Recensione

S.C.A.R. Squadra Corse Alfa Romeo

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a cura di Tsubasa

Dalla nascita di Gran Turismo su PSX poche software house si sono cimentate nel cercare di ricreare un gioco che fosse “come Gran Turismo, ma più bello”. Gli unici due titoli che mi vengono in mente sono Sega GT per Dreamcast e Sega GT 2002 per X-Box e, seppur la versione X-Box fosse un ottimo titolo, non ha superato Gran Turismo 3. Dopo Sega GT 2002 le software house concorrenti hanno smesso di cercare la strada dell’emulazione di GT3 per cercare la strada del prodotto alternativo. E allora ecco fioccare un sacco di titoli di guida dove il fulcro del gioco sta nella tamarraggine, vuoi nella fisionomia dell’auto come Midnight Club 3 e Need for Speed: Underground 2 vuoi nella condotta di guida assassina (e Arcade) come in Burnout 3.I giochi rimasti ancorati alla simulazione (simulazione ovviamente fino ad un certo punto) sono quindi diminuiti: dove “Toca 2” proponeva un approccio alle corse vario ma limitato ad un binario con pochissime deviazioni, “R: Racing” ci propinava l’ennesimo Ridge Racer: c’è ormai poco spazio all’inventiva…

Qualcosa di nuovo, qualcosa di vivo

Insomma, in un periodo dove non c’è più la mezza stagione e non ci sono più i giovani di una volta, Milestone cerca di inserisi nel panorama (in verità attualmente di ottima qualità) dei racing games su PS2.Iniziamo dal biglietto da visita: S.C.A.R. (Squadra Corse Alfa Romeo) si presenta innanzitutto con una licenza ufficiale dell’Alfa Romeo e, secondariamente, con una colonna sonora composta dal grandissimo Ennio Morricone, il che non è affatto male. E poi con lo slogan di “primo rpg automobilistico”. Ci sarebbe anche da precisare, per chi non lo sapesse, che è stato sviluppato da nostri compatrioti, i celebri Milestone!

Simulazione o Arcade?

La modalità principale del gioco è la Modalità Dinastia, che altro non è che la classica carriera, dove la prima cosa che faremo sarà creare il nostro pilota. Quindi barba, capelli e altezza? Assolutamente no. Il nostro pilota è, come in un rpg, caratterizzato da una serie di parametri che ne influenzano i comportamenti in pista come da punti esperienza che ne determinano l’avanzamento a livelli superiori e quindi a prestazioni migliori in pista. I primi parametri a cui dovremo assegnare punti sarano Cuore, Visione e Intimidazione. Gli altri (in tutto sono 9) si rendono disponibili superando determinati livelli. Per capirci, Intimidazione indica il grado di pressione psicologica che esercitiamo stando in scia ai nostri avversari (come in “R: Racing” di Namco stando in scia ai nostri avversari potremo indurli all’errore), Cuore influenza la resistenza alle intimidazioni altrui mentre Visione aumenta la percentuale di Tiger Effect. Di che si tratta? Semplice: premendo il tasto triangolo si tornerà indietro nel tempo di qualche istante permettendo così di correggere errori fatti in gara. Il livello di Tiger Effect influenzerà quante volte sarà attivabile in gara e la sua durata. A questo punto non resta che scendere in pista nella classica modalità “vinci-questa-gara-e-sbloccane-altre”. Come di consueto avanzando nel gioco sbloccheremo auto e circuiti da utilizzare nella modalità gara singola.Il primo impatto in pista è, in realtà, decisamente negativo. Il motore grafico è ottimo (60fps e nessun rallentamento), peccato che non restituisca un’immagine pulitissima ed esente da scalettature. D’altro canto le vetture sono ottimamente dettagliate e i percorsi di gara sono vari e ispirati, si passa da alcuni circuiti ufficiali ad altri urbani o rurali, sempre ambientati in Italia: sono riprodotte egregiamente Milano, Firenze e le campagne siciliane e venete. Purtroppo lo stesso non si può dire delle visuali di gara: oltre alle 2 interne (asfalto e cofano, da puristi delle simulazioni) delle 2 visuali esterne una è veramente troppo schiacciata e quindi ingiocabile.Neanche il primo approccio con la macchina fa ben sperare. Con buona probabilità alla prima curva sarete già usciti di strada oppure avrete già tamponato un avversario. E la seconda volta non sarà certo meglio. Per non parlare dei replay dove tutto ciò che non sono le auto appare incredibilmente sfuocato e dove le musiche di Ennio Morricone non si riconoscono nemmeno. Che dire, infine, del supporto online, presente unicamente per scaricare e condividere record? A questo punto vi chiederete cosa avrete tra le mani ed inizierete a maledire chi vi ha suggerito l’acquisto…

Un prodotto con un certo spessore

In realtà i pregi di S.C.A.R. saltano fuori almeno dopo la prima mezz’ora di gioco, ma non si tratta solo di pregi, ma anche di piccole finezze che, una volta apprezzate, vi incentiveranno ad andare avanti nel gioco. La macchina è ostica da guidare, soprattutto all’inizio, complici un modello di guida simulativo e la volontà di ricreare un pilota ancora alle prime armi: dovrete imparare che difficilmente potrete fare un cambio di direzione con la macchina in sovrasterzo e che ogni curva va dosata con prudenza in entrata ma aggressività in uscita. Ma vi assicuro che la fisica ricreata da Milestone è molto verosimile, e dà le sue soddisfazioni una volta compresa. Dopo qualche giro (e qualche bestemmia) guidare i bolidi del biscione sarà puro godimento e fonte di masturbazione mentale.Oltre al modello simulativo ci sono altre le caratteristiche interessanti. Durante la gara oltre al tradizionale tachimetro avrete due indicatori, uno verde che indica la resistenza all’intimidazione dell’avversario, ed uno azzuro che indica la resistenza ai danni della vostra auto (ottimamente ricreati). Quando un avversario vi tallona per un certo tempo, l’indicatore verde cala progressivamente e quando tocca lo zero lo schermo si offusca per qualche secondo, facendovi sentire solo il battito del vostro cuore: questo è quello che vi succede quando siete sotto pressione! La trovata, per quanto lungi dall’essere realistica, è molto divertente, in quanto introduce una variabile nuova nella corsa e una difficoltà in più a cui far fronte. Ovvio che anche noi potremo intimorire i nostri avversari facendoli sbandare quando la loro barra si esaurirà e sfruttare la situazione a nostro vantaggio (non vi aspettate comunque che, una volta sotto pressione, gli avversari siano presi da colpi di sonno). Sotto ai due indicatori è presente l’icona del Tiger Effect con un numero che indica di quanti secondi potremo tornare indietro. A detta di alcuni il Tiger Effect stravolge il concetto di gioco di guida: per il sottoscitto è un’idea innovativa nonchè un’interessante aggiunta che, se usata con tempismo, a volte vi salverà il fondoschiena.Ma il punto forte deve ancora venire. Milestone ha dichiaratamente omesso la possibilità di giocare on-line (permettendo comunque di giocare in due sulla stessa console) per offrire il massimo del divertimente in solitario e in effetti S.C.A.R. vanta la migliore intelligenza artificiale mai vista in un gioco di guida. Seppur nelle prime gare capiterà di vedere avversari fare errori grossolani, aumentando il livello di difficoltà le altre macchine danno l’impressione di essere guidate da persone umane. Le vetture duellano tra di loro in maniera aggressiva ma mai stupida, affrontano le curve ognuna in maniera diversa, a volte facendo piccole sbandate e cercano a tutti i costi di non farsi superare, ma mai in maniera controproducente anche per loro. Dopo diverse ore di gioco posso dire che è proprio l’IA degli avversari la cosa che stupisce di più nel titolo Milestone ed assieme ad un livello di difficoltà ottimamente bilanciato è lo stimolo che vi porterà a procedere nel gioco. Inoltre è molto difficile barare: la macchina, se troppo danneggiata, si sfascia e se non state attenti correte il rischio di incappare in clamorosi ritiri a pochi metri dal traguardo.Senza contare la “variabile rpg”. A seconda di come personalizzerete il vostro pilota, cioè di come assegnerete i punti esperienza guadagnati, potrete improntare le gare sull’intimorire i vostri avversari oppure sulla resistenza ai loro attacchi. Ovvio, non è certo il fulcro del gioco nè la componente di maggior spessore, ma resta pur sempre una variabile da considerare.S.C.A.R. non è Gran Turismo, nè Forza Motorsport, ma “solo” una valida, divertente e nuova (da tutti i punti di vista) alternativa. Un titolo veramente innovativo e che infrange alcuni canoni classici.

– Un sacco di nuove idee

– Ottimo sistema di controllo

– Ottima IA

– Effetti sonori molto realistici

– All’inizio ostico

– Grafica non pulitissima

– Pessimo replay

8.3

Molti giochi esaltano all’inizio e poi a lungo andare mostrano tutti i loro punti deboli, la loro ripetitività e i loro bug. S.C.A.R. fa l’esatto contrario: inizialmente difficile e frustrante, si rivela poi un vero godimento e fonte di appagamento. Ottima intelligenza artificiale, un sistema di controllo realistico e circuiti veramente ben costrutiti (oltre che italianissimi) sono i suoi punti di forza. Il tutto con una serie di aggiunte che, seppur possano essere snobbate dai puristi della simulazione, rappresentano una ventata d’aria fresca nel genere dei racing games. Milestone ha unito un controllo simulativo con delle innovazioni, al limite del (ir)realismo, che rendono le gare più combattute e divertenti. Ovviamente non si può parlare di rpg ma solamente di componenti che influenzeranno le vostre prestazioni, l’uso quindi di un po’ di materia grigia fuori pista è d’obbligo. Se avete amato TOCA 2 ma avreste voluto qualcosa di più realistico S.C.A.R. è il gioco che fa per voi

Voto Recensione di S.C.A.R. Squadra Corse Alfa Romeo - Recensione


8.3

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