Recensione

Salt Lake 2002

Avatar

a cura di Ryuken

Ad un mese (o giù di li) dalla loro conclusione le Olimpiadi invernali rivivono sul monolite nero di casa Sony, seguendo un tred trito e ritrito che ci accompagna da ormai molti anni, fin dai tempi delle console a 8 bit. Infatti, ogni evento sportivo di prim’ordine è da sempre accompagnato da una serie di riproduzioni videoludiche di dubbio valore che hanno solamente come scopo quello di sfruttare l’evento per riuscire a vendere.Intendiamoci subito, Salt Lake non è un titolo brutto ma non rientra nemmeno fra le pietre miliari del videogioco e per cui sotto questo aspetto è da intendersi come un prodotto strettamente concepito per sfruttare il clamore (poco qui da noi) suscitato dall’evento olimpico.Quando si tratta di licenze di eventi sportivi Eidos Interactive è sempre in prima linea ed anche questa volta non si è fatta sfuggire l’occasione sia per questa versione PS2 che per quella PC (che vi anticipo decisamente più bella). Vediamone ora le caratteristiche salienti.

Sei eventi Olimpici per me posson bastare….….Direi proprio di no sopratutto quando questi sono fruibili solamente su di un’unica pista, diciamo che le cose possono essere divertenti all’inizio ma la mancanza cronica di percorsi differenti toglie molto al prodotto, che si presenta come il classico multievento che non va ad aggiungere nulla di nuovo a quanto già visto in precedenza sulle console del passato, salvo un aspetto grafico/sonoro di livello superiore.Potrete cimentarvi, come accennato nel titolo, in sei diverse discipline olimpiche (e le altre che fine hanno fatto?) che sono: la discesa libera maschile, lo slalom femminile, il salto k120 maschile, lo slalom gigante parallelo di snowboard maschile, il freestyle femminile e il bob a due maschile.Tutto qui salvo poi impegnarsi in queste discipline in quattro modalità differenti: quella LIBERA, OLIMPICA, TROFEO e CLASSICA.La prima può essere considerata come il classico tutorial che serve ad impratichirsi con le varie discipline, la seconda è la vera e propria modalità di Salt Lake 2002 nella quale gareggerete secondo le regole del CIO e secondo una sequenza specifica di eventi perciò alla fine di ogni evento ci sarà il cerimoniale di premiazione (ovviamente se arriverete fra i primi 3).L’opzione TROFEO vi da l’opportunità di scegliere a quale gara partecipare senza seguire un ordine rigido (comunque molto simile alla modalità di gioco principale)L’ultima opzione di gioco, quella denominata CLASSICA, da la possibilità ad un singolo giocatore di cimentarsi nelle gare olimpiche in quanto le precedenti, salvo la LIBERA, danno la possibilità di sfidarsi fino ad un massimo di quattro giocatori.Tutto qua non vi è nulla di più, un po’ pochino per un gioco che avrebbe potuto annoverare al suo interno altre discipline come: lo sci di fondo, il pattinaggio ed il biatlon.Ad ogni modo alcune gare sono molto interessanti e tecnicamente difficili da padroneggiare e arrivare primi nel freestyle o nel bob a due non sarà impresa da poco.

Grafica e sonoroGraficamente parlando SL2002 non presenta nessun elemento attrattivo di prim’ordine che potrebbe spingere l’utente a fermarsi ad ammirare il monitor. I personaggi e le piste sono sufficientemente ben realizzati anche se, a dire il vero, l’animazione degli atleti conserva quel non so che di plasticoso che sa molto di titolo di prima generazione.Il livello di dettaglio è discreto, la neve, il pubblico a bordo pista e le fattezze dei panorami circostanti sono realistici anche se un maggior numero di poligoni su schermo non sarebbe stato cosa sgradita, ma tant’è.I filmati in CG d’intermezzo fanno molta scena e contribuiscono a risollevare la totalità dell’aspetto visivo del gioco.Il sonoro è la parte migliore del prodotto, grazie a delle colonne rokkeggianti davvero convincenti e degli effetti sonori piuttosto realistici, salvo la pessima telecronaca in italiano che ricorda molto quella di PES (e con questo ho detto tutto!).

Le Olimpiadi invernali digitali sono divertenti?Mah, se siete dei videogiocatori saltuari, nel senso che avete poco tempo da dedicare ai videogiochi, sì sono divertenti, ma per tutto il resto del popolo videoludico questo SL2002 non è particolarmente adatto giacché il divertimento si esaurisce dopo un sei/sette ore di gioco a causa della penuria di discipline presenti che, una volta padroneggiate tutte, hanno poco da mostrare.Le cose si risollevano di molto in caso vi ritroviate in compagnia per un po’ di sano divertimento multimediale, in tal caso le cose differiscono parecchio poiché l’unico obiettivo è quello di battere i vostri amici/che.

Belli alcuni eventi come la discesa libera e il gigante.

Belle colonne sonore.

Divertente la modalità multiplayer.

Una licenza mal sfruttata.

Longevità ristretta a causa della penuria di varianti.

Grafica e animazioni migliorabili.

5

Come detto, un gioco anonimo che una volta visto per qualche ora ha già mostrato tutto. Non stupisce il fatto che SL2002 somigli moltissimo ha tantissimi altri titoli del passato che si ispirano ad eventi sportivi, ma perlomeno un qualche elemento attrattivo in più poteva e doveva essere aggiunto.

In conclusione un’occasione sprecata per fare delle Olimpiadi invernali un evento videoludico di primo livello.

Voto Recensione di Salt Lake 2002 - Recensione


5

Leggi altri articoli