Dopo le apprezzate serie GTR e RACE apparse su PC, la svedese SimBin muove il suo primo passo verso le console next-gen con Race Pro, titolo corsaiolo dai chiari intenti simulativi, in esclusiva per Xbox 360.Dopo uno sviluppo travagliato, tra annunci, rimandi ed un cambio di nome, il titolo affronta ora un delicato posizionamento sul mercato console, proponendosi senza compromessi come prodotto per veri appassionati di simulazione.
Pilota in carrieraLe opzioni offerte dal menu principale vedono protagonista la modalità carriera, che porta il giocatore ad affrontare una serie di contratti con diverse scuderie, dandogli accesso via via a categorie di veicoli sempre più performanti.Il tutto inizia con un provino, che in caso di esito positivo sbloccherà un evento composto da tre gare appartenenti ad una data categoria; in caso di successo, si otterranno crediti e sblocco di veicoli da utilizzare in altre modalità come ricompensa.Interessante è il fatto che farsi mettere sotto contratto ha sempre un certo costo: nel caso si accetti di fare un provino, tale prezzo sarà ridotto, ma avendo a disposizione finanze in quantità si potrà decidere di pagare di più e comprarsi l’accesso alla gare saltando a piè pari le prove.Questa interessante gestione del denaro è purtroppo anche l’unica: non vi è infatti alcun altro modo di spenderlo, e se a questo affianchiamo una progressione assolutamente lineare che impone lo sblocco progressivo degli eventi, quello che otteniamo è un’esperienza che sa poco di carriera, e finisce per assomigliare alla consueta trafila di eventi da completare in successione.Alla modalità carriera si affiancano le immancabili Gara Singola e Campionato, il Time Attack dove è possibile competere con le macchine ghost derivanti dalle migliori prestazioni mondiali, ed una modalità di Pratica, utile per testare i settaggi migliori.
Simulazione per tutti?Nonostante il taglio esplicitamente realistico, Race Pro rimane comunque un titolo molto accessibile, grazie ai diversi livelli di personalizzazione delle opzioni simulative: il menu è molto chiaro e permette interventi mirati, offrendo sia supporto al giocatore alle prime armi, sia un modello di guida complesso per l’appassionato.Si notano comunque dei divari un po’ troppo netti, soprattutto nel passaggio dall’impostazione semiprofessionale, in cui fare testacoda è ancora impossibile e l’ingresso in curva è l’unico momento critico, a quella professionale, dove la macchina si comporta realisticamente.Molto gradita è invece l’idea di aver lasciato accessibili le opzioni relative al livello di difficoltà ad ogni inizio gara, in modo da permettere al giocatore di impostare la propria curva d’apprendimento personalizzata. Per i veri appassionati c’è accesso alla preparazione manuale dei veicoli, che permette di intervenire su ogni parametro, dallo sterzo alla trasmissione; interessante il fatto di poter salvare i propri preset.
In pistaUna volta in pista le differenti categorie di veicoli si rivelano ben differenziate: dalla WTA alla Formula 3000, passando per BMW e Mini, ogni mezzo aggredisce l’asfalto con una sua personalità, e domare le bestie più grosse non sarà un compito facile. L’utilizzo di un volante è ovviamente consigliato, ma il bilanciamento dei controlli sul pad rimane comunque buono.Ad una buona riproduzione della fisica dei veicoli non corrisponde purtroppo un modello dei danni realistico: sia che si impatti con altri veicoli, sia con le barriere, il risultato sono collisioni artificiose sia quanto ad effetti sulla guidabilità dei veicoli, sia quanto a resa grafica: le deformazioni sulla carrozzeria si notano, ma la natura precalcolata non restituisce un effetto realistico.Ogni veicolo è guidabile attraverso un buon set di visuali, tra cui senza dubbio spiccano quelle interne, dotate di “free look”, e cruscotti dettagliati.Al buon carnet di veicoli si affiancano 13 circuiti: il numero è senza dubbio esiguo, ma si nota la precisa volontà di proporre perlopiù tracciati poco conosciuti, alcuni dei quali degni di nota.L’intelligenza artificiale che muove i piloti avversari, regolabile anch’essa tramite le impostazioni di realismo, non è purtroppo delle migliori, a prescindere dalle impostazioni. I concorrenti si limitano a seguire pedissequamente la Race Line ideale, e reagiscono poco alle sollecitazioni. Difettano inoltre di vere e proprie tattiche, il che ne fa avversari pericolosi solo quando sarete voi a sbagliare ; a conferma di questo, durante le gare si crea spesso una situazione di vuoto, con il giocatore solitario in testa, ed i concorrenti indietro di diversi secondi.
MultiplayerIl comparto multi giocatore offre modalità sia offline che online. Nel primo caso, l’Hot Seat permette a due giocatori di gareggiare a turni nello stesso evento, passandosi il pad ad intervalli regolari; si può scegliere se competere oppure cooperare. In entrambi i casi, questa modalità si rivela divertente, e rappresenta una gradita novità per i racing games su console.Ad essa si affianca il supporto Xbox Live, che permette a 12 giocatori di partecipare a partite rankate e non.Vi è una divisione dei match in corso in base al livello di difficoltà, che fa sì che tutti i partecipanti gareggino con il medesimo numero di aiuti alla guida attivo.Particolarmente gradita è la funzione Quick match, che permette di entrare immediatamente in una partita in corso.Limitatamente alle partite non rankate, c’è l’interessante possibilità di aggiungere avversari guidati dall’Intelligenza Artificiale per far numero.Nel complesso, un comparto multigiocatore ben organizzato, che soffre però della mancanza di opzioni per l’organizzazione di tornei.
Comparto tecnicoIl comparto tecnico di Race Pro soffre purtroppo della grande mole di realismo che caratterizza la produzione: i modelli dei veicoli si presentano sufficientemente dettagliati, ma i riflessi precalcolati sulla carrozzeria tendono a sfigurare nelle visuali dall’esterno. Il bordo pista è quasi del tutto spoglio, dettaglio tutto sommato perdonabile, se l’orizzonte non fosse afflitto da vistosi problemi di Vertical Sync che ad ogni curva rovinano la fluidità dello scorrimento.Il comparto audio è piuttosto scarno, caratterizzato dall’assenza di musiche, e da un campionamento del rombo dei motori non sempre convincente.
– Accessibile
– Molte categorie, ben differenziate
– Modalità Hot Seat divertente
– Comparto tecnico inadeguato
– I.A. non eccelsa
– Pochi circuiti
7.5
Race Pro non scende a troppi compromessi, e pur presentandosi accessibile, mantiene la sua natura di titolo votato alla simulazione. In questo senso, le mancanze del comparto tecnico saranno facilmente perdonate da coloro che cercano un racing game in grado di restituire in maniera rigorosa l’esperienza corsaiola. Il buon numero di modalità, affiancate da un ottimo carnet di veicoli, garantiscono una buona longevità, peraltro un po’ offuscata dall’esiguo numero di circuiti. Il lavoro di SimBin ha senza dubbio le potenzialità per affermarsi come punto di riferimento per tutti gli appassionati di simulazione su console: peccato per le mancanze a livello di presentazione e per l’intelligenza artificiale.
Il nostro consiglio è quello di provarlo al massimo livello di difficoltà, magari con un volante: se la simulazione è il vostro genere, difficilmente rimarrete delusi.