Recensione

SEGA Superstars Tennis

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a cura di AP

Da quando uscì il primo indimenticabile Mario Kart, Nintendo ha proposto una valanga di titoli basati su concept sportivi. Sebbene una fascia di giocatori abbia spesso espresso dei dubbi di fronte a quella che agli occhi di molti sembra un furba mossa commerciale, non si può negare che è veramente difficile trovare un titolo mal realizzato e poco divertente in questa numerosa schiera di prodotti.Finora però la grande N è stata l’unica a poter sfornare giochi di questo tipo, in quanto sono davvero poche le software house che possono contare su personaggi e brand così versatili.SEGA, dopo aver creato Mario & Sonic ai Giochi Olimpici, deve averci preso gusto e ha deciso di proporre la sua propria versione del tennis utilizzando personaggi, gli stage e le musiche prese dalle vecchie glorie del passato che tanta fortuna hanno portato a questa storica casa. Vediamo com’è andata.

Un debuttante tra i grandiScegliere un gioco di tennis come primo titolo sportivo in un panorama videoludico come quello attuale può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Sebbene non sia ancora uscito su Wii alcun titolo che leghi Mario e racchette, siamo pronti a scommettere che il successo di Wii Sports abbia convinto la grande S a produrre questo tipo di prodotto. Il tennis è l’unico gioco che può essere affrontato in quattro contemporaneamente e, cosa da non sottovalutare, è anche uno sport in cui i programmatori Sumo Digital se la cavano alla grande. Virtua Tennis 3 è stato infatti uno dei loro ultimi lavori e con un biglietto da visita di questo tipo, la scelta diventava praticamente obbligata.SEGA Superstar Tennis però rimane un via di mezzo tra i due tipi di intendere questa affascinante disciplina. Se da una parte abbiamo un tennis che fa del movimento fisico e della sua immediatezza i suoi cavalli di battaglia, dall’altro abbiamo un titolo tecnico, complesso e realistico, dedicato più a chi vuole simulare uno sport, pur premendo solo dei tasti. Così facendo si rischia di scontentare tutti a meno che non si riesca a trovare un equilibrio che faccia convivere e possibilmente esalti queste due correnti di pensiero.

Lezione di storiaL’ultima fatica Sumo Digital prova a portare sui nostri schermi questa fusione non riuscendo però sempre nell’intento di coinvolgere il giocatore, soprattutto quello occasionale. Questo difetto è evidenziato principalmente dalla vena di autocelebrazione della casa nipponica verso titoli e personaggi che, pur facendo parte della sua storia, si sono persi nelle pieghe del tempo e della memoria senza più occasione di farsi conoscere dalle nuove generazioni.Per tutti gli altri invece ritrovare vecchi amici come Ulala da Space Channel 5 o Beat da Jet Set Radio sarà una gioia e tra gli otto personaggi subito disponibili e altrettanti saranno sbloccabili proseguendo nel gioco le sorprese non mancheranno di certo. Purtroppo in alcuni casi si soffre un po’ un certa ripetitività e alcuni atleti sono catalogabili come “doppioni” di quelli originali (un esempio su tutti sono Sonic e Shadow). Tutti i personaggi hanno una caratteristica peculiare (come succede in Virtua Tennis) che indica in cosa eccelle il nostro alter ego virtuale. Sonic ovviamente è un rapido corridore, mentre Aiai, la scimmietta di Monkey Ball, è portata nell’effettuare colpi carichi di spin. Tutti gli atleti (come Mario insegna) hanno a disposizione dei colpi speciali capaci di recuperi impossibili e dalla potenza notevole accompagnati dai poteri o dalle mosse tipiche di ciascun personaggio. Ad ogni colpo messo a segno la stella ai piedi del giocatore comincerà a riempirsi e una volta piena, l’attacco (o la difesa) speciale sarà pronto all’uso.Le modalità di gioco si dividono in Superstars, cuore del titolo e contenitore di moltissime sfide, Match simile all’esibizione, Torneo e Giochi. Quest’ultima, insieme alla modalità principale, è l’opzione che userete più spesso poiché potrete muovervi per vari campi ambientati in diversi videogame, come Outrun, Space Harrier o Puyo Puyo, per un totale di quattordici, e in cui sono presenti dei minigiochi da superare. In Virtua Squad per esempio avremo anche un mirino a schermo con il quale puntare i malviventi cercando di preservare i civili. In quello di House of the Dead invece, sarà nostro compito abbattere gli zombi che avanzeranno inesorabilmente verso di noi. Purtroppo ad alcuni livelli decisamente ispirati se ne aggiungono altri che non hanno delle missioni a tema con il videogame proposto, come per esempio Outrun, e non riescono a mantenere la qualità costante che ci si aspetta da un titolo del genere. Inoltre alcune meccaniche di gioco saranno comprensibili immediatamente solo a chi ha giocato i titoli originali, lasciando nei nuovi arrivati una sensazione di smarrimento che passerà solo dopo aver provato e riprovato un determinato stage. Grande assente in questa versione per Wii la modalità online che avrebbe spinto un po’ più in là una longevità non molto solida in singolo, ma che trova il suo punto di maggiore forza nelle sfide in multiplayer locale.

Il vecchio rivisto nuovoIl comparto tecnico che mette in scena i dritti, i rovesci e le volè di Sonic e dei suoi amici risulta molto colorato e quasi tutti gli stage riportano alla mente immediatamente il titolo originale a cui si ispirano. Le animazioni dei vari personaggi sono davvero ben fatte e i diversi modi di muoversi per lo schermo e di colpire li differenziano davvero molto. I modelli poligonali non appaiono particolarmente curati, ma anche grazie alla telecamera, vicina solo nei replay, questo difetto non si nota particolarmente. Sebbene sembri tutto a posto, purtroppo su alcuni campi un po’ più affollati di spettatori e di elementi di contorno, il frame rate soffre di evidenti cali. Nelle partite in doppio questo difetto diventa piuttosto fastidioso ma non capita quasi mai di perdere una palla per colpe non nostre. Decisamente buone invece le musiche riprese dai titoli a cui si ispira il gioco, mentre degli effetti sonori che non impressionano, ridimensionano un settore comunque positivo.

Ognuno gioca a modo suoPer tornare al discorso fatto a inizio articolo e per cercare di accontentare tutti i giocatori, SEGA Superstar Tennis ha inserito tre configurazioni del controller che consentono uno stile di gioco piuttosto diverso. La prima si basa sul sensore di movimento e cerca di emulare Wii Sports. In questo modo però giocare risulta molto più semplicistico e probabilmente verrà utilizzato solo da chi non è avvezzo a pulsanti e leve analogiche. A queste persone e a chi non ha voglia di sbracciarsi davanti alla tv, sono dedicati i controlli tramite l’accoppiata Wii Remote e Nunchuk, oppure attraverso il solo Wii Remote messo però in orizzontale come quando lo utilizziamo per i titoli Virtual Console. Quest’ultimo metodo risulta essere preferibile grazie alla disposizione dei tasti 1 e 2, molto più semplici da utilizzare. Occorre inoltre fare un’ultima considerazione sulla giocabilità che non si dimostra molto elaborata, anche a causa di soli due tasti che vanno combinati per coprire tutti i colpi disponibili. Nonostante questa limitata profondità di gioco, gli scambi di battute con il proprio avversario risultano sempre naturali e in sintonia con il giocatore garantendo comunque un divertimento immediato ed usufruibile da chiunque. Non un capolavoro forse, ma per qualcuno potrebbe trattarsi di un ttolo da prendere in considerazione andando oltre al semplice voto.

– Personaggi e ambientazioni storiche…

– Minigiochi numerosi e divertenti

– Tantissime sfide

– …che però solo i giocatori di vecchio stampo sapranno cogliere

– Occasionali cali di frame rate

– Manca il supporto online

7.0

Quello che rende speciale SEGA Superstar Tennis è lo spirito celebrativo che contraddistingue il prodotto e che potrà essere capito appieno solo da chi conosce da molto tempo la storia di SErvice GAmes. Tutti quelli che ancora oggi giocano con Wii Sports possono comunque godere di un titolo vario, leggermente più complesso e comunque più completo e che, grazie a minigiochi, tornei e sfide, potranno godere di un’esperienza valida e scanzonata. Anche se Virtua Tennis continua a rimanere su tutt’altro piano per quanto riguarda la giocabilità, se amate questo sport e se vi siete divertiti con il precedente Mario Tennis, il prodotto sviluppato da Sumo Digital è da tenere in seria considerazione.

Voto Recensione di SEGA Superstars Tennis - Recensione


7

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