Recensione

Racing Evoluzione

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a cura di Pacman

Cucina, calcio e motori, questi sono gli ingredienti indispensabili per la vita di buona parte degli abitanti della nostra penisola. Se ancora siamo in attesa delle conversione su console di qualche ricettario elettronico, non che se ne senta la mancanza, non c’è da stupirsi che i videogiochi dedicati ai mondi del pallone e delle corse siano tra i più venduti in Italia. Ancora meno sorprendente è che proprio un team sia stato lo sviluppatore di un ambizioso progetto che mira a dare a Xbox una simulazione di guida definitiva. Protagonista di questo progetto è la Milestone, società fondata nel 1996 dalle ceneri della Graffiti ed è immediatamente arrivata al successo grazie all’apprezzatissima serie di Screamer per personal computer. In seguito, la fortunata collaborazione con EA Sports ha portato al bellissimo Superbike 2001, simulazione accurata dello spettacolare mondo delle moto sportive di grossa cilindrata, tuttora considerato il miglior esponente del genere. Nell’estate del 2000, terminato lo sviluppo di Superbike, Antonio Farina, decise di rivoluzionare la politica societaria aprendo le porte allo sviluppo sulle nuove console, ormai divenute le piattaforme di gioco per eccellenza. Nacque quindi l’idea di Racing Evoluzione, ancora prima dell’uscita di Xbox e ancora prima che si potesse verificare l’effettiva validità delle specifiche tecniche della console di Microsoft. Per circa 2 anni, lo sviluppo di Racing Evoluzione è proseguito nel più stretto riserbo e solo negli ultimi mesi la comunità videoludica è venuta a conoscenza delle promettenti qualità del nuovo racing sulla scatola nera di Microsoft.

Mattone su mattone…Le modalità di gioco principali sono due, Arcade e Dream. La prima, a sua volta, è suddivisa in altre tre sottomodalità: Quick Race, la classica gara singola su una pista a scelta; Time Attack, sfida contro il tempo nel tentativo di battere il nostro record sul giro; One on One, sfida testa a testain multiplayer a due. La modalità Dream, invece, rappresenta il nucleo del gioco. Essendo Racing Evoluzione nato da una valutazione del mercato dei videogiochi di guida di due anni fa e quindi dalla necessità di creare idealmente qualcosa di nuovo, l’idea è stata quella di dare al giocatore la possibilità di creare la propria azienda automobilistica, tipo Ferrari, e di portarla poi avanti nel mondo. I nostri obiettivi, in ordine cronologico, saranno quelli di progettare prototipi, farli scendere in pista, portarli alla vittoria, impressionare la stampa e gli sponsor, vendere il maggior numero di modelli dei nostri prototipi ed, infine, investire sulla crescita della squadra. Tutto inizia con l’ingresso nella nostra prima fabbrica, una catapecchia (il termine è descrittivo, non dispregiativo) di periferia ricavata da un vecchio garage, in cui un solerte meccanico ci presenta le funzioni disponibili come progettazione, osservazione dell’auto, area di salvataggio e calendario delle competizioni. Lo stesso meccanico sarà prontissimo a commentare i nostri risultati al termine di ogni gara, distribuendo complimenti o critiche in base al piazzamento ottenuto. Il primo stadio nel realizzare la vettura è rappresentato dalla creazione di un nome e simbolo per la nostra marca di auto, il primo completamente libero (ma ristretto a un limite di caratteri) e il secondo compreso tra una serie di venti loghi predefiniti, dei quali, i primi cinque, portano l’iniziale del nome scelto per il team. Superato questo passaggio dovremo scegliere tra tre progetti realizzabili in base al gusto spiccatamente personale, per poi ritrovarci con l’auto prescelta nuova fiammante all’interno del garage. Questo prototipo sarà la nostra porta di servizio per entrare nel mondo delle corse, partecipando alle gare di basso livello e, attraverso ripetute vittorie, conquistando abbastanza denaro per espandere lo stabilimento, il nostro parco vetture e soprattutto le nostre ambizioni. Con l’avanzamento nel gioco verranno aperte progressivamente le competizioni di difficoltà più elevata e vedremo, insieme, la nostra scuderia espandersi con l’aumento di dipendenti, macchinari e utensili all’interno del quartier generale (sempre animato da meccanici e designer in una fase di intermezzo rappresentata in prima persona). La novità introdotta da Racing Evoluzione è che, per la prima volta, frutto delle nostre vittorie non saranno trofei o denaro, ma contratti di vendita delle auto da noi prodotte. Vincere per vendere più, questa la filosofia alla base del gioco e la politica seguita dai più noti marchi del panorama motoristico, come Ferrari, Renault e Honda. All’interno della nostra azienda, oltre alle varie opzione per gestire il lato manageriale del gioco, si possono fare alcuni cambiamenti sulle proprie auto; ci sono tre livelli di “customizzazione” che dipendono dal tipo di evoluzione della macchina. L’automobile ha tre fasi, Street, Evolution e Competition e a seconda di queste si possono fare alcune cose: in quella base si possono scegliere tra due stili di guida, cioè due tipi d’impostazione generale della vettura, che sono Normale e Sbandata. Nella fase Evolution si possono impostare i rapporti delle marce e quindi fare un fine tuning a seconda delle diverse caratteristiche dei tracciati. Mentre in Competition è possibile intervenire sul “down force” degli alettoni, per avere tenuta in cambio di velocità o viceversa. Questi parametri influenzabili non sono comunque decisivi alle prestazioni dell’auto.Sebbene non abbia potuto vederle tutte, è interessante notare che Racing Evoluzione include ben cinquantaquattro tracciati, di varia lunghezza, suddivisi in quattro categorie di appartenenza: città, montagna, circuito e stadio. Tra i pregi più apprezzabili di Racing Evoluzione, infatti, si può citare a ragion veduta l’ottimo design di alcune piste – alcune davvero lunghe e ricche di varianti e tratti di misto – che hanno come diretta conseguenza la richiesta di una guida tecnica e una buona padronanza del mezzo.Se a questo aggiungiamo le insidie che nascondono i cordoli e lo sporco depositato a bordo pista, sui quali è facile perdere velocità e aderenza, è più facilmente comprensibile di come, pigiare indiscriminatamente sull’acceleratore e affidare il proprio destino alle protezioni a bordo pista, non sia una condotta capace di portare risultati soddisfacenti. La varietà dei percorsi è quindi assicurata e buona è anche la scelta dei mezzi a disposizione, circa 80, appartenenti a prestigiosi marchi tra cui Mercedes, Jaguar e Lotus, sbloccabili nella modalità Dream e quindi selezionabili in quella arcade.

Allacciate le cinture!Dopo anni trascorsi tra impostazioni e regolazioni millimetriche delle due ruote, sembra che Milestone voglia presentare, con Racing Evoluzione, il suo grido di vendetta al mondo dei simulatori, dichiarando il proprio amore per i giochi arcade. Sin dal menu principale, stilizzato e arricchito da video animati in sottofondo, viene espressa l’idea che questo titolo sia pronto a scattare, muoversi, colpendo l’attenzione del giocatore con una pioggia di luci e colori. Arrivati su strada il concetto viene ulteriormente rafforzato grazie a una scelta di tinte piuttosto vive e all’abbondante uso di effetti speciali (il bump mapping per i rilievi sulla strada, l’illuminazione per tutto ciò che può creare riflessi). Per quanto riguarda il modello di guida, anche in questo campo ci troviamo in pieno territorio coin-op ovvero modelli scattanti, nervosi, pronti a correre e a raggiungere velocità spettacolari senza problemi di aderenza, peso, assetti o sconnessioni del fondo stradale.Le vetture, siano esse concept car (prototipi) o modelli riprodotti dalla realtà, si presentano in egual misura agili e scattanti, pronte come non mai alle sollecitazioni del joypad e sempre in perfette condizioni motoristiche nonostante le ammaccature. Allo stesso modo di giochi arcade più o meno recenti, Racing Evoluzione riproduce i danni alle auto, ma esclusivamente da un punto di vista grafico. Dopo aver incontrato affettuosamente un guard-rail a trecento chilometri orari potremo constatare il parziale distaccamento del paraurti anteriore, ma nessuna conseguenza sulle prestazioni dell’auto. D’altronde, si parla di un gioco di guida arcade che accetta ben pochi compromessi e che interpreta nel modo più “puro” il concetto di competizione. Gli avversari, cinque come decise anni fa il dogma di Gran Turismo, si dimostrano combattivi e ben poco disposti a cedere anche un solo centimetro sulla strada della vittoria, tirando sportellate e chiudendo le curve come se fosse la loro unica ragione di vita. Gareggiare diventa, in questo modo, una vera lotta arricchita talvolta da ottime idee nell’uso dell’intelligenza artificiale. Le auto guidate dal computer sbagliano, fortunatamente, e lo fanno in modo del tutto casuale arrivando a compromettere una prestazione fino a quel punto irreprensibile. Ci è capitato di vincere una gara condotta al secondo posto per una spettacolare uscita di strada all’ultima curva, non da parte nostra ma dell’allora primo classificato. Inoltre, è doveroso tener conto della testardaggine degli avversari che, finalmente, non avranno come principale priorità quella di sbatterci solo fuori pista ma bensì di correre la propria gara e battagliare fra di loro per raggiungere le posizioni più prestigiose. Basta un minimo errore per vedersi sfilare senza pietà anche se, a dire il vero, è impossibile non notare un certo “effetto elastico”, seppur intenzionale, forse troppo enfatizzato: il fenomeno è diffuso in molti titoli del genere per cui, a seguito di un grave errore o un’escursione fuori pista, le macchine di testa sembrano rallentare in modo da non distaccarci troppo, per poi riprendere a correre a pieno regime una volta raggiunte.

Grafica&AudioRacing Evoluzione è il frutto di circa due anni di programmazione, di cui una buona parte è stata senz’altra spesa nella creazione della bellezza tecnica che si para oggi davanti ai nostri occhi. Graficamente l’impatto è davvero ottimo. I modelli delle auto sono ricchissimi a livello poligonale e realizzati con estrema cura per il dettaglio e per le proporzioni. Le mappe di riflessione reali applicate sulle texture della carrozzeria danno un grande senso di realismo, facendo sembrare vero metallo quello che costituisce l’involucro esterno di questi bolidi. I vetri trasparenti lasciano osservare il pilota all’interno, indaffarato a mettere in pratica i nostri comandi e questa rappresenta certamente una gran bella soddisfazione. Ottime e convincenti le animazioni delle ruote in movimento e quelle delle sospensioni, con cui l’auto reagisce in ogni istante alla conformazione dell’asfalto e alle sue asperità. Particolarmente suggestivi gli effetti di luce dei fari nell’atmosfera rosata del tramonto, parzialmente riflessi sull’asfalto. Molto bello l’effetto del sole in pieno giorno, che crea, come nella realtà, riflessi quasi accecanti e in alcuni casi fastidiosi, sulle carrozzerie delle auto che vi precedono. I tracciati dal canto loro sono ben differenziati e possono contare su buone strutture poligonali e su un ottimo design.Inoltre tutti gli scenari appaiono non statici ma animati da una serie di oggetti quali palloncini coloratì, maxi-schermi televisivi, gabbiani, elicotteri, aeroplani e addirittura navi da crociera. Il medesimo livello di dettaglio, è riscontrabile anche nella modellazione delle automobili.L’asfalto è reso piuttosto convincente da ottime texture e da un sapiente utilizzo del bump mapping, oltre che da alcuni pregevoli effetti, come il riflesso della luce ambientale dinamica, l’effetto calore e quello particellare, in alcuni punti, che contribuisce a rendere particolarmente realistico il sollevarsi di sabbia, ghiaietta e fili d’erba al passare delle ruote. Anche se il gioco gira constantemente a 30 frame al secondo, è impossibile riscontrare alcun sorta di rallentamento a causa dell’ingente uso di bump mupping. Buona anche la sensazione di velocità, il cui raggiungimento è aiutato da una particolare resa del vento intorno al vostro parabrezza, che crea alcuni effetti ottici molto azzeccati. Bellissima in generale l’illuminazione ambientale delle piste, assolutamente variabile a seconda della vostra posizione rispetto al sole. In particolare rimarrete esterrefatti la prima volta, che girando una curva, dopo poco che avrete visto la luce aumentare progressivamente, vi troverete il sole al tramonto in pieno viso, con conseguente disturbo nel seguire adeguatamente il tracciato, proprio come nella realtà: assolutamente incredibile. Allo squisito aspetto visivo, fa da contraltare un comparto sonoro quanto meno deludente. Il più che discreto doppiaggio in italiano delle voci e il supporto per il Dolby Digital 5.1 non riescono infatti a far dimenticare gli effetti sonori non sempre azzeccati ed i rumori dei motori, piuttosto cupi e fin troppo simili tra di loro. Lo stesso discorso vale anche per le musiche, poco varie e non tollerabili dalle nostre orecchie a lungo andare.

– Idea innovativa

– Ottima grafica senza rallentamenti

– Longevità elevata

– E’italiano!

– Musiche odiose

8

Racing Evoluzione riesce a soddisfare tutte le aspettative che aveva creato nel corso dei mesi scorsi. Ci troviamo di fronte, senza ombra di dubbio, alla miglior gioco arcade per Xbox di questo periodo. Ad un lato tecnico di assoluto rilievo, si aggiunge una giocabilità ed un livello di divertimento che sapranno soddisfare gli appassionati di questo genere di gioco.

Voto Recensione di Racing Evoluzione - Recensione


8

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