Recensione

SD Gundam: Scad Hammers

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a cura di Star Platinum

Anno 0079 dell’Universal Century: il Principato di Zion dichiara la sua secessione dalla Federazione Terrestre, scatenando quindi un’intensa guerra di indipendenza, che infurierà su ogni continente della Terra ed in quasi ogni colonia spaziale e insediamento lunare. Zion è inizialmente avvantaggiato dall’uso di un rivoluzionario tipo di arma, il mobile suit, armatura mobile di aspetto antropomorfo. Quando una squadra di ricognizione di Zion, disobbedendo agli ordini ricevuti, attacca la colonia di Side 7, i cittadini di quest’ultima scoprono la risposta della Federazione a questa nuova arma: il Gundam. Con l’aiuto dei soldati federali superstiti della portaerei Base Bianca, l’equipaggio di rifugiati inizia un’avventura che li porterà a cambiare il corso della Guerra di Un Anno… Questa è bene o male la vicenda che farà da sfondo alla nostra avventura. Dopo innumerevoli trasposizioni videoludiche di qualità tutt’altro che impeccabile, negli ultimi anni le produzioni Bandai Namco dedicate al mitico Mobile Suit bianco sono state decisamente più interessanti, riuscendo in parte a risollevare le sorti di una saga che sembrava destinata a perdersi irrimediabilmente, dopo un periodo di puro anonimato. Era quindi più che doveroso attendere questo SD Gundam Scad Hammers con una certa dose di curiosità, anche perchè di fatto rappresenta il debutto di questo storico brand su Wii.

Un eroe Super DeformedLa sigla SD (abbreviativo di “super deformed”) che precede il titolo Gundam Scad Hammers, risulterà molto familiare a tutti coloro che hanno un minimo di dimestichezza con il mondo dell’animazione giapponese, poichè si riferisce ad un ben preciso e inconfondibile stile caricaturale di character design, legato soprattutto al mondo dei manga e degli anime, ma preso in prestito anche da numerosi videogames. Attraverso l’utilizzo del “super deformed”, i personaggi assumono le proporzioni e la fisionomia di neonati (occhi enormi, corpo rotondeggiante e testa che occupa circa un terzo dell’altezza totale del soggetto), risultando molto simpatici e piacevoli a vedersi. Questa scelta di puntare su una grafica di questo tipo, anzichè privilegiare un approccio più “realistico”, inizialmente potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma a conti fatti si rivela da subito vincente. Di fatto, una volta che il filmato introduttivo sarà giunto a conclusione (ovviamente tutto in lingua giapponese, per la gioia di noi poveri occidentali), ci ritroveremo subito catapultati ai comandi del Gundam RX78, nel bel mezzo dell’azione. Il nostro compito consisterà quindi, muovendoci all’interno di ambienti dotati di una visuale isometrica, nell’impugnare l’unica arma in nostro possesso (un martello dotato di catena, per la precisione) e fare a pezzi decine e decine di agguerriti nemici, fino ad arrivare agli scontri con gli enormi e cattivi boss di fine livello.

Allaciate i vostri WiimoteGundam SH è un gioco dotato di un concept così semplice e immediato che non può non risultare divertente fin dalla prima partita. Questo è il suo più grande pregio ma anche il suo limite. Le azioni da eseguire, proprio perchè di fatto si è dotati di un’unica arma di attacco (seppur con degli upgrade), consistono esclusivamente in due varianti: si può effettuare un lancio del martello in linea retta rispetto al punto in cui ci si trova, oppure eseguire un ben più devastante attacco rotante, dotato di un raggio d’azione decisamente più ampio ed in grado di infliggere numerosi danni a più di un nemico. Tutto questo attraverso l’uso del Wiimote (che mai come in questo caso deve essere ben allacciato al polso, a meno che non vogliate sfondare lo schermo della vostra tv!), che risponde ai comandi con precisione e senza alcun ritardo. Bastano pochi minuti per riuscire ad avere la piena padronanza di queste due semplici mosse e realizzare così combinazioni ancor più letali verso i nemici. I movimenti del Gundam sono invece effettuabili attraverso lo stick analogico del Nunchuk, mentre premendo i pulsanti Z o B è possibile effettuare un salto, simulando per pochi secondi un volo e rimanendo sospesi per aria.

Nessuno ce la fa contro GundamNon è dato sapere il perchè sia stato scelto un approccio così semplice verso questo gioco. I motivi potrebbero essere diversi: da una parte può darsi che gli sviluppatori non abbiano avuto il tempo necessario per realizzare un titolo che potesse sfruttare in modo più impegnativo l’hardware del Wii con risultati ugualmente apprezzabili, dall’altra è assai probabile che si sia scelto deliberatamente di puntare fin dal principio verso un concept di gioco volutamente improntato sull’immediatezza, senza però trascurare l’utilizzo dell’innovativo sistema di controllo, che in questa occasione appare ben implementato. Dal punto di vista “narrativo”, utilizzando lo stile super deformed abbinato ad una grafica in cel shading, si è riuscito nell’intento di ricreare una perfetta parodia della serie animata originale, con risultati decisamente apprezzabili. Chi ha visto l’anime infatti, non potrà non riconoscere personaggi carismatici quali Char, Amuro Ray, Bright Noa e molti altri ancora. Il tutto è farcito inoltre con una massiccia dose di umorismo in stile giapponese, attraverso intermezzi filmati in cui i personaggi appaiono sempre marcatamente isterici o piagnucoloni, rsultando quindi estremamente simpatici. I livelli possiedono un design molto semplice a dire il vero, le strutture poligonali non sono mai di numero eccessivo o particolarmente elaborate, al contrario dei nemici che sembrano non aver mai fine e che ci attaccheranno da ogni dove e senza il minimo attimo di tregua, nel loro tentativo di ostacolare in tutti i modi il povero Amuro ed il suo Gundam. Dovremo quindi procedere, livello dopo livello, distruggendo tutto ciò che incontreremo sul nostro cammino, con l’intento di recuperare importanti “pezzi meccanici” da riportare alla Base Bianca, che ci serviranno in seguito per equipaggiarci con nuove armi (ci sono tre varianti del martello base), scudi, mezzi utilizzabili ed altri upgrade che miglioreranno le caratteristiche del nostro Mobile Suit. L’esperienza accumulata sul campo, servirà quindi ad incrementare il nostro livello di abilità e le caratteristiche del nostro personaggio, aggiungendo un piccolo ma interessante elemento strategico, che conferisce al gioco quel pizzico di profondità in più che non guasta mai.

– Gundam affascina sempre

– Molto divertente

– Buon sistema di controllo

– E’ in giapponese

– Meccanica di gioco semplice

– Alcune ambientazioni poco curate

7.5

Gundam SH è un puro concentrato di divertimento demolitorio e piacere distruttivo. Le ambientazioni poligonali che andremo a visitare risultano accattivanti e sempre fluide anche con numerosi nemici presenti sullo schermo, in alcune occasioni lo stile è un po’ troppo essenziale ma non scende mai sotto la sufficienza.

Comandare il martellone del Gundam attraverso il Wiimote è divertente e comodo, rendendo il compito del giocatore piacevole e mai stancante.

Il sonoro non fa gridare al miracolo, ma è ricco di esplosioni, rumori di detriti e di propulsori, oltre ad una discreta selezione brani presi direttamente dalla serie animata, che vanno dall’epico all’ironico.

Il gioco ha quindi nella semplicità la sua forza ma anche la sua debolezza, in quanto se non conoscete nemmeno una parola di giapponese e non avete mai sentito parlare di Gundam, potreste non riuscire ad apprezzarlo come merita. A parte questo però, è un titolo da prendere in considerazione soprattutto quando arriverà in versione americana e, speriamo, anche Pal.

Voto Recensione di SD Gundam: Scad Hammers - Recensione


7.5

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