Rush for Berlin
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a cura di rspecial1
Stormregion per chi ama gli strategici in tempo reale è un marchio ben conosciuto e famoso, visto che si tratta dell’unica società europea in grado di rivaleggiare con i colossi americani del settore, forte del suo famoso rampollo di battaglia “Codename: Panzers”. Rush for Berlin può essere considerato a tutti gli effetti il naturale seguito dei precedenti capitoli di Panzers, ma dalla sua ha in serbo alcune interessanti cartucce da sparare in termini di novità ed appetibilità. E si inizia proprio con la storia alla base delle nuove battaglie che perde la classica impostazione che ci vedeva impegnati in lunghi periodi storici o interi conflitti del passato, per concentrarsi su un unico evento cercando di riprodurne la storicità il più fedelmente possibile.
Correndo verso BerlinoCome il titolo del gioco lascia intendere le vicende che verranno narrate si svolgono durante il conflitto della Seconda Guerra Mondiale, ed in particolare nel 1945 in cui si svolse la cosi detta “corsa” verso Berlino, ex-capitale del Terzo Reich, fondamentale a livello strategico politico per Alleati, Sovietici e Tedeschi. Ovviamente sarà possibile scegliere prima di iniziare la partita quale delle tre fazioni guidare, disponendo di 4 campagne e 25 missioni in totale (senza considerare il tutorial ottimamente fatto ed indispensabile per i neofili del genere), ed ognuna sarà caratterizzata da differenze non indifferenti, con le campagne di Russi ed Alleati che seguono le manovre di irruzione in Germania ed assalto a Berlino, quella francese (un po’ a sé stante) che ci vedrà guidare la resistenza in lotta per la liberazione della Francia, mentre quella tedesca, come logico attendersi, seguirà la respinta delle offensive nemiche contro la capitale. A voi scegliere da che parte stare, consapevoli che l’esito della storia potrà variare in base alle nostre strategie e agli obiettivi raggiunti: in particolare, impersonando i tedeschi, potremo dar vita ad una serie di intriganti (unicamente dal punto di vista ludico, beninteso) “what if”: cosa sarebbe accaduto se i prototipi futuristici delle armi segrete del Reich (Messerschmitt me 262, i siluri monoposto, gli U-boot in miniatura, la bomba volante Fi 103, il razzo A4 (V-2) e molte altre che nella realtà storica rimasero prototipi) fossero giunti alla produzione di massa? E se Hitler fosse stato ucciso in un attentato? E se gli Alleati fossero riusciti ad issare la bandiera sul Reichstag prima dei sovietici? Enigmi affascinanti, che vengono sviluppati in maniera realistica, ed anche se gli autori si prendono qualche licenza in più nella campagna tedesca, c’è molto aderenza alla realtà storica dei fatti. Un altro aspetto che il titolo tiene molto in considerazione è il tempo, che scorrerà inevitabilmente costringendo il giocatore a prendere rapide scelte, sia su come avanzare sia sul potenziamento delle proprie truppe o meno.
L’RTS che ti aspetti!Sono molte le modifiche apportate dai programmatori rispetto i passati capitoli della serie Panzer, e tutte significative a livello di gameplay, con un approccio che punta alla focalizzazione dell’attenzione ludica sulla gestione delle truppe e il coordinamento delle azioni militari; un’impostazione certamente più originale di tanti altri RTS (il numero e la varietà di unità e veicoli è impressionante) che però comporta un minor grado di personalizzazione delle strategie. Da non sottovalutare neppure l’introduzione di un sistema di skill e abilità attive/passive per personaggi speciali, che renderanno anche gli ufficiali personalizzati con caratteristiche proprie (che spaziano da attacchi speciali, capacità di riparare vari veicoli, assistenza per le proprie truppe ecc. ecc.), questo ha portato però anche la necessità di non interrompere la missione in caso di morte di un ufficiale o un alto graduato come in passato, potendo cosi continuare la missione lasciando quest’ultimi in mezzo al campo di battaglia. Altra introduzione molto importante è quella relativa la costruzione di veicoli e truppe durante le partite, con un sistema che non terrà conto delle risorse da impiegare, quindi eviteremo di doverne recuperare durante le missioni e potremo anche evitare la selezione delle tipologie di unità militari da impiegare prima di ogni missione. Non sarà possibile costruire le fabbriche per le truppe, ma dovremo conquistarle cambiando la bandiera che li contraddistingue, o anche distruggerle se necessario; tutto quindi è stato studiato per cercare di essere il più fedele possibile alla realtà e dando alla fase inerente gli edifici un ruolo cardine per la riuscita di una missione, considerando che anche l’I.A. delle fazioni gestite dal computer è abbastanza raffinata e ben reattiva alle nostre più disparate strategie.
Riproduzione storicaLa realizzazione tecnica è la parte più debole del prodotto, sebbene si sfrutti un nuovo motore grafico e siano evidenti i miglioramenti sia per effetti come il fumo o quelli delle varie esplosioni, la sensazione di essere di fronte al “prequel” è molto forte. Questo però non deve cogliere in inganno, visto che ci troviamo comunque di fronte ad una grafica pulita e ben realizzata, che grazie allo zoom ci farà ammirare i più piccoli particolari delle zone riprodotte dai programmatori con molta cura, soprattutto storica. Persino i danni ai veicoli sono stati resi con molta attenzione, come la diversificazione degli scenari e di tutte le truppe e veicoli presenti nel gioco, che raggiungono cifre non indifferenti e che renderanno gli appassionati ben felici. Da notare che nonostante tutto il gioco riesce a girare anche su PC non proprio di ultima generazione senza subire cali considerevoli per la qualità generale della grafica. L’aspetto sonoro è stato curato in modo ottimo, sia per il parlato che per gli effetti sonori, comprensivi di esplosioni o suoni di contorno della zona in cui ci si trova. La colonna sonora è invece molto classica, come sempre quando ci si imbatte in un gioco ambientato nella Seconda Guerra Mondiale non si può fare a meno di musiche epiche e molto orchestrali: notevole è l’intento di riprodurre marce militari, impiegate per immergere sempre di più il giocatore nell’atmosfera della grande guerra.
HARDWARE
Requisiti MinimiWindows® 2000, XP with SP1 or XP64 Pentium® 4 with 1.7 GHz 512 MB RAM DirectX® 9.0c-compatible 3D-Graphicscard with at least 32 MB RAM (ATI Radeon 8000 or GeForce 3) DirectX® 9.0c-compatible 16 Bit-Soundcard DVD-ROM-Drive 4.0 GB free HDD space 56K-Modem for MultiplayerRequisiti Raccomandati Windows® 2000, XP with SP1 XP64 Pentium® 4 with 2.7 GHz 1024 MB RAM DirectX® 9.0c-compatible 3D-Graphicscard with at least 128 MB RAM (ATI Radeon 9700 Pro or GeForce 5600 FX) DirectX® 9.0c-compatible 16 Bit-Soundcard DVD-ROM-Drive 4.0 GB free HDD space 56K-Modem for Multiplayer
MULTIPLAYER
– Molte Unità
– Multiplayer Collaudato
– Ottima Riproduzione Storica
– Grafica Migliorabile
8.2
Rush for Berlin si presenta come una fedele riproduzione dei fatti storici, con diverse innovazioni interessanti (su tutte l’influenza del tempo e l’introduzione delle skill speciali), la grande cura riservata alle campagne, i risvolti affascinanti e la possibilità di vivere realtà storiche alternative, che rendono il titolo di grande appetibilità per gli amanti degli RTS bellici. Probabilmente i cultori degli strategici di vecchio stampo continueranno a non apprezzare la rigidità strategica dell’impostazione del gameplay, e i più pretenziosi potranno ritenere il comparto tecnico poco allettante, ciò non toglie comunque il grande valore della produzione, che aggiunto al prezzo molto competitivo e alla ricchezza della confezione di gioco è da prendere in considerazione da tutti coloro che vogliono godersi un ottimo titolo sulla Seconda Guerra Mondiale e che si sentono pronti ad una corsa contro il tempo per conquistare Berlino, o per difenderla.
Voto Recensione di Rush for Berlin - Recensione
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