Recensione

Rare Replay

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a cura di Dr Whi7es

Rare, storica software house inglese, è nel cuore di moltissimi appassionati di videogiochi. Impossibile non amare una casa responsabile di giochi del calibro di Banjo-Kazooie, Perfect Dark e molti altri ancora, capolavori senza tempo acclamati sia dalla critica che dal pubblico. Gli ultimi anni hanno visto però Rare abbandonare le sue storiche saghe per dedicarsi anima e corpo allo sviluppo di titoli basati sul Kinect, provocando grosso malcontento negli appassionati, delusi dalla strada intrapresa così lontana dalla filosofia originale della casa inglese. In occasione dell’E3 2015, insieme al suo nuovo progetto Sea of Thieves di cui conosciamo ancora pochissimo, Rare ha voluto anche presentare la Rare Replay, collezione di 30 dei suoi titoli più famosi che strizza l’occhio a tutti i nostalgici, permettendogli di rivivere la loro felice infanzia riscoprendo una masnada di colonne portanti del gaming.

So. Many. Videogames.Il parco titoli della Rare Replay è semplicemente immenso, visto che avremo a disposizione ben trenta titoli tra cui scegliere. Si tratta di una lista in grado di accontentare tutti, dagli appassionati dei picchiaduro che potranno mettersi alla prova con Killer Instinct Gold, uscito nel 1996 su Nintendo 64 e basato sulla versione uscita l’anno precedente per le sale giochi), ai fan degli sparatutto che troveranno pane per i propri denti in Perfect Dark, titolo che rappresenta il seguito spirituale di GoldenEye, escluso da questa collection per problemi con i diritti (così come i giochi legati alla saga di Donkey Kong). Gli utenti potranno però consolarsi con l’intera saga di Banjo, dai primi due capitoli riproposti nella loro versione uscita come Xbox Live Arcade qualche anno fa, all’ultimo capitolo, Nuts & Bolts, ritenuto da molti inferiore agli originali ma comunque di buon livello, in grado di divertire e intrattenere per diverse ore. Proprio la longevità dei titoli è uno dei punti di forza di questa collection, visto che per completare tutto saranno necessarie centinaia di ore, con alcuni giochi come i due episodi di Viva Pinata potenzialmente infiniti. Piatto forte della Rare Replay è però, a nostro parere, la presenza di Conker’s Bad Fur Day, titolo diventato cult nel corso degli anni per la sua capacità unica di essere costantemente sopra le righe, elemento perso a causa delle pesanti censure nel remake uscito per la prima Xbox. Fortunatamente qui è presente la versione originale, quindi potremo gustarci il gioco così come era stato originariamente pensato, godendoci le numerosissime citazioni cinematografiche presenti nella sua campagna. 
I titoli cronologicamente più datati ci ricordano invece quanto potessero essere difficili i videogiochi in passato, con la possibilità di ottenere un game over al primo errore. Proprio su questi videogame gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente, introducendo autosalvataggi e offrendo la possibilità di salvare i nostri progressi in tre diversi slot, tutto in modo per renderli più accessibili anche a chi si avvicina per la prima volta a questi giochi. A disposizione del giocatore anche dei veri e propri trucchi, accessibili nel menù di pausa e in grado di modificare la nostra esperienza di gioco, dal numero di vite a nostra disposizione fino alla funzione di rewind, con la quale potremo riavvolgere la nostra partita per evitare di commettere errori. Il tutto è però ovviamente facoltativo, quindi i puristi non dovranno preoccuparsi di trovarsi di fronte a versioni semplificate. 
Ogni titolo della Rare Replay contiene al suo interno un certo numero di obiettivi di diverso genere che richiederanno di giocare a fondo per essere sbloccati. Una volta completati otterremo un timbro e più ne raccoglieremo più potremo salire di livello. Aumentare il nostro livello di esperienza ci darà la possibilità di accedere alla sezione Rare Revealed, in cui potremo ammirare documentari dedicati alla storica casa inglese, dietro le quinte della realizzazione dei vari giochi e scoprire più informazioni su alcuni titoli in sviluppo ma successivamente cancellati. Sbloccare tutti i contenuti richiederà però molto tempo e bravura, vista la difficoltà nel completare particolari tipologie di obiettivi. Ultima novità della collection è l’introduzione degli snapshot, modalità accessibile direttamente dal menu principale e che raccoglie una serie di sfide tratte dai diversi titoli. Dovremo così sopravvivere per un determinato periodo di tempo in Atic Atac, cercando di sopravvivere ai mostri che abitano il castello, o completare determinati livelli di Battletoads senza venire colpiti, impresa che metterà a dura prova i nervi anche dei migliori giocatori. Il tempo ottenuto in ogni sfida verrà poi registrato ed inserito nelle leaderboard globali, spingendo a rigiocare più volte gli snapshot per migliorare i risultati ottenuti. Per i più esperti sono disponibili anche le playlist, raccolte di snapshot a tema che richiederanno di essere completate con un numero limitato di vite, ricompensandoci con preziosi timbri per la nostra collezione.

Non un remasterPer il comparto tecnico bisogna fare subito un’importante precisazione. La Rare Replay è una semplice collezione di titoli, non si tratta quindi di un remaster. Graficamente i giochi si presentano esattamente come al momento dell’uscita, non aspettatevi dunque di vedere ad esempio Conker con una fiammante grafica del 2015. L’unica piccola aggiunta è la presenza di un filtro che riproduce l’effetto del tubo catodico, attivabile con la semplice pressione di un tasto in qualsiasi momento. Discorso diverso per il comparto sonoro, con nuove tracce registrate per l’occasione e nuovi effetti sonori aggiunti ai titoli più vecchi. Qualcosina in più poteva essere fatto per la localizzazione in italiano, con i titoli più datati disponibili esclusivamente in inglese e con i documentari inseriti nella Rare Revealed neppure sottotitolati. Chiudiamo con una piccola nota per chi possedeva già possedeva i giochi su Xbox 360. Tramite la retrocompatibilità, annunciata lo scorso Giugno e disponibile per tutti entro fine anno, alcuni titoli, come quelli della serie Banjo, i Viva Pinata e i Project Dark, saranno liberamente giocabili anche senza possedere la Rare Replay, abbassando leggermente il valore di questa collection.

– Un gran numero di titoli leggendari

– Leaderboards, sfide, e gamerscore da paura

– Save slots e rewind

– Prezzo budget

– Nessun miglioramento tecnico

8.5

La Rare Replay rappresenta un’occasione unica, che ogni appassionato della software inglese dovrebbe possedere. Grazie ad una difficoltà spaventosamente alta, innalzata ulteriormente dall’inserimento degli snapshot con sfide al limite dell’impossibile, ma mai frustrante, vista la possibilità di utilizzare trucchi per facilitarci la vita, ogni giocatore troverà pane per i suoi denti, potendo inoltre scegliere tra una collezione di 30 titoli con generi completamente diversi tra loro, dagli sparatutto ai gestionali, dai picchiaduro ai platform. Ad allungare ulteriormente la longevità ci pensano infine i timbri, ottenibili completando determinati obiettivi e che ci daranno accesso ad una serie di documentari che ci mostrano il dietro le quinte degli studi Rare, contenuti che faranno certamente piacere agli appassionati. Il tutto ad un prezzo contenuto, solo 30€, cifra onesta vista l’enorme mole di contenuti presente.

Voto Recensione di Rare Replay - Recensione


8.5

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