Recensione

Samurai Spirits Tenkaichi Kenkyakuden

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a cura di rspecial1

Dopo una lunga attesa arriva finalmente anche per Samurai Spirits il tempo di rifarsi il trucco e giungere con un nuovo episodio su scheda Atomiswave, abbandonando il vetusto hardware del Neo Geo. Dopo gli ultimi sconfortanti episodi e la delusione di molti appassionati nel vedere una delle migliori saghe dei picchiaduro in 2d non riuscire ad emergere come un tempo, la SNK-Playmore ci riprova con questo cross-over che vede impegnati tutti i guerrieri apparsi nella lunga saga, dai boss ai comprimari senza tralasciare qualche personaggio nuovo che non guasta mai. Sicuramente il fatto che in generale gli ultimi prodotti proposti dalla società non sono stati un granchè e che le uniche rivelazioni gradite sono le collection dei giochi originali visti dieci anni fa non lasciano nelle premesse ed aspettative molta fiducia agli appassionati, ma ora che lo possiamo testare direttamente cerchiamo di togliere ogni dubbio a chi attendeva il ritorno di Haohmaru.

Gli Spiriti dei SamuraiQuanto ci mancherà il marchio del Neo Geo in apertura non si può descrivere, certo però che una presentazione, se cosi vogliamo definirla, più brutta per un picchiaduro od in generale per la saga non potevano farla, anche se si tratta di un cross-over potevano sforzarsi. Pazienza, la copertina in fondo non è tutto, quel che c’interessa è il gioco, ed in effetti le opzioni a nostra disposizione sono tantissime per soddisfare un po’ tutti; come da tradizione ci sarà il classico Arcade Mode, la modalità principale che ci vedrà impegnati nel distruggere lo shogun del male, in seguito il VS Mode per sfidare i nostri amici, il Pratice per i dilettanti che non hanno mai giocato ad un Samurai Spirits in vita loro, il Color Mode per sbizzarrire la nostra fantasia e cercare i colori migliori per il nostro personaggio preferito e per concludere l’online. In effetti ciò che ci viene proposto è molto poco, anche perché oltre al fatto che mancano delle modalità tipiche dei picchiaduro, presenti anche nei titoli più squallidi, non si può pensare che si giochi solo all’Arcade od in multy con gli amici, reali o virtuali che siano. I programmatori non sono quindi stati in grado di darci neanche un po’ di varietà nella scelta delle varie opzioni di gioco, ma anche se un po’ delusi ci resta il piatto forte del titolo, il suo gameplay. Avendo riunito tutti i personaggi della saga, compresi i boss ed aggiungendone di nuovi, sicuramente troverete il combattente adatto alle vostre caratteristiche di gioco, anche se, come per gli episodi passati, alcuni non saranno altro che cloni di altri personaggi con qualche piccola differenza nelle mosse oltre che quella estetica. Per gli affezionati delle gesta di Haohmaru e compagni segnaliamo solo le new entry che sono la bella (come sempre) Iroha, molto simile a Shiki (la bella donzella apparsa nella serie poligonale ed in alcuni cross-over), l’americano Andrei, che vi porterà a combattere direttamente nella casa bianca del presidente, un tipo bizzarro di nome Sugoroku che utilizzerà una campana per stordirvi a più non posso, e per finire la marionetta Ocha-Maro. Alcuni di questi spadaccini si amalgamano abbastanza bene col gruppo storico della serie, ma dobbiamo sottolineare come la marionetta e l’americano sia molto sottotono e la loro mancanza non ci avrebbe certo deluso, ma la stessa cosa possiamo dire di altri personaggi comprasi del quinto capitolo e che stranamente sono stati riproposti nonostante i pochi consensi avuti; alla fine comunque ci ritroveremo con un parco di ben 40 personaggi selezionabili sin dall’inizio, un numero “eccezionale veramente”, che però avremmo preferito magari dimezzato ma scelto con più oculatezza, visto che questo sembra essere un episodio di passaggio tra la vecchia e nuova generazione hardware possiamo anche sopportarlo.

Scegli il tuo cammino!Finalmente qualcosa di interessante ci si presenterà quando avremo scelto il guerriero da utilizzare, la scelta dello spirito con cui combattere. In parole povere, proprio come in Street Fighter Alpha 3 della Capcom, potremo selezionare ben 6 tipi di stili di combattimento diverso che si differenzieranno per vari elementi e renderanno il titolo più vario ed adattabile allo stile di ognuno di noi. Ma andiamo a vedere in ordine le caratteristiche principali dei diversi spiriti che troveremo in linea:

KenOvviamente non parliamo del biondino di Street Fighter ma del primo spirito. Scegliendo quest’opzione la barra d’energia dedicata alle super aumenterà soltanto colpendo il nostro nemico, dandoci anche la possibilità di accovacciarci a terra per schivare anche i colpi bassi (già visto in Samurai Spirits 2). L’uso di questa modalità è consigliato ai principianti e quelli che hanno più familiarità con i giochi della Capcom.

ShinLa barra si carica quando sarete colpiti, avrete la possibilità di eseguire delle nuove mosse per ogni personaggi e rotolare per schivare gli attacchi. Non so a cosa serva, ma io non mi ci trovo proprio con questo sistema di combattimento.

DoRabbia pura, come da tradizione una volta attivata la barra del Rage infliggerete più danni, sarete in grado di effettuare un super-slash ed in generale punterete sempre sulla potenza per vincere lasciando perdere la tecnica.

ReiIn questa modalità avrete la possibilità d’incrementare la barra delle super tenendo premuti gli appositi tasti, la peculiarità consiste nel poter effettuare una Rage Explosion, ovvero distruggere l’intera barra (che non apparirà più durante tutto l’incontro) ed entrare in una modalità nella quale non solo sarete più potenti ma rallenterete i movimenti del vostro avversario.

TenEcco la modalità per chi ama le combo, selezionando questa infatti potrete legare tra essi vari slash ed effettuare combo molto lunghe, anche se non toglieranno molta energia. Per il resto è molto simile alla Rei per la gestione dell’energia.

ZanOltre a potervi ricaricare la barra del Rage ed averla ad ogni round potrete anche eseguire delle parate aeree. Per evitare i nemici invece qui il vostro personaggio girerà intorno al nemico (come in Samurai Spirits 3).

In generale il gameplay non è cambiato, con i soliti tre diversi tipi di slash a disposizione ed il pulsante del calcio con i quali effettuare tutte le mosse dei personaggi effettuando le varie combinazioni di tasti. In aggiunta troverem solo il tasto E per eseguire i movimenti speciali.

La Spada ne uccide parecchiAndiamo ad analizzare l’aspetto puramente tecnico del titolo e vedere un po’ quali miglioramenti ha portato il passaggio al nuovo hardware. Come prevedibile il lavoro svolto dai ragazzi della SNK-Playmore è identico a quello fatto con il Neowave, anzi neanche del tutto simile. Sebbene ci ritroveremo con fondali in alta risoluzione questi non saranno poligonali ma semplicemente disegnati; nulla di male se ci trovassimo di fronte un risultato paragonabile a Guilty Gear , invece avremo dei background di livello altalenante, che passeranno da alcuni molto evocativi e d’atmosfera (azzeccati per la serie) ad altri che sono semplicemente brutti. Le poche animazioni che costituiscono i fondali poi danno una spiacevole e sgradevole sensazione di trovarsi a giocare con una foto appiccicata dietro i lottatori, purtroppo poi sono stati tolti anche gli elementi interattivi di un tempo, come i rami o barili che era possibile tagliare. In generale, visto che si tratta di una raccolta, era preferibile se fossero stati riproposti gli stages passati in alta risoluzione e basta per avere un prodotto degno di nota, ma come sempre non si può avere tutto. I personaggi sono semplicemente identici alle versioni da cui derivano, con il classico copia/incolla tipico della società che di sforzarsi per ridisegnare il tutto da zero non ha proprio voglia. Inutile dire che il tutto è pixeloso, anche se molto godibile, ma almeno le animazioni sono state aumentate in tutti quei lottatori introdotti nel quinto capitolo e che sembravano usciti da un Mugen (motore grafico 2d per PC, per chi non lo sapesse). Ultima parola per gli effetti grafici dei colpi speciali e delle super, realizzati molto bene e con effetti di luce pregevoli che sono sicuramente superiori in tutto a quelli del passato. La colonna sonora è molto strana, ciò perché in più momenti richiamerà altre serie e con Samurai Spirits avrà ben poco a che fare. Inutile dire che le canzoni cantate sono molto belle e di atmosfera, ma musiche tipiche di Mortal Kombat o degli ultimi film d’azione giapponesi che escono nei cinema…nulla da dire sulla loro qualità ma sinceramente la colonna sonora più di una volta non ci azzecca niente con questo gioco, almeno ci avessero messo quelle vecchie….

Mortal SamuraiAnalizzando l’ultima fatica della pausa pranzo dei ragazzi della SNK-Playmore non si può non constatare un cambiamento netto della serie che è stata tagliata e mutilata di molti piccoli elementi che la rendevano una delle saghe in cui il sangue e la violenza scorrevano a fiumi. Proprio cosi, niente sangue. Il fatto di non vedere qualche schizzo di sangue quando colpirete il nemico non è nulla di rilevante, ma se pensiamo a quando infliggevamo l’ultimo fendente al nostro rivale, al vedere il sangue schizzargli a fiumi dal corpo per poi dividersi in due come un’anguria…insomma neanche le conclusion ci hanno messo. Un po’ come se giocaste Mortal Kombat senza Fatality (e chi lo compro per SNES all’epoca mi capirà sicuramente). Ora anche smanettando tra tutte le opzioni non ho trovato nulla per abilitare la violenza tipica della saga, ma se hanno censurato cosi oscenamente la versione giapponese (come fecero per la versione Neo Geo dello Special) figuriamoci quella PAL. Ma prendere Samurai Spirits 2 e riproporlo con una grafica veramente degna di un’Atomiswave non era meglio?

– Tanti Personaggi

– Diversi stili tra cui scegliere

– Poche opzioni di gioco

7.8

Quella di Haohmaru e compagni è una delle mie serie preferite, quindi essendoci particolarmente legato mi dispiace vedere che non si riesca in nessun modo a tirar fuori un titoli degno di giochi usciti nel 1994. La differenza nella cura dei dettagli, dei più piccoli insignificanti elementi di gioco o di contorno che c’era una volta e che c’è adesso è troppo evidente, come il constatare che questo nuovo episodio è solo un cross-over in cui hanno inserito tutti i personaggi della saga senza neachè ottimizzare il livello di difficoltà di ogn’uno di essi, rendendo quindi alcuni lottatori più forti di altri e viceversa. Vista sotto l’ottica del fan era sicuramente meglio una bella collection od un remake fatto come si deve del secondo capitolo, ma questo passa il convento e questo noi prediamo, il gioco infondo non è proprio male e la caratteristica principale del poter scegliere tra svariati stili di combattimento lo rendono un titolo appetibile e che gli appassionati apprezzeranno senza dubbio, considerando poi che con il gioco online la longevità è illimitata il consiglio è quello di acquistarlo se amate la saga, se amate i picchiaduro e se, cosa fondamentale, saprete sorvolare su tanti elementi che vi faranno storcere il naso…altrimenti se cercate il meglio o prendete un Neo Geo o sperate in una raccolta.

Voto Recensione di Samurai Spirits Tenkaichi Kenkyakuden - Recensione


7.8

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