Room Zoom
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a cura di Chomog
Racing Game in formato miniI giochi di auto da corsa sono sempre stati quelli che in primis hanno portato un’utenza matura a videogiocare, sia per una grafica molto simile alla realtà che per la meccanica di gioco che ben ricreava il modello di guida reale; questi titoli però non erano graditissimi ai più giovani, pur essendo la categoria racing-game un ottimo mercato sul quale le case produttrici potevano puntare sviluppando idee più o meno rare.Blade Interactive ha sviluppato questo prodotto per Xbox pensando ai più piccoli e cercando di attirare gli utenti adulti cresciuti con Motor Toon Gp e Micro Machine.
HotwheelsAbbiamo assistito dall’era ad 8bit a titoli che riformulavano l’originale concezione dei giochi di guida; questi prodotti non riproducevano bolidi realmente esistenti ma macchinine da collezione o altri veicoli, sempre in formato mini, ambientando le corse su tracciati amatoriali e non, specificamente pensati per le fattezze dei mezzi a nostra disposizione.In principio fu MicroMachines, uscito su Megadrive di Sega, che ebbe un successo incredibile grazie alla stupenda giocabilità, la grafica carina e varia e la possibilità di giocare in multiplayer. Seguirono poi prodotti degni di nota, come lo stupendo Motor Toon Grand Prix di Polyphony (famosa per la serie Gran Turismo) che sotto il suo aspetto cartoonesco nascondeva modelli fisici dei mezzi di altissimo valore.Ma il titolo dal quale più di tutti questo Room Zoom prende spunto è il racing-game Re-Volt che nel 1999 fece la sua comparsa sui principali sistemi di intrattenimento videoludico.Esteticamente il titolo presenta vetture ben caratterizzate, una modellazione semplice e pulita senza troppi fronzoli e che riesce nell’intento di voler trasmettere il senso di piccolezza degli automezzi.I mini bolidi più aerodinamici presentano un design abbastanza intrigante presentando quelle verniciature tipiche delle racing-car, fari e luci che genereranno una determinata ed alquanto insolita illuminazione e cerchioni delle ruote molto accattivanti.A vista sono poi riconoscibili le marmitte ed i motori se posizionati sotto parti vetrate, piccoli particolari degni di nota.L’animazione delle macchinine è molto fluida e la velocità di gioco si fa sentire, specie scegliendo mezzi con alte prestazioni nei parametri accelerazione e velocità su tracciati che presentano sezioni rettilinee che ci permettono di spremere come si deve l’auto al nostro comando.Le piste sono a tema e potremo gareggiare in varie tipologie di locali come una stanza per i giochi, il laboratorio di uno scienziato, piste appositamente create per le piccole auto, cantine e depositi.Vi saranno sulla pista bonus che incrementeranno le nostre prestazioni, mettendoci in grado di poter lanciare attacchi agli avversari, ma anche elementi scenografici con cui potremo interagire, ad esempio scatole e dadi, bulloni e via dicendo, con cui potremo scontrarci per nostro errore nella guida o per ostacolare con l’elemento un avversario computerizzato.Pur presentando una grafica coloratissima, il titolo distribuito da Jaleco appare molto poco stilistico e non riesce a raggiungere prodotti avversari che nel tempo hanno lasciato un segno nel cuore dei videogiocatori come MicroMachines e Motor Toon Gp.Gli stessi effetti speciali, come lo scudo ad esempio, non sfruttano a dovere l’hardware della console Microsoft ed appaiono stilisticamente anonimi.Le piste, poi, che dovrebbero rimanerci impresse per gli elementi, per la loro struttura e particolarità ed infine per la loro originalità nelle possibili ambientazioni seriose o meno, con cui i programmatori Blade Interactive potevano sbizzarrirsi, ci tornano alla mente solo quando realmente le percorriamo nel gioco, per ricordare il tragitto più veloce per arrivare primi.Esse, infatti, si articolano in modo tale da darci la possibilità sia di seguire le frecce poste sulle stesse, indicanti la direzione normale da seguire per arrivare al traguardo, che di esplorare e cercare da noi quelle scorciatoie per battere sul tempo gli avversari partiti in vantaggio come posizione o come vettura utilizzata.Il comparto musicale si dimostra anonimo, mancano quelle musichette che entrano nella mente e si fondono con la pista a cui appartengono; stessa cosa per gli effetti sonori, incapaci di lasciare il segno e tali da lasciarci indifferenti.
Mai dare passaggi agli sconosciutiRoom Zoom, dal punto di vista della giocabilità, appare abbastanza limitato; le piste non sfruttano a dovere la potenza della maggior parte dei piccoli gioielli presenti nel titolo: mentre alcune hanno infatti un grado di difficoltà molto basso altre presentano una percorsi ostici e difficili da imparare.Il titolo ci presenta tre livelli di difficoltà con i quali confrontarci, sia in modalità “libera” che “challenge”, divisa in tre campionati con quattro gare ciascuno, ognuna ambientata su di un tracciato differente.Purtroppo questa modalità si rifà allo schema del videogiocatore degli anni passati, un individuo, cioè, che possa dedicare un determinato tempo ad una partita, non presentando la possibilità di poter salvare per tutto il campionato. I giri per tracciato varieranno da uno fino a ben sette, allungando così notevolmente la durata.Il titolo è incentrato principalmente sulla corsa, vista la quasi inutilità dei power-up posti sulla pista, e imprevedibile sarà l’esito della gara anche senza il loro utilizzo, poichè basteranno pochi errori, anche una volta conquistata la prima posizione, per scalare da primi fino all’ultima posizione.A questo si aggiunge il fatto che i circuiti presentano un livello di confusione, specie quelli più ostici, abbastanza frustrante, e mentre dovrebbe esser un piacere andare alla ricerca di percorsi più veloci o con più elementi con cui interagire per creare spettacolari coreografie automobilistiche, il tutto si riduce al percorso più velocemente memorizzato e ad una buona dose di fortuna, nel caso in cui gli avversari vadano a fermarsi vicino agli elementi di gioco.Nota positiva, invece, la possibilità di sbloccare autovetture non disponibili all’inizio, ripagando il giocatore per la vincita di una gara o di un intero campionato.La longevità è garantita dalla modalità multiplayer (che conserva però i difetti riscontrati in single player), offline potremo sfidare fino ad altri tre avversari umani, mentre tramite il servizio di Xbox Live fino ad altri cinque.
– Buoni i modelli delle mini vetture
– Track Editor
– Piste anonime
– Titolo piatto
5.5
Solo per i più piccoli
Blade Interactive ha sviluppato un titolo che si indirizza principalmente verso un pubblico molto giovanile, non tanto per le ambientazioni presentate, ma per uno spessore molto lieve; sicuramente non siamo di fronte ad un titolo per videogiocatori esigenti perché, purtroppo, Room Zoom non presenta quella varietà, quel miscuglio di modalità e quel feeling che legano un player ad un videogioco.
Consigliamo quindi il titolo ad una fascia di pubblico non troppo esigente, vogliosa di un gioco senza troppe pretese, non diffuso tra la massa e a cui non importa giocare con altri avversari umani.
Forse andrebbe preso in considerazione per il track editor di facile utilizzo, ma ci sembra un po’ poco per consigliarlo al resto dell’utenza.
Voto Recensione di Room Zoom - Recensione
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