Recensione

Ridge Racer

Avatar

a cura di OldBoy

Il nome di Ridge Racer è qualcosa che (nel bene e nel male) lascia sempre il segno. Da sempre considerato il Re degli arcade racers, negli ultimi tempi il gioco di Namco ha dovuto fare i conti con rivali sempre più agguerriti come Need For Speed e Burnout. Ma la pacchia è finita, è il momento di scendere in pista, è il momento di dimostrare al mondo che mamma Namco ha ancora frecce nel suo arco. Dopo la parziale delusione della versione DS, altro che una mera conversione del gioco per N64, è l’ora della versione PSP…

Impariamo l’arte della sbandata controllata…che per la cronaca è un mix dei due capitoli usciti in sala e dei cinque i capitoli usciti sulle console Sony. Il gioco si presenta in grande stile, con un’intro da paura degna del memorabile filmato introduttivo di R4. Non so a voi, ma in pieno filmato il mio grado di adrenalina era già salito a mille. Inutile negarlo, non ho letteralmente resistito e l’ho bruscamente interrotto per cimentarmi in un’immediata partita. Ma prima ho preferito dare una passatina alle opzioni per vedere e, nel caso, modificare i vari settaggi… niente, tutto nella norma. Divertente l’idea di inserire come minigioco “New Rally-X”, un vecchio classico Namco del ‘80. Da notare che la Namco non è nuova a simili iniziative, se, come il sottoscritto, avete avuto modo di giocare i primi giochi Namco su PSX, vi ricorderete dell’inserimento di alcune vecchie glorie della stessa casa giapponese. Cari sgiagazzi miei, andiamo a giocare sul serio adesso. Modalità principali di questa fiammante versione di Ridge Racer sono i Tour Mondiali. In tutto ben 23 tour di difficoltà più o meno crescente suddivisi in due categorie; i Tour Base e quelli Pro. A questo punto vorrei soffermarmi un secondo su questa modalità. Qualche giorno fa stavo scambiando due chiacchiere con un mio amico che aveva da poco comprato il titolo Namco e lui mi fa: “Ma questo Ridge Racer è troppo facile!!! Al tour mondiale arrivo sempre primo”. Lasciatemi dire una cosa riguardo a ciò. Se è vero che i primi 9 tour base sono relativamente semplici, la stessa cosa non è possibile affermarla allorché ci troveremo di fronte gli altri 14 tour Pro. Credetemi ragazzi, da appassionato di questa mitica serie di giochi, sono sempre stato un piccolo asso del volante, ma questa volta mi sono trovato in difficoltà anche io. L’intelligenza artificiale degli avversari, incredibilmente, si dimostra più arcigna del previsto e solo un’ abile padronanza del mezzo ed un bassissimo tasso di errori ci permetteranno di arrivare al traguardo prima degli altri. Si prosegue con la classica Corsa singola: logicamente le piste in principio non saranno poi tantissime ma se vi comporterete bene durante i Tour mondiali, vi garantisco che i circuiti e le vetture extra aumenteranno a dismisura. Immancabile, come sempre, la Sfida a tempo, la classica Time Trial, ove noi, piccoli piloti in erba, potremo dare sfogo alla nostra sete di velocità cercando di polverizzare quel record che non ci fa più dormire la notte. A dire il vero, al sottoscritto, sono altre le cose che non lo fanno dormire la notte. Chiudiamo la rassegna con il multiplayer mode, in questo caso chiamato Battaglia Wireless. A tal proposito mi sembra cosa buona e giusta mettervi al corrente del fatto che per giocare in due non saranno necessari due copie del gioco, ma solo una e, naturalmente, due console. Non vorrei essere di parte perché appassionato, ma mi sembra giusto affermare che il gioco mi ha divertito in pieno: il sistema di controllo è tipicamente arcade e, come si può facilmente intuire, dopo averci preso la mano, è in grado di donarci ampie soddisfazioni e momenti di puro divertimento. Non vorrei fare l’uccellaccio del malaugurio ma a me personalmente, il controllo della vettura è sembrato più azzeccato con la crocetta digitale.

Tecnicamente parlandoUna domanda… avete visto in azione Ridge Racer su PSP ? Nooo ? E allora sappiate che fra tutti i titoli di prima generazione, è probabilmente il gioco che più di qualsiasi altro mostra le grandi capacità di calcolo del mostriciattolo Sony. Giocare a Ridge Racer è bello e divertente, ma osservarlo in azione è una vera e propria goduria, specialmente se prima di questo eravate abituati alla grafica dei giochi per GameBoy Advance o per N-Gage. Le strutture poligonali sono imponenti e dettagliate, che dire… forse le auto non saranno composte da moltissimi poligoni, ma, in fin dei conti, può essere anche un vantaggio, visto che il motore grafico non deve sorreggere l’elevato peso di molti triangoli (sempre che stiate usando la visuale esterna). I replay forse non saranno all’altezza di quelli visti in GT4 su PS2 ma v’assicuro che, osservati sul piccolo 16:9 della PSP, sanno di miracoloso, la prima volta ho quasi pianto per la commozione.Da sempre, uno degli incredibili marchi di fabbrica di Ridge Racer è la sua potentissima colonna sonora, un mix surrogato di techno, happy hardcore e lounge music dall’effetto devastante. Mi ricordo che, oltre dieci anni fa, quando la ascoltai in sala rimasi piacevolmente sorpreso nel trovarmi di fronte a qualcosa di così forte dal punto di vista musicale. Vi ricordate quando, ad inizio recensione, ho scritto che questa versione di RR non è altro che un mix di tutti i vecchi capitoli usciti in sala e su console Sony? Ebbene sì, nel caso della colonna sonora ci troveremo ad avere a che fare con alcune delle più belle tracce riprese dai giochi precedenti, alcune, per l’occasione, remixate ed altre nuove di pacca, realizzate proprio per questo primo (e si spera non ultimo) episodio per PSP. Da segnalare la completa localizzazione in italiano di tutto il parlato: non vorrei dire un’eresia, ma il vocalist mi sembra lo stesso di Bust-A-Groove.

Consigli per gli acquistiNon so quali siano i vostri gusti prettamente personali, ma se mi sento in vena di darvi un consiglio al momento… comprate questo gioco ! Fidatevi del sottoscritto, Ridge Racer è bello, veloce e divertente. Forse qualcuno potrà iniziare a storcere il naso… magari qualcuno avrà iniziato a pensare che cinquanta testoni sono un po’ troppi per un gioco che, all’apparenza, sa di vecchio. Niente di più sbagliato! Il gioco di Namco è uno di quelli che lascia il segno, esattamente come i suoi antenati alcuni anni fa, pertanto perché rinunciare ad un buon gioco come questo?

– Buon utilizzo del Motion Blur.

– Colonna sonora molto cool.

– Tanti tour da affrontare.

– Potrebbe apparire semplice.

8.8

Bisogna essere obbiettivi nella vita, a qualcuno il quinto capitolo su PS2 non è piaciuto molto, sarà per la modesta realizzazione tecnica, sarà perché dopo il mitico quarto capitolo ci si aspettava, effettivamente, qualcosa di più. Quello che ci appare davanti, però, con l’esordio di PSP nei negozi italiani, è un gioco in grado, non solo di non sfigurare di fronte ai suoi antenati, ma anche di imporre nuovi standard qualitativi.

Voto Recensione di Ridge Racer - Recensione


8.8

Leggi altri articoli