetti più interessanti del gioco. Infatti sin dall’inizio avrete a disposizione una navicella da voi costruita: i modelli sono tanti e non mancano oggetti inediti e parti meccaniche con cui potenziarla e personalizzarla.In questo vi aiuterà il simpatico meccanico Spoot-Nick, che sarà sempre pronto nel proprio garage a mettere le mani sul vostro bolide a patto che voi le mettiate al vostro portafoglio!!!!! Quindi, se vorrete dotare la vostra astronave di ogni diavoleria possibile, sarà meglio fare presto conoscenza delle bische clandestine, delle scommesse illegali, delle mortali gare di velocità e di altre succulenti strade per ottenere denaro facile.All’inizio del gioco il nostro simpatico amico dovrà prendere confidenza con la città e con i suoi bizzarri abitanti e ben presto però si troverà ad indagare su una serie di efferati omicidi che hanno gettato Chimera in una profonda crisi sociale. Puntare il dito contro la razza umana sarà la prima inevitabile reazione dei robot e se questa è la pista giusta starà voi scoprirlo…

La struttura del giocoIl gioco si articola in più di 100 missioni, comprese quelle bonus che rimangono ben nascoste ai vostri occhi. Portarlo a termine non sarà facile e richiederà tempo e pazienza soprattutto perché alcune sezioni di gioco si assomigliano un po’ troppo. Per fortuna la trama diventerà sempre più coinvolgente e vi aiuterà a rimanere incollati al televisore. Fondamentali per portare a termine ogni missione sono le trasformazioni del nostro personaggio: a Chimera esiste un database, chiamato Grande Database (che fantasia!), che contiene i dati di ogni abitante della città e viene utilizzato dalla religione locale dietro un lauto pagamento (toh!!!) per riportare in vita chi muore. Connettendosi ad esso in modo assolutamente illegale D-Tritus avrà la possibilità di assumere 15 differenti aspetti che gli consentiranno di muoversi in zone con accesso limitato.Il radar posto sul lato sinistro dello schermo costituisce un valido aiuto ed in alcuni momenti ci eviterà di smarrirci: infatti una freccia gialla indicherà sempre la strada da seguire portandoci inevitabilmente a dei percorsi prefissati.

Realizzazione tecnicaL’aspetto grafico è uno dei punti di forza del gioco: la città è fenomenale e per certi versi ricorda film del passato come Blade Runner o il recente Natural City. Gli ambienti sono molto diversificati e spiccano per bellezza il settore industriale e quello cittadino.Le luci giocano un ruolo importante e danno la sensazione di una città che non dorme mai. Fare un giro con la propria navicella è un vero spasso! I personaggi sono composti da pochi poligoni ed in modo semplice ma ben caratterizzati, come del resto le texture degli ambienti che non sono mai pesanti ma sempre curate in ogni particolare. Le musiche sono carine ma danno la sensazione che si poteva fare qualcosa di più. E’ inoltre presente una modalità multiplayer con i classici Deathmatch, Team Deathmatch e Capture the Flag, che aumentano la longevità del titolo.

– Grafica varia e curata in ogni aspetto

– Trama intrigante

– GTA nello spazio

– Alcune missioni sono ripetitive

7.8

Con Scrapland siamo di fronte a un buon gioco che presenta una struttura “alla GTA” trasferita nello spazio. L’idea è vincente, ma rimane la sensazione di qualcosa di incompiuto. Il titolo ha una grafica ottima, una storia bella e da subito intrigante, però alcune missioni sono un po’ ripetitive e in generale danno l’idea di qualcosa di già visto.

Scrapland resta comunque un gioco da provare, vuoi per lo stile di American McGee, vuoi per la simpatia dei personaggi e l’ironia dissacrante che pervade ogni situazione.

Voto Recensione di Scrapland - Recensione


7.8

Leggi altri articoli