Scrapland
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a cura di Iori Yagami
Si è guadagnato la fama di designer di “culto” grazie al singolare “Alice” ed ora ci riprova con un altro gioco altrettanto particolare. Stiamo parlando naturalmente di American McGee, un talentuoso game designer specializato nella creazione di affascinanti universi virtuali. Dopo aver sorpreso positivamente il mondo videoludico con il particolarissimo American McGee’s Alice ora è la volta di Scrapland, un gioco ispirato alle dinamiche tipiche dei free roaming e ambientato in un curioso ed affascinante mondo popolato unicamente da robot.Scrapland è stato in lavorazione per circa due anni negli studi di Mercury Steam sotto la supervisione di Deep Silver e ci propone una meccanica di gioco che incorpora vari generi ludici quali azione, avventura, RPG e sparatutto. Sarà valsa la pena aspettare due anni per giocare a questa nuova creatura di American McGee? Vedremo di dare le giuste risposte al quesito con calma e senza fretta. Ora invece ci addentreremo nel mondo “robotico” di Scrapland e daremo un’occhiata alla storia generale del gioco. Scopriremo che non è poi tanto male impersonare un robot…
Il mondo dei RobotScrapland è il nome di un asteroide sulla cui superficie è ospitata Chimera, una metropoli interamente popolata da robot. Questa metropoli è stata costruita dalle macchine e qui gli umani non sono bene accetti (diciamo pure che i robot ci odiano…). Al di fuori della città si staglia la più grande discarica dell’universo.Intorno a Scrapland orbita la lussuosa stazione spaziale di Chimera-II, che sarà lo scenario delle nostre avventure.Nel gioco vestiamo i panni del simpatico D-Tritus, un robot giramondo con il gusto dell’avventura le cui origini sono poco “nobili” (è stato infatti costruito con una serie di scarti in un deposito di rifiuti!). D-Tritus è molto scaltro e dotato di grande intelligenza, qualità che gli saranno indispensabili nel corso dell’avventura. Giunto a Chimera in cerca di un lavoro, il nostro eroe si troverà ben presto invischato in faccende poco pulite… A Chimera le cinque massime autorità cittadine sono: il sindaco, il capo della polizia, il direttore della banca, il direttore del giornale e l’arcivescovo. Proprio quando il nostro simpatico D-Tritus riesce a trovare lavoro come reporter presso il giornale locale, tutte e cinque le massime autorità di Chimera vengono uccise una dopo l’altra da un misterioso psicopatico.Questi fatti finiscono per sconvolgere la popolazione di Chimera non solo per l’importanza delle figure coinvolte ma soprattutto perchè i robot non conoscono il concetto di morte, a causa del riciclo della vita imposto dal Grande Database. Alcuni indizi portano a pensare che il colpevole degli omicidi appartenga all’odiatissima razza umana. Ma è davvero questa la verità? A D-Tritus spetta indagare sul misterioso caso e di scoprire il vero colpevole degli omicidi.
Io, RobotQuesto è lo scenario del gioco (contenuto in 2 CD-Rom) e appena inziamo a giocare verremo a contatto con la vera natura di Scrapland. Il nuovo lavoro di American McGee è infatti un action adventure in cui convivono felicemente diversi elementi tipici di altri generi ludici quali azione, RPG o sparatutto. Per questo particolare approccio del gameplay notiamo che le somiglianze più lampanti vanno a “Beyond Good & Evil” o “GTA”, in cui sono amalgamati più generi ludici insieme.Durante il corso dell’avventura saranno determinanti le fasi di dialogo con gli altri personaggi che popolano il mondo robotico di Scrapland. Ognuno degli abitanti di Chimera infatti potrebbe essere molto utile a D-Tritus nella risoluzione del caso o anche per riparare o potenziare il suo mezzo di trasporto. Per questo motivo è bene parlare sempre con più personaggi possibili, fin dall’inizio della partita.Avevamo accennato prima alle riparazioni o ai potenziamenti del mezzo di trasporto di D-Tritus. Il nostro simpatico protagonista potrà infatti muoversi liberamente per la città di Chimera grazie ad una navicella messa a nostra disposizione all’inizio del gioco. Quella che abbiamo in dotazione non è delle migliori ma fortunatamente nel corso dell’avventura potremo potenziarla con l’acquisto di nuove e potenti armi (cannoni, laser, razzi, ecc.) o con l’inserimento di nuovi motori.Per fare questo dovremo cercare di guadagnare più denaro possibile attraverso le sfide che ci proporrà di volta in volta lo Scommettitore Pazzo, uno strano individuo (robotico, naturalmente) che proporrà a D-Tritus le scommesse più folli e strambe. Dopo aver preso lavoro come reporter il nostro capo ci affiderà gli obiettivi da portare a termine, mentre lo Scommettitore inizierà a proporci le sue scommesse. La prima scommessa dovremo superarla obbligatoriamente e ci frutterà un po’ di denaro, utile a potenziare il mezzo di trasporto di D-Tritus e non solo. Il simpatico robot nel corso dell’avventura avrà infatti alcune vite a disposizione e altre verranno aggiunte se le “acquistiamo”, ad esempio, da un vescovo. In alternativa le potremo rubare ma in questo caso avremo la polizia addosso!Torniamo a parlare degli spostamenti di D-Tritus all’interno di Chimera. Questi avvengono quindi sia a piedi che con la sua navicella. Quando arriveremo a destinazione dovremo parcheggiarla all’apposito punto di parcheggio, contrassegnato da un simbolo ben visibile dall’alto. In alternativa alla navicella potremo anche usufruire di un sistema di teletrasporti, tramite i quali ci muoveremo da una locazione all’altra evitando di compiere estenuanti giri per la città.L’interazione con gli abitanti di Chimera ha grande importanza non solo per raccogliere informazioni e oggetti ma anche per imparare a conoscere le caratteristiche di ognuno di loro. Infatti una delle caratteristiche più interessanti di Scrapland risiede nella capacità di D-Tritus di assumere le sembianze di altri robot che popolano la città di Chimera, ereditandone sia l’aspetto esteriore che le caratteristiche personali. Quindici sono le fisionomie che inconteremo durante l’avventura e ognuno di questi robot le proprie caratteristiche e funzionalità. Ad esempio c’è il poliziotto esperto negli scontri a fuoco (e quindi armato), oppure la piccola cucitrice abile nel percorrere spazi ristretti e a saltare molto in alto. Tutte queste caratteristiche potranno essere utili a D-Tritus nel corso dell’avventura, poichè assumendone l’aspetto ne acquisirà anche le caratteristiche e quindi potrà togliersi dai guai ogni volta che ne avrà bisogno. E di situazioni in cui dovremo ricorrere alla “trasformazione” fisica di D-Tritus ne avremo moltissime!In Scrapland avremo quindi una grande libertà di scelta, caratteristica che lo rende senza dubbio interessante e vario dal punto di vista strutturale.Appena diventato reporter D-Tritus verrà dotato di una macchina fotografica incorporata e di una batteria speciale, che gli consentirà di assumere le sembianze degli altri robot di Chimera. La trasformazione del nostro eroe porterà via un po’ del livello di batteria, visualizzato nell’indicatore in alto a sinistra dello schermo. La batteria si ricaricherà comunque da sola dopo qualche minuto.Ci sono due modi per trasformarsi: il primo consiste nell’usare degli appositi database dove D-Tritus avrà accesso alla banca dati di tutte e quindici le fisionomie robotiche disponibili, mentre la seconda è piazzarsi dietro alla “vittima” in questione e poi premere l’apposito tasto del mouse per effettuare la trasformazione.Scrapland offre, oltre alla classica modalità in single player con lo story mode, anche un’interessante modalità in Multiplayer per il gioco on-line (sia in LAN che Internet) fino a 16 giocatori. Le arene disponibili sono molto ampie e dalla conformazione piuttosto intricata. Le modalità di gioco per il Multiplayer sono i classici Deathmatch, Team Deathmatch e Capture the Flag.
This machine.Tecnicamente il nuovo lavoro di American McGee non delude e propone un coloratissimo mondo ricco di luci e di citazioni importanti. Non a caso l’uso di luci al neon in alcuni spazi dei fondali richiama alla mente gli scenari di Tron. Altre fonti di ispirazione ci arrivano dalle visioni di Asimov, utili a definire il design di Scrapland.La città di Chimera è una festa di luci e di colori, un insieme di forme sgargianti e di costruzioni futuristiche dall’impatto notevole. Navigare con la navicella tra le vie di Chimera è un esperienza altamente evocativa. Lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi risulta spettacolare al punto giusto, senza comunque esagerare. Gli effetti di luce sono davvero bellissimi, così come le coloratissime texture, pulite e dal buon livello di dettaglio generale. Girando per Chimera si rimane piacevolmente abbagliati dalla bellezza dei fondali e spesso sarà difficile non distrarsi troppo a vedere la grafica che ci circonda, pagando poi in termini di prestazioni ludiche! Anche la fluidità si attesta su buoni livelli, risultando abbastanza veloce anche nei momenti più concitati.Un’altra interessante caratteristica di Scrapland è la cura profusa nella realizzazione dei personaggi e lo scopo di realizzare un mondo virtuale credibile. Chimera presenta così una gerarchia e un assetto sociale che rispecchiano fedelmente la vita reale. Il tutto è intriso di piacevole e dissacrante ironia, caratteristica che ci fa affezionare subito al simpatico protagonista del gioco.Tutti i personaggi sono infatti ben realizzati e dotati di un design accattivante, nonché divertente. Basti pensare, oltre al protagonista D-Tritus, la robottina Betty (la “sexy” giornalista amica del protagonista), o i buffissimi poliziotti. Le animazioni dei robot sono buone, anche se forse si poteva fare qualcosina di più. Ad ogni modo il risultato ottenuto dai programmatori è di tutto rispetto e si attesta su livelli accettabili.Il sonoro offre dei brani di sottofondo abbastanza gradevoli e particolarmente adatti alle atmosfere del gioco. Peccato che le composizioni siano poche e piuttosto brevi, cosa che alla lunga potrebbero risultare leggermente ripetitive. Con un pò più di attenzione si sarebbe raggiunto un livello qualitativo sicuramente di maggiore impatto, mentre così siamo su livelli standard. Ottimi gli FX.Il doppiaggio della versione provata è in inglese con sottotitoli in italiano. I doppiatori hanno bene interpretato l’umorismo che permea il titolo di American McGee ed infatti molte situazioni risultano estremamente divertenti.
Electronic Jade…Scrapland si presenta come un titolo dal gameplay sicuramente stuzzicante, che propone una certa varietà di situazioni e di stili di gioco. Il primo pensiero va a giochi come GTA o Beyond Good & Evil, con cui condivide lo stesso concept basato sulla fusione di vari generi ludici. American McGee ci presenta la sua visione del free roaming e della tendenza a mescolare vari generi con la giusta dose di personalità, pur dovendo ammettere che la sua nuova creatura non brilla troppo per originalità. Infatti, nonostante il design pittoresco dei robot e l’ambientazione futuristica risultano effettivamente accattivanti, non si può non notare alcune somiglianze di Scrapland con Beyond Good & Evil, soprattutto per la struttura stessa della storia e dell’azione di gioco. Non a caso Jade, protagonista del titolo Ubi Soft, era una reporter (e fotografa) a caccia di informazioni e stava indagando (guarda caso) su alcuni fatti misteriosi. Ok, qui si indaga su un caso di omicidio, ma in fondo D-Tritus fa più o meno le stesse cose (annesse le fotografie, quando serve), come ad esempio passare da una fase di esplorazione e di dialogo con i personaggi ad altre a bordo del suo mezzo di trasporto, e l’umorismo generale lo rende ancor più vicino all’avventura di Jade, salvo per le ambientazioni, naturalmente, e per il fatto che il nostro amico robot può assumere le sembianze di altri personaggi robotici.Forse proprio la caratteristica di D-Tritus a cambiare i connotati rende il gioco un po’ più vario ed originale, permettendo al giocatore diversi spunti per superare un intoppo durante l’avventura. Diciamo che rappresenta un po’ il sale della giocabilità di Scrapland e che alla lunga fa davvero la differenza contro altri titoli del genere. E il titolo in effetti risulta abbastanza giocabile, grazie soprattutto ad un calibrato sistema di controllo che prevede, a scelta dell’utente, sia l’uso di mouse/tasiera che joypad. Si gioca bene anche con mouse e tastiera anche se i risultati migliori si ottengono utilizzando un buon pad analogico, che consente maggiore precisione durante le fasi action.Il livello di difficoltà è tutto sommato ben calibrato e le situazioni impegnative di certo non mancheranno. Unico neo del gioco è il leggero senso di frustrazione che si prova quando, una volta finite le vite, ci ritroveremo all’interno di una prigione dalla quale dovremo fuggire per poter proseguire nell’avventura! Questo ci pone in un costante stato di allerta, in cui dovremo pensare sempre a bardarci come si deve senza mai abbassare la guardia, che si riduce ad una semplice operazione: guadagnare più soldi possibili per potenziarci. Questo non è un male, anzi, ma il fatto di finire in galera ogni volta che malauguratamente si finiscono le vite equivale a frammentare l’azione del gioco, aggiungendo solo un’inutile perdita di tempo.Sotto questo punto di vista Scrapland non è quindi strutturato allo stato dell’arte, ma fortunatamente questo problema non lo penalizza più di tanto. In fondo basta armarsi di pazienza e farsi un po’ più di strategia prima di affrontare un livello action, tipo cercare di accaparrarsi più vite extra o potenziare come si deve il nostro veicolo. Solo usando l’astuzia la galera diventerà un lontano ricordo…La longevità del titolo è assicurata dalle 140 missioni presenti nell’avventura, garantendo circa 20 ore di gioco nel caso in cui ci si dedichi solo allo story mode. Le atmosfere fantascientifiche ed intrise di ironia riescono a catturare l’attenzione del giocatore per l’intera durata dell’avventura. In virtù di questo, anche una volta finito lo story mode, prima o poi ci ritornerete a giocare. Forse non sarà troppo presto, ma con un’atmosfera così accattivante davvero sarà impossibile rinunciare a giocarci ancora. Senza dimenticare la gradita presenza del multiplayer per frenetiche sfide online, che donano al titolo nuova linfa vitale.
HARDWARE
Assente
– Graficamente accattivante
– Pittoresco il design dei robot
– Bella atmosfera futuristica unita ad una sapiente vena umoristica
– Divertente quanto basta
– Sonoro alla lunga ripetitivo
– In alcuni frangenti diventa un po’ frustrante
– Non troppo longevo nel single player
8.0
Scrapland si è rivelata una piacevole sorpresa nell’ambito degli action/adventure. Anche questa volta American McGee lascia il segno con questo interessante titolo che fonde abilmente diversi generi ludici (action, RPG, adventure e shooter). Usando come fonti di ispirazione altri titoli simili come GTA e Beyond Good & Evil, il talentuoso designer ci propone una divertente avventura ambientata in un curioso mondo popolato unicamente da robot.
Forse il gioco in sé non brilla per originalità, ma l’atmosfera generale che si respira è accattivante al punto giusto, così come il design dei robot. Senza dimenticare la rimarchevole veste grafica, che lascia abbagliati per la bellezza dei fondali.
Il gameplay è vario e risulta ben calibrato nel livello di difficoltà, anche se non mancano alcuni punti oscuri nella struttura di gioco. Il fatto di dover ricominciare dalla stazione di polizia ogni volta che si perdono le vite a nostra disposizione ci getta addosso un leggero senso di frustrazione, causando anche la frammentazione dell’azione di gioco. Fuggire dalla prigione per ritornare ai nostri reali obiettivi di missione è infatti solo una perdita di tempo, che francamente i programmatori potevano evitare. Interessante è invece la possibilità per il protagonista di prendere le identità di altri robot presenti nell’avventura, cosa aggiunge più varietà nella risoluzione dei problemi in cui si troverà il giocatore di volta in volta.
In definitiva, Scrapland rimane un titolo intrigante e stuzzicante da giocare. Sarà per l’atmosfera futuristica che si respira, sarà per l’umorismo dissacrante che permea l’intero gioco, o per la grande simpatia del protagonista D-Tritus, ma una cosa è certa: Scrapland è un gioco particolare. Se amate i titoli che mescolano varie tipologie di generi non mancate di provarlo: potrebbe sorprendervi.
Voto Recensione di Scrapland - Recensione
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