R.U.S.E.
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a cura di Sidmarko
In certi vecchi war-film americani capitava di vedere spesso la scena in cui il generale di turno mostrava agli altri ufficiali le tattiche da attuare in battaglia al fine di spiazzare il nemico. In questi casi, la simulazione veniva rappresentata su di un semplice plastico o una mappa del terreno con bandierine e miniature a raffigurare i protagonisti della battaglia, il tutto posizionato su di un tavolino all’interno di una stanza buia e densa di atmosfere guerresche. R.U.S.E. parte proprio da questo atavico principio bellico: la battaglia non si improvvisa, ma si premedita a tavolino, a mente lucida e sgombra. Sebbene il nuovo strategico Ubisoft sia senza ombra di dubbio in tempo reale, le meccaniche di gioco che lo contraddistinguono danno ampio spazio ad un approccio razionale e tattico. Andiamo a scoprire se questa inedita formula ha dato ragione agli sviluppatori.
Sempre e solo WWIISono gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, quelli che vedono la Germania nazista sgretolarsi e arretrare di fronte alla potenza bellica del gigante americano e delle altre forze Alleate. La campagna single player conta 23 missioni, che vi porteranno ad assistere ad alcune fra le più importanti battaglie del Conflitto. Le vicende narrate si dividono in due parti, nella prima vestirete i panni di un giovane e talentuoso comandate delle forze armate statunitensi, con grandi ambizioni di carriera e gloria personale, mentre nella seconda il vostro ignobile alter ego sarà un generale tedesco del Terzo Reich. Sicuramente un ottimo modo per conoscere la storia da entrambe i punti di vista. Sebbene la banale trama non sia il motore trainante del gioco, ma funga per lo più da mero legante fra una battaglia e l’altra, la generosa quantità di cut scene in computer grafica e qualche piccola lezione di storia, potranno dare una leggera scossa alla vostra assonnata memoria storica. Va detto che il cuore di R.U.S.E. non è certamente la campagna singola, ma questa può essere più propriamente interpretata come un lungo e completo tutorial propedeutico alla vera sfida rappresentata dal multiplayer. Mettiamo subito in chiaro che non si tratta di un gioco per tutti, il livello di difficoltà, anche per merito di una ottima IA, è particolarmente ostico e nel multiplayer è facile incontrare videogiocatori molto esperti, in grado di mettervi KO facilmente senza la giusta preparazione.
DioramaPer gli amanti del genere strategico abituati a certe omologazioni, il primo impatto con R.U.S.E. può essere decisamente spiazzante. Non tanto per i meccanismi che ne regolano la fase squisitamente gestionale, la quale rimane pressoché vincolata allo stile classico, ma per gli equilibri che governano le battaglie o le scelte tattiche che il giocatore si trova a dover affrontare, e non di meno per l’aspetto grafico decisamente minimalista e in stile diorama, che strizza l’occhio a certi giochi da tavolo. La creazione della base e l’accumulo risorse segue in linea di massima l’abc dello strategico in tempo reale più classico. Il quartier generale (QG) ricopre il ruolo della base amministrativa canonica, dove convergono le risorse e da cui far partire l’allestimento delle altre strutture militari. Inutile dire quanto sia importante mantenerla integra: la sua perdita porterà inevitabilmente all’immediata sconfitta. La moneta utile a costruire unità ed edifici è rappresentata dalle riserve di rifornimenti, distribuite su tutta la mappa e attivabili previa sovracostruzione di un deposito. Essendo le risorse in numero limitato sulla mappa, l’allestimento di più depositi è di vitale importanza per garantire un vantaggio tattico sull’avversario. Come in tutti gli strategici, senza materia prima, l’esercito non diverrà mai numeroso e potente. È facilmente intuibile come queste caratteristiche, solitamente molto elaborate in questo genere di giochi, siano state ridotte ai minimi termini, con la chiara intenzione di dare maggiore spazio e importanza alla componente tattica, vera e propria anima del titolo. Gli edifici e le unità vengono create in gran velocità e quindi il giocatore può partire all’attacco già dopo pochi minuti. Effettivamente questa immediatezza iniziale cozza un po’ con il ritmo lento di gioco e la vastità delle mappe, caratteristiche che permettono, o addirittura obbligano, il giocatore a distribuire le sue armate, attendere il nemico con imboscate, oppure pensare alla prossima mossa con molta calma e dovizia strategica. Per quanto riguarda le unità, sono state riprodotte in modo molto fedele alle controparti originali e ogni nazione dispone di capacità belliche differenti, in relazione a quanto effettivamente mostrato durante gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale. Sono presenti quasi tutte le tipologie di unità militari: fanteria, blindati, anticarri, artiglieria pesante e leggera, aerei. Ma purtroppo in R.U.S.E. non sarà possibile utilizzare le unità navali. Una mancanza che si fa sentire e che avrebbe potuto rendere il gioco ancora più vario e divertente. Un vero peccato. Ovviamente non mancherà nemmeno il potenziamento di queste unità, ma il tutto è piuttosto superficiale e poco elaborato. Si limita a fornire qualche nuova unità o potenziarne altre.
L’innovazione dei ruseSe finora abbiamo parlato di R.U.S.E. come di un RTS dalle caratteristiche ordinarie, è perché il neonato Ubisoft mostra la sua diversa natura solo una volta entrati nel vivo della battaglia. La prima caratteristica a colpire è la totale mancanza della cosiddetta “fog of war” (una sorta di nebbia che oscura le parti di mappa non raggiungibili dal campo visivo delle vostre unità), presente praticamente in tutti gli strategici in tempo reale. Una scelta giustificata dalla presenza dei “ruse”, stratagemmi il cui giusto utilizzo può fare la differenza in molte occasioni e decretare le sorti di una battaglia. Grazie a questi speciali trucchi tattici si può, ad esempio, trarre in inganno l’avversario inviando armate fantoccio come esca, oppure avvantaggiare le proprie truppe in avanscoperta occultandole o rendendole più veloci. L’utilizzo di questi inganni ha una durata limitata ed è applicabile solamente all’interno di settori in cui è divisa la mappa, il che rende la decisione di disposizione del ruse molto più complicata e meditata. Per la loro attivazione non sono necessari particolari punti, ma basta aspettare che si ricarichi l’apposita icona. Inoltre possono esserne innescati due contemporaneamente sullo stesso settore, dando la possibilità di creare delle combinazione veramente interessanti. Ma l’offerta strategica non si limita a questo, l’intero scenario può essere sfruttato per compiacere la propria sete strategica. È possibile posizionare unità leggere nei boschi, nelle paludi o nelle piazze per tendere delle imboscate agli ignari avversari. Con l’effetto sorpresa le unità leggere sono addirittura in grado di distruggere più mezzi pesanti. Ma si può anche evitare di fare brutti incontri sfruttando a proprio vantaggio gli edifici e quindi togliersi dal raggio di fuoco nemico.
Morra CineseIl principio che sta alla base dei combattimenti è similare a quello della morra cinese (carta-sasso-forbici), infatti, ogni unità dispone di un attacco specifico, ovvero può attaccare solo determinate tipologie di unità nemiche, mentre contro altre è poco efficace o addirittura non può fare fuoco. Ad esempio, l’anticarro può distruggere con molta facilità un potente mezzo blindato, ma non può nulla di fronte ad una piccola unità di fanteria. Come il sasso batte le forbici, ma perde inesorabilmente con la carta. Ecco perché in R.U.S.E. ad ogni mossa c’è una contromossa, come in una partita a scacchi dove si avanza con cautela e intelligenza attraverso le singole caselle, senza lasciare nulla al caso o all’istinto. Non conta il numero di unità schierate, ma come, quali, e quando vengono disposte sul campo. Un gioco di equilibri e di cervello, in cui il ragionamento va applicato in battaglia prima ancora di muovere le pedine. Comunque, ad aiutare il giocatore qualora non sapesse bene come comportarsi di fronte a certe situazioni, ci pensa un indicatore che segnala direttamente sul bersaglio, nel momento in cui ingaggiate un duello, il livello della sfida fra facile, equilibrata o rischiosa.
Zoom TatticoI ragazzi di Eugen System non hanno di certo cercato la spettacolarità quando hanno pensato a R.U.S.E., ma comunque il lavoro fatto è di buon livello. Nella versione PC, nonostante la vastità delle mappe, il pop-up è inesistente, a testimonianza di un motore grafico leggero che regala una fluidità impressionante anche nelle situazioni maggiormente concitate. Difficilmente la natura del gioco vi concederà la delizia di godervi scontri ravvicinati, ma volendo, lo zoom permette di saggiare la bontà dei modelli poligonali dei mezzi. A meritare un plauso è proprio lo zoom tattico, denominato Iriszoom, che con un semplice movimento della rotella permette di passare dal cuore della battaglia alla visuale più lontana in un attimo, senza alcun rallentamento.Purtroppo il gioco restituisce a schermo uno scenario spoglio, e la scialba scenografia è resa leggermente più accattivante solamente grazie a piccole strisce di filmati in CG a comparsa, dalle dimensioni di circa un quarto dello schermo, che mostrano fasi di battaglia. Il comparto audio non tocca vette elevatissime, ma fa comunque il suo lavoro, con tracce a tema e campionature verosimili. Buono anche il doppiaggio in lingua italiana nelle cut scene. Oltre alla già descritta modalità campagna singolo giocatore è possibile giocare nelle classiche schermaglie con mappe fino ad otto giocatori, ma anche prendere parte ad operazioni militari completamente slegate dalla campagna. Il multiplayer, che si è rivelato stabile e fluido, dà la possibilità di partecipare a battaglie che vanno da un minimo di due, fino ad un massimo di otto giocatori.
Move + R.U.S.E.I nostri test su RUSE hanno coinvolto anche la versione Playstation 3 con supporto a Move, la nuova periferica Sony con rilevazione di movimento in uscita tra pochi giorni. Una volta collegato il telecomando ed avviata una nuova partita sarà possibile, premendo il tasto Start, attivare il motion control e regolarne la sensibilità, inizialmente molto accentuata, dal menu di pausa. L’interfaccia di RUSE, semplificata rispetto alla media degli strategici, si sposa perfettamente con la rilevazione di movimento: inclinare il telecomando avanti ed indietro controllerà lo zoom, a sinistra ed a destra l’angolazione della telecamera mentre il tasto Move sarà necessario per selezionare edifici e singole unità. La pressione del grilletto servirà invece per scorrere i menu in orizzontale e verticale, proprio come avviene nella navigazione della Xross Media Bar di Playstation 3; apprezzabile il fatto che per controllare la mappa non sia necessario il collegamento della periferica aggiuntiva Navigation Controller, delegando al solo telecomando tutti i comandi principali. La buona sensibilità della periferica, ormai più che confermata, e la contestualizzazione intelligente dei movimenti da effettuare, fanno di Move un’ottima aggiunta al gameplay, rendendo la navigazione delle vaste mappe più divertente ed evocativa. Una volta provata, tornare al pad sarà difficile.
– Zoom tattico
– Tattica pura
– Gli stratagemmi
– Alcuni aspetti tipici del genere meno elaborati
– Non per tutti
– Mancano le navi
8.0
R.U.S.E. non è un titolo adatto ai giocatori casuali, richiede una certa dose di impegno cerebrale e una mente elastica e strategica. Il livellamento di certi aspetti tipici del genere potrebbero fare storcere il naso ad alcuni giocatori di vecchia data, ma siamo finalmente di fronte ad un RTS diverso, coraggioso e che fonda le basi del suo gameplay sulla sola tattica cristallina. La presenza degli stratagemmi è una novità molto divertente che insieme alle meccaniche di attacco selettivo, mappe giganti ed un ritmo di gioco blando richiedono al giocatore molta astuzia e ragionamento. Se cercate uno strategico spettacolare, frenetico e ancorato al vecchio ordinamento, non vi consigliamo questo titolo, ma se volete qualcosa di veramente nuovo, strategico e che permetta un approccio tattico meditato, R.U.S.E. fa al caso vostro, in particolar modo su console, dove la concorrenza non è proprio agguerrita.
Voto Recensione di R.U.S.E. - Recensione
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