Resident Evil Zero
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a cura di iL SuPrEmO
In molti probabilmente non se lo ricorderanno, ma Resident Evil Zero è un titolo che i fans di questa saga attendono da diversi anni. In pochi lo sanno, ma inizialmente (si parla dell’arcaico anno 2000), il gioco fu programmato per poter girare sulla console Nintendo 64 (il papà dell’attuale GameCube). Capcom all’epoca pubblicizzò il prodotto, facendo crescere la curiosità di tutti i fan, rilasciando addirittura diversi screenshot… poi più nulla per mesi, finchè non arrivò l’annuncio ufficiale: Resident Evil Zero sarebbe stata un’esclusiva Nintendo grazie alla nuova piattaforma GameCube. Passarono mesi e mesi, mentre l’attesa fu mitigata dall’uscita del remake del primo capitolo, Resident Evil Rebirth, che vide la luce nel Settembre del 2002 (vi ricordo che la versione originale, invece, venne commercializzata nel lontano 1996). E ora, dopo tutto questo tempo, finalmente stringo Resident Evil Zero tra le mani. Quasi non ci credo dopo tutto quello che è successo in questi ultimi giorni… se penso che sarebbe potuto essere mio diversi giorni fa e che noi italiani siamo stati praticamente gli ultimi ad averlo quasi mi viene da piangere per la rabbia… ma ora tutto questo non conta. Finalmente è qui, nella mia stanza, questo è quello che importa. Mi barrico dentro casa, spengo le luci, stacco il telefono e mi siedo davanti alla mia TV, prendendo in mano il mio fido joypad. Eccolo, è proprio lui, Resident Evil Zero…
L’introIl gioco si presenta subito bene, mostrando alcuni spezzoni sapientemente montati, che culminano con scritta “Resident Evil Zero”. Dopo il solito menù e la altrettanto classica voce residenteviliana, ecco partire l’intro vera e propria. Anche se in realtà a noi la qualità di realizzazione dell’intro interessa solo relativamente, vale comunque la pena spendere qualche parola per descriverla. Devo ammettere che siamo al cospetto di un filmato realizzato molto bene, anche se l’abbinamento parole/labiale mi ha abbastanza deluso, anche perchè si tratta di un errore grossolano che non mi sarei mai aspettato. Una nota di merito va alla scena nella quale si vede l’elicottero del Bravo Team precipitare… si tratta di qualcosa di veramente eccezionale, guardandola rimarrete sicuramente a bocca aperta.
La storia e i protagonistiResident Evil Zero, come probabilmente saprete (e come del resto il titolo lascia intuire), si svolge cronologicamente prima rispetto a Resident Evil Rebirth. Potremmo quindi definirlo come il primo vero capitolo della saga, se volessimo. Nel gioco impersoneremo due baldi giovani: Rebecca Chambers e Billy Coen. La prima è un membro del Bravo Team, una squadra speciale facente parte della S.T.A.R.S. (Special Tactics And Rescue Service), mandata nella foresta vicino a Raccoon City per investigare su alcuni omicidi fuori dal normale, mentre Billy Coen ci verrà presentato come un pluriomicida, rifugiatosi nell'”Eclipse Express” (il treno dove inizierà la nostra avventura), mentre alcuni agenti si stavano occupando del suo trasferimento al carcere di Raccon City con l’ausilio di un mezzo blindato.Il primo personaggio che conosceremo e che avremo modo di impersonare sarà Rebecca, dato che la ragazza (esperta in medicina) si troverà sull’elicottero del Bravo Team. L’elicottero in questione, però, dovrà ben presto fare i conti con un’avaria al motore, che lo costringerà ad un atterraggio di emergenza. Gli altri membri della squadra, a quel punto, decideranno di avventurarsi nella foresta per investigare. Rebecca noterà subito il treno (l’Eclipse Express appunto) e non ci penserà su due volte prima di entrarvi: sarà da qui che entreremo in gioco noi.Durante il corso dell’avventura incontreremo molti altri personaggi, tra cui Albert Wesker, e diverse nuove creature mostruose, ma non vi rivelo ulteriori particolari per non rovinarvi la sorpresa.
Gameplay: dite addio ai bauliFinalmente la Capcom ha pensato di porre fine ad anni di bauli magici. Era da tanto che i fans volevano questa innovazione e finalmente sono stati ascoltati. Questo è un bene o un male? Beh lasciatevi dire che la cosa è altamente soggettiva: se da una parte è vero che i bauli si rivelavano spesso comodi (per chi non lo sapesse, riponendo i nostri oggetti nei bauli disposti in un qualsiasi punto del gioco, avremmo potuto riprenderli quando ci avrebbe fatto comodo grazie all’ausilio di un altro baule magico posto in un’altra locazione), dall’altra il gioco ha acquistato un’impostazione molto più realistica. Dove lasceremo allora i nostri oggetti? Beh, dove capita… anche per terra. Inutile dire che la nostra memoria verrà messa a dura prova, ma ci verrà in aiuto una comoda mappa che ci rivelerà la posizione di ciascun oggetto abbandonato in precedenza. In questo modo, anche i più smemorati come me non avranno problemi. Naturalmente non “perderete” mai nessun oggetto, dato che sarà possibile sempre e comunque tornare indietro per recuperlarlo.Persiste però un difetto che questa saga si porta dietro dal primo episodio: lo spazio occupato dagli oggetti. A cosa mi riferisco? Semplice: possibile che una chiave debba occupare lo stesso spazio che occupa una pistola? Certamente non si tratta di un difetto grave, ma non è neanche un problema troppo difficile da correggere per dei programmatori esperti non credete?Gli enigmi, elemento che ha sempre contraddistinto ogni capitolo della serie, sono risolvibili fortunatamente senza grossi problemi di sorta. Anche qui però non c’è nulla di nuovo: spesso ci troviamo di fronte al solito, noioso, spostamento di mobili e statue.Un ultimo appunto devo farlo alla traduzione in lingua italiana che alcune volte è approssimativa. Si poteva sicuramente fare di meglio sotto questo punto di vista (e ve ne accorgerete giocando), ma comunque non si tratta che di un difetto marginale.
Sistema di controllo e Zapping SystemIl sistema di controllo è da da sempre stato uno dei grossi problemi di questa saga, dato che è rimasto praticamente invariato nel tempo. Se da un lato questo può essere un bene, dato che in fondo si tratta di un sistema di controllo testato e di facile utilizzo, forse sarebbe il caso di rivedere la questione, perchè di anni ne sono passati ormai troppi a mio avviso. Le azioni e i movimenti che potremo compiere saranno esattamente gli stessi di Resident Evil Rebirth. Personalmente, inoltre, ho trovato poco azzeccata la scelta di non consentire più al giocatore di effettuare la “girata rapida” utilizzando lo stick giallo. Ora, per effettuare quest’utilissima girata, è necessario premere il pulsante B più la freccia verso il basso. L’esecuzione, in questo modo, è diventata molto più lenta e la cosa ci penalizzerà spesso (notate inoltre che i tasti per effettuare la girata di 180° non sono neanche editabili).Fortunatamente, ad innalzare il voto della giocabilità, troviamo quella che si può tranquillamente considerare un’innovazione (una delle poche presenti in Resident Evil Zero): lo Zapping System. Ma cosa significa esattamente? Semplice: in ogni momento del gioco ci verrà data la possibilità di passare dal controllo di Rebecca a quello di Billy con la semplice pressione di un tasto. Detta così la cosa potrebbe non entusiasmarvi, ma vi assicuro che prima di riuscire ad utilizzare questa funzione a dovere sarà necessario del tempo. Quando ci avremo preso la mano, spesso riusciremo a far mettere in salvo uno dei due personaggi (magari ferito), mentre l’altro provvederà a sparare a raffica sui mostri di turno. Lo Zapping System si rivelerà molto utile anche per risolvere alcuni enigmi particolari. Se l’idea è davvero ottima, stessa cosa non posso dire della realizzazione tecnica. Con la morte di uno dei due personaggi il gioco sfocerà in un irrimediabile Game Over e la cosa potrebbe alla lunga diventare frustrante. In alcune fasi, inoltre, ho notato che il lasso di tempo tra la pressione del tasto apposito per cambiare personaggio e l’effettivo controllo dello stesso è davvero eccessivo e spezza l’atmosfera concitata che si viene a creare. Un passaggio più immediato da un personaggio all’altro avrebbe certamente innervosito di meno il giocatore, contribuendo a far sembrare molto di più il gioco un vero e proprio film.Ci tengo inoltre a far notare che i due personaggi hanno caratteristiche diverse: Billy sarà più resistente e bravo nell’uso delle armi e potrà inoltre spostare oggetti pesanti (quali mobili e casse), mentre Rebecca sarà più veloce e dimostrerà di avere conoscenze in campo medico (quindi, a differenza di Billy, potrà combinare tra loro i vari tipi di erbe mediche).In ultimo, segnalo la possibilità di poter scegliere tra 3 settaggi differenti (preimpostati) da assegnare ai tasti del nostro joypad.
GraficaI fondali, inutile dirlo, sono pre-renderizzati (come in ogni altro capitolo di Resident Evil) ma, rispetto al Rebirth, sono stati aggiunti dei pixel supplementari (che non fanno mai male) e sono stati ottimizzati alcuni effetti, come quelli luminosi. Sono rimasto addirittura a bocca aperta osservando le ombre dei personaggi in movimento, che seguono il fondale in modo a dir poco perfetto.Anche il dettaglio dei personaggi raggiunge livelli elevatissimi, al punto che i due protagonisti sembrano quasi dei veri attori di un film horror e anche le animazioni rasentano la perfezione. Il motore grafico, insomma, è lo stesso di Resident Evil Rebirth ma con alcune piccole correzioni, tutte riuscitissime.
SonoroE qui, devo dirlo, il 9 è più che meritato. Era dai tempi del primo Resident Evil che non rimanevo così colpito dal comparto audio di uno dei capitoli di questa splendida saga. Spari, urla, passi, rumore della pioggia… tutto ciò è stato riprodotto in modo sublime. Ottimi e quasi da infarto i vari sottofondi musicali che ci accompagneranno (alcuni saranno riadattati dai capitoli precedenti e devo dire che ho molto apprezzato questa scelta). Per concludere immaginate il tutto, come per magia, in Dolby Surround.
LongevitàPer quanto riguarda la longevità, forse si sarebbe potuto cercare di rendere l’avventura un pò più lunga (per completarlo la prima volta ci vorranno circa 7-9 ore di gioco), specialmente perchè difficilmente la porteremo a compimento più volte. Dopo averlo terminato per la prima volta, sbloccheremo un nuovo livello di difficoltà e un divertente mini-gioco (in pieno stile Resident Evil) che, se porteremo a termine, ci fornirà munizioni illimitate (o, se saremo particolarmente bravi, una bella sorpresina) che potremo utilizzare durante una nuova partita, magari cimentandoci nel nuovo livello di difficoltà appena sbloccato.
– E’ un prequel che svela molti misteri
– Niente più bauli
– Sonoro perfetto
– Grafica eccezionale
– Zapping System migliorabile
– Poco innovativo
8.2
In conclusione, Resident Evil Zero è un ottimo gioco, direi un capolavoro annunciato. I fan più accaniti saranno d’accordo con me nel non poterlo giudicare come il miglior capitolo della saga, ma si tratta pur sempre di un titolo da avere ad ogni costo, perchè Resident Evil Zero potrebbe valere da solo l’acquisto della console. Insomma: se siete dei fan di vecchia data, non potete lasciarvi scappare questo degno prequel, se invece non avete mai giocato a Resident Evil, questa è un’ottima occasione per iniziare.
Voto Recensione di Resident Evil Zero - Recensione
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