Recensione

RE: The Darkside Chronicles

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a cura di Pregianza

Non troppo tempo fa abbiamo recensito Resident Evil: The Umbrella Chronicles HD, ottimo ritorno su Ps3 di uno dei migliori shooter su binari disponibili per Wii. Il gioco non è arrivato su PSN in solitaria, fa infatti parte della Resident Evil Chronicles HD Collection, ed è accompagnato da The Darkside Chronicles, anch’esso opera dello studio Cavia e sorta di seguito del primo titolo. Ora finalmente ci è capitato per le mani anche questo secondo capitolo: vediamo se è curato quanto il predecessore, o se c’è stato qualche problema di troppo in sede di sviluppo.  

Ci son due zombiedrilli ed un orangutanThe Darkside Chronicles copre gran parte dei buchi narrativi lasciati da The Umbrella Chronicles, poiché permette di vivere in prima persona buona parte delle campagne di Resident Evil 2 e Codename Veronica, con l’aggiunta di un’avventura extra in Sudamerica che vede protagonisti Leon S. Kennedy e Jack Krauser. Trattandosi di un titolo affrontabile con un compagno, la narrativa è stata parzialmente “piegata” al volere degli autori, in modo da accoppiare i protagonisti dei vari giochi della serie in sezioni durante le quali si trovavano originariamente in solitaria. Gli eventi tuttavia non ne risultano più di tanto snaturati, e Darkside mantiene la stessa attrattiva del suo “compagno”, in quanto spiega nel dettaglio alcuni punti oscuri della storia della serie. Se siete fan in grado di passare sopra ad alcune inesattezze, apprezzerete di certo l’approfondimento.

Tyrant: altro che “non morto”, va catalogato come “non ammazzabile”Tra gli shooter on rails dedicati a Resident Evil, Darkside Chronicles è da molti considerato il migliore, nonostante le molteplici somiglianze con il suo fratellino Umbrella. Le meccaniche sono fondamentalmente identiche: niente sparo a raffica, armi multiple potenziabili, vari segreti e oggetti utili sparsi per i livelli e un’enfasi notevole sulla precisione dei colpi, visto che i nemici muoiono rapidamente solo se beccati in minuti punti deboli che variano di mostro in mostro. La struttura delle campagne ha però un ritmo migliore, e la giocabilità risulta leggermente affinata rispetto al precedente capitolo. Si nota subito dalla curva di difficoltà, più graduale e spezzata dalle facili sezioni iniziali di ogni nuova campagna. I combattimenti contro i boss finali sono sempre piuttosto impegnativi, ma le strategie da seguire per eliminarli sono più intuitive e azzeccate. Persino le armi sono maggiormente varie e numerose, al punto da poter essere riequipaggiate durante le partite. Non sono poi spariti i potenziamenti alle bocche da fuoco, più complessi e in maggior quantità rispetto a quelli visti in Umbrella Chronicles. Se proprio si devono trovare dei difetti nel gioco, riguardano la telecamera resa volutamente “tremante” in parecchie sezioni per aumentare il livello di sfida, e la necessità di bloccare l’azione per cambiare arma o usare una cura (in Umbrella le erbe verdi curavano automaticamente, qui vanno utilizzate nel menu inventario). Il Move non è un puntatore superlativo, a causa di un leggero ritardo nello spostamento del mirino, ma se calibrato a dovere fa il suo lavoro con precisione degna, e permette di godersi l’esperienza senza troppi sbalzi. In generale siamo davanti a un titolo molto divertente, specialmente se giocato con qualche amico appassionato della saga quanto voi. Non c’è cooperativa online, ma sono sempre presenti le leaderboard, legate al punteggio finale di ogni quadro.

In prima persona non sempre si ha più pauraThe Darkside Chronicles su Wii era un gioco graficamente di tutto rispetto, e non sfigura particolarmente nemmeno su Playstation 3. Ovvio, non aspettatevi chissà cosa: le texture sono sgranate, i modelli vantano un livello di dettaglio limitato e le ambientazioni (specialmente un paio) appaiono spesso cubettose o scarne. L’atmosfera comunque è lodevole e rivivere dall’interno campagne storiche come quella di Resident Evil 2 ha un certo fascino.Il lavoro fatto da Capcom in questa conversione è più che buono, in particolare nei filmati e nella trasposizione dei protagonisti, tuttavia sembra inferiore a quello visto in The Umbrella Chronicles. Ciò non è dovuto a una qualità minore della grafica, bensì a un netto aumento di instabilità del framerate in certe fasi, assolutamente ingiustificato vista l’età del prodotto e il ristretto numero di poligoni a schermo. Non si tratta di un problema persistente, ma è fastidioso quando appare e poteva tranquillamente essere evitato con qualche ritocco finale. Il titolo è inoltre quasi totalmente privo del “fattore strizza” proprio della saga, vuoi per il numero limitato di eventi inaspettati o per la sua natura di sparatutto dal ritmo sostenuto, e presenta spesso una totale assenza di sincronizzazione delle labbra al sonoro che stona non poco.Buona la longevità, simile a quella di Umbrella Chronicles e superiore alla media del genere, e onesto il prezzo, specialmente nel caso decidiate di acquistare la collection completa.

– Buon remake HD di uno tra i migliori shooter su binari

– Riempie alcuni vuoti narrativi della saga

– Meccaniche atipiche per il genere, e ben strutturate

– Sincronizzazione delle labbra quasi assente

– Fastidiosi cali di frame rate

7.0

The Darkside Chronicles è secondo molti uno tra i migliori shooter su binari mai creati e questa sua rimasterizzazione HD è più che degna, seppur leggermente inferiore rispetto a quella di Umbrella Chronicles a causa di qualche magagna tecnica. Il nostro consiglio dunque rimane lo stesso dato nella review del predecessore: se amate il genere, siete fan della serie, e non sapete cosa farvene del Playstation Move, fatelo vostro.

Voto Recensione di RE: The Darkside Chronicles - Recensione


7

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