Recensione

Rome: Total War - Gold Edition

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a cura di Stefo

Il brand Total War è stato, da sempre, un vero e proprio punto di riferimento per i giochi strategici.Da quando ha fatto la sua comparsa sul mercato, sempre più giocatori hanno “sposato la causa” della guerra totale, adeguando il loro stile di gioco a questo nuovo (all’epoca) concetto di strategia in tempo reale, focalizzato sulla grande battaglia.Per tutti quelli che, per un motivo o per un altro, non sono riusciti ad includere nella loro collezione di titoli alcuni elementi della saga, è arrivato il motivo di aggiornarsi, con questo Rome: Total War – Gold Edition, unione logica dell’originale Rome: Total War e dall’espansione Barbarian Invasion. Visto che della versione originale del titolo avete già potuto gustare una completissima recensione, ci soffermeremo un attimo a descrivere quelle che sono le caratteristiche di Barbarian Invasion.

Espandiamoci!Iniziamo col dire che Barbarian Invasion aggiunge, come è lecito attendersi, una bella serie di nuove features atte a migliorare sensibilmente l’esperienza di gioco. Il gameplay espresso da questa espansione risulta essere molto più “tosto” di quello visto in Rome, aumentando il livello di sfida e di difficoltà. Il periodo storico di riferimento è quello del declino dell’impero romano (qualche secolo dopo le vicende narrate in Rome Total War), quando la potenza italiana si era ormai estesa in lungo ed in largo, generando due veri e propri regni (l’impero romano d’oriente e quello d’occidente). La grande estensione territoriale rese, però, Roma più vulnerabile agli attacchi di nuove generazioni di tribù sanguinarie pronte a sfidare la supremazia della “capitale del mondo”.Barbarian Invasion ci permette di impersonare sia i romani (impero d’oriente e impero di occidente) che i barbari (tra cui spiccano i più famosi Sassoni e Franchi), rendendo subito disponibile una vasta scelta di azioni e situazioni. Come vi anticipavo, il gioco risulta essere molto più impegnativo del predecessore, soprattutto se giocato dalla parte dei barbari. Questo perché le tribù barbare sono sì molto violente e determinate, ma hanno a disposizione sicuramente meno “tecnologia” dei Romani; se a questo aggiungiamo pure qualche ritocco dell’IA, l’equazione è presto fatta.Ogni fazione scelta comincia con qualche “punto a sfavore”, dovuto dallo stato di sviluppo o dalla posizione territoriale. Se prendiamo ad esempio gli imperi romani, possiamo capire come l’impero ad est risulta essere troppo vasto e decentrato (e quindi difficile da difendere), mentre quello di occidente è ormai al declino, e quindi necessita di molte risorse per essere mantenuto bene. Per quanto riguarda le tribù barbare, invece, il denominatore comune riguarda la ristrettezza dei loro territori e l’incredibile quantità di rivali che li attorniano.Il gioco gode di enormi miglioramenti nell’IA, che rendono necessaria una gestione diplomatica molto attenta unita a tattiche di battaglia molto meno garibaldine e più ragionate.Tutte le popolazioni in gioco vivono per un solo obiettivo: diventare i più forti, e questo determina grossi cambiamenti a livello strategico. I “vicini” non saranno dominati da tattiche conservative o troppo difensive, ma non esiteranno ad attaccare in maniera massiccia i territori vicini non appena si presenta l’occasione (e questo anche se si tratta di popolazioni in un certo senso “amiche”).

Gestione politica ed economicaCome espansione dell’originale Rome: Total War, Barbarian Invasion offre la stessa base di partenza a livello di gestione politica ed economica delle popolazioni. Tuttavia qualche caratteristica balza all’occhio più di altre, sia in positivo che in negativo. Partiamo dalle caratteristiche da “pollice verso”; si tratta più che altro di piccoli difetti di gestione già precedentemente evidenziati nel primo capitolo: uno su tutti riguarda la spesa relativa alla realizzazione di nuove strutture. Come ben sapete, la gestione della popolazione avviene anche attraverso la costruzione di nuove opere edili e la gestione oculata delle tasse (in questo modo i cittadini restano fedeli): ad ogni turno, potremo scegliere se edificare qualcosa o meno, ma purtroppo, selezionando più edifici contemporaneamente (e quindi allungando di molto i tempi di realizzazione), le pecunie necessarie alla realizzazione verranno subito spese. Questo, di fatto, limita un po’ la libertà d’azione, perché impegna risorse ancora prima che debbano essere spese.Per quanto riguarda i lati postivi, non possiamo non citare l’importantissima componente religiosa! Finalmente l’elemento mistico risulterà molto importante, ed in un panorama storico con parecchie diverse culture religiose come in quel tempo, è evidente come possa influire. La dominazione di una popolazione con religione diversa potrebbe portarla ad una rivolta violenta. E’ importante, quindi, tenere conto dei diversi culti religiosi e cercare di rispettarli tutti in maniera più o meno uguale. Anche perché se non rispetteremo la popolazione, potremo generare senza troppa difficoltà una bella rivolta destabilizzatrice, in grado di mettere in ginocchio il nostro dominio.

In BattagliaIl momento sicuramente topico di una sessione di gioco a qualsiasi titolo della serie Total War rimane la battaglia vera a propria, il momento delle azioni in tempo reale!Come nei titoli precedenti, vivere in prima persona le fasi di guerra è un’esperienza pudicamente quasi impareggiabile: su schermo si materializzano paesaggi vastissimi ed eserciti assi numerosi, composti da una quantità di soldati davvero impressionante. Il tutto è, ovviamente, condito da una sana dose di violenza utile a rendere il tutto più “caldo”. L’introduzione di nuove popolazioni aumenta il numero e la tipologia di unità disponibili, accrescendo di pari passo la varietà d’azione e le tattiche utilizzabili. Tutto è rimasto sostanzialmente invariato, tranne una cosa, davvero spettacolare: le battaglie notturne! Finalmente avremo la possibilità di assediare e combattere nell’oscurità della notte, in un paesaggio illuminato solo dalla tenue luce delle fiaccole. L’effetto a video è davvero spettacolare; in più una simile caratteristica arricchisce anche il gameplay, aprendo nuove tattiche atte a sfruttare le tenebre!E’ possibile combattere anche con le navi, ma gli scontri in mare sono ancora forse un po’ troppo confusionari in alcuni frangenti.

TecnicaUn paragrafo “pro forma” giusto per segnalare che il comparto tecnico è rimasto invariato.

Giocabilità e LongevitàIl titolo di Creative Assembley non è sicuramente un mostro di facilità ed immediatezza, anzi. I giocatori più esperti e soprattutto abituati alla gestione mista della serie Total War non avranno alcun problema a padroneggiare il gioco; chi, invece, si accosta per la prima volta alla saga, farebbe bene a giocare prima qualche partita senza installare l’espansione Barbarian Invasion, visto che quest’ultima rende il gioco ben più impegnativo e difficoltoso dell’originale. La curva di apprendimento, quindi, risulta essere ripida, ma comunque progressiva.Una volta fatta la dovuta gavetta, però, le soddisfazioni arriveranno a go-go e con esse la voglia di giocare sempre di più. La possibilità di scegliere da subito una qualsiasi civiltà tra quelle a disposizione e di ridisegnare a nostro piacimento la storia antica garantiscono un’ottima longevità al titolo. A questo aggiungiamo un solido comparto multiplayer (NECESSARIA una connessione almeno con ADSL per poter giocare decentemente) ed ecco prontamente giustificato il voto alto in termini di giocabilità.

HARDWARE

Sistema Operativo Windows 98/ME/2000/XP, Processore da 1ghz, Scheda 3d 64Mb, 256Mb Ram, 1Gb di spazio su hd, Monitor con risoluzione 1024*768

MULTIPLAYER

Il multiplayer è supportato sia via LAN che tramite il servizio via Internet di Gamespy.

– Nuove unità, nuove campagne, nuove popolazioni

– Introdotta la componente “divina”

– Battaglie in3D spettacolarisssime (soprattutto se in notturna)

– Si trascina alcune imperfezioni di Rome: Total War!

– Molto impegnativo per i neofiti

8.0

Ammetto che l’uscita di questa Gold Edition mi ha lasciato un po’ spiazzato e ha stravolto alcuni dei miei ritmi. Non sono un fan sfegatato della serie (preferisco giochi più dinamici ed immediati ultimamente), ma non per questo non posso riconoscere l’indubbio valore dell’accoppiata Rome + Barbarian Invasion. Il titolo è parecchio corposo, lento da apprendere, ma incredibilmente profondo e gustoso per gli amanti del genere. Non garantisce, però, un’azione immediatamente soddisfacente, costringendo il giocatore a dedicare parecchie ore solo all’apprendimento delle tecniche base. Come anticipavo prima, sarebbe bene abituarsi un po’ a giocare senza l’espansione, a causa del suo elevato livello di difficoltà. Nonostante questo gli amanti della serie non resteranno delusi e troveranno sicuramente un prodotto ricco ed impegnativo utile a saziare la loro voglia di conquista, potenza e soprattutto di strategia.

Voto Recensione di Rome: Total War - Gold Edition - Recensione


8

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