Robin Hood
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a cura di RaWeN
Robin Hood e Little John van nella foresta…Quanti film avete visto sull’eroe della foresta di Sherwood? E l’indimenticabile cartone della Disney sulle peripezie del ladro buono? Finalmente potremo essere partecipi direttamente alle gesta di Robin Hood, l’eroe di Nottingham, colui che ruba ai poveri per dare ai ricchi…ops, scusate, era il contrario…
Impressioni sbagliate e doverose precisazioniLa maggior parte dei giocatori che si metteranno di fronte a Robin Hood: The legend of Sherwood non potranno fare a meno di notare la straordinaria somiglianza che intercorre con il celebre Commandos, sia nel sistema di controllo chenella dinamica di gioco.Eppure, dopo un’attenta osservazione, ci si rende conto che i fattori in comune non sono poi tanti; ad esempio le varie opzioni che possiamo adottare in Robin Hood durante le perlustrazioni sono svariate ed originali, il gioco è senza ombra di dubbio più scorrevole, vi sono molti modi per finire un livello ed i combattimenti non sono ridotti ai soliti spari fissi, bensì hanno uno stile divertente e facilmente manovrabile.Di tutto questo ci si può rendere conto solo dopo il primo livello, in quanto esso è una sorta di allenamento, un’introduzione al mondo medievale ove trascorreremo le nostre care vecchie ore ed ore di gioco.Ad onor del vero, non possiamo tuttavia dimenticare di sottolineare le similitudini con Commandos, quali un sistema complessivo di gioco quasi uguale, una grafica 2d molto curata e definita nei contorni, strumenti come il campo visivo dei nemici costituito dall’ormai classico cono verde.
In giro per NottinghamEccoci qua, al centro di un borgo medievale, dove il nostro scopo principale è quello di scoprire le nuove funzionalità ed opzioni del titolo firmato Eidos, come l’uso dell’arco (a disposizione avrete poche frecce, quindi usatele in modo oculato), la possibilità di ottenere “preziosi” consigli dai mendicanti (naturalmente dopo aver concesso loro l’elemosina), di entrare ed uscire da palazzi ed abitazioni e di poter gettare sacche di monete vicino ai drappelli di guardie, scatenando liti e risse, talvolta comiche, permettendoci di passare.Già dalla seconda missione entreremo nel vero spirito del gioco; ci caleremo nell’atmosfera fantastico-medievale delle stradine di Nottingham, sempre sorvegliate da guardie o popolate da gente comune, che commenterà il nostro arrivo con urla di gioia e complimenti; dopo essere riusciti a liberare degli uomini dalla forca, avremo sotto il nostro comando una comitiva di uomini dalle caratteristiche e dalle abilità differenti, un assetto di gioco che ci accompagnerà per la maggioranza dei livelli e con il quale dobbiamo quindi acquisire una certa familiarità.
Analizzando la giocabilitàLa giocabilità di Robin Hood: The Legend of Sherwood è composta da una molteplicità di elementi che si alternano continuamente sui nostri monitor, è vivace, originale ma nello stesso tempo complicata e realistica. Sono state apportate molte piccole modifiche rispetto al suo “ispiratore”, Commandos, che rendono questo gioco molto meno frustrante ed invoglia anche coloro che non sono appassionati del genere ad andare avanti, grazie ad un elevato livello di coinvolgimento. Sono numerose le possibilità di interazione con gli oggetti disseminato nelle mappe, come saltare sui tavoli, aprire cancelli, parlare con i passanti; potremo usare più armi, dalle spade agli archi, arrampicarci sull’edera dei muri, strisciare alle spalle delle sentinelle e stordirle per un determinato lasso di tempo.Il sistema di combattimento non è realizzato solo secondo lo standard del “clicca e spara”, bensì avremo la possibilità di decidere all’istante la traiettoria da far seguire alla lama della nostra spada, la inventeremo noi semplicemente lasciando la scia con il puntatore del mouse; è senza ombra di dubbio un sistema più divertente, efficace e fedele alla realtà.Tuttavia chi non è amante del genere potrebbe avvertire un ripetersi dello schema complessivo del gioco.
Grafica & SonoroAltri due aspetti fondamentali del titolo in questione sono una completa realizzazione in Italiano ed una veste grafica ottimamente elaborata, che catturano e portano virtualmente il giocatore all’interno delle scorribande dell’allegra marmaglia di Robin Hood.La grafica è interamente sviluppata in 2D, un sistema senza ombra di dubbio antiquato, ma in questo gioco di una fattura tanto pregevole da risultare migliore di molti altri prodotti in ambientazione tridimensionale. Le ambientazioni, i personaggi e gli elementi compositivi del sistema grafico, nonostante siano in bitmap, sono perfettamente definiti e chiari; tuttavia, qualora decidessimo di utilizzare l’opzione di zoom, non potremo fare a meno di notare un notevole abbassamento di qualità della visualizzazione del gioco, in parole povere, si “sgrana” molto se ci avviciniamo con la rotellina del nostro mouse.Il sonoro presenta sia dei pregi, sia dei difetti.E’ molto appagante camminare per le strade di Nottingham e sentire il nostro nome urlato e proclamanto dalle genti che ci sono vicine, i loro apprezzamenti o i loro mugolii di stupore e paura.D’altronde dopo un po di tempo faremo caso al fatto che le frasi vengono ripetute forse troppo spesso ed alla fine potrebbe annoiare; inoltre il movimento delle labbra non è sempre ben sincronizzato con le parole, frutto di un doppiaggio forse non eccellente
Quanto può durare Robin Hood?La risposta a questa domanda è molto più semplice di quanto immaginiate: dipende dal tipo di giocatore.I giocatori esperti del settore vedranno in Robin Hood: The Legend of Sherwood un gioco sicuramente molto appassionante, anche dopo una certa quantità di missioni, trovando nella possibilità di escogitare nuove tattiche per i livelli e poterli ri-giocare il principale mezzo di allungamento della durata.I giocatori meno appassionati al genere, apprezzeranno molto il complessivo, ma magari non presteranno sufficente attenzione alle “chicche” che contiene il gioco e lo schema ripetitivo del sistema potrebbe finire per risultare noioso.
HARDWARE
Hardware minimo: Intel Pentium 233 Mhz, 64 Mb di RAM, 900 Mb liberi su Hard-Disk, sistema operativo Windows 98/ME/2000/XPHardware consigliato: 128 Mb di RAM è un processore a partire da un Pentium 300 in suMULTIPLAYER
-Una grafica ottima
-Un sistema più veloce e dinamico
-Molte innovazione rispetto ad altri titoli del genere
-Buona longevità
-Doppiaggio superficiale
-Forse eccessiva monotonia dello schema di gioco
-Si sgranano i contorni se si usa lo zoom
8.3
Se il vostro sogno è sempre stato quello di calarvi nei panni di Robin Hood, potrete presto vederlo realizzato grazie a questo strategico molto dinamico ed originale.
E’ sicuramente in grado di coinvolgere sia gli esperti di questo genere di giochi, sià i novelli, grazie ad una giocabilità senza ombra di dubbio meno frustrante di titoli simili, quali l’ormai troppe volte citato Commandos.
Nonostate qualche piccolo problema di sonoro e longevità, vi saprà siuramente catturare, con la sua grafica molto ben strutturata ed il suo stile accattivante.
Voto Recensione di Robin Hood - Recensione
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