Rugby 2004
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a cura di Fabfab
Il Rugby è uno sport molto anglosassone praticato da diverso tempo anche in Italia, anche se non si può certo dire che sia particolarmente conosciuto o amato qui da noi: salito alla ribalta della cronaca qualche tempo fa, quando la nostra nazionale è stata ammessa al celeberrimo torneo delle Sei Nazioni, è stato da allora penalizzato dalla quasi inarrestabile trafila di sconfitte rimediate dagli azzurri che ci sono valsi più volte il famigerato cucchiaio di legno (l’umiliante simbolo che spetta a quella nazionale che non abbia vinto nemmeno una partita del torneo).Detto questo, ci si chiede se abbia davvero un senso commercializzare nel Bel Paese un titolo con così scarso appeal…
Il RugbyIn una partita di Rugby due squadre, composte da 15 giocatori ciascuna, si affrontano con l’obiettivo dir realizzare più mete dell’altro team; la meta si realizza portando il pallone oltre la linea di fondo della metà campo avversaria e deponendolo a terra. In seguito la squadra che ha realizzato la meta potrà anche tentare una trasformazione con calcio da fermo; altre occasioni per segnare si hanno utilizzando calci di rimbalzo (drop) oppure a seguito di una qualche penalità.La squadra che ha il possesso di palla deve cercare di segnare portando avanti la palla correndo oppure calciandola ma non passandola ad un compagno, in quanto ogni passaggio in fase d’attacco può avvenire esclusivamente all’indietro; la squadra in difesa può contrastare in ogni modo il possessore di palla ma non può effettuare nessun tipo di blocco diretto sugli altri giocatori.Il metodo di contrasto tipico del Rugby è il placcaggio: se il giocatore placcato non riesce a passare la palla prima di cadere a terra si forma la classica mischia.Per quelli di voi che non conoscono bene le regole del gioco, questo Rugby 2004 della EA include un indispensabile tutorial (Training Pitch) che però appare limitato all’approfondimento di singole tattiche ed azioni piuttosto che a conferire una visione generale di gioco.
Un gioco spettacolareIl titolo presenta due uniche modalità di gioco: Play Now permette di disputare immediatamente una partita amichevole. Il vero cuore del gioco è però rappresentato dalla modalità Tournaments, che permette di prendere parte ad alcune delle più famose manifestazioni mondiali dedicate a questo sport: la Coppa del Mondo, la World League, il Tre ed il Sei Nazioni (con Australia, Sud Africa e Nuova Zelanda il primo, Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda, Francia e Italia il secondo), il Super 12 (la principale competizione dell’emisfero meridionale) e l’European Trophy. Non manca, inoltre, la possibilità di dare vita al nostro torneo personalizzato.60 sono le squadre messe a disposizione dal titolo EA, con un misto tra nazionali e squadre di club (tra cui, unico rappresentante italiano, il Brescia), oltre 1500 gli atleti reali riprodotti, 65 gli stadi (tra cui quello di Brescia).Con i punti guadagnati disputando gli incontri è possibile scambiare giocatori in modo da riprodurre fedelmente la composizione delle squadre oppure per potenziare il nostro team preferito; un comodo editor ci permette anche di creare un atleta da zero.I comandi sono semplici ed intuitivi: col tasto analogico sinistro muoviamo i giocatori mentre passare palla, selezionare i giocatori, placcare, sono tutte azioni eseguibili in un click.Peccato però che tale sistema di controllo risulti efficace quando siamo in attacco ma decisamente deficitario in difesa quando, costretti a raccapezzarci in pochi secondi per bloccare l’azione avversaria, capita spesso di trovarsi confusi e disorientati circa il da farsi: il tutto è complicato anche dalla buona IA degli avversari contrapposto a quella dei nostri troppo spesso disorientati compagni di squadra.
Il comparto tecnicoNessun dubbio sul fatto che, tra tutti i titoli sportivi targati EA, “Rugby 2004” sia destinato a rivestire un ruolo marginale, ma questo destino segnato non può giustificare la scarsa attenzione con cui è stato realizzato il comparto tecnico del gioco.Se il buon giorno si vede dal mattino, quello Rugby 2004 è decisamente nuvoloso! La presentazione in stile EA, normalmente realizzata montando spettacolari filmati di gioco, è stata qui realizzata utilizzando unicamente la non certo esaltante grafica di gioco; finita la presentazione, inoltre, per accedere alla schermata del menù occorrerà attendere tempi di caricamento davvero eccessivi…I modelli dei giocatori sono davvero pessimi, poco definiti e assolutamente non somiglianti alla loro controparte reale e la cosa contrasta parecchio con la discreta resa delle azioni di gioco, riprodotte in maniera piuttosto realistica grazie all’utilizzo del motion capture. Rimarchevole anche l’implementazione dello “sporco” per le divise: a partita inoltrata queste appariranno macchiate ed impolverate come è normale che sia in uno sport in cui buona parte del tempo lo si trascorre a terra, placcati o placcanti.Discreta la resa degli stadi, fedeli riproduzioni delle loro controparti reali: peccato per l’implementazione del solito pubblico 2D assolutamente irrealistico e per di più reso quasi evanescente da un uso eccessivo dell’effetto di blur.Funzionale ma nulla più il sonoro, con i consueti effetti da stadio ed una poco varia telecronaca in inglese ad opera dei famosi (?!) commentatori Gordon Bray e John Invernale.
– L’unico gioco di Rugby in circolazione
– Giocabilità discreta
– Grafica mediocre
– IA migliorabile
6.5
Tecnicamente Rugby 2004 è parecchio al di sotto degli standard qualitativi della EA: poca cura nella realizzazione dei modelli poligonali, giocatori quasi irriconoscibili ed una generale, scarsa implementazione dei dettagli rende l’esperienza visiva piuttosto insoddisfacente.
Più curato l’aspetto del gameplay: prendere il controllo della propria squadra è, tutto sommato, facile ed intuitivo. Il livello di sfida e la longevità generale del prodotto sono tenuti alti sia dall’implementazione delle maggiori competizioni di categoria, sia dalla buona IA degli avversari (controbilanciata, purtroppo, da quella migliorabile dei nostri compagni di quadra).
Un titolo, quindi, tutt’altro che perfetto ma tutto sommato passabile, vista anche l’assenza di concorrenti diretti…
Voto Recensione di Rugby 2004 - Recensione
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