Recensione

Robots

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a cura di Maxduro

Sembra che per varie ragioni, il genere platform non sia fra i più amati dai possessori di PC e tanto meno dagli sviluppatori di videogame per la nostra piattaforma preferita. Non è certo questa la sede ideale per indagare chi sia l’uovo e chi la gallina di questo circolo vizioso. Fatto sta che a fronte di decine di titoli RTS disponibili nel parco giochi PC, ad esempio, vi sono solo pochi platform game e fra questi solo pochissimi di una certa qualità. Date queste premesse è naturale che per gli appassionati di questo particolare genere, ogni nuova uscita rappresenti un’occasione da guardare con molta attenzione. Robots, che appartiene a questa categoria, presenta tutta una serie di attributi che sulla carta potrebbero farne un ottimo titolo. Robots è infatti direttamente ispirato all’omonima pellicola dei Blue Skies Studios che recentemente è apparsa sugli schermi cinematografici e che racconta la storia di un robot, Rodney, all’inseguimento del sogno di diventare un inventore provetto. La qualità e la cura realizzativa di questi studios (i padri tra l’altro del lungometraggio intitolato “L’era glaciale”) è a questo punto indiscutibile e se non altro la magnificenza evocativa dei personaggi e delle ambientazioni create per il film si riflettono in maniera egregia nella sua trasposizione videoludica.Purtroppo, è da constatare che, lo diciamo non senza un briciolo di rammarico, la maggior parte delle cura realizzativa profusa dagli sviluppatori nei confronti di questo titolo è stata rivolta al suo aspetto esteriore. Senza tirarla troppo per le lunghe, in Robots si salvano solo grafica e sonoro mentre il resto della struttura del gioco appare piuttosto scialba. Ma andiamo con ordine.

Da un punto di vista squisitamente del gameplay, Robots si presenta come un classico platform game e ricalca in maniera pedissequa tutti i principali stereotipi che sono ormai noti da tempo agli amanti di questo genere. Nei panni di Rodney, saremo chiamati a scorrazzare per varie locazioni sostanzialmente alla ricerca di oggetti da raccogliere; interagiremo ogni volta con un personaggio differente, il quale ci chiederà di raccogliere un certo numero di determinati oggetti e di tornare una volta compiuta la missione. La raccolta sarà di volta in volta ostacolata da una serie di robot ostili, più o meno stupidi, i quali, però, potranno essere facilmente sbaragliati utilizzando la principale arma a disposizione del nostro eroe, una pistola spara rottami. Ovviamente non mancheranno piattaforme girevoli, cavi sospesi, piani rialzati, e vari leveraggi più o meno strampalati che ci consentiranno, quando opportunamente azionati, di raggiungere anche gli oggetti più nascosti. Di tanto in tanto questa routine sarà interrotta da una serie di gare in stile Wypeout, a bordo di velocissime sfere di metallo. Vi è da sottolineare inoltre la presenza di negozi sparsi per le varie aree di gioco, attraverso i quali potremo comprarci una serie di gadget aggiuntivi e potenziamenti per le armi al costo di mucchietti di rottami accumulati durante le nostre scorribande. Non c’è in un realtà molto altro da dire rispetto al gameplay di Robots, infatti lo schema che vi ho appena descritto tenderà a ripetersi in maniera indefinita e tutto, fin dopo la prima mezz’ora di gioco, comincerà ad apparirvi già fatto o già visto. Anche le armi a disposizione di Rodney e il sistema di controllo sono fortemente ispirati ad altri capisaldi del genere quali Ratchet&Clunk, Jek&Dexter ecc. anche se la quantità e la qualità di questi non si avvicinano neanche minimamente a quella offerta dai suoi più blasonati concorrenti. Rodney avrà a disposizione solamente la pistola lancia rottami, un fascio magnetico in grado di sollevare in aria gli altri robot, due tipologie di granate e soprattutto un immancabile compagno rappresentato in questo caso dal piccolo Wanderbot che non mancherà di aiutare Rodney in svariate occasioni. Rodney è piuttosto agile, e in grado di compiere doppi balzi, scivolate (che consentono di raggiungere locazioni particolari) ed è inoltre in grado di passare ad una modalità di sparo in prima persona decisamente più precisa. Purtroppo la gestione della telecamera è stata implementata in maniera assolutamente scriteriata. Complice probabilmente il porting diretto da PS2, non è stata implementata la possibilità di utilizzare il mouse per ruotare la telecamera liberamente, col risultato che essa deciderà nella maggior parte dei casi, di posizionarsi nella posizione peggiore rispetto alle nostre necessità di visualizzazione dell’area di gioco. Considerando che il titolo appare estremamente semplificato in tutti i suoi aspetti e certamente rivolto preferenzialmente ad un pubblico non troppo adulto, ci pare che una gestione più intelligente e efficace della visualizzazione sarebbe stata il minimo da aspettarsi.

Robots riprende fedelmente la trama del film a cui è ispirato e narra a la storia di Rodney che parte da Rivet Town per raggiungere Robot City con l’intento di coronare il suo sogno di diventare un grande inventore. Naturalmente giunto a Robot City scopre che il suo idolo, l’inventore Bigweld, è stato detronizzato dal malvagio Ratchet che il nostro giovane eroe di latta deciderà immediatamente di combattere. Robots, come accennavo all’inizio della recensione, riesce a riprendere anche piuttosto bene l’atmosfera del film, complici un aspetto grafico veramente ben fatto ed un doppiaggio audio divertente e ben realizzato. L’atmosfera delle città robotiche è stata resa senza dubbio in maniera egregia merito di una scelta sapiente degli accostamenti cromatici e di una discreta cura per la modellazione dei personaggi e degli elementi di sfondo. Anche se man mano che si prosegue nel gioco i toni tendono a virare verso tinte più cupe e l’aspetto generale del titolo diventa più monotono, l’impianto grafico, soprattutto al massimo della risoluzione, merita un plauso.

Purtroppo in Robots latitano proprio gli elementi che dovrebbero contraddistinguere un gioco di questo tipo e cioè 1. il divertimento, frustrato da uno schema di gioco troppo ripetitivo; 2. situazioni sempre nuove che ti spingono a progredire nel gioco, anch’esse sostituite da una serie di azioni che tendono a ripetersi in maniera indefinita; 3. un sistema di controllo efficace che permetta di immedesimarsi con il protagonista, boicottato da una gestione della telecamera a dir poco frustrante. Si salvano, dunque, solo l’impianto grafico e quello audio che da soli non bastano a risollevare le sorti di questo titolo.

HARDWARE

Requisiti minimi: Windows98/2000/XP/ME; CPU 1GHz o superiore; 256 RAM; scheda grafica con 64MB RAM compatibile con DirectX 9.0c; scheda audio compatibile direct 9; 1GB di spazio su disco fisso.

MULTIPLAYER

Assente.

– Grafica all’altezza della situazione

– Buon doppiaggio

– Telecamera al limite della sopportazione

– Ripetitività dell’azione

5.5

Nonostante ci fossero tutte le premesse affinché questo titolo potesse rappresentare un buon platform per gli utenti PC, la realizzazione di Robots lascia complessivamente a desiderare. Vi è infatti una fortissima discrepanza fra la realizzazione tecnica relativa al comparto audio e video e la scarsa cura dedicata invece alla rifinitura del game play e del sistema di controllo. Il titolo infatti si presenta visivamente in maniera ispirata, esprimendo un design pulito e piacevole insieme ad una felice scelta degli accostamenti tonali. Anche il comparto audio si distingue in positivo per la fattura. Al contrario, il game play appare piuttosto scialbo, infarcito di situazioni ripetitive che esercitano uno scarsissimo appeal già a breve termine. Il tutto condito da un sistema di gestione della telecamera che definire perfettibile è un complimento. Rotazioni inaspettate, cambi di inquadratura, giravolte ballerine metteranno a dura prova i vostri stomaci fin dai primissimi minuti di gioco. Peccato, l’ennesima occasione mancata.

Voto Recensione di Robots - Recensione


5.5

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