Recensione

Robotech: Invasion

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a cura di Chomog

Pre – InvasionLa saga di Robotech, che non è altro che un azzardato package dell’americana Harmony Gold di tre diverse serie che poco hanno a che fare tra loro (comprendente le saghe di Macross, Southern Cross e Mospeada), continua ad avere quella attenzione che ogni suo fan non può fare altro che apprezzare; sono infatti molteplici i titoli videoludici che propongono i temi, le storie ed i personaggi di quel mondo spaziale, dove amore, guerra, rivalità e canto si uniscono, presentando dietro al mech design ed alle guerre intergalattiche il concetto dell’affetto diffuso attraverso la canzone.I titoli che noi della redazione di Spaziogames portiamo ancora nel cuore riguardo a questa saga sono molteplici: si va dallo stupendo sparatutto per Super Nintendo, “Macross Scrambled Valkyrie”, che vantava sprite ed una palette dei colori assolutamente stupefacente, al recente “Robotech Battlecry” di TDK, uscito per le console di ultima generazione, fino a toccare il capolavoro, quel “Macross Super Dimensional Fortress” sviluppato da Sega AM2 ma mai portato in occidente, che rappresenta il punto arrivo di un videogioco che incontra la serie animata giapponese. Ora che abbiamo tra le mani questo Robotech Invasion non possiamo che chiederci: “può questo titolo, con il suo approccio totalmente differente, sbaragliare i prodotti del passato ed in primis il capolavoro Sega?”.

Due storie a confrontoIl precedente titolo dei Vicious Cycle presentava una storyline che si collegava direttamente alla prima serie di Macross, forse la più carismatica, dove venivano presentati gli umani in guerra contro gli Zentradi, con la particolare caratteristica di assistere alle trasformistiche azioni dei caccia Varitech capaci di morfarsi nelle tre varianti di attacco per i differenti casi di approccio alla battaglia.Robotech Battlecry era un titolo piacevole e dall’OST molto carismatico, che confezionava il mondo di Macross in una ben realizzata grafica tridimensionale in cel shading con la quale, grazie all’accentuazione dei contorni di ogni modello in 3D, il legame tra videogioco e serie animata diventava molto stretto.In Invasion gli sviluppatori riportano una storia parallela, al contrario di Battlecry dove il protagonista era Rick Hunter della serie omonima, non utilizzando la precedentemente menzionata tecnica del cel shading ma la tradizionale grafica da sparatutto in 3D con un triplo approccio in base alle trasformazioni della nostra battle-suite. Come nella serie Mospeada, infatti, nel gioco ritroveremo la famosa motorbike in grado di fondersi con il personaggio e creargli un esoscheletro pronto a donargli incredibili qualità belliche e di conseguenza la visuale stessa del gioco cambierà da prima persona alla terza.La trama del gioco è ricca di flashback che si ricollegano alla storia di Mospeada, donando quel tocco di unicità e novità ma rimanendo legato alla serie originaria. Rimangono gli Invid come aggressori alieni (dove in Battlecry ritrovavamo gli Zentradi).

Una visione più realistaScegliendo di abbandonare l’abusato stile grafico in cel shading, i Vicious Cycle hanno pensato di utilizzare il comparto grafico percorrendo la strada del realismo presentando l’ambiente di gioco in maniera più veritiera.Le linee anime vengono così abbandonate e ci troviamo in immagine uno dei molteplici sparatutto in prima persona tanto diffusi sulla piattaforma personal computer, con scenografie nella media, così come le animazioni, dal discreto design e con ben realizzati effetti speciali come giochi di luce ed esplosioni.La visualizzazione appare di alto impatto, in primis nella modalità in prima persona. Sono infatti ben tre le possibili visuali tra cui scegliere, una in prima persona ed altre due in terza, che ben si adattano alle trasformazioni del nostro personaggio in base all’equipaggiamento da esso trasportato.Nella prima ampia visuale non nascondiamo di esser stati particolarmente presi anche grazie alla grandezza degli avversari che tenderanno praticamente a coprirci con la loro grande mole, occupando a distanza ravvicinata anche tutto lo schermo, il che mette in soggezione il videogiocatore e lo porta a non far avvicinare i nemici facendoglieli annientare prima che questo accada.Le restanti due visuali sono invece di tipologia esplorativa, grazie ad esse visualizzeremo il personaggio in sella alla motor-bike o prontamente fornito di zaino; in entrambi i casi è bello a volte trovarsi in sommità di colline ed ammirare il comparto estetico molto evocativo, specie nelle ambientazioni delle rosse terre del pianeta o tra i paesaggi innevati che risvegliano nello spettatore un buon feeling.Il sonoro si articola in maniera più che sufficiente, con ottime voci digitalizzate, effetti sonori all’altezza e musiche carine da ascoltare, che ben accompagnano le missioni e raramente ripetitive.

La versatilità della trasformazioneAbbiamo trovato Robotech Invasion un titolo molto lineare. Nella maggior parte delle fasi di gioco infatti, verremo guidati dalla CPU nel compiere in successione le varie parti delle missioni da completare e questo, se da una parte elimina quella libertà vista in titoli di più alto spessore e con più grande libertà di azione, da un altro punto di vista però si rivela ideale per chi non vuole perdere tempo in un’esplorazione che può esser considerata inutile ai fini della storyline ed del rapido completamento degli obiettivi.La trama del gioco è affascinante ed il giocatore verrà, nelle circa dieci ore richieste per completare in modo più che sufficiente il titolo, ben calato nella parte del protagonista, inquadrando man mano che ci si avvicinerà alla fine i segreti del plot narrativo.L’utilizzo della suite in motocicletta, poi, porta varietà al gioco in sé e non annoia mai con situazioni ripetitive, pur essendo in questa circostanza l’azione di gioco abbastanza lenta (ma dopotutto non ci troviamo dinanzi ad un titolo di guida).

– Ottimi effetti luce

– Grande varietà di situazioni

– Versatile e di facile immersione

– Poca libertà di azione

– Sensazione di velocità poco elevata

6.7

Robotech Invasion è un titolo che si indirizza in primis verso due fasce di pubblico, una che raggruppa i fans della serie Macross ed un’altra che mette insieme coloro che cercano uno sparatutto in prima persona che presenti situazioni varie e godibili senza però vanificare il tempo di gioco in inutili esplorazioni pur facendosi guidare dalla CPU in modo lineare.

La sua realizzazione appare globalmente discreta ed il prodotto rappresenta un buon intermezzo da inserire fra due titoli capolavori presenti o in arrivo sulla piattaforma Sony.

Voto Recensione di Robotech: Invasion - Recensione


6.7

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