Recensione

Rogue Trooper

Avatar

a cura di Stefy

Rogue Trooper è uno sparatutto in terza persona con ambientazione futuristica, in grado di regalare tanta azione agli appassionati del genere ed a chi è un fan della fortunata serie di fumetti da cui il gioco è tratto. Anche se nelle prime battute può trarre in inganno, questo gioco si rivela inaspettatamente molto solido, con violenza e difficoltà calibrati al punto giusto.

Una nuova generazione di soldatiIl pianeta Nu Earth è da tempo teatro di guerra fino a diventare un territorio inospitale, con un’aria irrespirabile e altamente tossica, ed anche così resta pur sempre l’oggetto della contesa tra due fazioni che si sono ingegnate con diversi stratagemmi pur di ottenere il loro scopo.Le due fazioni dei Nort e dei Souther fanno uso di ingombranti tute con respiratori i primi, mentre gli altri si sono adoperati creando in laboratorio un esercito di soldati in grado di combattere e resistere all’ambiente inospitale di Nu Earth. Questi super soldati chiamati GI (Genetic Infantry) sono spaventosi solo a guardarli per via del loro peculiare colore blu della pelle e per gli occhi completamente bianchi; vanno in firo con uno zaino direttamente attaccato alla schiena e con in testa un microchip che conserva la loro personalità ed abilità in battaglia, cose che li rendono, sicuramente, perfette macchine da guerra. Il protagonista è Rogue, il quale sarà inviato insieme ai suoi compagni sul pianeta per assolvere ai suoi compiti, ma, colpo di scena, coloro che dovevano essere alleati si rivelano acerrimi nemici iniziando a decimare i soldati GI. Rogue, dopo aver assistito al massacro – che ha coinvolto anche i suoi compagni, fugge animato dalla sete di vendetta: il suo unico scopo è ora trovare il traditore.

3 x 1 = RogueDopo il breve tutorial che ci introduce al gioco, iniziamo subito a sforacchiare i nostri nemici in diverse missioni che rispecchiano i soliti canoni del genere, come spingersi verso una determinata posizione, raggiungere e parlare con uno dei nostri amici, far saltare cancelli e quant’altro. Rogue si muoverà nello scenario di gioco con un buon campionario di mosse che variano dai salti a pericolose capriole, fino ad arrivare alla modalità “fuoco cieco” che ci permette di sparare ai nemici standocene tranquillamente riparati mentre loro arretrano. Anche i colpi fatali sono importanti: muoversi in modalità furtiva ed arrivare vicino all’ignaro nemico e spezzargli il collo prima che suoni l’allarme ed arrivino gli altri in gruppo ci permetterà di infiltrarci in diverse zone senza dover sparare un colpo. Avanzeremo così nel primo livello di gioco fino ad arrivare alla dipartita dei nostri amici; qui in un filmato vedremo Rouge assistere il suo compagno e dargli sostegno nei suoi ultimi attimi di vita quando, visibilmente addolorato per l’imminente perdita, tira fuori un colletto e lo pianta nel collo del suo amico; no, non è impazzito, ha solo preso il microchip impiantato nel corpo del moribondo e lo inserisce nella sua arma in modo che il suo fido amico sia sempre con lui e continui a vivere rendendo il fucile un ulteriore mostro di distruzione. La raccolta dei chip avviene anche per gli altri due amici di Rogue ed ognuno darà all’equipaggiamento diverse funzionalità: Gunnar è il nostro “amico” fucile con diverse funzionalità – che proseguendo nel gioco verranno acquistate – come il silenziatore o il comando a distanza utilissimo per fornirci copertura, ma Gunner è anche un fucile da cecchino ed uno shotgun per gli scontri ravvicinati. Bagman sarà invece inserito nello zaino e si occuperà delle munizioni, dei medikit, della creazione di nuove armi e dei potenziamenti con i vari rottami da raccogliere nell’area di gioco ma anche dei nostri amici o nemici caduti. I rottami che raccoglieremo avranno un valore numerico e, ogni volta che verranno usati per creare un oggetto, questo avrà un costo che verrà detratto dal totale raccolto, quindi bisognerà farne buon uso per non trovarsi senza punti rottame proprio quando ci serve quell’ indispensabile potenziamento per la nostra arma! Helmet, infine, sarà inserito nell’elmetto e si occupa in prevalenza degli aspetti tattici, ma è anche utile per forzare un sistema, aprire porte e creare ologrammi di Rogue per confondere i nemici.Un vero e proprio arsenale che si modifica in base alle esigenze, armi tutte potenti e precise dalla semplice pistola, alla pistola ad impulsi fino al mortaio, passando per il lanciamissili fino ai diversi tipi di granate da lanciare con un semplice sistema di mira che ci permetterà di indirizzarle ovunque. Non mancheranno le classiche postazioni fisse e nei livelli più avanzati del gioco si avrà l’opportunità di interagire con diversi mezzi. Le ambientazioni ci forniranno comodi nascondigli dove poter studiare lo scenario di fronte a noi oppure ci permette di prendere la mira ed uccidere i nemici con il nostro fucile da cecchino dotato di un mirino potenziabile; inoltre diversi oggetti dello scenario potranno essere usati per i propri scopi. Una nota positiva è l’intelligenza artificiale dei nemici: mai un’esitazione nel venirci incontro per infliggerci danni, attuando anche manovre di avvicinamento in modo furtivo fino a ritrovarceli proprio alle nostre spalle. La longevità invece è variabile poiché influenzata dal tipo di difficoltà che selezioneremo: potrà magari salire se vorremo sbloccare tutti gli extra del gioco che vanno dai filmati d’intermezzo, all’Enciclopedia di Nu Earth – che vi farà conoscere meglio la storia di questa pianta e delle sue creature ed anche i diversi disegni dei personaggi e come erano presentati nel fumetto. Oltre alla campagna principale, è presente anche il multiplayer ondine e in split screen fino ad un massimo di quattro giocatori. Oltre alle classiche modalità death-macth, cattura bandiera e altre sfide, sono state create anche diverse missioni da giocare in cooperativa rivivendo le gesta dell’esercito degli GI prima dell’imboscata. Un gameplay vario che lascia ai giocatori diverse scelte su come muoversi, se avvalersi più dell’approccio strategico privilegiando le morti silenziose e muoversi nell’ombra, o, al contrario, procedere con armi “spianate” e fuoco a volontà…

Quando la grafica non è tuttoIl comparto grafico compie bene la sua funzione: pur non dimostrandosi ad alti livelli risulta, tutto sommato piacevole. L’ambiente di gioco, per quanto sia vario con basi nemiche, sotterranei, ambienti rocciosi ed altri, sfoggia spesse volte strutture spoglie e poco definite con texture scarse e pochissimi poligoni, e la stessa “cura” è stata riposta anche per realizzare i nemici che risultano “spersonalizzati”, mentre Rogue è definito un po’ meglio sia nell’aspetto fisico che per l’equipaggiamento in dotazione. Le animazioni dei soldati sono alquanto realistiche e le scene d’intermezzo sono realizzate con lo stesso motore di gioco ed inserite bene nel contesto senza disturbare troppo l’utente. Gli effetti sonori e le musiche si attestano anch’esse su livelli poco più che sufficienti, mentre particolarmente curato è stato il doppiaggio nella nostra lingua. Il tutto, logicamente, non va ad intaccare la struttura del gioco, che resta divertente e molto vario. Certo, gli sviluppatori potevano sicuramente fare di più.

– Coinvolgente e divertente

– Buon doppiaggio

– Buona intelligenza artificiale

– Tecnicamente perfettibile

– Non innova il genere

7.0

Rogue Trooper è uno sparatutto semplice e divertente che mescola tanti elementi di gioco, con armi che lasciano grande libertà d’azione ed una storia intrigante. Il comparto tecnico certo non farà gridare al miracolo, ma sicuramente questo è un gioco da provare, e da avere se siete dei fan del fumetto.

Voto Recensione di Rogue Trooper - Recensione


7

Leggi altri articoli