Recensione

Quake 4

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a cura di Fr@ncesco

Ebbene, ci siamo! Dopo anni di fremente attesa eccoci finalmente a parlare di Quake 4 che si rimette sulle tracce di una story-line lasciata in sospeso nel 1997, dopo che venne rilasciato il secondo capitolo di questa serie. Sicuramente, per chi scrive è un momento emozionante, dato che la saga di Quake ha segnato le più belle pagine della storia videoludica. Per questo motivo, riteniamo opportuno fornire al lettore una breve sintesi della sua lenta ma efficace evoluzione nel corso della storia.

Breve flash-back nella storiaPer circa otto anni, la id Software ha inspiegabilmente rotto i ponti con il passato, lasciando a “bocca asciutta” i cosiddetti “quakers”, leali seguaci di una serie (quella denominata, appunto, Quake) che ha preso piede nella seconda metà degli anni novanta, scandendo una tappa fondamentale nell’evoluzione tecnologica in campo videoludico. Sin dal suo esordio (1996), infatti, Quake si è rivelato un solido sparatutto, che ha degnamente superato le arroganti vanterie dei suoi simili; eppure, all’epoca, la categoria degli shooters in prima persona era abbastanza variegata e vantava titoli del calibro di Doom, Duke Nukem, Heretic, Hexen e molti altri ancora. Il motivo di questo suo successo fu dovuto a diversi fattori, tra cui spiccava l’innovativo motore grafico, di cui Quake si dimostrò ben presto un fiero rappresentante. L’avvento di Quake II (1997) ha poi innovato e decisamente rivoluzionato l’aspetto propriamente tecnico dei videogiochi di allora, causando, come ovvia conseguenza, il susseguirsi di titoli analoghi, la cui pratica emulativa si è protratta fino ai nostri giorni. In particolare, il secondo capitolo di questa serie presentava migliorie nel suo aspetto esteriore, attraverso un perfezionamento dell’engine grafico, grazie al quale si raggiunse il superamento dell’angusta scala monocromatica (basata sul colore marroncino-grigio), per abbracciare una nuova gamma di colori e per donare al gioco uno splendore ed una vitalità nuova mai sperimentata nei titoli precedenti. Il rinnovo della veste grafica, assai gradito dall’incallita massa dei fruitori di questo genere, fu accompagnato da un profondo rinnovamento del gameplay e da un diverso, ma sicuramente più accentuato, livello d’interazione con l’ambiente circostante, facendo di Quake un prodotto unico nel suo genere. La serie evolutiva di Quake si arresta, però, su questo secondo capitolo della id Software, titolo assai acclamato sotto tutti i suoi aspetti dai “gamers” di allora (ed ancora da quelli attuali), interrompendo, purtroppo, una story-line che stava cominciando a divenire più convincente e maggiormente coinvolgente, tanto quanto bastava per allargare una già folta schiera di utenza.Dopo la parentesi del 2003, aperta dalla id Software con Quake III Arena, titolo che nulla aveva a che vedere con il classico Quake risalente ai tempi d’oro dell’evoluzione videoludica negli anni ‘ 90, la Raven Software, sfruttando la moderna tecnologia messa a sua completa disposizione dalla id Software, porta in scena il tanto atteso ed ormai celeberrimo Quake 4. Frutto di un costante lavoro maturato in tutti questi anni, il prodotto in questione non poteva che conseguire ottimi risultati, mostrando, ancora una volta, quella netta linea di demarcazione che separa Quake 4 dagli altri “colleghi” innalzandolo ad un livello di realizzazione tecnica qualitativamente superiore rispetto a quello di qualsiasi altro titolo appartenente alla categoria degli Fps. Insomma, sulla scorta di un vero e proprio “boom” dei mostri sacri del genere (si pensi ad Half-Life, Doom 3 e Far Cry, tanto per citarne qualcuno) la storia del videoludo, accennata in precedenza, sembra ripetersi ancora una volta, dal momento che Quake 4 viene rilasciato in un momento di pieno splendore per la categoria degli shooter 3D, in cui sembra voler dimostrare, per l’ennesima volta, di possedere quel “quid” in più capace d’innovare un genere che già di per sè appare essere abbastanza forte e consolidato.

Il macabro intento degli Strogg ed il loro orripilante processo di trasformazione…Nel ventunesimo secolo gli Strogg, una violenta razza di alieni, metà uomini e metà macchine, invasero la Terra, uccidendo barbaramente chiunque li ostacolasse nel loro proposito. L’obiettivo di questi alieni consisteva nel servirsi di cadaveri umani per trasformarli in vere e proprie macchine da guerra con l’ausilio del metallo e di macchinari più tecnologicamente avanzati, provenienti dal loro pianeta. Per anni, questa feroce guerra fu combattuta sulla Terra, ma nel momento in cui le risorse del nostro pianeta stavano per esaurirsi, evitando di farsi trovare impreparati, gli umani decisero di sferrare un massiccio e definitivo attacco al pianeta degli Strogg, ricoprendo il ruolo d’invasori. A tale scopo gli umani organizzarono due spedizioni, la prima delle quali non ebbe molta fortuna: tutti i membri dell’equipaggio, infatti, persero la vita nella loro assurda missione, ad eccezione di un coraggioso marine che riuscì a distruggere il “Grande Cannone” e a sconfiggere “Makron”, leader degli Strogg. Ma la guerra non era ancora finita…Ben presto, infatti, gli Strogg dimostrarono al mondo intero quanto fossero abili nel risollevare le sorti del loro pianeta, attraverso la ricostituzione di un nuovo esercito e la creazione di un nuovo Makron, ma questa volta più potente del primo. Vestiremo, allora, i panni di Matthew Kane, membro della squadra d’elite Rhino, facente parte della seconda spedizione che avrà il compito di aggirare il sistema difensivo del nemico per penetrare direttamente nel cuore della base degli Strogg ed eliminare una volta e per tutte la terribile minaccia che incombe sulla Terra, minaccia che rischia di compromettere la sopravvivenza del genere umano.

Quake 4 vs Doom 3La Software House, probabilmente, non si è creata molti amici esitando a lungo nel rilascio di Quake 4 e provocando una spasmodica attesa tra le fila dei giocatori più incalliti del genere, ma la sua determinazione nel produrre il miglior gioco possibile alla fine è stata ben ricompensata. Quake 4 ha tutto ciò di cui ha bisogno un buon fps: una grafica splendida, grandi effetti sonori, animazione fluida anche alle risoluzioni più elevate ed una quantità enorme di capacità di fuoco. Dopo aver passato solo alcuni istanti su Quake 4 della Raven Software vi renderete conto che i confronti tra esso e titoli precedenti come Doom 3 sono inevitabili. Catapultati nella patria degli Strogg ciò che balza immediatamente all’occhio del giocatore è il quadro apocalittico di un pianeta devastato da armi, robot e macchinari più tecnologicamente avanzati. Una luce tenue che va sfumandosi sempre di più nel colore scuro della notte ci avvolge in una cupa atmosfera, tra raffiche di proiettili che sfiorano il nostro corpo. Una volta entrati all’interno della base nemica, zigzagando tra i cadaveri dei marines o di quello che resta sul campo di battaglia, ci accorgiamo di quanto siano frequenti ed inevitabili i riferimenti a Doom 3. Addentrandoci sempre di più nei meandri bui della base, le locazioni del gioco, per quanto possano essere diverse tra di loro in una frequente alternanza ci riportano alla memoria gli angusti spazi chiusi, percorsi da infiniti e lunghi corridoi che hanno caratterizzato e segnato (forse, negativamente) la popolarità di Doom 3. Si badi bene, stiamo parlando solo di alcuni spazi interni, quelli nascosti nelle zone più recondite della base, locazioni di gioco bollate dalla critica con la nozione di “claustrofobia”. Per questo motivo, grazie ad un completo rinnovamento relativo alla progettazione dello scenario di gioco, la Raven Software si è fatta persuasa che un’eventuale critica negativa proveniente dal settore pubblico del mercato poteva essere facilmente aggirata attraverso l’inserimento di missioni da completarsi in spazi aperti. Ecco allora spostarci su sabbiosi campi di battaglia per far fuoco a tutto ciò che si muove, a volte con le nostre armi, altre volte, invece, imbracciando armi di unità veicolari messe a disposizione del giocatore.

Un’altra peculiarità di Quake 4 è da ravvisare nel fatto che, durante le nostre frenetiche missioni, saremo spesso accompagnati da altri marines, membri di varie squadre coinvolte nella guerra contro gli Strogg, o (perchè no!) anche da medici che provvederanno a medicare le nostre ferite nei momenti in cui avremo maggiormente bisogno delle loro cure. Sotto quest’aspetto, relativo al gioco di squadra, assistiamo ad un rapido crollo di tensione permeata nel giocatore, il quale potrà relativamente tirare un sospiro di sollievo nel vedere al suo fianco i propri compagni premere il grilletto contro i famelici Strogg. E se la paura, emozione innata od appresa nella natura di ogni uomo, venisse completamente soffocata, probabilmente Quake 4 lascerà insoddisfatti coloro che amano situazioni di pura tensione in una loro alternanza con situazioni dominate dal caos. Certo, in Quake non mancheranno momenti in cui rimpiangeremo di non poter lavorare con la propria squadra, ma il fattore della “paura” è stato notevolmente rielaborato e ridotto dai ragazzi della Raven Software e non rappresenta più il cavallo di battaglia di questo prodotto, così come lo è stato per altri titoli. Quake 4 non è nemmeno un titolo che, come la maggior parte degli altri fps, sfrutti particolarmente l’intelligenza del giocatore, richiedendo più che altro una massima abilità con il mouse e la tastiera, accoppiata ancora una volta vincente in questo genere di videogame. Di sicuro, non mancheranno momenti in cui dovremmo procedere con cautela per evitare di fare una brutta fine, ma sono momenti puramente occasionali, limitati da un’azione piuttosto frenetica che ci costringe frequentemente a buttarci nella mischia.

Spostandoci, invece nella zona che va sotto il titolo di “armeria”, in Quake 4 abbiamo poche armi ma essenziali. Tra queste possiamo ricordare, oltre che la classica pistola con la quale tutti i marines sono equipaggiati di serie, anche la mitragliatrice con il mirino di precisione integrato, il fucile a pompa utile negli scontri ravvicinati e il classico lancia granate che ritroviamo in tutti i capitoli della serie e che ha impresso un marchio indelebile nella mente di tutti coloro che hanno provato i grandi capolavori del passato. Inoltre, sotto la canna di alcune armi è presente una comoda torcia, capace di illuminare le zone più scure della base permettendoci allo stesso tempo di fare fuoco sui mostri. Una trovata geniale, non c’è che dire. Da sottolineare, poi, il livello d’intelligenza artificiale degli Strogg, elaborato egregiamente: i nostri nemici non attaccheranno mai alla rinfusa, ma valutando le varie situazioni, si comporteranno di conseguenza. Alcuni Strogg, inoltre, sono dotati di una particolare abilità nello schivare i colpi, il che ci renderà le cose ulteriormente difficili.

La perfezione della tecnicaAncora una volta il seguito di una lunga serie mostra di non avere rivali sotto il profilo propriamente tecnico del gioco. Quake 4 sfruttando l’innovativo ed inimitabile motore grafico di Doom 3, prodotto dalla id Software, porta in scena una nuova grafica stellare, non dissimile da quella del suo recente predecessore. Girando per i labirinti della base o all’esterno restiamo affascinati dalla superba realizzazione in 3D dei poligoni che vanno a comporre lo scenario di gioco. Anche se richiede l’hardware più sofisticato disponibile sul mercato per essere apprezzato, Quake 4 ricompensa i giocatori con alcuni scenari mozzafiato da far rizzare i capelli in testa. Dettagli rifinitissimi ricoprono i personaggi, donando loro un aspetto più che realistico. Spostandoci nel comparto audio, notiamo quanto esso sia notevolmente sviluppato al pari della grafica. Dopo aver ascoltato decine di giochi pieni di bip, ronzii e colpi semplici e gia preconfezionati, siamo arrivati a capire che creare degli effetti sonori efficaci e realistici per un gioco per computer non è un compito semplice. Ottenere il giusto suono diventa molto importante.

L’attenzione per i dettagli che è stata messa negli effetti sonori di Quake 4 sono stati evidenti sin dal momento in cui abbiamo fatto funzionare il gioco la prima volta. Rumori di esplosioni, di truppe d’assalto che gridano e di macchine strane sono solo alcuni degli effetti sonori minuziosamente accurati che ci hanno aiutato a farci coinvolgere dal gioco e che hanno fatto emergere il suono di Quake 4 dalla massa. La musica, invece, emerge solo nei momenti più concitati del gioco, contribuendo a far salire una certa dose di tensione. Purtroppo la musica è un elemento che viene spesso trascurato nello sviluppo di un gioco, ma può essere efficace proprio quanto una grafica spettacolare.

Ottima la longevità se si pensa che oltre alle innumerevoli missioni che saremo chiamati a compiere in single-player, è presente la modalità multiplayer, grazie alla quale Quake 4, non disdegnando più di tanto Quake III Arena, si è assicurato un posto d’onore nell’Olimpo degli fps.

HARDWARE

Requisiti minimi di sistema:Processore Intel Pentium 4 a 2.4 GHZ o AMD Athlon 2000+ o superiore.512 MB di ram.Windows Xp/2000.Scheda grafica a partire da 64 MB ma compatibile al 100% con Directx 9.0c.Unità DVD rom.2,8 GB di spazio libero su discoScheda audio a 16 bit o compatibile con DirectX 9.0c.

MULTIPLAYER

Ovviamente, è presente una modalità di gioco in multiplayer (LAN e Internet), riproponendo le classiche situazioni presenti in Quake III Arena e nella maggior parte degli Fps. Rcordiamo: Deathmatch, Team Deathmatch, Capture the Flag e Tournament.

– Sequel di Quake II

– Superbo motore grafico

– Animazioni fluide

– Scenari all’aperto

– Possibilità di utilizzare unità veicolari

– Eccessivi crolli di tensione

– Multiplayer migliorabile

– Esoso nell’hardware

8.6

Il capace e scrupoloso gruppo della Raven Software, mettendo in atto le moderne tecnologie sviluppate dalla id Software, ha portato alla luce un titolo importante, Quake 4, un seguito che ha superato in tutti i sensi il suo eccellente predecessore. Proprio quando pensavamo di aver visto tutto ciò che la vasta categoria degli fps aveva da offrire al pubblico, Quake 4 si ripresenta sul mercato con una tecnica realizzata in maniera impeccabile e capace di stupire ancora una volta milioni di appassionati del genere.

Peccato per i repentini cali di tensione, dovuti all’impossibilità di avanzare nei livelli in solitario e per le eccessive richieste hardware, fondamentali per godersi in pieno il prodotto. Nonostante ciò, Quake 4 rimane un gioco che per gli appassionati della saga, non può mancare nella collezione.

Voto Recensione di Quake 4 - Recensione


8.6

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