Recensione

Richard Burns Rally

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a cura di Yurixxx86-Zico

Ah, i motori…da che mondo e mondo essi esercitano un irrefrenabile impulso emotivo ed un’eccezionale attrattiva sulla quasi totalità degli uomini.Udire un rombo acuto nel più totale silenzio della notte è per molti un piacere anzichè un fastidio, così come il dolce movimento di un pistone è agli occhi di taluni un’ineguagliata delizia (chi sta pensando a riferimenti fallici alzi la mano…).Deliri a parte, c’è da dire che questo universo si porta dietro ogni anno sempre più “fedeli”, inesorabilmente rapiti dai metallici feromoni di assi e differenziali.Centriamo però l’obiettivo esclusivamente sull’ambito “rallystico”: la disciplina in sè, essendo eccezionalmente appassionante e spettacolare, proponendo ogni qualvolta una sorta di sfida tra l’uomo e la natura e donando un brivido che le altre discipline a 4 ruote non sanno regalare, si sta facendo sempre più largo nel panorama automobilistico mondiale.Zoomiamo ancor più sull’argomento: il campionato mondiale (World Rally Championship), tuttora in corso, vede protagonista assoluto Sébastien Loeb, ottimo pilota rispettato per la calma con la quale porta la sua vettura al limite delle prestazioni, che dopo un’annata (quella appena trascorsa) di grandi speranze condita da 4 vittorie, ha dovuto cedere in volata lo scettro di campione del mondo a Petter Solberg, tuttora il suo rivale più accreditato per la conquista del titolo.Il ruolo di Favorito Loeb lo sta rispettando appieno, guidando la classifica attuale con 17 punti di vantaggio sugli inseguitori. Anche nomi del calibro di Markko Martin, Marcus Gronholm, Carlos Sainz e Francois Duval si sono dovuti inchinare a questo francesino che impone il suo ritmo con una costanza incredibile.In questo turbinio di nomi, però, non vi sembra ne manchino 2 piuttosto illustri? Colin McRae, che in seguito alla sua dipartita sembra intenzionato ad intraprendere la strada delle endurance di Gran Turismo, e Richard Burns, il quale a seguito di un rovinoso infortunio non è potuto quasi mai salire a bordo della propria vettura, né tantomeno sperare di competere per il titolo iridato.Veniamo ora al succo di tutto questo lungo preambolo: Sony, resasi conto del richiamo che un nome (o meglio, un cognome) come quello del signor Burns (campione del mondo 2001) poteva avere sugli appassionati di questo sport, si sarà certamente mangiata le unghie non appena venuta a conoscenza dell’impossibilità di Richard di intraprendere sino in fondo la stagione.Nonostante questo però, Richard Burns Rally (RBR) non ha subito ritardi di sorta (magari ipotizzabili per fare uscire il gioco in concomitanza con la sua ripresa od una sua auspicabile vittoria), ma si è anzi presentato puntuale all’appello, disponendo di fiducia e impegno illimitati, riposti in questo ambizioso progetto nelle mani dei ragazzi della Warthog.Quella che si preannunciava come la vera “simulazione” rallystica è finalmente arrivata, col suo carico di promesse… Mantenute? Ebbene si, una volta tanto…

Alla base del successo……vi sono come ingredienti principali impegno, fortuna, costanza di rendimento e, ovviamente, talento. Le componenti che regoleranno la futura carriera di un pilota sono queste e determinano la differenza tra un bravo pilota ed un asso del volante.In RBR tutto ciò è altrettanto importante per conseguire risultati di un certo livello, poichè immediatezza e semplicità non sono di casa qui.All’atmosfera generale di RBR verrete introdotti tramite un’utilissima scuola di guida: la Forrest Experience Rally School situata nel nord del Galles, dove Richard Burns in persona ed il suo co-pilota/navigatore Robert Reid vi insegneranno i rudimenti necessari per apprendere al meglio le tecniche utili ad evitarvi cappottamenti una curva si l’altra pure.Composta da un totale di 2 sezioni (“Guida di base” e “Tecnica avanzata”) e 17 prove, questa modalità è simile alle famose patenti presenti in Gran Turismo, pur non disponendo certo della quantità di situazioni del titolo Polyphony.L’utilizzo di questa sezione è, pertanto, espressamente raccomandata, al punto che persino prima di iniziare una gara veloce la cpu vi avviserà della sua importanza, con moniti a video che vi inviteranno a completarla o perlomeno iniziare ad affrontarla (se già non l’avete fatto, ovviamente) prima di tuffarsi a capofitto nelle gare vere e proprie.In seguito al completamento di questo settore del gioco sarete allora (forse) pronti per affrontare il duro mondo del rally e potrete farlo iscrivendovi al campionato mondiale WRC scegliendo una fra le 3 scuderie (e, di conseguenza, vetture) inizialmente messe a disposizione dal team di sviluppo.Sin dalla prima volta che scenderete in pista vi accorgerete di quanto particolare sia questo titolo, che fa sfoggio di un realismo assoluto: un’accuratezza nell’osservanza delle leggi fisiche maniacale ed una riproduzione dei danni incredibilmente realistica saranno le prime cose che imprimerete a fuoco nella vostra mente.I danneggiamenti e i deterioramente fisici ai quali le vetture sono sottoposte, sono resi in maniera curata e credibile grazie alle miriadi di punti deformanti ed alle diverse reazioni di ogni singolo elemento (carrozzeria, parabrezza, paraurti, portiere, fanali, assi dello sterzo, cerchioni e quant’altro vi venga in mente) in relazione alla forza d’urto ed alla direzione del contatto subito.Ma, nonostante tutto ciò sia realizzato in maniera ottimale, il vero punto di forza nel sistema fisico di danni alle vetture è la loro rappresentazione dal punto di vista performante.Ovvero, guardando oltre il mero dettaglio grafico dei danneggiamenti occorsi, ciò che lascia basiti è la loro traduzione in un comportamento della vettura assolutamente diversificato e meticoloso nella sua riproduzione, mai si erano viste conseguenze così accuratamente sviluppate. Nota: Al termine di un’escursione fuoripista potrete richiedere l’aiuto di volenterose persone che rimetteranno in carreggiata la vostra vettura, facendovi perdere, in media, una decina di secondi, molti meno di quelli che avreste impiegato per tornare in strada con le vostre forze; ed ancora, in seguito ad un incidente particolarmente grave con pesanti ripercussioni sulla vostra auto, un elicottero di soccorso verrà a trarvi d’impaccio rimuovendo l’auto da dove essa si trovi (ovviamente però la gara sarà finita).Tutto questo, se da una parte farà felici i puristi delle simulazioni, dall’altro potrebbe (anzi, senza condizionale) fare innervosire non poco i giocatori occasionali, o coloro che non abbiano l’intenzione di dedicarsi completamente all’apprendimento delle tecniche di guida. La frustrazione sovente farà capolino nei cuori di molti, a causa dell’enorme (almeno inizialmente) difficoltà nel completare in modo perlomeno decente una tappa, ma una volta assimilati i giusti meccanismi, RBR regala dosi di appagamento sconosciute in molti altri esponenti di questo genere; l’estremo realismo di questa produzione fa si che anche solo 5 secondi recuperati sul primo in classifica al termine di una tappa particolarmente difficoltosa diano un senso profondo di soddisfazione.Un altro punto a favore per questa fatica Warthog sono i settaggi possibili della vettura nel pre-gara, presenti in numero semplicemente mostruoso e realmente incidenti sul comportamento in pista della stessa.Descrivere tutte le modifiche apportabili sarebbe un’impresa titanica, mi limiterò a citarvi solo 2 esempi: Differenziale e sospensioni hanno dalla loro rispettivamente 49 e 63 modifiche apportabili all’assetto, che vanno a toccare ogni minima parte della zona interessata, una cosa semplicemente incredibile! Ma, d’altrocanto, se non siete veri amanti delle quattroruote (nonchè intenditori di motori) dubito seriamente abbiate la costanza di settare ogni minimo parametro del vostro mezzo, scendere in pista e provarlo, sino ad ottenere un connubio perfetto guidabilità/prestazioni.

Un’annata piena di impegni…Al versante “giocabilità” si accompagna degnamente quello della “longevità”, che tiene costantemente alto il grado di sfida e l’interesse del giocatore pur proponendo solamente 5 modalità; vediamole:– Scuola di rally: dove potrete (come già detto) imparare le basi necessarie ad affrontare le gare vere e proprie.– Rally veloce: in cui potrete scegliere un tracciato e una vettura e scendere velocemente in pista.– Stagione del rally: la modalità principale di RBR, il campionato del mondo di rally.– Multigiocatore: qui è possibile sfidare 1 o più amici tramite split-screen, per un massimo di 4 giocatori.– Sfida RBR: in questa sezione gareggierete sul tempo contro Richard Burns in persona (si fa per dire ovviamente) e contro i suoi tempi nei vari tracciati.I circuiti all’interno dei quali dovremo dar prova delle nostre abilità sono 36, situati in 6 locations: Regno Unito, Giappone, Finlandia, USA, Francia ed Australia, mentre il numero totale di vetture a nostra disposizione è 8, una quantità forse non esaltante, ma certamente sufficiente, soprattutto considerando che padroneggiarle tutte è pressochè impossibile, dato che il comportamento su strada varia di parecchio da una all’altra.Sia le vetture che i circuiti sono quelli ufficiali del campionato del mondo di rally e pertanto potremo competere utilizzando auto quali: Subaru Impreza 2003, Mitsubishi Lancer Evo VII, Toyota Corolla, Hyundai Accent, Citroen Xsara T4 ed infine Peugeot 206. Sono presenti anche 2 auto bonus che poco hanno a che fare col mondiale in corso, la MG ZR Super 1600 e la Subaru Impreza 2000.

Il prezzo da pagare……per un sistema di controllo, dinamica e fisica così complesso come quello presente in RBR è un alto sfruttamento delle risorse della macchina sulla quale esso gira (Playstation 2 in questo caso).Ciò cosa comporta? Presto detto, un motore grafico non eccellente che lasci libere risorse sufficienti per gestire i complicati calcoli che la console ha da gestire durante ogni corsa.La mia è solo una supposizione, ma sono propenso a credere che se ci fossimo trovati di fronte ad un engine poligonale al livello di un WRC3 avremmo assistito a continui scatti, rallentamenti ed errori grafici di ogni sorta, poichè la mole di dati da gestire sarebbe stata forse eccessiva.Sta di fatto che ciò che RBR ci presenta sono ambienti e tracciati realizzati discretamente e nulla più, buoni nel loro insieme ma poveri di dettagli se li si guarda più da vicino o in determinati momenti (un esempio lo forniscono gli spettatori che vi aiuteranno a rimettere in sesto la vettura dopo un fuoripista, quasi indegni di una console a 128-bit). Le vetture sono invece realizzate bene, con un elevato numero di poligoni e punti deformanti, nonchè un sistema di rifrazione dello sfondo su vetri, parabrezza e superfici lucide piuttosto piacevole a vedersi. Gli effetti speciali rientrano nella norma, e pioggia, polvere, fango e compagnia bella sono riprodotti in maniera realistica ma che certo non fa gridare al miracolo (lodevole però il cambiamento di clima a gara in corso).Le textures, infine, appaiono spesso sfocate e poco definite, ed in particolar modo in elementi quali alberi, tronchi, case ed ostacoli vari il difetto è piuttosto evidente. Effetti sgraditi quali pop-up e bad clipping non sono fortunatamente presenti se non in stage con nebbia, ed anche in questo caso si tratta di cose veramente minime, che non danno fastidio al player.Il reparto audio è invece di ottimo livello: i brani facenti parte della colonna sonora sono molto orecchiabili e non causano mai fastidio, ed anche gli effetti sonori sono di qualità altresì elevata. Ogni vettura dispone del proprio “personale” rombo di motore, il quale varia sensibilmente in base a come egli è stato impostato nel pre-gara o rispetto al quantitativo di danno ricevuto durante la tappa.Ultima nota: il comparto tecnico altalenante non è evidentemente servito a rendere corti i tempi di caricamento, che anzi risultano essere piuttosto lunghi e fastidiosi (poichè – purtroppo – frequenti).

– Realismo assoluto

– Sensazione reale di guida

– Riproduzione dei danni effettivi pressochè perfetta

– Miriadi di settaggi possibili che influenzano realmente la guidabilità della vettura

– Grafica un po’ povera

– Potevano metterci più piste

– Caricamenti lunghi e frequenti

– A tratti frustrante

– Un tasso di realismo così elevato potrebbe scoraggiare tutti coloro non abbiano voglia e pazienza di imparare con calma a guidare.

8.0

Richard Burns Rally non tradisce le attese e le speranze alle quali era soggetto, risultando anzi – probabilmente – l’inizio di nuovo ciclo per questa categoria di titoli.

La produzione Warthog è così distaccata da ciò a cui avete giocato sinora, così profondamente originale nel suo essere un “semplice” gioco di rally che potrebbe rappresentare una rivoluzione in questo campo, alla ricerca sempre più spasmodica della perfezione simulativa.

La complessità alla base di questo titolo può essere spiazzante per molti e se da una parte farà felici i fanatici delle quattroruote e di questa specialità in particolare, dall’altra sarà vista come una lunga sequela di frustrazione da tutti coloro non nutrano entusiasmo e conoscenze di questo sport.

RBR ha bisogno di tempo per essere “compreso” e bisogna adattarsi alle sue peculiarità, ma saprà ricompensarvi con una sensazione di guida pressochè reale, capace di regalarvi autentiche emozioni (soprattutto se possedete un volante, in tal caso è una favola).

La domanda al termine viene spontanea: “RBR è si o no il miglior gioco di rally in circolazione?”

Come spesso accade una risposta vera e propria non c’è, dipende da ciò che voi stessi cercate in un titolo di guida.

Cercate il realismo assoluto nonchè una simulazione rallystica degna di tal nome (con annessi e connessi del caso) ? Allora la risposta è si, non troverete nessun altro titolo in grado di offrirvi un così alto (ma altresì appagante) livello di sfida (aggiungete un punto al totale).

Cercate invece un gioco da “padroneggiare” velocemente magari per farci 2 partite la sera? Spiacente, con questo RBR sprechereste soldi (sottraete un punto al totale).

A voi la scelta… personalmente il punto al totale l’ho aggiunto. Alla prossima!

Voto Recensione di Richard Burns Rally - Recensione


8

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