Recensione

Rondo of Swords

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a cura di Star Platinum

Mai come in questi ultimi tempi il Nintendo DS sta diventando una delle piattaforme preferite dagli sviluppatori che intendono proporre giochi di ruolo. In questa occasione ci troviamo infatti al cospetto di un prodotto non ancora approdato in Europa ma che sta gia riscuotendo un discreto successo sia in Giappone che in America, in virtù di una natura fortemente ispirata dalle avventure strategiche di provenienza nipponica, in grado di coinvolgere nonostante il trascorrere del tempo, grazie alla sempre attuale concezione del più classico stile fantasy, riadattata in parte agli standard attuali.

Una spada per la libertàLa premessa iniziale dovrebbe avervi fatto capire che ancora una volta vi troverete di fronte ad un prodotto non particolarmente innovativo dal punto di vista della meccanica (anzi, tutto l’opposto), né in grado di rappresentare una vera e propria rivoluzione al genere, eppure i motivi per apprezzare più che positivamente questo Rondo of Swords alla fine risulteranno numerosi e ben distinguibili tra loro. Per prima cosa, nonostante una struttura sostanzialmente lineare la trama riesce a farsi apprezzare risultando interessante fin dalle prime battute. Unitamente ad un gruppo di giovani eroi scampati al massacro, sarete chiamati a ribellarvi alle oscure e malvagie forze che hanno quasi annientato il vostro regno, incamminandovi per un lungo e difficoltoso viaggio alla ricerca della pace e per far ciò dovrete necessariamente riuscire a risvegliare il potere magico della vostra spada, indispensabile per poter superare indenni anche gli ostacoli più impegnativi. Nonostante questo canovaccio non rappresenti nulla di sconvolgente a livello concettuale, i numerosi dialoghi implementati dagli sviluppatori, oltre ai frequenti piccoli e grandi colpi di scena cui vi capiterà di assistere, garantiscono un affezione verso i personaggi principali molto elevata e per certi versi paragonabile ai grandi classici del passato. A livello di approccio al gioco, RoS richiede una particolare prdisposizione per la strategia, in quanto i vari personaggi si differenziano molto in termini di caratteristiche, raggio d’azione, mosse effettuabili e abilità innate. In base a questi e ad altri parametri è determinato anche il raggio d’azione che ognuno è in grado di compiere, all’interno di una mappa suddivisa in caselle. Ad ogni turno il vostro party potrà spostarsi e ciò avverrà semplicemente tracciando una direzione sulla griglia a schermo. Un aspetto molto importante da considerare saranno anche le dinamiche di attacco che consentono di attaccare praticamente tutti i nemici che si relazioneranno con voi attraverso sosta nelle caselle adiacenti, o semplicemente per passaggi su di esse. Da questa interessante innovazione ne deriva che i vostri guerrieri potranno anche spostarsi effettuando più di un attacco per turno, attraversando caselle occupate dai propri compagni d’armi e beneficiando di eventuali caratteristiche affini incrementando ad esempio il livello di salute o di attacco.

Lezioni di combattimentoLa curva d’apprendimento di RoS è indubbiamente una delle più lunghe e articolate mai viste su Nintendo DS. Questo si spiega con un numero di abilità, classi e oggetti decisamente elevato, unito al fatto che nemmeno le prime missioni saranno in grado di svelare nel dettaglio e con praticità tutte le funzioni base. Ne deriva quindi un livello di sida decisamente elevato, che purtroppo non mancherà di risultare addirittura frustrante in certe occasioni. Rispetto ad altri gdr di tipo strategico, molta importanza viene attribuita ai danni subiti nel corso delle battaglie. Fortunatamente non esiste una morte permanente in grado di privarvi dei vostri personaggi migliori, tuttavia in seguito alla perdita di un’unità dutrante una missione, in quella successiva sarete costretti a doverla utilizzare scondo uno status di salute dimezzato e solo alla volta successiva i normali parametri saranno ripristinati pienamente. Decisamente una scelta rischiosa, che corrisponde perl alla costante ricerca della perfezione senza sacrificare incautamente le “pedine” più importanti. Le diverse decine di missioni da completare, unitamente alla possibilità di seguire due diversi cammini ed ottenere quattro diversi finali, contribuiscono a rendere questo prodotto molto longevo e stimplante, a seconda di quello che sarà stato il vostro impatto iniziale. Anche a livello di sistema di controllo la situazione è più che positiva, grazie ad un pregevole supporto sia dei normali tasti del X e Y che allo stylus, in grado di compiere in perfetta simbiosi tutte le principali azioni effettuabili nel corso del gioco e attraverso i menu di gestione del personaggio.

Una strategia vincenteTecnicamente il gioco offre molto meno di quanto ci si potrebbe aspettare. Il comparto grafico non èper nulla impressionante e ricorda fin troppo da vicino i tempi d’oro (ma ormai datati) dei 16-bit, tuttavia un character design pregevole l’utilizzo di colori vivaci riescono a rendere il gioco attraente. Non molto coinvolgenti le animazioni durante gli scontri, sostanzialmente troppo ancorate a modelli già visti. Nemmo le visuali proposte fanno gridare al miracolo, pur risultando comunque funzionali ed esenti da difetti rilevanti.Per quanto riguarda il sonoro, indubbiamente non si può parlare di una colonna sonora di grande impatto, ma le melodie sono di discreta qualità, al contrario delle voci che non appaiono certo ben realizzate. Come descritto in precedenza, il gameplay si basa su una trama molto classica che però coinvolge sempre più proseguendo nell’avventura. Peccato per le poche sequenze introduttive presenti, che avrebbero certamente saputo regalare maggiori momenti di coinvolgimento al giocatore. Tirando le somme si tratta di un prodotto non facile da addomesticare, che mostra il meglio soltanto dopo alcune ore di gioco. La difficoltà è ben bilanciata, anche se con punte di eccessiva complessità, mentre le piccole varianti introdotte rendono l’esperienza intensa, divertente e in minima parte diversa dalle convenzionali formule che ormai conosciamo a memoria. Se saprete passare oltre ai difetti menzionati vi ritroverete di fronte ad un buon titolo, in grado di regalarvi diverse ore di sano divertimento.

– Gameplay vecchio stile…

– Storia interessante

– Livello di sfida elevato

– …anche la realizzazione tecnica però è datata

– Animazioni sottotono

– Occasionalmente frustrante

7.0

Rondo of Swords pur non brillando per qualità eccezionali possiede uno stile tutto sommato pregevole e ad una struttura narrativa coinvolgente. Un concept fin troppo tradizionale impedisce al prodotto Atlus di ritagliarsi uno spazio nel paradiso dei giochi di ruolo per DS e la ripetitività delle azioni da compiere non aiuta certo a mantenere il ritmo elevato in ogni circostanza, tuttavia il livello di sfida è davvero alto e per superare i mostri di fine livello più duri dovrete faticare le proverbiali sette camicie, anche se in alcuni casi alcuni scontri potrebbero rivelarsi leggermente frustranti se non si ha una certa esperienza a livello di strategia.

Dal punto di vista del comparto tecnico il lavoro svolto è buono e anche se non vi sono veri e propri colpi di genio, in tal senso si è purtroppo visto di peggio pertanto a conti fatti il giudizio complessivo non può che essere positivo. In attesa della possibile uscita Pal questa versione Usa è caldamente consigliata, anche se non indispensabile per la vostra ludoteca. Valutate l’eventuale acquisto in tutta calma.

Voto Recensione di Rondo of Swords - Recensione


7

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