Recensione

Roland Garros 2005 - Powered by Smash Court Tennis

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a cura di OldBoy

Da quando il ciclone Virtua Tennis si è abbattuto prima in sala e poi nelle nostre console, non ce ne è stato più per nessuno. Se nell’era dei 32 bit la parte del leone la faceva Namco con i suoi divertentissimi Smash Court, con l’avvento del monolite nero il vento ha iniziato a spingere da tutt’altra parte. Ma cosa era successo prima dell’avvento di Virtua Tennis 2 sul Third Place? Di titoli ne sono usciti diversi, ma solo uno, benché dotato di una minor lentezza di gioco, si avvicinava in quanto a stile e meccanica di gioco all’incredibile gioco di Hitmaker, l’edizione 2002 di Roland Garros.

E’ una questione di polsoIl gioco sviluppato dai francesi del team Carapace aveva molte caratteristiche in comune col gioco Sega ed in primis una giocabilità molto arcade. Dopo ben due edizioni su PS2 che in quanto a vendite non hanno certamente brillato, Namco ha preso in mano le redini di questa buona licenza occupandosi lei stessa del suo sviluppo. Dopo aver dato vita ai primi due Smash Court Tennis per PS2, da ricordare ben differenti fra loro in quanto a stile di gioco, mamma Namco ha ripreso l’ottimo motore di gioco di Smash Court Tennis 2 e l’ha riutilizzato per la versione 2005 di Roland Garros. Sviluppo che come i più svegli avranno potuto immaginare non sarà costato alla stessa grandi fatiche. Dite che questo sia un bene? Francamente il sottoscritto pensa di si.Rispetto al re incontrastato, il gioco della Namco nasconde dietro una buona giocabilità una lunga e dura fase di apprendimento. Per diventare dei bravi tennisti virtuali sarà pertanto necessario assimilare le svariate tecniche di gioco ed ovviamente metterle in pratica, in poche parole vi toccherà sudare settantasette camicie, o t-shirt… fate un po’ voi. Anche qua, grazie alla crocetta digitale (o lo stick analogico), dovrete decidere al momento dove spedire la pallina. La cura va posta però in un attento controllo della forza usata per scagliare la pallina nel campo del nostro avversario. Se con la vostra mente sarete ancora proiettati sui campetti di Virtua Tennis, vi posso garantire che sarà fin troppo semplice far atterrare la palla oltre la linea di fondo. Il livello di difficoltà è pertanto ben calibrato, garantendo una buona sfida addirittura al livello principiante, cosa che al momento di una vittoria in finale lascerà sicuramente in noi un buon livello di appagamento.Oggi come oggi un buon titolo tennistico non è tale se non annovera in sè una buona modalità carriera, qui in occasione denominata Pro Tour. Dopo averla già apprezzata in SCTPT2, anche in Roland Garros 2005 la modalità carriera assumerà i toni di un vero e proprio gioco di ruolo, pertanto in seguito alle nostre vittorie il grado di esperienza del tennista crescerà a dismisura fino a diventare (si spera) il numero uno del ranking mondiale. Anche il menù ricorda moltissimo quello usato in SCTPT2 con le uniche differenze che questa volta l’arcade mode è dato dal Roland Garros Mode. Non ci sono grosse novità rispetto alle altre modalità di gioco viste negli altri titoli del genere. Come al solito ci troveremo ad avere a che fare con il classico Arcade Mode che per l’occasione prenderà il nome del torneo francese; l’Exibition Match che vi consentirà tra l’altro di affrontare un amico o di disputare uno adrenalinico doppio per quattro giocatori e l’immancabile Tutorial [No Comment – ndOldBoy]. Degni di nota sono anche la sala dei trofei e il Challenge Mode col quale la Namco ci darà la possibilità di affrontare alcuni divertentissimi mini-game Virtua Tennis Style.

Tecnicamente parlandoTecnicamente siamo su livelli discreti, avendo sfruttato lo stesso motore di gioco di Smash Court Tennis 2, la veste grafica ne è più o meno simile. I modelli composti da un discreto numero di poligoni e ben disegnati si spostano sui campetti con animazioni convincenti e piuttosto realistiche. Textures relativamente pulite. La velocità di gioco, complice anche l’assenza del selettore per i 60 Hz, non sarà paragonabile a quella di VT2, ma alla fine permette al gioco di rimanere giocabile e divertente. Il sonoro non è il massimo della vita risultando a malapena discreto, con degli effetti campionati nella norma e una colonna sonora appena passabile con alcune sonorità che spaziano dal funk, allo swing, alla dance… tutte comunque abbastanza rilassanti.

Consigli per gli acquistiGirando i vari negozi, ve ne sarete accorti sicuramente… Sony ha deciso da un po’ di tempo a questa parte di pubblicare i suoi giochi a prezzo sensibilmente ridotto rispetto ai classici sessanta euro. Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai cinquanta testoni, una cifra onesta per quello che si tratta senza ombra di dubbio di una più che valida alternativa al titolo Hitmaker. Ricordiamoci che dall’uscita di VT2 su Play2 di acqua sotto i ponti ne è passata ormai tantissima, prendetene in considerazione l’acquisto solo se trovate il titolo Sega troppo indietro con i tempi.

– Piuttosto realistico.

– Ci giocherete a lungo.

– Meno lento rispetto a VT2.

7.5

Nel complesso Roland Garros 2005 è un titolo divertente e longevo, soprattutto se giocato in quattro sulla stessa console. Non si dimostrerà certamente all’altezza del mito Sega, ma un posticino sul podio non glielo negherà mai nessuno.

Voto Recensione di Roland Garros 2005 - Powered by Smash Court Tennis - Recensione


7.5

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