Richard Burns Rally
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a cura di Athreyu81
Che mondo affascinante il rally. Una competizione costruita attorno al globo che racchiude una tipologia di piloti con doti psicofisiche uniche; sfrecciare per una stradina sconnessa al comando di bolidi da trecento e passa cavalli, costruendo la propria condotta di gara, in tempo reale, richiede uno sforzo immane. Mente e corpo devono essere tutt’uno per riuscire a prevalere su ogni tipo di tracciato e concorrente, senza commettere errori, perché mai come in questa disciplina gli errori si pagano a caro prezzo. L’ultimo nato in casa SCI, sviluppato dal team Warthog, vuole posizionarsi nell’ambito racing game simulativo, suscitando le sensazioni ed emozioni che solo una guida rallistica può dare. Progetto ambizioso nato anche grazie alla consulenza di un certo Richard Burns, campione WRC 2001, che ha prestato la sua sapienza e le sue conoscenze a proposito, per un periodo di due anni, trasmettendo alla software house di sviluppo un preciso input da intraprendere per ambire alla creazione di una buona simulazione di rally. Simulare una realtà così complessa richiede grossi sacrifici e noi andremo ad analizzare in dettaglio l’offerta proposta dalla casa inglese.
Scuola di guida rallyIl nostro primo approccio con il gioco prevede un’assimilazione “soft” del gameplay, costruita attraverso una scuola di guida, dove il buon Richard ci insegna le tecniche di base. La prima prova prevede la costruzione del proprio feeling con la macchina: in pratica avremo un’area dove poter liberamente scorrazzare e familiarizzare con i comandi. Mai come in questo caso l’acceleratore assumerà il ruolo del vostro nemico; avere il piede pesante sul pedale si tramuterà in perdere sempre di più il controllo del mezzo. Dimenticarsi degli approcci passati è la cosa migliore da fare, solo la pressione certosina dei due trigger posteriori ci può salvare da un eventuale incidente o testacoda. Anche lo sterzo, grazie all’aiuto del pad, ha bisogno di una certa sensibilità per affrontare sterzate più o meno ampie a seconda dell’angolazione che si vuole apportare al veicolo. Cautela è la parola chiave che più ricorrerà nella vostra mente quando accarezzerete la guida e vorrete assumere il controllo della situazione. Presa un po’ di dimestichezza con il mezzo le prossime prove ci permetteranno di affrontare dei pezzi di tappe dove impareremo a curvare, frenare e a mantenere la velocità nella maniera corretta: avremo sempre un tempo limite entro il quale passeremo la prova e un ulteriore tempo entro il quale la nostra prova risulterà eccellente. Completato il corso base della scuola rally, ci verrà offerto in pasto il corso avanzato: esso ci farà addentrare nella guida rallystica, quella fatta di derapate, sovrasterzi, freni a mano. E’ proprio in questo frangente che si può toccare completamente con mano il gameplay simulativo offerto; diventa sempre più difficile controllare il veicolo a velocità sostenute, ed incappare in collisioni significa quasi certamente buttare al vento la propria performance. Completate le due scuole di rally, fondamentali per le sfide che dovremo affrontare successivamente, possiamo scegliere tra varie modalità: Rally Veloce, Stagione del Rally, Multigiocatore, Sfida RBR e Xbox Live.Il Rally Veloce ci consentirà di scegliere e percorrere una tappa in totale libertà, un approccio semplificato per permettere ai giocatori di provare le piste per prepararsi alla stagione o alla sfida con il signor Burns; affronteremo sempre un numero predefinito di avversari per assaporare la sfida di un percorso rally.La Stagione Rally è il fulcro vero e proprio del gioco, coprirà tappe in ogni parte del mondo(Inghilterra, Giappone, Finlandia, USA, Francia e Australia) ed è divisa in tre livelli di difficoltà: principiante, professionista e campione. Una volta scelto il livello potremo optare per il grado di realismo dei danni: off, illeso, limitati e realistici. Questa scelta assume un ruolo importante al fine del gameplay, impostare il grado realistico o limitato significa prendere atto di non poter commettere nessun errore previo il ritiro anticipato dalla gara. Solo in pochi frangenti con un po’ di fortuna potremo cavarcela, grazie anche allo sfruttamento “interattivo” dei commissari di gara e delle persone a bordo pista, che ci rimetteranno in gara. La scelta delle macchine prevede i principali bolidi presenti nella realtà: le classiche Subaru Impreza, Lancer Evolution e via dicendo, più un ristretto numero di auto sbloccabili nel gioco; ad ogni auto è associata una squadra di cui noi faremo parte. Preparati i presupposti per gareggiare, il gioco ci offre la possibilità di trovare un assetto da gara per la macchina, in rapporto alle condizioni meteorologiche delle tappe da affrontare e al tipo di terreno. Preparare l’assetto ci fa addentrare in un altro aspetto realisticamente estremo di Richard Burns Rally, il numero di variabili della nostra auto modificabili assumono una cifra sorprendente: differenziale (mappe, coppia), sospensioni (ammortizzatori, molle, geometria anteriore, posteriore e rollbar), pressione dei pneumatici, freni e telemetria delle marce. Tra l’altro Richard ha pensato di non implementare nessun Tutorial che possa indirizzarci in una spiegazione delle meccaniche in gioco, nella variazione del nostro assetto, quindi saremo in piena balia del nostro instinto o fiuto. Il nostro assetto scelto potrà essere poi provato in modalità ricognizione, dove percorreremo la tappa e studieremo le variazioni da apportare; nel caso non volessimo addentrarci nell’aspetto meccanico della macchina verrà in nostro aiuto un assetto predefinito opzionabile per ogni tipo di tappa. La gara vera e propria si poggia nell’assumere una guida che sia il più pulita possibile, le asperità del terreno saranno molteplici e basta un minimo di pressione in più sull’acceleratore per andare fuori pista; la pazienza dovrà fare da padrona, un approccio decisamente snervante ma appagante se assimilato a dovere. I nostri avversari ci daranno molto filo da torcere anche nel livello di difficoltà più basso.L’ opzione multigiocatore consiste nel scegliere il numero di giocatori (da uno a quattro) ed optare per partecipare ad un mondiale rally oppure ad una tappa singola.Nella sfida Richard Burns Rally affronteremo il ghost del campione di rally 2001 attraverso delle tappe, come se la sfida nella stagione non fosse abbastanza difficile qui dovremo fare i salti mortali per riuscire a stare dietro al bolide di Richard; da affrontare solo quando si è completamente padroni del mezzo!La modalità Live assume il ruolo di upgradare i nostri tempi migliori e di confrontarli con i punteggi dei giocatori, decisamente una scelta un po’ povera, ma comunque apprezzabile.
Aspetti tecnici e accorgimentiFamiliarizzare con un gameplay così ostico e rigido richiede molto spirito di sacrificio, ma non si può che lodare il coraggio dei programmatori nel apportare un simile approccio di gioco. La curva di apprendimento raggiunge un picco molto elevato nelle gare, richiedendo uno sforzo notevole al giocatore per riuscire a prevalere, complice il fatto di dover differenziare il nostro stile di guida a seconda del tipo di terreno (ghiaia, asfalto, ghiaccio). Purtroppo l’aspetto tecnico-grafico del gioco non convince. Graficamente il motore poligonale fa molta fatica, pur non riuscendo a muovere tanti poligoni il gioco scatta, limita in parte la godibilità dell’esperienza offerta. Uno scrolling insufficiente, texture mediocri, modelli poligonali poco dettagliati e un background delle tappe comprendente pochi elementi 3D e alcuni elementi 2D (alberi, cespugli) che donano un effetto pastoso. Come se non bastasse ci troveremo ad affrontare caricamenti di gioco abbastanza frequenti, un elemento frustrante considerando la scarsa qualità tecnica. Da segnalare anche la presenza di un brutto bug affrontato nella scuola guida rally livello base: a velocità sostenuta è capitato (per ben tre volte) che la macchina “spoligonasse” nell’asfalto per ritrovarsi poi sospesa nel vuoto (bug documentato con un filmato), una cosa davvero inconcepibile e strana, data la portata del medesimo. Di altra pasta è fatto il motore fisico del gioco: le routine che stanno dietro ai danni della nostra auto sono molteplici, potremo distruggere e staccare qualsiasi pezzo (previa rottura del motore), il peso e l’attrito con il terreno si avvicinano molto alla realtà scongiurando quei racing game con l’effetto “sapone” (scivolare sulle curve a velocità folli). Il comportamento rigido e arrogante della macchina è simulato alla perfezione e cambia a seconda delle variabili presenti, occorre infatti un differente approccio con la presenza di pioggia, o di strada particolarmente sconnessa.L’impianto sonoro del gioco è su livelli buoni, i rumori delle macchine non sono tanto realistici, ma rendono bene al fine della qualità del prodotto.La durata del gioco rispecchia la media di questo tipo di titoli, certamente il grado di realismo offerto ci richiederà più impegno e coinvolgimento, ma le macchine e tappe da sbloccare non sono poi moltissime e alla lunga soffre di poca varietà nella conformazione del manto stradale e di situazioni e modalità che potevano essere incluse nel pacchetto: prima fra tutte un’opzione Live più ricca.
– Ottima simulazione
– Buon motore fisico
– Realizzazione grafica mediocre
– Curva di apprendimento alta
– Nessuna spiegazione nelle regolazioni della macchina
7.6
In conclusione ci troviamo di fronte ad un prodotto che offre un grado di realismo unico nel suo genere. Purtroppo questa caratteristica potrebbe rappresentare una lama a doppio taglio per chi cerca il giusto compromesso tra arcade e simulazione, gli appassionati delle situazioni estreme lo gusteranno con soddisfazione prendendosi cura del gameplay giorno per giorno; gli altri lo troveranno come una montagna da scalare, irta di superfici impervie… e, se non assimilata la tecnica, verranno sopraffatti dalla frustrazione e dallo sgomento, relegando il gioco in una nicchia della propria ludoteca.
I difetti grafici e tecnici sono presenti e rilevanti, uno scoglio abbastanza brutto da superare (soprattutto dopo aver visto la magnificenza grafica di Rallisport Challenge 2), ma se riuscirete a farvi appassionare dalla meccanica del gioco difficilmente resterete insoddisfatti dall’esperienza regalata dai programmatori, parola di Richard Burns.
Voto Recensione di Richard Burns Rally - Recensione
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