Recensione

Rocky

Avatar

a cura di Ryuken

Adrianaaaaaa! L’inizio non poteva essere più scontato visto che mi accingo a recensire, se non erro, il primo videogame dedicato alla “triologia” dello stallone italiano Rocky Balboa.La cosa strana riguarda la tempistica di questa realizzazione ludica: possibile che dei film di così grande successo (soprattutto i primi 4) non abbiano ispirato anni addietro le software house a realizzare qualche titolo dedicato? Bah, probabilmente si devono essere verificati problemi di licenze e concessioni varie, problemi che sono stati risolti ed hanno portato Rage a sviluppare quello che molti fan di Sly aspettavano da anni.Per coloro che non sono vissuti sulla terra negli ultimi trent’anni ricordo che la prima pellicola trattava le vicende di un ragazzo d’origine italiana che in una Philadelphia anni ‘70 cercava di tirare a campare con incontri di pugilato di terza categoria e lavorando come esattore/picchiatore per la malavita locale.Bene, un giorno al campione del mondo dei pesi massimi viene in mente di sfidare un perfetto sconosciuto, un dilettante, per dargli l’opportunità di farsi conoscere come pugile. E chi mi va a scegliere il campione? Proprio il nostro Rocky, il quale, dopo un duro allenamento, al termine dell’incontro è l’unico pugile ad essere riuscito a reggere 12 round con Apollo Creed.In sostanza questo è il sunto del primo lungometraggio, vincitore di un oscar nel 1976 come miglior film, e dal quale prenderanno spunto gli altri quattro episodi.

Una licenza ufficiale a tre quartiRocky non è un tie-in vero e proprio; diciamo che gli sviluppatori, tramite la concessione dei diritti d’immagine del personaggio, hanno creato un prodotto simile per impostazione ai classici boxe game presenti sul mercato videoludico. Al fianco di Apollo Creed (Rocky I e II), del cattivissimo Clubber Lang (Rocky III), del granitico ed insensibile russo Ivan Drago (Rocky IV) e del figliol prodigo Tommy Gunn (Rocky V) ci sono tutta una serie di pugili inventati di sana pianta che hanno il compito di rendere il titolo longevo. Vi immaginate che longevità potrebbe avere un gioco composto da sei personaggi per un totale di cinque incontri? Non ci voglio nemmeno pensare.In fatto di modalità il fulcro della produzione è rappresentato dalla Modalità Film.In questa sarà ripercorsa la carriera del protagonista: inizierete a combattere in una cantina puzzolente, con dei tifosi poco raccomandabili che lanciano bottiglie sul ring lurido e mal ridotto; dovrete combattere in condizioni più o meno simili fino a che Apollo non vi darà l’occasione di farvi conoscere.Arrivati a tal punto, indipendentemente dall’esito dell’incontro, incontrerete, proprio come nei due film, Creed per una seconda volta. Battendolo avrete così accesso ad una serie di altre sfide che vi porteranno a combattere con gli resto degli avversari storici di Rocky. Semplice, no? Naturalmente non è tutto, lo stallone italiano, come ogni pugile reale, è caratterizzato da parametri specifici (forza, velocità, movimenti, tecnica, resistenza e motivazioni) che ad inizio carriera saranno a livelli bassini e che dovrete migliorare vincendo tutti gli incontri. Al termine di ogni combattimento vinto vi saranno donati dei punti esperienza che potrete distribuire a piacimento fra le capacità prima indicate, oppure farle distribuire automaticamente dalla CPU. Questo è un modo per aumentare le capacità del protagonista, ma non è sufficiente. Infatti, prima di ogni incontro sarà d’obbligo il passaggio nella sezione Allenamento all’interno della quale, tramite una serie di esercizi tipici della disciplina, dovrete far esercitare il campione. Gli esercizi sono: il classicissimo sacco da prendere a pugni, il salto con la corda, la panca per gli addominali (con annesso compagno che, ad ogni tre ripetizioni, vi rifilerà una serie di colpi in pancia), l’allenamento con i cuscinetti per la precisione dei colpi e quella specie di sacco a forma di pera appeso al soffitto da colpire in maniera frenetica (non so come si chiama, scusate). Allo stesso modo degli incontri, finita ogni esercitazione, vi saranno assegnati dei punti che si andranno ad aggiungere alla relativa barra di capacità specifica. Un’altra opzione di gioco interessante è quella tipicamente arcade del Torneo, questa è stata studiata per chi desidera impersonare uno qualsiasi dei pugili inclusi nel gioco (ne sono presenti oltre trenta) in una competizione ad eliminazione diretta. La modalità in questione è costituita da una serie d’incontri che vedono 16 combattenti in lotta per la conquista di diverse cinture di merito.Chiudiamo la carrellata relativa alle modalità con l’Esibizione che consiste in un singolo incontro, ideale per le sfide fra due giocatori.

Un incrocio fra Ready 2 Rumble e Knockout Kings?Quanto a gameplay il giochillo si colloca a metà strada fra una simulazione ed un arcade puro.Lo stile di combattimento di base è semplice e non ha pretese simulative, anche se prevede un discreto numero di mosse e la possibilità di eseguire combo devastanti tramite opportune combinazioni di tasti. Sono comunque presenti precisi elementi strategici che elevano il gioco, se non a livello di simulazione pugilistica, almeno a quello dei picchiaduro arcade più tecnici e devo dire che il mix è discretamente riuscito. L’ultima fatica Rage si lascia giocare, essendo abbastanza divertente, ma anche troppo semplice per i miei gusti, giacché spesso, con un solo colpo ripetuto più volte, è stato possibile mettere a terra gli avversari il che denota evidenti problemi a livello di IA. Sì, proprio l’IA è uno dei punti a sfavore del gioco. Pensate che è più semplice sconfiggere Creed e soci piuttosto che i pugili di contorno, alcuni dei quali si dimostrano tosti. Ma nei videogames i “mostri di fine livello” non rappresentano il clou della difficoltà, o qualcosa è cambiato a mia insaputa? E’ evidente dunque che la cattiva calibrazione dell’intelligenza artificiale, unita all’eccessiva facilità di parecchi incontri, non faccia di Rocky un capolavoro in ambito tecnico e di longevità.

Graficamente apprezzabileAnche se lo stile di disegno utilizzato non mi pare dei più azzeccati non ci si può lamentare in modo particolare della grafica. Tutto è realizzato discretamente bene, i pugili sono ben definiti e animati. Rocky si muove con il medesimo stile del film, un po’ lento e goffo a venire avanti ed anche il modo di portare i colpi assomiglia molto alla controparte cinematografica. Bello l’effetto sudore sui corpi dei personaggi e la tumefazione progressiva dei volti che si feriscono.Il sangue non manca di certo, essendo stato parte integrante di tutti e cinque i lungometraggi, in particolare quando si piazza una serie di uno-due al volto di un avversario.La parte migliore è costituita però dai palazzetti in cui si svolgono i mach, sempre affollati da tifosi rumoreggianti, animati molto bene e che si muovono in sincronia con le fasi dell’incontro. Per esempio all’inizio, negli scantinati malfamati di Philadelphia, una volta atterrato il nemico, potrete assistere a delle scene di antisportività pura come il lancio di bottiglie in direzione dello sfortunato a terra. Di buona fattura anche i filmati d’intermezzo (riproduzioni dei momenti più evocativi visti nei film) e quelli che precedono gli incontri.

Il sonoro la parte miglioreIl comparto sonoro è di prim’ordine: la licenza MGM ha permesso agli sviluppatori di servirsi dei campionamenti di alcune scene dei film, utilizzandole per gli intermezzi e per i commenti vocali. La colonna sonora si basa sul tema classico di Rocky che tutti, credo, amano. Purtroppo la speranza di ascoltare altri pezzi storici che hanno fortemente caratterizzato gli episodi della saga è andata svanita perché evidentemente non si sono acquisiti tutti i diritti audio. Perciò, al fianco di cotanta colonna sonora, dovremo sorbirci alcuni motivetti che stonano un pò con l’insieme, ma in ogni caso di buona fattura.

-Il protagonista.

-La colonna sonora.

-Buona sezione di allenamento.

-Discreta varietà di personaggi.

-IA mal calibrata.

-Nient’altro di particolarmente grave, ma tutto sommato è un gioco anonimo.

7

Tirando le somme ci troviamo di fronte ad un onesto gioco che riesce a catturare più per la popolarità del protagonista che per qualità.

Un discreto prodotto che consiglio soprattutto ai fan della serie cinematografica e, considerando che su Xbox latitano simulazioni di boxe, a coloro che amano la noble art.

Voto Recensione di Rocky - Recensione


7

Leggi altri articoli