Recensione

Rainbow Six: Vegas

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a cura di SAH

Dopo le missioni ad alto rischio di Sam Fisher e il battaglione fantasma Recon si conclude la stagione bellica targata Ubisoft con l’atteso ritorno del plotone Rainbow Six. Dopo la delusione Lockdown (diretto seguito del capolavoro Raven Shield) che aveva mostrato i limiti di una IA deficitaria e di un gameplay portato nel corso degli anni da un realismo estremo ad un’impostazione quasi arcade, il team di sviluppo della Ubisoft con sede a Montreal, ha optato per una svolta netta alla serie con la ricostruzione del progetto “Arcobaleno” fin dalle fondamenta. Si riparte da Las Vegas, la città del Nevada più conosciuta al mondo, dove il vizio regna sovrano. Ma anche la città che non dorme mai può vivere il peggiore degli incubi: il terrorismo. Basterà una squadra composta da tre soldati ben addestrati per salvare migliaia di persone?

C’era una volta in MessicoContrariamente a qualunque previsione la prima sortita nel mondo del nuovo Rainbow Six non inizia, come era lecito aspettarsi, in una Las Vegas piegata dai terroristi ma in Messico, in quello che può essere definito un prologo narrativo ma non solo: infatti la campagna single player è stata strutturata in appena sei casinò e, anche se la durata media di ciascun livello si attesta sull’ora abbondante di gioco, era necessario per gli sviluppatori implementare qualcosa di più per allungare le avventure dei giocatori solitari. Senza svelare troppi dettagli della trama principale( non particolarmente ispirata e a tratti quasi forzata) diremo che i nostri due compagni di squadra verranno fatti prigionieri da Irena Morales, una giovane terrorista pronta a tutto e Logan Keller, il nostro alter-ego, colpito dai sensi di colpa, si metterà alla ricerca della perfida donna con il doppio compito di salvare la città di Las Vegas e i suoi fidati compagni d’arme. Ad aiutarlo due nuovi compagni che mostreranno fin dalla prima sortita nel casinò Calypso una intelligenza artificiale molto sviluppata che comunicherà con il giocatore con utili informazioni e a volte con frasi irriverenti. La grandezza del sistema di controllo di Vegas sta proprio nella sua semplicità : per spostare la squadra in un determinato punto sarà sufficiente premere il tasto A mentre per richiamarli all’ordine basterà effettuare una semplice pressione sul control stick. Assegnando alla squadra una porta come destinazione sarà possibile effettuare una scelta tra le tre disponibili: premendo il cursore sinistro verrà piazzata una carica sulla porta che ucciderà i terroristi nelle vicinanze, premendo il cursore in alto invece il team farà irruzione liberando l’area, ed infine scegliendo il cursore destro verrà lanciata una granata per eliminare i nemici più lontani. A seconda della situazione in cui è coinvolta la squadra sarà possibile scegliere se ingaggiare uno scontro a fuoco diretto o aspettare cercando una posizione migliore per colpire. Come in Gears of War premendo il Left Trigger il giocatore si riparerà dietro ai numerosi elementi di contorno che, a differenza del titolo Epic, non sembrano distribuiti in modo forzato, per aiutare il giocatore, ma rispettano i canoni di realismo che il titolo si prefigge. Da dietro ogni muro, colonna, vaso o roulette il giocatore sarà comunque soggetto al fuoco nemico e ad eventuali danni. Anche in questa situazione le possibilità a disposizione del giocatore sono numerose: potrà spaventare il nemico sparando raffiche all’impazzata, lanciare una granata oppure sporgersi, mirare e colpire.Alla luce dei fatti possiamo garantirvi che il compromesso tra realismo e azione si dimostra perfettamente funzionante in ogni situazione e riuscirà a convincere anche chi ha sempre dimostrato una certa freddezza nel genere degli sparatutto tattici.

Roulette RussaPer garantire una maggiore varietà al titolo oltre al Messico sono state inserite, anche all’interno dei casinò stessi, ambientazioni diverse. Lo sforzo profuso dagli sviluppatori anche per quanto riguarda l’aspetto grafico si dimostra notevole: il giocatore attraverserà stretti corridoi di servizio per arrivare in enormi sale da gioco professionali, si calerà dai tetti di un casinò orientale e respirerà l’aria di morte per le strade di Las Vegas. Ogni singolo elemento appare contestualizzato alla perfezione e l’interattività con il gameplay rende il tutto ancora più appagante: durante gli scontri a fuoco all’interno delle sale da gioco ad esempio, il suono dei proiettili sarà attutito dalle centinaia di roulette che andranno in pezzi, vomitando centinaia di monetine. In altri casi voleranno insegne, pezzi di macchine premio, vetri e quanto altro serva per rendere l’esperienza di gioco ancora più intensa. Uniche note negative riguardano l’impossibilità di distruggere lampadari o usare l’elevato livello di interattività per rovesciare tavoli o altri elementi addosso ai terroristi. Nonostante la linearità del gioco, i livelli di gioco sono stati realizzati per lasciare al giocatore l’opportunità di gestire la medesima situazione in modi differenti da posizioni diverse. L’inventario è costituito da numerosissime armi suddivise in sottocategorie: nelle mitragliette troverete le famigerate Uzi, nelle pistole le glock, nei fucili d’assalto i famas e così via. Il giocatore, tramite il tasto Y potrà in ogni momento cambiare la propria arma con quella di un nemico morto oppure potrà rifornirsi presso alcuni contenitori di munizioni presenti nei vari livelli(scelta non molto realistica a nostro avviso). L’ intelligenza artificiale dei terroristi ricorda moltissimo quella di FEAR. Nel titolo Monolith i soldati non erano scriptati ma la CPU automaticamente predisponeva due o tre aree riparate dalle quali agire. In Vegas i terroristi si muovono sotto copertura, sparano raffiche senza esporsi e utilizzano granate e fumogeni in modo estremamente realistico. In alcune situazioni però il movimento ci è sembrato anticipato e forzato e ci ha permesso una comoda eliminazione del nemico.

A Las Vegas in compagniaRainbow Six Vegas supporta tre diverse modalità multigiocatore: system link, che permette di giocare in rete locale collegando più Xbox 360, schermo condiviso, che consente di giocare in due sulla stessa console e ovviamente Xbox Live. Accedendo alla rete vi verrà chiesto di creare il vostro P.E.C. (Persistent Elite Creation), ovvero il vostro soldato virtuale. E’ disponibile un comodo editor che permette di personalizzare in modo piuttosto completo il proprio alter-ego. Al termine di ogni partita classificata vi verrà assegnato un punteggio che migliorerà il grado del proprio soldato e sbloccherà nuove armi e nuovi equipaggiamenti. Le modalità competitive per guadagnare esperienza sono sei:–Attacco e difesa: due squadre si affrontano per il controllo di un obbiettivo, una squadra ovviamente attacca mentre l’ altra difende–Tiratore a squadre: vince la squadra che riesce ad ottenere il maggior numero di uccisioni.–Sopravvivenza a squadre: due squadre si affrontano con l’ obbiettivo di eliminare tutti i componenti della squadra avversaria–Recupero: due squadre lottano per il controllo di un barile di materiale radioattivo, vince chi riesce a portarlo al proprio deposito–Sopravvivenza: tutti contro tutti, vince chi riesce a sopravvivere–Tiratore Scelto: vince chi totalizza il maggior numero di uccisioni

– Campagna cooperativa straordinaria

– Giocabilità bilanciata perfettamente

– La modalità online provoca assuefazione

– I.A. dei nemici non sempre all’altezza

– Doppiaggio in Italiano appena sufficiente

– La modalità online provoca assuefazione

8.8

E’difficile trovare qualcosa che non va nel nuovo titolo Ubisoft: il perfetto bilanciamento del sistema di controllo offre un’ appagante esperienza di gioco sia ai casual gamer che ai fans degli sparatutto tattici.

Il motore grafico non mostra alcuna incertezza neanche di fronte alle centinaia di luci, proiettili e fumogeni che si addensano all’interno degli splendidi casinò.

Pur non incantando anche il doppiaggio in italiano si dimostra particolarmente coinvolgente ma soprattutto convincente.

Insomma se siete alla ricerca di una alternativa più ragionata al frenetico Gears of War, Rainbow Six Vegas è il miglior regalo di Natale possibile.

Voto Recensione di Rainbow Six: Vegas - Recensione


8.8

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