Recensione

Rabbids Invasion

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a cura di FireZdragon

I Rabbids sono esserini folli, sopra le righe, divertenti e carismatici, e proprio Ubisoft negli anni è riuscita a infilarli in tanti giochi di buona fattura, dedicati perlopiù ad un pubblico giovane ma capaci di attirare e far appassionare con successo anche chi, quell’età, l’ha già superata da un pezzo.Con Rabbids Invasion la compagnia francese ha però virato bruscamente direzione, inventandosi tutta una serie di filmati interattivi, riuniti in una sola grande collezione, con un target decisamente più giovane. In questi giorni ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo spolverato il nostro Kinect per scoprire se il debutto su next gen dei bianchi conigli è stato di successo oppure qualcosa è andato storto…

BwaaahhhSei sezioni tematiche includono i primi venti episodi. Abbiamo l’ambientazione del parco, della spiaggia, del deserto, della città e l’immancabile centro commerciale dove i nostri piccoli leporidi si diletteranno a portare caos in un susseguirsi di scene fuori di testa altamente improbabili. Se c’è una cosa garantita da Rabbids Invasion, infatti, sono le risate, immancabili mentre a schermo succedono le cose più impensabili. La follia degli story writer Ubisoft è indubbiamente encomiabile e, come scritto nell’introduzione, qualsiasi sia la vostra età non potrete fare a meno di divertirvi osservando lo schermo. Nonostante questa volta il target sia chiaramente indirizzato alle famiglie e quindi aspettarsi un gameplay decisamente più semplificato e accessibile era piuttosto naturale, l’impianto ludico è stato snellito davvero in maniera eccessiva rovinando quanto di buono avevamo trovato nelle storielle che fanno da sfondo al gioco.Ogni sezione per l’appunto è divisa in più episodi, inizialmente bloccati, e il giocatore dovrà partecipare attivamente durante la trasmissione per accumulare monete e aggiungere via via sempre più contenuti. Manca la possibilità di decidere in autonomia quale episodio guardare, costringendo i più piccoli a giocare forzatamente una sequenza di filmati non adatti ai loro gusti, o magari semplicemente non nelle loro corde.Acceso il Kinect e lanciato il primo filmato interattivo il sensore di movimento rileverà in autonomia tutti i giocatori, visualizzando i loro volti a schermo e mettendoli l’uno contro l’altro in una lunga serie di sfide folli, battaglie che, purtroppo, non si traducono in divertimento. La poca profondità influisce negativamente sull’attrattiva del titolo e la ciclicità estenuante delle stesse annoia dopo poco.Praticamente in ogni cartone avremo una sessione in cui imitare la posizione dei conigli, una durante la quale correre sul posto o saltare e un’altra, lunga solitamente l’intero episodio, dove riconoscere celermente e indicare a schermo gli oggetti che appariranno nella parte superiore del nostro televisore.Kinect ovviamente non risponde al meglio in questo caso e, anzi, approssima il puntamento al semplice movimento del braccio, cosicché nel caso siate lesti a muovere i vostri arti in un cambio scena, vi darà quasi sempre per buona l’azione, assegnandovi addirittura punti bonus per la rapidità, quando in realtà potreste non aver nemmeno individuato l’oggetto richiesto. Un problema similare si verifica per le posizioni, a volte considerate sbagliate sebbene identiche a quelle da riprodurre e altre lette in maniera corretta anche se chiaramente errate.Le meccaniche di gioco, insomma, sono fallate e persino il pubblico a cui è dedicato il gioco – ricordiamo il PEGI 7 – potrebbe facilmente annoiarsi dopo poco.Seguire con attenzione le cose a schermo inoltre distoglie l’attenzione dall’unica parte che realmente si salva della produzione, ovvero gli stessi cartoni.

Questione di puntiEsistono ovviamente mini giochi più complessi, nei quali ad esempio bisogna colorare delle figure vuote sullo schermo o schiacciare delle mosche svolazzanti ma il tutto non riesce comunque a sollevare la produzione da una insufficienza davvero grave.Accumulando punti si sbloccheranno infine gli episodi successivi e anche degli sticker da utilizzare nel camerino fotografico, nient’altro che un dispositivo per farsi delle selfie con i nostri amici, con i Rabbids e poi personalizzarle ed eventualmente salvarle per ricordare i tristi momenti passati.Fastidiosa infine la colonna sonora con un motivetto davvero troppo breve e ripetuto con estrema frequenza. Buono il doppiaggio degli umani, per quel poco utilizzato, e piacevoli le animazioni ma i pregi tecnici si fermano davvero qui.Segnaliamo infine la predisposizione a tutta una serie di contenuti scaricabili, con un season pass di quindici euro (poco meno della metà del prezzo del gioco completo) già pronto per essere acquistato tramite i principali store digitali.

– I Rabbids sono esilaranti

– Impianto ludico troppo semplificato

– Kinect particolarmente impreciso

– DLC in arrivo per godere di tutti gli episodi

– Varietà praticamente nulla

5.0

Non ci siamo. I Rabbids sono una garanzia e il divertimento con loro è assicurato, ma l’impianto ludico di Rabbids invasion non funziona e fa davvero di tutto per mettere i bastoni fra le ruote ai roditori Ubisoft. Se a questo ci aggiungiamo Kinect (una periferica imprecisa a tal punto da riuscire a prendere il mio cane come giocatore e fargli guadagnare anche una sfracca di punti semplicemente mentre passeggia per casa) ecco che il disastro è compiuto. I fasti dei giochi della scorsa generazione e dei relativi mini game visti su Wii sono davvero lontanissimi. Tenetevi alla larga, anche se siete giovanissimi.

Voto Recensione di Rabbids Invasion - Recensione


5

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