Recensione

Quantum Break

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

PREMESSA: Quella che leggerete qui di seguito è la valutazione tecnica della versione PC di Quantum Break. Non ci sarà pertanto nemmeno una riga dedicata alla disamina del gioco, che è già stata fatta qualche giorno fa. La disparità di voto – assolutamente dovuta – è legata esclusivamente alla conversione del titolo su Windows 10, e non di certo alla qualità di un’opera che abbiamo già premiato per i motivi che potrete leggere nella nostra precedente recensione.
What the future holds in Store
Con Windows Store, Microsoft sta facendo il passo più lungo della gamba.
L’idea di unificare il mondo Xbox con quello di Windows 10 sotto il vessillo di uno Store proprietario non è ancora sufficientemente matura; è, al momento, una direzione che si sta rivelando sconveniente, una chiara forzatura che non sta dando i giusti risultati. Sebbene la strategia della casa di Redmond sia ormai evidente, la sensazione che chiunque sta avendo è che il Windows Store sia ancora un cantiere aperto, che necessita di una revisione profonda e ben oculata. Dall’interfaccia confusionaria all’organizzazione interna dei contenuti, fino ad arrivare all’intuitività pressoché nulla per compiere operazioni semplici come riscattare un codice, la piattaforma di Windows è ancora poco efficiente da qualunque punto di vista la si osservi. 
Se ci fossero delle alternative per acquistare Quantum Break per PC, daremmo al colosso americano tutto il tempo che gli serve per sistemare una situazione che si sta rivelando piuttosto imbarazzante, ma visto che la distribuzione del titolo di Remedy passa solamente da un’unica strada – tra l’altro assai dissestata – è impossibile perdonare una scelta che sta causando un malcontento piuttosto diffuso tra chi si aspettava delle differenze marcate tra le due versioni. Quantum Break su Windows 10 è di fatto una conversione frettolosa e mal riuscita, fatta in tempi sin troppo stretti; è l’obbligo autoimposto di usare un nome di grande richiamo per far partire alla grande sin da subito il Windows Store. Le intenzioni di Microsoft devono però scontrarsi con una realtà dei fatti nient’affatto rosea, che ha fatto suonare i primi campanelli d’allarme già con la Ultimate Edition del primo Gears of War, a cui mancava una serie di caratteristiche che l’utenza PC – non a torto – si aspettava. 
Oltre allo Store, che sta al momento dimostrando quanto poco accorta sia Microsoft con la propria creatura (Games for Windows, evidentemente, non è stata una lezione sufficiente), ad avere un danno d’immagine è anche Quantum Break, che sta subendo delle ripercussioni solo in parte attribuibili al team di sviluppo. Remedy ha dovuto lavorare in fretta e furia, e questo lo si è capito immediatamente sin da subito: l’ottimizzazione è ancora in corso, arriveranno delle patch correttive, si sta correndo ai ripari nel miglior modo possibile e le promesse per raggiungere una buona stabilità non sono di certo mancate; ciononostante, tutto ciò potrebbe non bastare per risolvere in toto tutti i problemi che questa conversione si porta dietro.
Il tempo che verrà
Considerati i requisiti di sistema di Quantum Break, suddivisi stavolta in minimi, raccomandati e ultra, non ci aspettavamo di certo un titolo indulgente con configurazioni poco adeguate. Sappiamo però quanto spesso questi requisiti siano gonfiati, poiché servono soprattutto agli sviluppatori a cautelarsi preventivamente in caso di lamentele. Uno degli aspetti davvero bizzarri di Quantum Break su PC, per esempio, è che anche utilizzando una scheda grafica inferiore a quella consigliata per reggere i dettagli ad ultra, non si hanno grossi problemi a giocare. Il gioco va invece in grande crisi quando si chiede uno sforzo maggiore sul filtro e la risoluzione delle ombre, e sulla resa dell’illuminazione volumetrica. Indipendentemente dalla vostra configurazione, impostando queste opzioni al massimo avrete sempre dei problemi di stabilità. Abbiamo fatto una prova con una macchina che montava un i7 4770, 16 GB di Ram e una GTX 780; successivamente, abbiamo anche avuto modo di vedere come si comportava il gioco con la stessa configurazione, ma sostituendo la 780 con una GTX 980 Ti. Si aveva un miglioramento del frame rate ma non si riuscivano mai a mantenere i 40 FPS, e non era raro assistere a qualche incertezza su schermo. Con schede grafiche AMD la fluidità migliora di poco, ma non aspettatevi mai di raggiungere i 60 FPS, perché anche con i pezzi migliori attualmente disponibili sul mercato sarete costretti ad accettare dei compromessi. A scanso di equivoci, va detto che Quantum Break riesce a essere generalmente assai godibile su PC di fascia alta, ma il lavoro globale sulla conversione ne esce davvero con le osse rotte. Basti pensare infatti alla risoluzione nativa di 720p upscalata, al caricamento in ritardo degli strati delle texture che si presenta a più riprese, o ai filmati balbuzienti che si sforzano di essere fluidi senza mai riuscirci davvero. Osservando il gioco con attenzione, oltretutto, non si nota mai davvero quell’evidente salto di qualità rispetto alla versione Xbox One, se non sugli aspetti più trascurabili dell’effettistica. E il motivo è tanto semplice quanto sconcertante: Remedy non ha avuto il tempo materiale per concentrarsi a dovere su questa versione e farla arrivare sul mercato in condizioni accettabili. Il grado di personalizzazione di alcune opzioni è poi poco profondo, standardizzato, come ad esempio nel caso dell’anti-aliasing: “attivato” o “disattivato”, senza soluzioni intermedie.
Alcuni utenti, inoltre, dichiarano di avere con le proprie configurazioni dei problemi ancora più grandi rispetto a quelli da noi testimoniati, con stuttering diffuso che porta anche a dei crash, o situazioni ingestibili dove il titolo fatica a mantenere gli standard minimi di fruibilità persino con macchine che rispettano i requisiti “ultra”. Anche alla luce di ciò, il port di Quantum Break su PC risulta essere un’amara delusione: il gioco ha bisogno di tanto lavoro extra che si protrarrà nel corso dei mesi, quelli che sarebbero serviti prima dell’uscita per presentare il prodotto senza tutti questi problemi.

HARDWARE

MINIMI:OS: Windows 10 (64-bit)CPU: Intel Core i5-4460, 2.70GHz or AMD FX-6300GPU: NVIDIA GeForce GTX 760 or AMD Radeon R7 260xRAM: 8 GBVRAM: 2 GBHDD: 55 GB available spaceDX: DirectX 12

RACCOMANDATI:OS: Windows 10 (64-bit)CPU: Intel Core i5 4690, 3.9GHz or AMD equivalentGPU: NVIDIA GeForce GTX 970 or AMD Radeon R9 390RAM: 16 GBVRAM: 4 GBHDD: 55 GB available spaceDX: DirectX 12

ULTRA:OS: Windows 10 (64-bit)CPU: Intel Core i7 4790, 4GHz or AMD equivalentGPU: NVIDIA GeForce 980 Ti or AMD Radeon R9 Fury XRAM: 16 GBVRAM: 6 GBHDD: 55 GB available spaceDX: DirectX 12

– Graficamente impressionante

– Frame rate instabile

– Rallentamenti anche con le migliori configurazioni

– Conversione con diversi problemi tecnici

– Il Windows Store è al momento una piattaforma inadeguata

5.0

Nonostante si tratti di un titolo coraggioso e interessante, che abbiamo premiato con una valutazione alta nella sua versione per Xbox One, Quantum Break su Windows 10 paga lo scotto di una conversione mal riuscita. I grossi problemi del port si appaiano alla qualità del Windows Store, al momento inadeguato ad offrire una valida alternativa a Steam e GOG, con l’aggravante di offrire dei prezzi (70 euro per la versione digitale del gioco) francamente poco adatti per promuovere una piattaforma che ha la necessità primaria di cambiare profondamente e assestarsi, se vuole davvero imporsi ed essere competitiva.

Voto Recensione di Quantum Break - Recensione


5

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