Rebel Raiders
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a cura di Redazione SpazioGames
Un aereo da ricognizione fende l’aria con innaturale stabilità, troppo statico per dare l’impressione di volare sul serio; l’occhio della telecamera aerea, fissato ora in prossimità della cabina di pilotaggio, ora alle spalle del velivolo, mostra uno scenario roccioso scarsamente dettagliato ed un cielo artificiosamente dipinto: una presentazione in tempo reale di questa natura rivela in pochi istanti la struttura di un titolo come Rebel Raiders, realizzato senza l’apporto di un cospicuo budget economico.Lo splendore audiovisivo o l’accuratezza del modello fisico implementato non sono gli ingredienti fondamentali nella ricetta di un buon videogioco, quando sopperiti da un design ispirato e da interessanti spunti di originalità; andiamo a scoprire se il lavoro della poco nota Kando riesca con il suo gameplay a far dimenticare le inevitabili carenze di carattere prettamente tecnico.
Fly awayCome già accennato, il comparto estetico di Rebel Raiders non può vantare grosse potenzialità, risultando piatto e poco stimolante agli occhi del videogiocatore medio; il motore grafico, pur assicurando un framerate stabile ed una discreta pulizia dell’immagine, gestisce una mole poligonale a dir poco esigua, limitata alle semplici strutture rocciose dei rilievi e agli scarni modelli dei velivoli da combattimento: tutto il resto è costituito dalla volta celeste, ravvivata da gradevoli tonalità cromatiche ed illuminata da riflessi solari, ma evidentemente disegnata ed in seguito applicata come banale sfondo.Anche le texture utilizzate come mappatura ambientale non brillano per qualità, apparendo discretamente gradevoli dall’alto, ma rivelandosi slavate e fin troppo sgranate se osservate a distanza ravvicinata.Completa il quadro dimesso un’interfaccia ridotta all’osso, costituita da menu dozzinali e sobri indicatori su schermo, in generale poco accattivante.L’accompagnamento sonoro presenta musiche di sottofondo di scarsa rilevanza emotiva, effetti convenzionali associati a spari ed esplosioni e dialoghi doppiati in maniera decente: niente di particolarmente interessante da segnalare.
The great gig in the skyRebel Raiders è essenzialmente uno sparatutto arcade.La prima impressione, una volta navigate le schermate iniziali e presi i controlli del proprio caccia avveniristico, è quella di giocare una sorta di “Rogue Leader” dei poveri; la struttura a missioni singole, l’inquadratura rigorosamente da tergo, la rigida impostazione delle virate ed il sistema di puntamento richiamano fortemente le caratteristiche dello shoot’em up dei Factor 5, ma non riescono ad eguagliarne la qualità ed il bilanciamento.Il principale limite di Rebel Raiders è l’eccessiva banalizzazione del gameplay, sicuramente immediato e facilmente assimilabile, ma avaro di forti sensazioni; le sessioni di gioco sono riconducili alla progressiva eliminazione degli aerei avversari, di solito così piccoli e sfuggenti nelle fattezze da essere perlopiù catalogati come “mirini vaganti”, viste le dimensioni degli onnipresenti segnalini colorati. Le modalità con cui portare l’offensiva spaziano dal classico sparo in stile mitragliatore (agevolato da un’indispensabile mira automatica) all’utilizzo dei missili a ricerca, utilizzabili solo una volta “agganciato” il proprio bersaglio; l’unica alternativa saranno i cosiddetti attacchi speciali, grappoli di siluri dal grosso potenziale d’impatto da utilizzare con oculatezza in quanto disponibili in quantità limitate. In quest’ottica, la necessità di ricaricare l’armamento standard appare superflua: la sola implicazione sarà quella di premere periodicamente il pulsante cerchio, affinchè le munizioni (comunque inesauribili) non finiscano su più bello.Singolare l’assenza di “esplosioni” del proprio aereo, che potrà andare a scontrarsi con il fondale senza conseguenze di sorta, a parte un buffo rimbalzo post-collisione.Per quanto riguarda il fattore longevità, Rebel Raiders può contare su sedici missioni divise in quattro capitoli principali, capaci di garantire sulla carta un buon numero di ore di gioco; in realtà è assai improbabile che il videogiocatore riesca a trovare sufficienti motivazioni per il completamento dell’intera campagna, vista l’estrema ripetitività delle situazioni proposte ed il noioso design di missioni poco ispirate. La possibilità di collezionare una nutrita serie di aereoplani attraverso il completamento di particolari requisiti di gioco non basta a risollevare l’interesse nei confronti del titolo, ulteriormente compromesso dall’assenza di modalità in multiplayer.
– Semplice ed immediato
– Nient’altro…
– Tecnicamente scarso
– Superficiale
– Ripetitivo
4.5
Il prezzo vantaggioso con il quale viene proposto al pubblico non basta a rendere appetibile un prodotto di basso profilo come Rebel Raiders; tecnicamente scialbo ed appesantito da un gameplay tanto superficiale quanto ripetitivo, il titolo di Kando Games troverà grosse difficoltà a ritagliarsi un spazio di rilievo nell’affollatissima e competitiva line-up di Playstation 2.
Articolo a cura di xpeter
Voto Recensione di Rebel Raiders - Recensione
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